Books by Clementina Panella
Roma: Massenzio, Costantino e gli spazi urbani, 2015
Universidad de Barcelona. Datos catalográficos Constantino, ¿el primer emperador cristiano? : rel... more Universidad de Barcelona. Datos catalográficos Constantino, ¿el primer emperador cristiano? : religión y política en el siglo iv Actes del congrés internacional celebrat a Barcelona i Tarragona, del 20 al 24 de març de 2012 Bibliografia ISBN 978-84-475-4247-5
Il volume costituisce l’edizione degli Atti del Convegno Internazionale di Studi L’archeologia de... more Il volume costituisce l’edizione degli Atti del Convegno Internazionale di Studi L’archeologia della produzione a Roma (secoli V-XV), svoltosi dal 27 al 29 marzo 2014 a Palazzo Massimo alle Terme e all’École française de Rome, che ha fissato l’attenzione, per la prima volta in modo esaustivo e sistematico, sull’Urbe come centro di una ricca rete produttiva entro l’ampia diacronia dai secoli finali della Tarda Antichità a tutto il Medioevo.
Nelle giornate di studio sono confluiti gli esiti di una ricerca condotta per alcuni anni da un gruppo di giovani archeologi delle Università di Roma Tor Vergata, di Roma Tre e del Pontificio Istituto di Archeologia cristiana, coordinati da Alessandra Molinari, Riccardo Santangeli Valenzani e Lucrezia Spera, ricerca rivolta alla raccolta complessiva dei markers di produzione emersi dalle indagini archeologiche negli spazi intra muros e nell’area suburbana entro i limiti del quarto-quinto miglio; le schede analitiche dei contesti e degli indicatori compongono una Banca Dati, resa fruibile nella versione del CD-Rom allegato e correlata ad un GIS, ma sono anche alla base di alcuni studi che propongono quadri di insieme storico-interpretativi elaborati su base temporale progressiva.
I contributi sono raggruppati in tre prevalenti ambiti di approfondimento, non prescindendo, come base di partenza, dalle sintesi sugli assetti produttivi di Roma antica: I) Le evidenze di attività produttive dai grandi cantieri di scavo degli anni recenti (Crypta Balbi, Fori imperiali, Athaeneum e complessi sulla via Flaminia nell’area di piazza Venezia – scavi metro C, Basilica hilariana del Celio, villa dei Quintili); II) Relazioni riepilogative sugli specifici settori della produzione (produzione monetaria, vetraria, tessile, metallurgica e orafa, edilizia e dei cantieri di pittori, musivari e marmorarii, epigrafica, anche con l’apporto dell’archeolozoologia e dell’antropologia fisica); III) Quadri di insieme regionali e sub-regionali della penisola italiana (Italia settentrionale, centrale e meridionale) e europei (Francia, Inghilterra, Svizzera, Spagna), utili per riflessioni comparative, sia nelle restituzioni degli apparati economici e sociali, sia per valutazioni di ordine metodologico.
Il volume comprende due distinte monografie:
C. Panella, Ostia VI. Le Terme del Nuotatore. I sagg... more Il volume comprende due distinte monografie:
C. Panella, Ostia VI. Le Terme del Nuotatore. I saggi dell'Area NE (pp. 7-63).
G. Rizzo, Ostia VI. Le Terme del Nuotatore. Le anfore, Ostia e i commerci mediterranei (pp. 67-440).
Nella prima monografia vengono presentati i risultati degli scavi condotti negli anni '70 in un'area esterna all'edificio delle terme. Maura Medri e Clementina Panella illustrano rispettivamente lo scavo e la stratigrafia (pp. 7-15) e la periodizzazione e la cronologia (pp. 17-40), mentre Giacomo Pardini e Sara Napolitani presentano i rinvenimenti numismatici (pp. 41-46) e la ceramica africana (pp. 47-63).
La seconda monografia è articolata in due parti. Nella prima vengono analizzate tutte le anfore rinvenute nella stratigrafia dell'area NE (strati compresi tra l'età tardo-repubblicana/augustea e tardo-antonina) attraverso 536 disegni in scala 1:3, distribuiti in 66 tavole. Il catalogo, scandito per aree geografiche, forme e tipi, è arricchito da 53 illustrazioni e dalle riproduzioni in scala 1:2 di tutti i bolli. Lo studio è completato dai risultati delle analisi minero-petrografiche realizzate da Nick Schiavon (pp. 371-384) e Claudio Capelli (pp. 384-385), corredati da 30 macro-fotografie a colori, e da un'appendice di Tamas Bezeczky dedicata ai contenitori monoansati (pp. 387-390).
