Vai al contenuto

Metropolitana di Napoli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Voce principale: Trasporti a Napoli.
Metropolitana di Napoli
Logo
Logo
Stazione Toledo della Linea 1
StatoItalia (bandiera) Italia
CittàNapoli
Apertura28 marzo 1993
Ultima estensione16 luglio 2024
GestoreANM
EAV
Sito webwww.metropolitanadinapoli.it/
Caratteristiche
Numero linee3
Stazioni30 (+9 in costruzione)
Lunghezza34,5 km
ScartamentoScartamento normale
Materiale rotabilelinea 1: vedi
linea 6: vedi
linea 11: vedi
Statistiche
Passeggeri annuali43 522 844 (2019)[1]
Mappa della rete
pianta
pianta

La metropolitana di Napoli è una rete di tre linee metropolitane a servizio della città di Napoli e in parte del suo circondario, integrate in una più ampia rete di servizi su ferro aventi origini e caratteristiche diverse, contraddistinti in alcuni documenti di pianificazione da un sistema di numerazione comune.

Si compone di tre linee di cui due di tipo tradizionale o pesante e una di tipo leggera: la linea 1, inaugurata nel 1993, di tipo tradizionale e caratterizzata dal colore giallo, la linea 6, aperta per la prima volta nel 2007, di tipo leggero e caratterizzata dal colore blu, e la linea 11 (nota anche come linea arcobaleno), aperta nel 2005, di tipo pesante e caratterizzata dal colore arancione. Mentre le prime due sono gestite dall'Azienda Napoletana Mobilità (ANM), l'ultima fa invece capo all'Ente Autonomo Volturno (EAV). Con la sua estensione di 34,5 km, risulta la terza rete metropolitana più estesa d'Italia, preceduta da quella di Milano e quella di Roma.[2][3]

La rete risulta a sua volta interconnessa al più vasto servizio ferroviario metropolitano di Napoli oltre che alle funicolari cittadine: tale sistema è caratterizzato da un sistema di numerazione condiviso, tariffazione integrata e vari nodi di interscambio. In particolare, sono presenti interscambi sia con la linea 2 (operata da Trenitalia sul passante ferroviario), sia con le linee della Circumvesuviana, sia con la Cumana.

Attualmente sono in corso i lavori di costruzione di 4 nuove stazioni sulla linea 1 fino a Capodichino, più altre 4 nuove stazione in comune tra le linee 1 e 11 da Piscinola-Scampia a Di Vittorio; a queste va aggiunta anche la stazione di Melito in corso di ultimazione sulla linea 11. Inoltre sono in corso di progettazione l'estensione della linea 6 verso Nisida e Posillipo e la realizzazione della nuova linea 10 che collegherà il centro di Napoli con la periferia nord-est fino alla stazione di Napoli Afragola.[4][5]

Prodromi: la Metropolitana FS

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 2 (servizio ferroviario metropolitano di Napoli).
Nel 1925 venne inaugurata la metropolitana FS, oggi linea 2

Nel 1925 a Napoli fu inaugurato il primo passante ferroviario urbano d'Italia, gestito dalle Ferrovie dello Stato[6], e noto come "metropolitana FS"[7][8]. La linea tutt'oggi è di fondamentale importanza per la città poiché collega la periferia ovest (Bagnoli) con quella est (San Giovanni - Barra) passando per i punti nevralgici del centro cittadino, come Fuorigrotta, Mergellina, piazza Amedeo, Montesanto, piazza Cavour e piazza Garibaldi. Dal 1997 il servizio è denominato come linea 2 nel piano comunale trasporti.

Gli anni '60: il progetto di una metropolitana moderna

[modifica | modifica wikitesto]

La storia della linea 1 inizia negli anni sessanta, quando si iniziò a pensare alla realizzazione di una quinta funicolare che collegasse i Colli Aminei con il centro della città, spingendosi fino alla zona di Capodimonte. Il progetto di funicolare fu però subito riconvertito in quello di metropolitana, data l'impossibilità di adottare un sistema a fune per un percorso così lungo. Essa, proprio per la sua elevata pendenza e le zone collinari attraversate, fu denominata inizialmente metropolitana collinare, ed in seguito, prima della fine degli scavi, linea 1.

