ITPN20130031A1 - Impianto perfezionato per il riempimento di contenitori di prodotti ortofrutticoli e relativo metodo - Google Patents

Description

“IMPIANTO PERFEZIONATO PER IL RIEMPIMENTO DI CONTENITORI DI

PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI E RELATIVO METODO»

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un impianto perfezionato di riempimento di contenitori, ed in modo speciale un particolare tipo di questi, utilizzati per il confezionamento finale di prodotti vegetali e/o orto-frutticoli di piccola taglia, ed il relativo metodo di funzionamento.

E’ noto che, nel settore dell’imballo di prodotti orto-frutticoli, vengono usati in modo esteso dei tipi di contenitori che vengono riempiti con differenti tecniche sia dovute al tipo di prodotto che si vuole raccogliere, sia alle caratteristiche dei contenitori stessi.

Poiché detti prodotti sono molto delicati e si vuole evitare nel modo più severo che essi vengano maneggiati o movimentati ruvidamente, cosa che inevitabilmente li danneggerebbe almeno nell’aspetto esterno che comunque à ̈ rilevante per classificare il valore degli stessi prodotti, à ̈ da tempo impiegata la tecnica di trasferire detti prodotti facendoli confluire in nastri trasportatori convenzionali, i quali alla fine della loro corsa li riversano a loro volta entro i contenitori finali.

Generalmente detti contenitori in cui vengono riversati presentano una altezza interna non trascurabile, e quindi accade che alla fine del nastro i prodotti, che cadono direttamente nel fondo del contenitore, devono percorrere in caduta l’intera altezza di questo, cosa che comporta il fatto che alla fine della caduta il prodotto ha naturalmente assunto una certa velocità.

Poiché molto spesso detti prodotti orto-frutticoli sono dei prodotti intrinsecamente delicati, l’urto causato dalla relativa caduta danneggia in modo inaccettabile il prodotto; tutto questo à ̈ ben noto e pertanto non ci dilungheremo oltre nella cosa.

Per ovviare a tale problema, à ̈ nota la tecnica di far inclinare i contenitori alla fine del nastro trasportatore in modo che i singoli prodotti non vengono più lasciati cadere liberamente, ma vengono lasciati dal nastro trasportatore su uno spigolo superiore di una sua parete, ovviamente inclinata, rispetto alla relativa verticale.

In sostanza una parete verticale viene trasformata in un piano inclinato, sullo spigolo superiore del quale viene lasciato il prodotto, che pertanto rotola, senza quindi cadere, verso il fondo del contenitore.

E questo risolve con efficienza e semplicità l’inconveniente dovuto alla caduta libera del prodotto nel contenitore.

Tale soluzione, della inclinazione del contenitore, à ̈ stata diffusamente applicata nel settore; si citano come esempi i brevetti EP 0641 716, ------- EP 1 007 410B1, EP 0352 841 B1, --------- US 3,040,826, a cui si rimanda per brevità.-

Tuttavia nel caso del confezionamento per la distribuzione finale di prodotti ortofrutticoli sfusi di piccola taglia, come pomodorini, susine, ciliegie,...etc. non vengono usate casse o “bins†di grosse dimensioni che sono descritte nei brevetti appena citati, ma vengono utilizzate prevalentemente piccole vaschette, in genere di plastica termoformata, alte non più di 20 cm., e le cui pareti sono molto flessibili e presentano una resistenza minima alla compressione.

La presente invenzione à ̈ particolarmente motivata al riempimento di tali vaschette, anche se in generale essa può essere utilizzata per casse o†bins†di tipo tradizionale e quindi con struttura rigida e di grandi dimensioni; pertanto nel seguito si descriverà una applicazione mirata a tali tipi di “vaschette†, anche se l’invenzione potrà applicarsi in generale su un qualsiasi altro tipo di contenitore.