Nella seconda parte l'autore analizza i risvolti economici della documentazione passata in rassegna, prendendo in considerazione tutte le testimonianze delle anfore rinvenute durante lo scavo dell'intero edificio termale negli strati risalenti ai primi due secoli dell'impero, integrandole alla documentazione coeva dei principali contesti ostiensi raccolti in un addendum a cura dello stesso autore (pp. 433-440).
Chiudono le abbreviazioni tipologiche e bibliografiche (pp. 441-481).
Che cosa aspettiamo così riuniti sulla piazza? Stanno per arrivare i Barbari oggi. Perché un tale... more Che cosa aspettiamo così riuniti sulla piazza? Stanno per arrivare i Barbari oggi. Perché un tale marasma al Senato? Perché i Senatori restano senza legiferare? È che i barbari arrivano oggi. Che leggi voterebbero i Senatori? Quando verranno, i Barbari faranno la legge. Perché il nostro Imperatore, levatosi sin dall'aurora, siede su un baldacchino alle porte della città, solenne e con la corona in testa? È che i Barbari arrivano oggi. L'Imperatore si appresta a ricevere il loro capo. Egli ha perfino fatto preparare una pergamena che gli concede appellazioni onorifiche e titoli. Perché i nostri due consoli e i nostri pretori sfoggiano la loro rossa toga ricamata? Perché si adornano di braccialetti d'ametista e di anelli scintillanti di brillanti? Perché portano i loro bastoni preziosi e finemente cesellati? È che i Barbari arrivano oggi e questi oggetti costosi abbagliano i Barbari. Perché i nostri abili retori non perorano con la loro consueta eloquenza? È che i Barbari arrivano oggi. Loro non apprezzano le belle frasi né i lunghi discorsi. E perché, all'improvviso, questa inquietudine e questo sconvolgimento? Come sono divenuti gravi i volti! Perché le strade e le piazze si svuotano così in fretta e perché rientrano tutti a casa con un'aria così triste? È che è scesa la notte e i Barbari non arrivano. E della gente è venuta dalle frontiere dicendo che non ci sono affatto Barbari... E ora, che sarà di noi senza Barbari? Loro erano comunque una soluzione. Konstantinos Kavafis, Aspettando i barbari, 1908 Foto aerea della valle del Colosseo e delle pendici nord-orientali del Palatino.
Papers by Clementina Panella
Memoirs of the American Academy in Rome, 1980
... Nessuna villa e stata infine scavata. Non si hanno elementi per datare con precisione ne la p... more ... Nessuna villa e stata infine scavata. Non si hanno elementi per datare con precisione ne la prima fase edilizia dei singoli impianti, ne l'epoca del loro abbandono. ... L'officina individuata dal Peacock rappresenta solo uno di questi impianti. ...
Publications de l'École Française de Rome, 1994
Summary form only given.The chair of Methodology and Techniques of the Archaeological Research at... more Summary form only given.The chair of Methodology and Techniques of the Archaeological Research at the faculty of Scienze Umanistiche of Sapienza Universitd di Roma is working since 1986 at the valley of the Coliseum, in the centre of the ancient Rome. Here with the excavations of the Metas Sudans and the North East slopes of the Palatine hill, a huge
Pergola Philippe, Manacorda Daniele, Carandini Andrea, De Rossi Gianfranco, Zeggio Sabina, Peña J... more Pergola Philippe, Manacorda Daniele, Carandini Andrea, De Rossi Gianfranco, Zeggio Sabina, Peña J. Theodore, Martin Archer, Guidobaldi Federico, Villedieu Françoise, Zanini E. Dibattito. In: I materiali residui nello scavo archeologico. Testi preliminari e Atti della tavola rotonda organizzata dall'École française de Rome e dalla Sezione romana «Nino Lamboglia» dell'Istituto internazionale di studi liguri, in collaborazione con la Soprintendenza archeologica di Roma e la Escuela espanola de historia y arqueologia (Roma, 16 marzo 1996) Rome : École Française de Rome, 1998. pp. 287-296. (Publications de l'École française de Rome, 249
L’archeologia della produzione a Roma (secoli V-XV), 2016
Vengono esaminati gli interventi urbanistici ed architettonici promossi dalla dinastia flavia nel... more Vengono esaminati gli interventi urbanistici ed architettonici promossi dalla dinastia flavia nella valle del Colosseo e sulle pendici del Palatino (costruzione dell'Anfiteatro e ricostruzione della Meta Sudans e delle antiche Curiae) dopo la morte di Nerone
Quasar eBooks, 2020
