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Power point che in 14 slides offre un percorso di lettura iconografico (con l'eccezione di un breve testo) sulla controversa stagione degli anni '70 italiani. Utile a scopo didattico. Per approfondimento scritto su questi temi: https://www.academia.edu/38155744/IL_CASO_BATTISTI_E_LA_GUERRA_CIVILE_DEGLI_ANNI_70
STEVE, n.49, primavera/estate, 2017, 2017
«Fine direi, tanto per cominciare. Quando la prima elementare accorciò le ore del sonno facendo scivolare un freddo fastidioso nella schiena attraverso il colletto bianco inamidato. La fine di un'infanzia corta. L'odore dei lumini coprì improv-visamente i profumi di vaniglia delle confetture quando mia madre perse suo fra-tello Glauco, poeta. E fu subito scuola ché, già padrone di alfabeti materni, una suora in prima battuta mi chiese di copiare una pagina dal libro di lettura. Proprio così come la vedi. Proprio così? Le chiesi. Sì, così. E fu che ricopiai irreprensi-bilmente in bodoni perfetto, cercando di minimizzare i caratteri per non varcare i margini del foglio. Ovviamente fu la delusione della suora-maestra e fu la delu-sione mia. Che continuavo a chiedermi senza risposta perché avesse voluto ob-bligarmi a quell'esercizio tanto strano, quando avrei potuto scrivere tranquilla-mente in corsivo corrente. Un impatto deludente. E perdente. Nei confronti di quella signora bacucca così strana che si era senz'altro fatta un'idea sbagliata delle mie capacità scrittorie. In realtà ero abituato ad osservare tutto nei detta-gli. E mi interessavano le grazie dei ca-ratteri di stampa. Li vedevo cordiali e sorridenti. In particolare m'intrigava la "e", simpaticamente, che aveva deciso di porsi di profilo per esaltare il taglio della sua risata sganasciata. Abituato a scrivere sotto dettatura, capii, lì, che non dovevo prendere tutto alla lettera. Ma, in effetti, il gran finale fuor di bam-bagia c'era già stato quando scappai dall'infantile ostello. Un alto cancello. Un giardino. Un pino. Altre monache. Altro tipo di cuffia. Fu la mia prima performance. Una fuga in solitario di cui mi restano nella mente certi curiosi 1. Mio padre Adalberto.
pico di questo topos: il cervo inseguito dai cacciatori raggiunge il santo per salvarsi: è dunque consapevole delle sue straordinarie doti, e spesso si comporta nei suoi confronti con perfetta familiarità: nasconde la testa nel suo seno, gli lecca le mani, si accuccia ai suoi piedi. I cani che lo inseguono, in generale, non osano muoversi o non possono farlo-come nelle Gesta Dagoberti, in cui non riescono, letteralmente, a penetrare nel sacello di san Dionigi 14-, ovvero anch'essi tributano al santo una vera e propria venerazione religiosa, come nell'antica vita di s. Guenolé, risalente al IX secolo: mira res: catuli qui tergo cervi vehementius insistentes, jam crebrius retrahentem ilia, jam longo deficientem labore, continuo capturi videbantur, accedentem ad sanctum non solum ausi sunt persequi sed et flexis genibus, quasi cervi non sensissent vestigia, nec latratus quidem ediderunt. 15
Italian Culture, 1994
Occurrences of the figure of a woman warrior in late Medieval Italian literature
CINEMA E STORIA 2020. A cura di Giovanni Gozzini e Pietro Masciullo, 2020
A quasi vent’anni dall’attentato terroristico dell’11 settembre 2001 la tendenziale mediatizzazione degli eventi di guerra ha imposto una urgente riflessione sul valore testimoniale delle immagini. Questo numero di «Cinema e Storia», pertanto, intende riflettere sui rinnovati regimi di rappresentazione della guerra (cinematografica, seriale, videoludica) facendo il punto su una serie di dibattiti teorici nati intorno ai nuovi mediascapes digitalizzati e convergenti. I saggi qui raccolti si interrogano innanzitutto sulla contemporanea riconfigurazione delle guerre del passato, soffermandosi poi sul post-11 settembre e sui nuovi scenari della guerra globale al terrore tra cinema e nuovi media, per riflettere infine sui regimi di visione in era postmediale che sfruttano le potenzialità dei portable device e dei droni a pilotaggio remoto. Come di consueto, il numero monografico vuole adottare un approccio apertamente interdisciplinare (spaziando dalla storiografia contemporanea all’estetica, dai film studies ai media studies, dall’iconologia critica ai cultural studies) per fornire un contributo utile all’urgente riflessione sui profondi mutamenti esperienziali avvenuti nell’odierna cultura visuale.