Per tale applicazione specifica le soluzioni sopra-descritte non sono facilmente realizzabili per due ordini di problemi:

- il primo problema consiste nel fatto che gli impianti divulgati richiedono, a valle del nastro trasportatore, uno spazio considerevole per la movimentazione delle casse; tuttavia nel caso del riempimento delle vaschette di plastica, l’operazione di riempimento viene effettuata preferibilmente, anche se non esclusivamente, in magazzini oppure centri specializzati allo scopo; in tali centri, come in tutti gli spazi industriali, l’area utilizzabile deve essere sfruttata nel modo più efficiente ed economico possibile, e quindi il riempimento delle vaschette, che secondo la tecnica nota viene effettuato con impianti di fronte al convogliatore di afflusso dei prodotti, si genera pertanto una sostanziale perdita di efficienza complessiva dell’intero impianto;

- il secondo problema consiste nel fatto che gli stessi impianti noti sono piuttosto lenti, poiché intesi a lavorare delle casse di grosse dimensioni, ma soprattutto sono complessi e onerosi, sia come costruzione che come impiego.

Sarebbe quindi desiderabile, ed à ̈ scopo principale della presente invenzione, di realizzare un tipo di impianto di riempimento di vaschette o anche di casse o simili contenenti prodotti ortofrutticoli, che superi gli inconvenienti descritti e che offra la possibilità di riempire con rapidità un gran numero di vaschette di dimensioni limitate, che richieda uno spazio minimo, che sia molto semplice ed economico e flessibile nell’impiego per il riempimento di vaschette di dimensioni differenti.

Tale scopo viene conseguito dal tipo di impianto realizzato e funzionante in modo da utilizzare almeno un nastro trasportatore orizzontale, una struttura mobile disposta al bordo di uscita di detto nastro e dotata di mezzi di movimentazione e di impegno per far inclinare, mediante una rotazione parziale, da: una prima posizione inclinata rispetto al piano orizzontale, in cui l’apertura della vaschetta rimane contigua rispetto al bordo di uscita del trasportatore, a successive posizioni di lavoro in cui la stessa vaschetta assume progressivamente posizioni meno inclinate fino a tornare nella normale posizione orizzontale ed in cui detta struttura mobile comprende un telaio oscillante formato a “U†ed in cui il lato aperto à ̈ atto a disporsi di fronte a detto bordo di uscita del nastro trasportatore, e mezzi di bloccaggio supportati da detto telaio oscillante ed atti a selettivamente impegnarsi e disimpegnarsi dal perimetro esterno della vaschetta, in modo da trascinare inizialmente in rotazione la vaschetta fino ad una inclinazione prefissata, e successivamente ritornare in contro-rotazione nell’assetto normale, in cui la vaschetta viene liberata e rimossa.

Caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui:

• le figure da 1 fino a 7 mostrano altrettante viste in prospettiva, da una unica posizione di osservazione, dell’impianto dell’invenzione in rispettive 7 stati successivi di funzionamento,

• la figura 8 mostra una vista in prospettiva, da un punto di osservazione opposto a quello delle figure precedenti, dell’impianto dell’invenzione nello stato della figura 3,

• la figura 9 mostra una vista in prospettiva, da un punto di osservazione opposto a quello della figura 4, dell’impianto dell’invenzione nello stato della figura 4,

• la figura 10 mostra una vista in prospettiva, da un punto di osservazione opposto a quello della figura 5, dell’impianto dell’invenzione nello stato della figura 5,

• la figura 11 mostra la vista in esploso dell’impianto della figura 1,

• le figure 12A e 12B mostrano due viste schematiche ed in proiezioni piana su un piano verticale di un particolare della macchina dell’invenzione, in rispettivi due stati successivi di funzionamento,

• le figure 13A e 13B mostrano due viste piane schematiche dall’alto di una porzione dell’impianto dell’invenzione, in rispettivi due stati successivi di funzionamento corrispondenti rispettivamente alle figure 12A e 12B.

Con riferimento alle figure, un impianto di riempimento con prodotti ortofrutticoli sfusi di ciascuno di una pluralità in successione di più contenitori e/o vaschette, in preferenza di plastica, comprende:

- almeno un nastro trasportatore 1 che scorre su un piano orizzontale con un movimento a percorso chiuso,

almeno una struttura mobile disposta al bordo di uscita 2 di detto nastro 1, e dotata di mezzi di movimentazione e di impegno che le consentono di far ruotare in modo articolato la vaschetta nel modo che verrà descritto più avanti.