International audienceÉdition, en collaboration avec Youcef Aibeche (Université de Sétif 2, Algér... more International audienceÉdition, en collaboration avec Youcef Aibeche (Université de Sétif 2, Algérie), Muftah Ahmed Alhaddad (Azzaytuna University, Libye) et Sami Ben Tahar (Institut National du Patrimoine, Tunis), des actes de la session IV de la Roman Archaeology Conference in Rome (2016) consacrée à l'Afrique du Nord : territoires, centres de production et commerce en Méditerranée, avec quatre sous-sessions :- Maurétanie/Numidie (3 articles)- Afrique proconsulaire (2 articles)- Rome/Naples (9 articles)- La Méditerranée (5 articles)Langues : anglais, espagnol, français, italie
Pensabene and Panella, …, 1999
Le analisi archeometriche sono state eseguite su oltre cento campioni di marmi presenti sull'... more Le analisi archeometriche sono state eseguite su oltre cento campioni di marmi presenti sull'Arco al fine di determinare i litotipi ed un eventuale reimpiego da edifici precedenti
Si esaminano nella lunga durata (dall'età augustea al IV secolo), sulla base dei contesti di ... more Si esaminano nella lunga durata (dall'età augustea al IV secolo), sulla base dei contesti di Roma e di Ostia, le trasformazioni nell'acquisizione da parte della Capitale di generi di prima necessità e di beni di consumo, individuando nell'età antonina il momento di massima integrazione delle forze produttive dell'Italia e delle province, volte a garantire i rifornimenti di Roma. Dal III secolo sarà soprattutto l'Africa a sopperire ai bisogni urbani (grano, olio, vasellame)
The Ancient Economy
9 Agricultural Products Transported in Amphorae: Oil and CLEMENTINA PANELLA and ANDRE TCHERNIA Th... more 9 Agricultural Products Transported in Amphorae: Oil and CLEMENTINA PANELLA and ANDRE TCHERNIA This article develops the theme of Chapter 4, moving from the production of cash crops to their transfer to the consumers. The geographical distribu-tion patterns of the ...
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Books by Clementina Panella
Nelle giornate di studio sono confluiti gli esiti di una ricerca condotta per alcuni anni da un gruppo di giovani archeologi delle Università di Roma Tor Vergata, di Roma Tre e del Pontificio Istituto di Archeologia cristiana, coordinati da Alessandra Molinari, Riccardo Santangeli Valenzani e Lucrezia Spera, ricerca rivolta alla raccolta complessiva dei markers di produzione emersi dalle indagini archeologiche negli spazi intra muros e nell’area suburbana entro i limiti del quarto-quinto miglio; le schede analitiche dei contesti e degli indicatori compongono una Banca Dati, resa fruibile nella versione del CD-Rom allegato e correlata ad un GIS, ma sono anche alla base di alcuni studi che propongono quadri di insieme storico-interpretativi elaborati su base temporale progressiva.
I contributi sono raggruppati in tre prevalenti ambiti di approfondimento, non prescindendo, come base di partenza, dalle sintesi sugli assetti produttivi di Roma antica: I) Le evidenze di attività produttive dai grandi cantieri di scavo degli anni recenti (Crypta Balbi, Fori imperiali, Athaeneum e complessi sulla via Flaminia nell’area di piazza Venezia – scavi metro C, Basilica hilariana del Celio, villa dei Quintili); II) Relazioni riepilogative sugli specifici settori della produzione (produzione monetaria, vetraria, tessile, metallurgica e orafa, edilizia e dei cantieri di pittori, musivari e marmorarii, epigrafica, anche con l’apporto dell’archeolozoologia e dell’antropologia fisica); III) Quadri di insieme regionali e sub-regionali della penisola italiana (Italia settentrionale, centrale e meridionale) e europei (Francia, Inghilterra, Svizzera, Spagna), utili per riflessioni comparative, sia nelle restituzioni degli apparati economici e sociali, sia per valutazioni di ordine metodologico.
C. Panella, Ostia VI. Le Terme del Nuotatore. I saggi dell'Area NE (pp. 7-63).
G. Rizzo, Ostia VI. Le Terme del Nuotatore. Le anfore, Ostia e i commerci mediterranei (pp. 67-440).
Nella prima monografia vengono presentati i risultati degli scavi condotti negli anni '70 in un'area esterna all'edificio delle terme. Maura Medri e Clementina Panella illustrano rispettivamente lo scavo e la stratigrafia (pp. 7-15) e la periodizzazione e la cronologia (pp. 17-40), mentre Giacomo Pardini e Sara Napolitani presentano i rinvenimenti numismatici (pp. 41-46) e la ceramica africana (pp. 47-63).