2017
Il Convegno si svolgerà presso la sede del Dipartimento di Studi Interdisciplinari, Italiani e Culturali (Via I. M. Ronjgova 1, Pola) Skup će se održati u prostorijama Odjela za interdisciplinarne, talijanske i kulturološke studije (Ulica I. M. Rongova 1, Pula)
Stampa presso la Litografia Diaco snc Bovalino (RC) Giugno 2006 (riveduto e corretto Luglio 2016)
PERCORSI TRA LE IMMAGINI Scritti di archeologia e storia dell’arte antica, 2020
Il volume raccoglie trentacinque saggi di Maria José Strazzulla, selezionati tra riviste, volumi miscellanei e atti di convegni, scritti tra il 1977 e il 2015. La scelta ripercorre alcuni tra i principali temi di ricerca affrontati dall’archeologa e storica dell’arte antica, i cui interessi spaziavano dalla Grecia a Roma, dal mondo italico a quello dell’Italia romanizzata: gli apparati decorativi in terracotta degli edifici, l’urbanistica e la storia, l’archeologia del culto, l’iconografia e il significato delle immagini. Maria José Strazzulla (1944-2015) è stata funzionario nelle Soprintendenze archeologiche del Veneto e Friuli Venezia Giulia e dell’Umbria, quindi ricercatore nelle Università di Perugia e Roma “Sapienza”. Già docente di Archeologia classica all’Università dell’Aquila (dal 1993/94), dove si è dedicata a un’appassionata attività didattica e di ricerca, formando una scuola e avviando scavi nel territorio, è diventata professore associato nell’Università di Lecce (1999-2001) poi ordinario nell’Università di Foggia (2002-2009), assumendo la direzione scientifica della Biblioteca della Facoltà di Lettere (poi Dipartimento di Studi Umanistici), che oggi le è intitolata. Direttrice di una missione di scavo archeologico ad Alba Fucens e specialista di terrecotte architettoniche, ha scritto numerosi saggi scientifici e monografie, tra le quali: Il santuario sannitico di Pietrabbondante (1971); Assisi romana (1985); Le terrecotte architettoniche della Venetia romana (1987); Il principato di Apollo (1990); Ancient Lebanon (2004); Fucino. Studi sulla cultura figurativa (2007, in collaborazione).
STORIA E RICONOSCIMENTO DEI PROCEDIMENTI FOTOGRAFICI VII, 2020
Caratteristiche della gelatina per uso fotografico. I trattamenti di viraggio caratteristici del XIX eXX secolo Vale la pena, a questo punto, descrivere in maniera un poco più approfondita uno dei colloidi più impiegati nei procedimenti fotografici. La gelatina è, come già detto, una sostanza di estrazione animale. Le sue caratteristiche possono variare anche notevolmente a seconda della provenienza. Essa assorbe acqua rigonfiandosi, ma non sciogliendosi, se la temperatura resta al di sotto di un certo valore; questo valore "limite" al di sotto del quale la gelatina assorbe acqua senza fondere (o, come si usa dire tecnicamente, resta allo stato di "gel") mentre, se viene superato, fonde (passa cioè allo stato di "sol"), è misurato in gradi detti "bloom". Più alto è il grado bloom di una certa gelatina più alto è il suo punto di fusione. In funzione del grado bloom le gelatine vengono definite: tenere, semi-dure e dure. Come è intuibile le gelatine tenere hanno un grado bloom più basso di quelle dure e fondono a temperature più basse di queste ultime. Caratteristica molto rilevante legata ai gradi bloom è la rapidità con cui una certa gelatina assorbe acqua e la quantità di acqua assorbita: una gelatina tenera, cioè con grado bloom basso, assorbe acqua più rapidamente di una gelatina dura. Tuttavia una gelatina tenera, anche se assorbe acqua più rapidamente di una gelatina dura, ne assorbe notevolmente meno. In altre parole anche se in un tempo relativamente breve una gelatina morbida assorbe rapidamente una certa quantità d'acqua, una gelatina più dura, lentamente, ne assorbirà molta di più. Si può già facilmente intuire quanto sia importante la conoscenza delle caratteristiche cui abbiamo accennato per la riuscita di qualunque applicazione che preveda l'impiego di gela-tina. Altra proprietà particolare di questo colloide è il fenomeno della "reticolazione".
Journal of Palestine Studies, 2009
The Phenomenology of Real and Virtual Places, 2018
Journal of Food Engineering, 2005
This is a draft version including footnotes that are missing in the version that will be published. The essay is forthcoming in: Historical Understanding: Past, Present and Future. Eds. Zoltán Boldizsár Simon and Lars Deile (London: Bloomsbury, 2021), 2021
Historia, 2021
Revista chilena de neuro-psiquiatría, 2007
Eğitimde Nitel Araştırmalar Dergisi, 2020
Avrasya Uluslararası Araştırmalar Dergisi, 2018
Cultural Heritage and Science, 2021
Electronic Journal of Statistics, 2013
Annals of the Rheumatic Diseases, 1978
Chemistry and Physics of Lipids, 2001
Journal of Photopolymer Science and Technology, 2008
Rural and Remote Health, 2018
Le Pharmacien Hospitalier et Clinicien, 2017
International Journal of Distributed Sensor Networks, 2016