Dagli anni '70 agli anni '90: i cantieri della linea 1 e della linea 6

[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1993 viene inaugurata la linea 1, detta metropolitana collinare

Gli scavi della linea 1 cominciano il 22 dicembre 1976 ma subiscono una brusca frenata per il terremoto dell'Irpinia del 1980. Con la ripresa degli scavi i lavori proseguono lentamente a causa della complessa struttura morfologica del territorio cittadino (prevalentemente collinare) ma anche per problemi di carattere prettamente economico.

Il 28 marzo 1993 entra in funzione la prima tratta collinare Vanvitelli-Colli Aminei che collega il Vomero con la zona ospedaliera.

Il 19 luglio 1995 viene inaugurata la tratta in viadotto Colli Aminei-Piscinola che collega la zona collinare con l'area nord di Napoli.[9]

Il XXI secolo, l'inaugurazione della linea 11 e il completamento della linea 6

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2001 si raggiunge il centro della città con la stazione Museo e viene inaugurato il corridoio di collegamento con la stazione di Piazza Cavour della storica Linea 2. Nel corso degli anni vengono inaugurate le stazioni Dante, Salvator Rosa e Materdei.

Nel 2005 viene inaugurata la linea 11 che, tramite interscambio con la linea 1 a Piscinola-Scampia, crea un collegamento con i comuni dell'area nord.

Nel 2007 entra in funzione anche la linea 6, una metropolitana leggera che collega il quartiere Fuorigrotta, nell'area ovest della città, a Mergellina. La linea è stata costruita in parte sul tracciato della "Linea Tranviaria Rapida" (LTR)[10], una linea metrotranviaria progettata negli anni ottanta che avrebbe dovuto collegare la zona di Fuorigrotta al quartiere Ponticelli, nell'area est della città. I lavori però non furono mai portati a termine e dopo una serie di lunghe vicissitudini si decise di riconvertire le opere già realizzate in metropolitana. Dopo essere stata aperta con 4 stazioni, a causa della scarsa attrattiva la linea è stata chiusa al pubblico nel 2013 per poter proseguire i lavori in modo più celere. Negli ultimi anni la linea 6 ha infine raggiunto il quartiere Chiaia e termina a piazza Municipio dove trova un nodo di interscambio con la Linea 1.[11]

Nel 2009 venne estesa la linea 11 con nuove stazioni a Giugliano[13] e Aversa.

Nel biennio 2011-2012 sono state inaugurate le stazioni Toledo e Università della Linea 1. Il 31 dicembre 2013 è stata inaugurata l'apertura all'esercizio della stazione Garibaldi (progettata da Dominique Perrault), permettendo di collegare con un unico interscambio la Linea 2, la Circumvesuviana e la rete ferroviaria nazionale, nonché quella dell'alta velocità, con la linea 1.[14][15] Il 2 giugno 2015 viene messa in esercizio la stazione Municipio, mentre il 6 agosto 2021, dopo venti anni di cantieri, è stata inaugurata ed aperta al pubblico la stazione Duomo. Sono in fase di completamento le stazioni Centro Direzionale, Tribunale e Poggioreale.

Nel 2024, dopo oltre 10 anni dalla chiusura, la linea 6 è stata nuovamente inaugurata.

Dagli anni 2000 in poi, la costruzione delle nuove opere relative alla metropolitana di Napoli ha visto un importante contributo economico dell'Unione europea, tramite i fondi FESR e PON Metro.[16][17][18][19]

La rete metropolitana si compone attualmente di tre linee:

Linea Inizio Fine Inaugurazione Ultima estensione Stato Materiale rotabile Lunghezza Stazioni Passeggeri giornalieri Tempo di percorrenza
Piscinola-Scampia Garibaldi 1993 2021 In esercizio CAF Inneo
Serie M1
18,8 km[20] 19 101.000 33 min
Municipio Mostra 2007 2024 In esercizio Serie L6 5,5 km 8 3.000 16 min
Piscinola-Scampia Aversa Centro 2005 2009 In esercizio MA 100 10,2 km 5 4.124 12 min
Totale 34,5 km 30 108.124 -

A luglio 2024, data dell'ultimo ampliamento, l'estensione della rete risultava pari a 34,5 km. Il numero totale delle stazioni è 30. Sale a 32 se si considerano due volte le stazioni d'interscambio Municipio (L1, L6) e Piscinola-Scampia (L1, L11).

Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 1 (metropolitana di Napoli).
Mappa della linea 1

La linea 1 è stata la prima metropolitana su tracciato riservato della città: chiamata anche Collinare in quanto presenta diversi tratti in pendenza e un tratto di galleria "a spirale", unisce il centro cittadino con la zona collinare del Vomero, la zona ospedaliera fino ad arrivare a Piscinola. Inaugurata nel 1993, nel corso degli anni sono state aggiunte numerose stazioni fino ad arrivare al numero di 19. Sono in costruzione e in progetto ulteriori prolungamenti: la linea in base ai lavori e ai progetti diventerà un vero e proprio anello ferroviario.[21]

La linea 1 è interconnessa alle altre 3 linee metropolitane (2, 6, 11) oltre che alla funicolari cittadine.

Essa serve quindi complessivamente 19 stazioni, raggiungendo una pendenza massima di 55‰; per il trasporto all'interno delle stazioni, sono presenti 52 ascensori e 108 strumenti quali scale mobili, marciapiedi mobili, piattaforme elevatrici e montascale.[21]

Effettua ogni giorno circa 242 corse dalle 6:00 alle 23:00 (il venerdì e il sabato il servizio è prolungato fino alle 2:00[22]), con una frequenza pari a 8 minuti nella maggior parte della giornata e con una velocità media di 32 km orari.[23]

Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 6 (metropolitana di Napoli).
Mappa della linea 6

Nata come tranvia veloce e trasformata in seguito in metropolitana leggera, la linea 6 è stata inizialmente inaugurata l'11 gennaio 2007 ed era composta da 4 stazioni: Mostra (interscambio con la L2 di Trenitalia e Ferrovia Cumana di Eav), Augusto, Lala e Mergellina (ulteriore interscambio con la linea 2). A causa della brevità del tracciato e della sua sovrapposizione alla linea 2, non vide grande affluenza di viaggiatori, per cui fu decisa la sospensione del servizio a partire dal 2013, per consentire la conclusione dei lavori nella tratta Mergellina-Municipio, stazione in cui sarebbe avvenuto l'interscambio con la linea 1. Dopo oltre 10 anni dalla chiusura, il 16 luglio 2024 la linea è stata nuovamente inaugurata[24], con la nuova estensione fino a Municipio, comprendendo le stazioni di Arco Mirelli-Repubblica, San Pasquale e Chiaia-Monte di Dio. Nella prima fase di esercizio, è prevista una frequenza di un treno ogni 13,5 minuti, dalle 7:30 alle 15:30. Come la linea 1, anche la linea 6 è gestita da ANM. Tutte le fermate fanno parte del circuito delle stazioni dell'arte.

Lo stesso argomento in dettaglio: Linea Napoli-Giugliano-Aversa.
Mappa della linea 11

La linea costituisce la ricostruzione e riconversione in metropolitana pesante dell'Alifana bassa, linea ferroviaria a scartamento ridotto dismessa nel 1976.[25] Svolge servizio urbano con due fermate nella città di Aversa collegandola a Giugliano e al quartiere Scampia della periferia di Napoli e quindi all'area collinare napoletana tramite interscambio con la linea 1. Svolge servizio in tre aree territoriali distinte (agro aversano, giuglianese e comune di Napoli) sia nella città metropolitana di Napoli sia nella provincia di Caserta, risultando la prima metropolitana interprovinciale costruita in Italia[26].

Titoli di viaggio

[modifica | modifica wikitesto]

Per usufruire del servizio delle linee 1 e 6 per una singola corsa è necessario un biglietto di corsa singola di tipo "B" dell'ANM, al costo di 1,50 euro. Sono validi per viaggi lungo la rete metropolitana i biglietti giornalieri e settimanali e gli abbonamenti mensili e annuali dell'ANM e i biglietti e gli abbonamenti integrati appartenenti al sistema UnicoCampania.

