Keti Lelo
Associate Professor at the Department of Business Studies of Roma Tre University. Educated in Economics, urban history, spatial analysis at Roma Tre University, La Sapienza University, ITC (Netherlands), Keti Lelo has consolidated experience in the training and education of professionals in the fields of information systems for cultural heritage, urban history, urban economics.
Address: Rome, Lazio, Italy
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Papers by Keti Lelo
Presentation of the Web GIS "Roma nel XVIII secolo"
May 18 2018 | 15.00 p.m. | Rome, Auditorium dell'Ara Pacis
The web GIS can be accessed at: https://croma.uniroma3.it/?contenuto=hgis
Further info: [email protected]
The rise of awareness about the economic significance of creativity in a globalized world has gone hand in hand with the affirmation of the term ‘creative industries’, often used interchangeably to the term ‘cultural industries’.
Culture and creativity are considered key competitiveness drivers in the knowledge-based economy. They account for substantial shares of income and employment in developed countries and offer important opportunities to policy makers to raise local levels of urban quality and social well-being. These strengths
are the basis for important potential contributions of cultural and creative industries to the ‘smart’, ‘inclusive’ and ‘sustainable’ growth that are placed at the core of Europe 2020 economic strategy.
The conference aims to promote the debate and the sharing of knowledge and experiences on research, policy and projects focusing on Cultural and Creative Industries.
https://creativeindustries.uniroma3.it
Gli esiti della ricerca sono esposti in dettaglio ed ampiamente illustrati nel primo volume attraverso approfondimenti tematici e confronti che ricostruiscono la città settecentesca sotto molteplici aspetti in chiave multidisciplinare. Il secondo volume offre una ricca documentazione cartografica, che raccoglie sia la riproduzione dell’opera completa del Nolli e di altre cartografie coeve, sia una appendice cartografica, costruita in ambiente GIS, che comprende la dettagliata rappresentazione e descrizione di tutti i luoghi «degni di nota» e la schedatura delle «antichità» rilevabili nella fonte originale.
Roma è una capitale con un modesto peso demografico, ma al suo interno racchiude un grande «caleidoscopio urbano»: può capitare che una strada divida mondi diversi per estetica, composizione sociale, qualità della vita. Questa diversità è frutto della sua impetuosa crescita negli ultimi 150 anni, una crescita che non poteva generare un territorio urbano omogeneo e uniforme: quella che continuiamo a chiamare Roma è divenuta ormai una grande area metropolitana, dalla costa del Tirreno fino ai primi rilievi appenninici, e al suo interno ha visto svilupparsi e prendere forma altre città. Sulla base di dati aggiornati – economici, urbanistici, demografici, e relativi a infrastrutture e servizi – gli autori proseguono il lavoro di ricerca e mappatura della capitale che ha preso avvio con Le mappe della disuguaglianza: una ricognizione accurata della realtà romana, che ha consentito di delineare sette «città nella città», con caratteristiche simili, per composizione dei nuclei familiari, livelli di istruzione, tipologie occupazionali, dotazioni urbane, preferenze politiche. Nelle 29 carte a colori le sette città emergono in tutta la loro evidenza, e accanto ad esse, in maniera pressoché analoga, la geografia delle imprese, che si dispongono nel tessuto urbano seguendo una specifica frammentazione, a seconda del settore di interesse, e quella linea centrifuga che da tempo contraddistingue la crescita della capitale. Una capitale delle disuguaglianze, perché le sette città mappate nel libro non fanno che portare alla luce in maniera ancora più marcata una realtà fatta di disparità economiche e sociali fortissime, sulle quali la pandemia ha inciso pesantemente, esasperando il disagio delle aree più fragili: non è un caso che il virus si diffonda maggiormente nelle zone popolari del quadrante est della città, intorno e soprattutto fuori dal Gra, dove i residenti crescono e le difficoltà socio-economiche sono maggiori, o che l’impatto più devastante sia quello sulla «città degli invisibili», a causa delle difficili condizioni igieniche, della mancanza di spazi adeguati al distanziamento, di tipologie occupazionali spesso manuali e poco adatte al lavoro agile, della necessità di muoversi col trasporto pubblico. Una vera e propria radiografia della capitale è quella proposta nel volume, che offre utili strumenti di lavoro nella prospettiva di introdurre un cambio di rotta di fronte ai tanti cambiamenti in corso e a una crisi, quella che ha investito da tempo la città, che va ben oltre le dinamiche economiche, e sempre di più somiglia a una crisi identitaria.
Il volume – costruito come un percorso che si snoda attraverso una dettagliata serie di mappe a colori – traccia una geografia delle di- suguaglianze tra i quartieri della capitale in un confronto inedito e prezioso con le altre tre principali città metropolitane italiane: Milano, Napoli e Torino. Gli autori, mossi da un gran- de rigore scientifico e da una forte passione ci- vile, ci restituiscono la complessità sociale e spaziale della capitale, mostrandone le tante sfaccettature e le disuguaglianze che la attra- versano. Una complessità con cui occorre fa- re i conti e da cui ripartire. Come osserva Walter Tocci nel denso saggio a chiusura del volume, Roma offre di sé facce mutevoli, co- me un caleidoscopio, «dando la percezione dell’inesorabile disorganicità, ma anche del- l’immagine stupefacente. Eppure, alle cangian- ti visioni di Roma sono legate le speranze per la sua rinascita».
In questo contributo si confrontano tra loro le tre aree metropolitane italiane più popolose, analizzando le suddivisioni sub-comunali dei capoluoghi e gli altri comuni della città metropolitana: per Roma 155 zone urbanistiche e 120 comuni, per Milano 88 nuclei di identità locale e 133 comuni, per Napoli 30 quartieri e 91 comuni.
Gli indicatori utilizzati per il confronto derivano dal Censimento ISTAT 2011, e sono relativi alle principali variabili che caratterizzano lo status demografico, sociale ed economico dei residenti.