Detta struttura mobile a sua volta comprende:

- un telaio oscillante 10 formato sostanzialmente a “U†(vedi Figure 13A e 13B) ed in cui il lato aperto 11 à ̈ atto a disporsi di fronte a detto bordo di uscita 2 di detto nastro trasportatore 1,

- almeno uno, ma preferibilmente almeno due mezzi di bloccaggio 12, 13 supportati da detto telaio oscillante 10.-Questo à ̈ atto a essere ruotato, mediante mezzi in sé noti, in una pluralità di posizioni angolate tra loro attorno ad un unico asse “Z†solidale con l’impianto e parallelo e quindi solidale a detto bordo di uscita 2, e precisamente:

>> da una prima posizione sollevata, come nelle figure 4 e 9, in cui il piano dell’apertura “V†della vaschetta à ̈ inclinata, con un angolo massimo pre-definito “A†, rispetto al piano di detto nastro 1, e con detta apertura di carico “V†che rimane contigua rispetto al bordo di uscita 2 di detto trasportatore,

>> a successive posizioni di lavoro in cui detta vaschetta assume progressivamente posizioni meno inclinate, fino ad arrivare alla posizione delle figure 1, 2, 3, 5, 10, e cioà ̈ sostanzialmente orizzontale (alla fine o all’inizio della fase di riempimento).

I mezzi di bloccaggio 12 e 13, come rappresentati, sono costituiti da rispettive ganasce parzialmente concave, con la concavità rivolta verso l’interno del telaio oscillante 10 e sono disposti ai lati interni opposti di questo e precisamente ai due lati 10A e 10B che costituiscono i bracci opposti di detto telaio oscillante 10, già definito ad “U†.

Preferibilmente quindi, come mostrato nelle figure, il complesso formato dal telaio oscillante 10 e dalle ganasce 12 e 13 à ̈ simmetrico rispetto ad un piano verticale passante per la mezzeria del nastro 1, e la cui intersezione con detto nastro viene mostrata nella Fig.1 dalla linea di sezione “X†.

Le Figure 13A e 13B, che rappresentano in modo schematico dall’alto dette due ganasce 12, 13, mostra anche che ciascuna di queste viene dotata, nella relativa parte centrale, di un profilo rettilineo 12A, 13A; detti profili sono formati e dimensionati in modo che ciascuna ganascia possa adattarsi attorno ad un corrispondente fianco verticale opposto 20A, 20B di una vaschetta 20 introdotta all’interno e nella zona centrale del telaio oscillante 10.

Inoltre ciascuna di dette ganasce à ̈ dotata di mezzi di movimentazione ed impegno, in sé noti, atti a spostarla con un modo di traslazione e rettilineo, attraverso rispettivi percorsi P1, P2, da una prima posizione che definiamo “aperta†, come in fig. 1, 12A e 13A, ad una seconda posizione che definiamo “chiusa†, come in figura 3, 12B e 13B.-

Nella posizione “aperta†dette ganasce sono ritirate e spostate verso rispettivi detti bracci opposti della “U†del telaio oscillante 10, cosa che lascia completamente libera e svincolata la vaschetta 20 dal telaio oscillante 10 e dalle due ganasce, come nelle figure 2, 6, 12A e 13A; quando dette ganasce vengono spostate nella posizione “chiusa†, esse vengono spostate con un movimento controllato e simultaneo, e preferibilmente simmetrico, verso il centro, e si richiudono verso i rispettivi fianchi 20A, 20B della vaschetta 20, la quale ne viene quindi imprigionata; stante la geometria dei componenti descritti e coinvolti, e rappresentati nelle figure, à ̈ evidente che dette ganasce si spostano con movimento sempre ortogonale alla direzione di moto del nastro trasportatore 1, rappresentata da detta linea di sezione “X†nella figura 13A.

Pertanto dette ganasce assumono selettivamente ed alternativamente un movimento rettilineo di avvicinamento reciproco e di allontanamento reciproco.

Le dimensioni reciproche e la geometria di detta vaschetta e di dette ganasce, ed i relativi movimenti, sono tali che quando la stessa vaschetta si trova in una opportuna posizione sollevata, che verrà meglio dettagliata in seguito, il passaggio dalla posizione “aperta†alla posizione “chiusa†di dette ganasce (vedi figure 3, 12B, 13B) porta queste a contatto dei fianchi 20A, 20B della vaschetta, ma in una posizione particolare; infatti, come mostrato nella figure 12A e 12B, le vaschette utilizzate nell’impianto dell’invenzione sono dei parallelepipedi, vuoti internamente, i cui fianchi opposti 20A, 20B sono dotati sui rispettivi limiti superiori di rispettivi bordi di presa 20A-A, e 20B-B che altro non sono che delle proiezioni verso l’esterno ed in orizzontale (con la vaschetta in posizione normale di appoggio su un piano orizzontale) dei rispettivi fianchi.