La seconda monografia è articolata in due parti. Nella prima vengono analizzate tutte le anfore rinvenute nella stratigrafia dell'area NE (strati compresi tra l'età tardo-repubblicana/augustea e tardo-antonina) attraverso 536 disegni in scala 1:3, distribuiti in 66 tavole. Il catalogo, scandito per aree geografiche, forme e tipi, è arricchito da 53 illustrazioni e dalle riproduzioni in scala 1:2 di tutti i bolli. Lo studio è completato dai risultati delle analisi minero-petrografiche realizzate da Nick Schiavon (pp. 371-384) e Claudio Capelli (pp. 384-385), corredati da 30 macro-fotografie a colori, e da un'appendice di Tamas Bezeczky dedicata ai contenitori monoansati (pp. 387-390).
Nella seconda parte l'autore analizza i risvolti economici della documentazione passata in rassegna, prendendo in considerazione tutte le testimonianze delle anfore rinvenute durante lo scavo dell'intero edificio termale negli strati risalenti ai primi due secoli dell'impero, integrandole alla documentazione coeva dei principali contesti ostiensi raccolti in un addendum a cura dello stesso autore (pp. 433-440).
Chiudono le abbreviazioni tipologiche e bibliografiche (pp. 441-481).
Papers by Clementina Panella
Nelle giornate di studio sono confluiti gli esiti di una ricerca condotta per alcuni anni da un gruppo di giovani archeologi delle Università di Roma Tor Vergata, di Roma Tre e del Pontificio Istituto di Archeologia cristiana, coordinati da Alessandra Molinari, Riccardo Santangeli Valenzani e Lucrezia Spera, ricerca rivolta alla raccolta complessiva dei markers di produzione emersi dalle indagini archeologiche negli spazi intra muros e nell’area suburbana entro i limiti del quarto-quinto miglio; le schede analitiche dei contesti e degli indicatori compongono una Banca Dati, resa fruibile nella versione del CD-Rom allegato e correlata ad un GIS, ma sono anche alla base di alcuni studi che propongono quadri di insieme storico-interpretativi elaborati su base temporale progressiva.
I contributi sono raggruppati in tre prevalenti ambiti di approfondimento, non prescindendo, come base di partenza, dalle sintesi sugli assetti produttivi di Roma antica: I) Le evidenze di attività produttive dai grandi cantieri di scavo degli anni recenti (Crypta Balbi, Fori imperiali, Athaeneum e complessi sulla via Flaminia nell’area di piazza Venezia – scavi metro C, Basilica hilariana del Celio, villa dei Quintili); II) Relazioni riepilogative sugli specifici settori della produzione (produzione monetaria, vetraria, tessile, metallurgica e orafa, edilizia e dei cantieri di pittori, musivari e marmorarii, epigrafica, anche con l’apporto dell’archeolozoologia e dell’antropologia fisica); III) Quadri di insieme regionali e sub-regionali della penisola italiana (Italia settentrionale, centrale e meridionale) e europei (Francia, Inghilterra, Svizzera, Spagna), utili per riflessioni comparative, sia nelle restituzioni degli apparati economici e sociali, sia per valutazioni di ordine metodologico.
C. Panella, Ostia VI. Le Terme del Nuotatore. I saggi dell'Area NE (pp. 7-63).
G. Rizzo, Ostia VI. Le Terme del Nuotatore. Le anfore, Ostia e i commerci mediterranei (pp. 67-440).
Nella prima monografia vengono presentati i risultati degli scavi condotti negli anni '70 in un'area esterna all'edificio delle terme. Maura Medri e Clementina Panella illustrano rispettivamente lo scavo e la stratigrafia (pp. 7-15) e la periodizzazione e la cronologia (pp. 17-40), mentre Giacomo Pardini e Sara Napolitani presentano i rinvenimenti numismatici (pp. 41-46) e la ceramica africana (pp. 47-63).