Per la linea 11 gestita da EAV è necessario un biglietto aziendale EAV, oppure un biglietto integrato di Unico Campania.

Orari di apertura

[modifica | modifica wikitesto]

Il servizio della linea 1 inizia alle ore 6:00 del mattino e termina intorno all'1:30 il venerdì e il sabato mentre termina alle 23:00 dalla domenica al giovedì. [22]

Per quanto riguarda la L6, il servizio inizia tutti i giorni alle 7:30 e termina temporaneamente intorno alle 15:00, a regime terminerà in tarda serata.[27]

Infine, per la linea 11, il servizio inizia tutti i giorni alle 6:00 e termina alle 22:00.[28]

Il servizio viene effettuato ininterrottamente con tale orario tutto l'anno.

Rete notturna

[modifica | modifica wikitesto]

Dal 7 dicembre 2011 è in servizio la rete sostitutiva di superficie notturna, che, copre il servizio tutte le notti nella fascia oraria in cui la metropolitana è chiusa.[29]

  • N1 P.le Tecchio - P.zza Garibaldi
  • N7 P.le Tecchio - Arenella - Vomero

La due linee notturne N1 e N7 condividono il medesimo percorso della linea 6 per le fermate di Mostra e linea 1 Vanvitelli e Garibaldi

  • N2 P.le Tecchio (M2/M6) - Posillipo (linea temporaneamente sospesa)
  • N3 Gianturco (M2) - Vomero (M1)
  • N4 Gianturco (M2) - Camaldoli (linea temporaneamente sospesa)
  • N5 Gianturco (M2) - Scampia (M1)
  • N6 P.le Tecchio (M2/M6) - Pianura
  • N8/N8S Gianturco - Scampia (linea temporaneamente sospesa)

Su queste linee valgono gli stessi titoli di viaggio utilizzabili per la metropolitana.

  • 460 Brin - Giugliano

La linea notturna 460 condivide diverse fermate della linea 1 tra Garibaldi e Chiaiano, inoltre arriva alla fermata Giugliano della linea 11.

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Lo scartamento dei binari è per tutte le linee quello ordinario di 1 435 millimetri.

Alimentazione

[modifica | modifica wikitesto]

Tutte le linee sono alimentate elettricamente in corrente continua.

Copertura telefonica e internet

[modifica | modifica wikitesto]

A partire dalla fine del 2022, sono iniziati i lavori per dotare la linea 1 della metropolitana di Napoli della copertura con le reti 4G e 5G.[30] La prima tratta a beneficiare di questa copertura è quella compresa tra le stazioni Vanvitelli e Duomo, attiva da agosto 2024. In futuro la copertura sarà estesa a tutta la tratta da Colli Aminei a Garibaldi; la tratta Piscinola-Scampia - Frullone-San Rocco non è inclusa in questo progetto in quanto situata in superficie, dunque dispone della copertura di rete tradizionale.

Questo intervento è il risultato di un accordo tra Cellnex Italia, il Comune di Napoli e l'ANM. L'infrastruttura DAS (Distributed Antenna System) multi-operatore[31] si estende su un tratto complessivo di 12 km e comprende 570 micro antenne distribuite in 16 stazioni della linea 1. Inoltre, è stata installata un'infrastruttura di fibra ottica che copre 12 km di gallerie, permettendo a diverse stazioni di offrire una rete WiFi gratuita per gli utenti.[32][33]

Materiale rotabile

[modifica | modifica wikitesto]

Parco veicoli

[modifica | modifica wikitesto]

Al 2024, il materiale rotabile risulta composto da quattro tipi diversi di convogli:

Le originali elettromotrici M1 della linea 1 hanno una velocità massima di 80 km/h;[34] normalmente sono composti da due unità di trazione agganciate l'una all'altra, ogni unità di trazione è composta da due motrici (in testa e in coda) unite tra loro, ogni motrice ha 30 posti a sedere e circa 200 posti in piedi, per un totale di circa 400 posti per ogni unità.[35] I posti totali di ogni treno (2 unità di trazione, cioè 4 motrici totali) sono quindi poco più di 800, di cui 120 a sedere. Inizialmente i convogli erano composti da sei motrici (3 unità di trazione) ed occupavano tutta la lunghezza delle banchine alle stazioni; successivamente, a causa dell'ampliamento della linea e della scarsità dei convogli a disposizione, per mantenere una buona frequenza delle corse i convogli sono stati accorciati. A partire dall'agosto 2023, con l'entrata in servizio del nuovo materiale rotabile targato CAF, i treni hanno ripreso a circolare nella loro originaria composizione di 3 unità di trazione.