Detti bordi di presa, che somigliano a tipici “colletti†, dunque funzionano come “maniglie†che vengono impegnate da rispettive dette ganasce 12, 13 le quali si inseriscono immediatamente sotto essi e li agganciano stabilmente.

E’ da tenere presente che in questa operazione dette ganasce si limitano ad entrare in contatto con i rispettivi fianchi 20A, 20B della vaschetta 20, ma evitano di stringerli, poiché il semplice sollevamento delle ganasce le fa subito impegnare, con le rispettive facce superiori 12A, 13A, (vedi Figure 12A, 12B), contro le facce inferiori dei rispettivi bordi di presa 20A-A, e 20B-B, cosa che in pratica consente il sollevamento o rotazione parziale della vaschetta stessa, ma senza stringerla, che à ̈ appunto l’effetto voluto.

Preferibilmente, allo scopo di azionare in modo controllato il movimento e la sincronia di dette ganasce, vengono disposti in detto telaio oscillante 10 degli opportuni cilindri pneumatici oppure idraulici a doppio effetto 35, 36, (vedi figure 1, 3 i quali consentono un miglioramento sia della velocità di azionamento delle ganasce 12, 13, sia una perfetta sincronia dei loro movimenti, cosa questa necessaria per evitare che uno spostamento asimmetrico delle ganasce provochi uno spostamento della corretta posizione della vaschetta in fase di caricamento.

Vantaggiosamente detto telaio oscillante 10 viene azionato in rotazione attorno a detto asse ortogonale “Z†mediante uno o più cilindrici idraulici 40, 41, (vedi figure 1, 4) preferibilmente a doppio effetto, ciascuno dei quali viene montato tra una porzione, preferibilmente posteriore 40A, 40B, di detto telaio oscillante, ed un rispettivo punto di resistenza 40B, 41B, solidale con la struttura di detto impianto, come mostrato nelle figure 1, 4 e 8.

Inoltre, allo scopo di prelevare detta vaschetta 20 selezionandola da una successione di simili vaschette, l’impianto comprende un mezzo di sollevamento:

- dotato di una superficie di sollevamento 45 sostanzialmente piana, indicata nelle figure 4, 8 e 9,

- disposta in corrispondenza ed al di sotto di detto bordo di uscita 2 di detto nastro trasportatore 1,

- atta a selettivamente sollevare ed abbassare uno di detti contenitori e/o vaschette in modo controllato.

Detta superficie di sollevamento 45 viene azionata, con mezzi in sé noti, per essere alimentata, in posizione abbassata, con una singola vaschetta alla volta da opportuni mezzi di alimentazione che forniscono a detta superficie 45 le singole vaschette già singolarizzate.

Dopo che detta superficie 45 Ã ̈ stata caricata con una singola vaschetta, essa viene sollevata fino al livello in cui i rispettivi bordi di presa 20A- A, e 20B-B si elevano fino al livello di dette ganasce 12, 13, ed esattamente fino al livello di presa come prima spiegato, come chiaramente illustrato nella Figura 2.

In sostanza detta superficie 45 costituisce un semplice montacarichi che porta al livello opportuno ogni vaschetta per il funzionamento corretto di detto telaio oscillante 10; infatti questo, dopo aver imprigionato mediante dette ganasce 12 e 13 i rispettivi bordi di presa 20A- A, e 20B-B, (Figura 3) viene ruotato verso il nastro 1 in modo da assumere la voluta inclinazione Figura 4; il riempimento della vaschetta inizia subito all’inizio della rotazione del telaio, e prosegue durante tutta la fase di rotazione dello stesso e, se necessario, anche dopo che la vaschetta à ̈ ruotata fino alla posizione stabile della sua inclinazione massima.