La seconda monografia è articolata in due parti. Nella prima vengono analizzate tutte le anfore rinvenute nella stratigrafia dell'area NE (strati compresi tra l'età tardo-repubblicana/augustea e tardo-antonina) attraverso 536 disegni in scala 1:3, distribuiti in 66 tavole. Il catalogo, scandito per aree geografiche, forme e tipi, è arricchito da 53 illustrazioni e dalle riproduzioni in scala 1:2 di tutti i bolli. Lo studio è completato dai risultati delle analisi minero-petrografiche realizzate da Nick Schiavon (pp. 371-384) e Claudio Capelli (pp. 384-385), corredati da 30 macro-fotografie a colori, e da un'appendice di Tamas Bezeczky dedicata ai contenitori monoansati (pp. 387-390).
Nella seconda parte l'autore analizza i risvolti economici della documentazione passata in rassegna, prendendo in considerazione tutte le testimonianze delle anfore rinvenute durante lo scavo dell'intero edificio termale negli strati risalenti ai primi due secoli dell'impero, integrandole alla documentazione coeva dei principali contesti ostiensi raccolti in un addendum a cura dello stesso autore (pp. 433-440).
Chiudono le abbreviazioni tipologiche e bibliografiche (pp. 441-481).
If during a more or less recent past most studies were mainly focused on data collected at the sites of consumption (and thus on the indestructible ceramic), centered on the type and histories of each production (fine table ware, lamps, kitchenware and coarse ware), recent studies have been, on one hand, directed towards a review of the known types and towards a more thoughtful analysis of the contexts of discovery, perfecting the production framework and anchoring to a trustworthy time frame certain types and classes in circulation; on the other hand they have focused on the production centers in order to get a better geographic characterization of those same types and classes, applying a wealth of suitable methodologies, surveys of large tracts of land, surveys and excavations of old and new workshops, laboratory analysis. The results draw a scenery in which a great variety of productive facies and distribution models reflect the complexity of the cultural, social and economic contexts, both micro- and macro-regional, both at the provincial and inter-provincial levels. This session aims to describe these lines of research, focusing on the organization of production and commerce in the region, their similarities and differences, and on a list of questions still unsolved, the solution of which will call for a further revision of published data, and for brand new information.
https://crowdfunding.loveitaly.org/projects/21-excavating-in-ancient-rome-valley-of-the-colosseum-and-palatine-hill
ENGLISH
The objective of our study is the analysis by MSCT of lesions observed at the macroscopic level on an ancient skull found on the north-eastern slopes of the Palatine within the Curiae Veteres area during the excavation campaign of 2016. The study is It was carried out in collaboration with the Department of Physics, Sapienza University of Rome, aimed at investigating the possible ritual motivations of a singular discovery in a site of exceptional importance. The skull is attributable to an adult male aged at death estimated at between 24 and 30 years. Macroscopic examination of lesions at the mastoid apophysis, occipital bone and mesio-buccal cusps of the second maxillary molars were identified. On radiological examination, all the fractures documented do not show signs of repair, while at the level of the sphenoid the optical channels are normal for the course, but are asymmetric. It is hypothesized that all fractures occurred post-mortem. As for the asymmetry found in the optical channels, it is possible that the phenomenon is evocative of a left eye lesion at a young age, resulting in atrophy of the nerve, failure to increase the canal and possible impaired vision.
The text is accompanied by plates with the relief of the sides of the arch, with different colors to match the re-used parts reworked and those left in their original form.
Il testo è nato in occasione dei lavori di restauro dell'Arco di Costantino a Roma. Per meglio illustrare le conclusioni a cui sono giunti gli autori su una cronologia costantiniana dell'arco (contro teorie invece che ritenevano l'arco come del periodo adrianeo e rimaneggiato in età costantiniana), l'arco di Costantino è stato inserito nella storia del reimpiego e delle modalità di rilavorazione degli spolia a Roma durante il III e IV secolo d.C.
Il testo è corredato da tavole con il rilievo dei lati dell'arco , con colori diversi a seconda delle parti di reimpiego rilavorate e quelle invece lasciate nella forma originaria.
Il lavoro affronta dal punto di vista architettonico uno dei monumenti meno conosciuti del periodo tardo antico a Roma. Si tratta dell' arco di Giano probabilmente da identificare con l'arco eretto in onore del Divo Costantino dopo la sua morte. Nella forma architettonica si ispira alle porte urbiche ed era articolato in tre piani. I primi due erano costruiti interamente con marmi di reimpiego prelevati da altri monumenti o da magazzini imperiali, in cui erano stati radunati elementi architettonici di monumenti andati distrutti per un qualche evento. Il terzo piano era invece in laterizio. è conosciuto dalle stampe di Rossini, in quanto fu obliterato nell'800 perché si riteneva un'aggiunta medievale.
Interventi di Clementina Panella, Stéphane Verger e Marco Maiuro