Dal 18 ottobre 2022 sono operativi i primi 13 dei 24 nuovi convogli Inneo della società spagnola CAF. Le vetture sono composte da 6 carrozze tutte collegate tra loro, per una lunghezza totale di 108 metri; le carrozze sono dotate di impianto di condizionamento, Wi-Fi, indicatori LED, display TFT, sistemi per la riduzione del rumore e postazione per sedia a rotelle. I nuovi convogli possono trasportare contemporaneamente circa 1.200 persone, di cui 130 sedute.[36]

I convogli utilizzati sulla linea 6 sono invece le elettromotrici MN L.6 001-006, che vennero ordinate per essere impiegate lungo una tranvia, nota come Linea Tranviaria Rapida la quale doveva originariamente correre da piazzale Tecchio fino a Ponticelli passando per piazza Municipio.

I convogli utilizzati sulla Linea 11 inizialmente furono tre convogli della Linea 1.[37] Successivamente furono acquistati e modificati alcuni treni di elettromotrici MA 100 usati precedentemente sulla linea A di Roma[38].

Rimessaggio e manutenzione

[modifica | modifica wikitesto]
Tornelli della stazione di Duomo
La sala biglietteria della stazione Università

Ognuna delle due linee dispone di un deposito, ovvero di un luogo deputato per il rimessaggio e la manutenzione dei convogli.

Il deposito della linea 1, detto «di Piscinola» (in quanto situato in loco), occupa una superficie di 15 000 m² e comprende le seguenti aree:[39]

  1. Officina per la manutenzione dei rotabili;
  2. Rimessa per il lavaggio e il ricovero dei rotabili;
  3. Rimessa per il ricovero di veicoli ausiliari per la manutenzione della linea;
  4. Magazzino di stoccaggio materiali;
  5. Spogliatoi per gli addetti alla manutenzione;
  6. Palazzina in cui risiede il personale che controlla la manovra dei convogli in ambito Deposito.

Le attrezzature tecnologiche dell'officina comprendono:[39]

  1. Centrale termica che serve i complessi del deposito;
  2. Impianto di distribuzione aria compressa;
  3. Impianto di disinibizione gasolio;
  4. Impianto antincendio a sprinkler.

La linea 6, invece, è dotata di un'officina provvisoria (situata poco dopo la stazione Mostra), costruita per permettere la manutenzione dei pochi convogli che correvano lungo la linea.[35] È in costruzione il deposito di Arsenale, di maggiori dimensioni e dotato di maggiori attrezzature.[35]

La linea 11 utilizza in via provvisoria il deposito della linea 1 della metropolitana di Napoli. È stato progettato un nuovo deposito presso il comune di Giugliano.

Frequentazione

[modifica | modifica wikitesto]
Traffico passeggeri annuo
anno   passeggeri
2022
  
27 919 940 [40][41]
2021
  
18 516 803 1[42][43]
2020
  
15 961 747 1[44][45]
2019
  
43 522 844  [46][47]
2018
  
43 218 301  [48][49]
2017
  
45 056 284  [49][50]
2015
  
41 114 530  [51]

note

1 Anni interessati dalle restrizioni connesse all'emergenza COVID.

Le stazioni dell'arte

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazioni dell'arte.
Riproduzione dell'Ercole Farnese, esposta nell'atrio della stazione Museo.
Particolare del piano Ceres della stazione Chiaia con le riproduzioni delle statue della collezione Farnese.

Con la costruzione e il potenziamento delle varie linee è stato promosso dal comune di Napoli il progetto Stazioni dell'arte (Piano delle 100 stazioni[52]) che consiste nell'affidare la progettazione delle stazioni a noti artisti ed architetti contemporanei. Successivamente la regione Campania ha emanato una delibera (deliberazione del 19/05/2006 n. 637[53]) sulle linee guida per la progettazione e realizzazione delle stazioni della rete ferroviaria regionale[54][55].