Alla fine del riempimento della vaschetta, il telaio oscillante ritorna in controrotazione nella sua posizione iniziale, nella quale detta vaschetta torna ad appoggiarsi sulla superficie 45, come in Figura 5; subito dopo le ganasce 12 e 13 si aprono, liberando la vaschetta 20 dal telaio 10 (Fig. 6), e successivamente detta superficie 45 torna ad abbassarsi fino alla posizione di partenza, vedi Fig.7, nella quale la vaschetta appena riempita viene rimossa, ed al suo posto viene portata una vaschetta vuota per ricominciare il ciclo di riempimento.

Le figure 8, 9 e 10 illustrano, da una diversa angolazione prospettica, le fasi rispettivamente delle figure 3, 4 e 5, e pertanto se ne omette una spiegazione dettagliata.

Sarà quindi facilmente compreso dall’esperto del settore che la funzione fondamentale di detta superficie 45 à ̈ quella di portare nella posizione di lavoro ciascuna vaschetta in successione, e cioà ̈ funziona come un “caricatore†, ed il fatto che essa funzioni solo in verticale à ̈ richiesto dall’esigenza di occupare il minimo spazio utile sul piano orizzontale.

Si fa osservare che l’impianto dell’invenzione si avvale di tre separati meccanismi ciascuno dei quali svolge una separata funzione:

- il telaio oscillante 10 si muove con una rotazione parziale, che chiamiamo “oscillazione†attorno all’asse “Z†solidale con l’impianto;

- le due ganasce 12 e 3 si muovono in sincronia con un movimento reciproco di allontanamento ed avvicinamento, e si spostano rispetto ai lati opposti di detto telaio 10 dal quale sono supportate; si può quindi dire che dette ganasce possono eseguire un doppio movimento, uno proprio rispetto al telaio, ed uno indotto conseguente alla oscillazione del telaio rispetto all’impianto ma, agli effetti del comando di dette ganasce, si deve considerare che, essendo queste supportate dal telaio 10, il loro movimento à ̈ un semplice movimento alternato di traslazione rettilinea rispetto a detto telaio 10;

- il terzo movimento riguarda il sollevamento / abbassamento della superficie di sollevamento 45.

Come spiegato sopra, detti singoli assiemi funzionali sono dotati di rispettivi mezzi di azionamento, in sé noti, oppure esplicitamente descritti sopra.

Tuttavia per poter eseguire la funzione complessiva richiesta, detti assieme funzionali devono poter sequenziare in modo logico il loro intervento, cosa che permette anche una più efficace sincronizzazione temporale.

Allo scopo, l’impianto viene dotato di mezzi di comando e controllo, in sé noti, che devono elaborare i comandi necessari da inviare a ciascuno di detti assiemi funzionali in modo da attuare il metodo previsto, il quale si compone delle seguenti singole fasi, che qui vengono sinteticamente descritte con riferimento alle figure allegate:

a) Caricamento della vaschetta 20 sulla superficie di sollevamento 45 abbassata, Fig. 1,

b) Sollevamento di detta superficie di sollevamento 45 e successivo arresto al livello pre-determinato, Fig.2

c) Chiusura di dette ganasce 12, 13 attorno ai bordi superiori di presa 20A- A, e 20B-B di detto contenitore/vaschetta 20, Fig.3, 8;

d) Rotazione di detto telaio oscillante 10 fino ad una inclinazione pre-determinata, Figure 4, 9;

e) Azionamento di detto nastro trasportatore 1 per un intervallo di tempo dipendente da almeno una variabile esterna pre-definita, oppure fino ad un pre-definito momento, in modo comunque da assicurare il voluto riempimento della vaschetta con i prodotti orto-frutticoli, e successivo arresto del nastro 1.

Detta variabile pre-definita, oppure detto pre-definito momento, sono realizzati in modo solo funzionale allo scopo di assicurare il riempimento della vaschetta, ed essendo in sé noti, non appartengono alla presente invenzione; solo a scopo di informazione generale, si chiarisce che detta variabile pre-definita può basarsi su:

- un pre-definito intervallo di tempo,

- il volume dei prodotti caricati in detta vaschetta 20,

- il peso dei prodotti caricati nella vaschetta,

- la lunghezza del percorso di detto nastro trasportatore, il cui carico viene immesso in detto contenitore tra due arresti successivi,

- una fotocellula associata a detto convogliatore, oppure un mezzo di misurazione funzionalmente equivalente, atto a misurare il grado di riempimento della vaschetta.

Come detto sopra, il nastro trasportatore può iniziare a riempire la vaschetta anche appena all’inizio della fase della sua rotazione;

f) Rotazione inversa del telaio oscillante 10 fino alla posizione iniziale, in cui il fondo della vaschetta torna ad appoggiarsi sulla superficie 45, Figure 5, 10;

g) Apertura di dette ganasce 12, 13, Fig.6,

h) Abbassamento di detta superficie di sollevamento 45, Fig.7.

Sarà notato che la funzione identificata come “e†nella lista delle fasi precedenti, e priva di una propria figura rappresentativa - cioà ̈ il funzionamento programmato del nastro - non à ̈ una funzione tra quelle tre prima elencate; e tuttavia essa à ̈ stata inserita perché essa deve essere sequenziata e sincronizzata con gli altri assiemi funzionali descritti, per poter eseguire tutte le azioni necessarie allo scopo di riempire ciascuna vaschetta come descritto; ciò dimostra dunque la necessità che detti mezzi di comando e controllo non comandino solamente i tre assiemi funzionali descritti, ma siano integrati con il resto delle componenti funzionali dell’intero impianto.

In particolare la presenza di mezzi atti a rilevare la presenza, oppure l’assenza di prodotti sul nastro trasportatore, come specialmente la citata fotocellula, consente una vantaggiosa e perfezionata modalità funzionale; essa consiste nel fatto che quando detta fotocellula rileva l’assenza di prodotti sul nastro, il segnale da questa prodotto e trasmesso può essere utilizzato per interrompere sia il movimento del nastro stesso, sia anche, oppure in alternativa, il movimento di rotazione del telaio oscillante e quindi della rispettiva vaschetta; in pratica, se non si rileva prodotto sul nastro, sia il movimento di questo sia il movimento della vaschetta può essere temporaneamente sospeso (come messo in stand-by), fino a quando viene rilevato nuovo prodotto sul nastro, cosa questa che fa riattivare automaticamente il funzionamento dell’impianto completo.

Deve essere anche chiarito che l’architettura geometrica, il montaggio e la funzionalità di dette ganasce 12 e 13 può essere validamente ed identicamente sostituita da qualsiasi mezzo atto ad attuare la medesima funzione, come ad es. delle pinze, oppure dei morsetti, etc…

Claims (11)