L'obiettivo perseguito dalle amministrazioni è quello di costruire stazioni che siano sia funzionali sia contemporaneamente centri di aggregazione belli e confortevoli; contestualmente l'obiettivo è quello di riqualificare urbanisticamente le zone circostanti.

Per il resto, le stazioni dell'arte sono distribuite lungo le linee 1, 6 e 11 e contengono numerose opere d'arte contemporanea pensate appositamente per le stazioni e prodotte da artisti di fama internazionale oppure da giovani architetti locali, e sono state premiate come le stazioni più belle d'Europa.

I reperti archeologici

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Reperti archeologici della metropolitana di Napoli.
La città greco-romana riaffiora negli scavi della stazione Municipio, nell'omonima piazza.

Durante gli scavi della metropolitana sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici.

Questi ultimi, attribuibili all'epoca preistorica, greca, romana, bizantina, medievale e aragonese, offrono un'ottima testimonianza della Napoli antica e sono oggi esposti nella Stazione Neapolis, un piccolo ambiente museale facente parte del più grande complesso del Museo archeologico nazionale di Napoli.

Resto dell'acquedotto romano del Serino esposto nella stazione Chiaia

Le sei stazioni dove sono stati portati alla luce più reperti, situate nella tratta bassa della linea 1 e linea 6 sono:

Sviluppi futuri

[modifica | modifica wikitesto]

Prolungamenti

[modifica | modifica wikitesto]
Linea Tratta Nuove stazioni previste Nuovi quartieri serviti dalla linea Note
Linea 1 Garibaldi - Capodichino 4 Centro direzionale, Tribunale, Poggioreale, Capodichino Originariamente era prevista un'ulteriore stazione, Santa Maria del Pianto, poi accorpata a Capodichino.[56]
Linea 11
Linea 1
Capodichino - Piscinola 4 Secondigliano, Di Vittorio, Miano, Regina Margherita Dopo questa estensione verrà completato l'anello ferroviario della linea 1.
Linea 6 Mostra - Campegna 1 Finanziata. Prevista la realizzazione di un nuovo deposito a via Campegna.
Linea 6 Campegna - Posillipo 1 Posillipo Variante in studio.[57]
Linea 6 Campegna - Nisida 3 Bagnoli Variante in studio.[57]
Linea Tratta Nuove stazioni previste Nuove città servite dalla linea Note
Linea 10 Carlo III - Afragola Centro 10 Napoli, Casoria, Casavatore, Afragola Tratta finanziata e in progettazione. Interscambio con stazione "Di Vittorio" della Linea 1.
Linea 10 Principe Umberto - Carlo III 1 Interscambio con la stazione "Garibaldi" della linee 1, linea 2 e linee Circumvesuviana.
Linea 10 Afragola Centro - Afragola AV 1
Linea 10 Di Vittorio - Arzano Centro 2 Arzano Biforcazione dalla stazione Di Vittorio (L1).
Mappa futura della linea 1.

Il completamento della linea 1 prevede la realizzazione di un «anello strategico» che si chiuderà a Piscinola passando per piazza Garibaldi, il Centro Direzionale e l'aeroporto di Capodichino: in questo modo verrà ampliata notevolmente la lunghezza della linea, che da 18 km diventerà di 25 km.[21]

Il completamento della linea è previsto in due fasi:[21]

  1. Garibaldi - Aeroporto: fase pre-conclusiva, in cui sarà possibile collegare il porto, la stazione ferroviaria e l'aeroporto in sole otto stazioni.
  2. Aeroporto - Piscinola: fase conclusiva, che costituirà la chiusura dell'«anello ferroviario» ed il completamento della linea 1.

Attualmente la frequenza minima garantita dei treni è di 7-8 minuti.[58]

La linea 6 si estenderà verso ovest e prolungherà la linea da piazzale Tecchio con una biforcazione fino al quartiere di Posillipo e il quartiere di Bagnoli.[57]

Alcune future stazioni della linea 11, come ad esempio Regina Margherita e Di Vittorio, verranno utilizzate in modo promiscuo con la linea 1. Inoltre è previsto il prolungamento fino a Santa Maria Capua Vetere.