1. “IMPIANTO PERFEZIONATO PER IL RIEMPIMENTO DI CONTENITORI DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI E RELATIVO METODO» RIVENDICAZIONI 1) Impianto di riempimento con prodotti ortofrutticoli sfusi di ciascuno di una pluralità in successione di contenitori e/o vaschette (20), e comprendente: - almeno un nastro trasportatore (1) che scorre su un piano orizzontale con un movimento a percorso chiuso, - almeno una struttura mobile disposta al bordo di uscita (2) di detto nastro (1), e dotata di mezzi di movimentazione e di impegno atti a far oscillare in modo articolato detto contenitore (20) da: >> una prima posizione sollevata in cui il piano dell’apertura di carico (V) di detto contenitore à ̈ inclinata, con un angolo massimo pre-definito (A), rispetto al piano di detto nastro (1), e con detta apertura di carico (V) che rimane contigua rispetto al bordo di uscita (2) di detto nastro trasportatore (1), >> a successive posizioni di lavoro in cui detto contenitore assume progressivamente posizioni meno inclinate, fino alla posizione orizzontale di detta apertura di carico (V) in cui detto nastro trasportatore, in dette posizioni inclinate di detto contenitore, à ̈ atto ad eseguire un movimento in avanti dentro detto contenitore in modo che per gravità detti prodotti ortofrutticoli cadano entro detto contenitore, caratterizzato dal fatto che detta struttura mobile comprende: - un telaio oscillante (10) formato sostanzialmente a “U†ed in cui il lato aperto à ̈ atto a disporsi di fronte a detto bordo di uscita (2) di detto nastro trasportatore, - mezzi di bloccaggio supportati da detto telaio oscillante (10) ed atti a selettivamente: - disporsi, almeno parzialmente, attorno ed a contatto con il perimetro esterno di detto contenitore, - ed a disimpegnarsi da detto perimetro esterno.
2. 2) Impianto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio comprendono: - una o più ganasce (12, 13) disposte all’interno di detto telaio oscillante ed atte a spostarsi con movimento traslatorio rispetto allo stesso telaio e ad impegnarsi e selettivamente disimpegnarsi in modo controllato e simultaneo e con la medesima direzione ma con senso opposto, contro due bordi opposti (20A, 20B) di detto contenitore (20), ciascuno di detti bordi opposti essendo disposto su un rispettivo piano sostanzialmente parallelo alla direzione di movimento (X) di detto nastro trasportatore.
3. 3) Impianto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette ganasce (12, 13) sono parzialmente concave verso l’interno di detto telaio oscillante (10), e sono disposte ai lati opposti di questo.
4. 4) Impianto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto telaio oscillante (10) Ã ̈ atto a ruotare attorno ad un asse (Z): - ortogonale a detta direzione di movimento (X) di detto nastro trasportatore, - e sostanzialmente stabile rispetto alla posizione di detto bordo di uscita (2).
5. 5) Impianto secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto telaio oscillante (10) à ̈ atto ad essere azionato in rotazione attorno a detto asse ortogonale (Z) mediante uno o più cilindrici idraulici (40, 41), preferibilmente a doppio effetto, ciascuno dei quali essendo applicato tra una porzione (40A, 41A), preferibilmente posteriore, di detto telaio oscillante, ed un rispettivo punto di resistenza (40B, 41B) solidale con la struttura di detto impianto.
6. 6) Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un mezzo di sollevamento: - dotato di una superficie di sollevamento (45) sostanzialmente piana, - disposto in corrispondenza ed al di sotto di detto bordo di uscita (2) di detto nastro trasportatore, - atto a selettivamente sollevare ed abbassare uno di detti contenitori e/o vaschette fino al livello in cui i rispettivi bordi superiori (20-A-A, 20B-B) si elevano fino al livello di dette ganasce (12, 13).
7. 7) Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sono disposti mezzi a comando pneumatico o idraulico (35, 36) atti ad azionare dette ganasce (12, 13), e che detti mezzi (35, 36) sono supportati da detto telaio oscillante (10).
8. 8) Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di comando e controllo di detto telaio oscillante (10), di dette ganasce (12, 13) e di detta superficie di sollevamento (45) atti ad azionare questi secondo la sequenza che comprende le seguenti fasi: a) Caricamento del contenitore sulla superficie di sollevamento (45) abbassata, b) Innalzamento di detta superficie di sollevamento (45), e successivo arresto, c) Chiusura di dette ganasce (12, 13) attorno ai bordi superiori di detto contenitore/vaschetta, d) Rotazione di detto telaio oscillante (10) fino ad una inclinazione pre-determinata, e) Azionamento di detto nastro trasportatore (1) per un intervallo di tempo dipendente da almeno una variabile esterna pre-definita (,,), e successivo arresto del nastro, f) Rotazione inversa di detto telaio oscillante (10) fino alla posizione iniziale; g) Apertura di dette ganasce (12, 13) h) Abbassamento di detta superficie di sollevamento (45), i) Scarico del contenitore/vaschetta da detta superficie di sollevamento (45).
9. 9) Impianto secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta variabile esterna pre-definita à ̈ in alternativa: - un pre-definito intervallo di tempo, - Il volume dei prodotti caricati in detto contenitore (20) - Il peso dei prodotti caricati in detto contenitore (20), - La lunghezza del percorso di detto nastro trasportatore, il cui carico viene immesso in detto contenitore tra due arresti successivi, - Una fotocellula oppure un mezzo di misurazione funzionalmente equivalente, atto a misurare il grado di riempimento del contenitore (20).
10. 10) Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di comando e controllo atti ad: - azionare il funzionamento di detto nastro trasportatore all’inizio della rotazione di detto telaio oscillante (10), - e a comandare l’azionamento di detti cilindri idraulici (35, 36) in modo che detto telaio oscillante venga progressivamente ruotato verso la posizione iniziale durante il funzionamento di detto nastro trasportatore.
11. 11) Impianto secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il funzionamento di detto nastro trasportatore e/o il movimento di rotazione di detto telaio oscillante sono asserviti automaticamente alla rilevazione della presenza/assenza di prodotti sul medesimo nastro convogliatore.