Ipotesi nuove linee

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2022 è stato definitivamente approvato da Regione Campania, Comune di Napoli e Città Metropolitana - e finanziato con circa 800 milioni di euro - il progetto della Linea 10, nota anche come LAN (Linea Afragola-Napoli): l'infrastruttura metropolitana collegherà il centro della città con la linea dell'Alta Velocità presso la stazione di Napoli Afragola. Il progetto prevede l'utilizzo di una metropolitana leggera automatica (fermate funzionali, banchine corte da 60 metri) con un tracciato lungo 13 km e 13 stazioni, di cui 5 all'interno del comune di Napoli e la restante parte nei comuni di Casavatore, Casoria e Afragola: Principe Umberto (interscambio con linee 1 e 2), Carlo III, Ottocalli, Leonardo Bianchi e Di Vittorio.[59][60]

Nel 2021 viene presentato il progetto di una linea (sia urbana che extraurbana) per servire la zona nord di Napoli, che colleghi la stazione Chiaiano della linea 1 alla stazione Licola della ferrovia Circumflegrea, utilizzando in parte il sedime della vecchia e dismessa ferrovia Alifana bassa, attraversando i comuni di Giugliano, Qualiano, Villaricca, Calvizzano, Marano e Mugnano, con una biforcazione per raggiungere il Litorale Domizio.[61]

Data Tratta Linea Annotazioni
28 marzo 1993 Vanvitelli - Colli Aminei Linea 1
19 luglio 1995 Colli Aminei - Piscinola Linea 1
14 aprile 2001 Vanvitelli - Museo Linea 1 Provvisoriamente esercita a binario unico ed è servita da un collegamento navetta che terminerà il 14 dicembre 2002
27 marzo 2002 Museo - Dante Linea 1 Provvisoriamente esercita a binario unico ed è servita da un collegamento navetta che terminerà il 14 dicembre 2002
5 luglio 2003 Materdei Linea 1 Stazione compresa nella tratta
Vanvitelli - Museo
16 luglio 2005 Piscinola - Mugnano Linea 11
4 febbraio 2007 Mostra - Mergellina Linea 6
24 aprile 2009 Mugnano - Aversa Centro Linea 11
26 marzo 2011 Dante - Università Linea 1 Provvisoriamente esercita a binario unico ed è servita da un collegamento navetta che terminerà il 2 dicembre 2013
17 settembre 2012 Toledo Linea 1 Stazione compresa nella tratta Dante - Università
31 dicembre 2013 Università - Garibaldi Linea 1 L'intera linea funziona a doppio binario senza interruzioni
2 giugno 2015 Municipio Linea 1 Stazione compresa nella tratta Toledo - Garibaldi
6 agosto 2021 Duomo Linea 1 Stazione compresa nella tratta Toledo - Garibaldi
17 luglio 2024 Municipio - Mergellina Linea 6
  1. ^ Linee 1 e 11
  2. ^ Rete metropolitana e tratte ferroviarie urbane - ANM.it (PDF), su ANM.it - in Internet Archive, 14 ottobre 2014. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato il 14 ottobre 2014).
  3. ^ L'Azienda Napoletana Mobilità SpA - ANM.it, su anm.it, 27 ottobre 2014. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).
  4. ^ Inizio progettazione prolungamento Linea 6, su comune.napoli.it.
  5. ^ Presentazione progetto Linea 10, su kappaelle.net.
  6. ^ Ferrovie.it, 1925: a Napoli inaugurato il primo passante ferroviario urbano d'Italia [collegamento interrotto], su Ferrovie.it. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  7. ^ Archivio de Il Corriere della sera (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2017).
  8. ^ Silvio de Majo, La metropolitana e direttissima Napoli-Roma, su bicentenario.provincia.napoli.it. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  9. ^ Metropolitana di Napoli, in I Treni, anno XVI, n. 163, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, settembre 1995, p. 6, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  10. ^ Assante, Franca. Rizzardi, Alessandro. Cascetta, Ennio., Ferrovie e tranvie in Campania : dalla Napoli-Portici alla Metropolitana regionale, Giannini, 2006, ISBN 8874313098, OCLC 848748657. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  11. ^ MetroNapoli Web Site - Linea 6, su metro.na.it, 29 aprile 2009. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2009).
  12. ^ Giugliano è l’unica città a non avere un collegamento diretto con Napoli, su teleclubitalia.it.
  13. ^ Nonostante l'apertura di questa stazione, Giugliano, che è la terza città della Campania, non ha collegamenti diretti con Napoli centro, in quanto, sia le relazioni su ferro che quelle su gomma, terminano le loro corse alla periferia di Napoli[12].
  14. ^ Metropolitana di piazza Garibaldi, l'apertura al pubblico il 30 dicembre, su Napoli - La Repubblica, 2 dicembre 2013. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  15. ^ Il Mattino, Napoli: Inaugurata la stazione Garibaldi, su ilmattino.it, 2 dicembre 2013. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2019).
  16. ^ Grande progetto.Completamento linea 1 della metropolitana di Napoli, su opencoesione.gov.it.
  17. ^ Ludovica Agrò, Mobilità sostenibile e arte, i fondi europei per la metropolitana di Napoli, su Riformismo e Solidarietà, 13 febbraio 2019. URL consultato il 19 novembre 2020.
  18. ^ Investimenti in nuovi treni per la linea 1 della metropolitana di Napoli-Progetti, su ec.europa.eu. URL consultato il 19 novembre 2020.
  19. ^ Metropolitana di Napoli - Home, su metropolitanadinapoli.it.
  20. ^ Linea 1, L'anello Strategico, su metro.na.it. URL consultato il 4 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2013).
  21. ^ a b c d MetroNapoli.it - Linea 1, L'anello Strategico, su metro.na.it, 13 novembre 2013. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2013).
  22. ^ a b ANM Web Site - METRO LINEA 1, su anm.it. URL consultato il 27 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2022).
  23. ^ Orario gestore (PDF), su MetroNA.it, 6 gennaio 2014. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2014).
  24. ^ Napoli, inaugurata la Linea 6: «Un nuovo passo avanti per le infrastrutture», su www.ilmattino.it, 16 luglio 2024. URL consultato il 17 luglio 2024.
  25. ^ Cracco, Lutri, Sottoterra, p. 30.
  26. ^ Linea arcobaleno, presentazione (PDF), su docs.google.com, MetroCampania NordEst. URL consultato il 26 maggio 2012.
  27. ^ METRO LINEA 6, su anm.it. URL consultato il 3 agosto 2024.
  28. ^ Orari in vigore metro arcobaleno (PDF), su eavsrl.it, 22 aprile 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
  29. ^ Comune di Napoli, Busbynight - Popolo della notte in bus e metrò, su Comune di Napoli, 7 dicembre 2011. URL consultato il 23 gennaio 2012.
  30. ^ Metro Linea 1, wifi e connessione telefoni 5G entro Natale sui treni e nelle stazioni, su Napoli Fanpage, 5 settembre 2023. URL consultato il 7 agosto 2024.
  31. ^ Redazione MondoMobileWeb, Cellnex Italia porta il 5G nella Linea 1 della Metro di Napoli grazie alla tecnologia DAS, su MondoMobileWeb.it | News | Telefonia | Offerte, 7 agosto 2024. URL consultato il 7 agosto 2024.
  32. ^ Metro Linea 1, connessione mobile 5G in 7 stazioni, su la Repubblica, 7 agosto 2024. URL consultato il 7 agosto 2024.
  33. ^ Arriva la connessione mobile nella linea 1 del metrò di Napoli - Notizie - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 7 agosto 2024. URL consultato il 7 agosto 2024.
  34. ^ Bevere, Eduardo, 1959- e Cozzolino, Andrea, 1948-, Storia dei trasporti urbani di Napoli e delle linee interurbane gestite dalla SATN, dalle Tramvie di Capodimonte e dalle Aziende municipalizzate, Calosci, ©1998-©1999, p. 482, ISBN 8877851457, OCLC 40954549. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  35. ^ a b c StazioniDelMondo.it, Deposito della linea 6, su stazionidelmondo.it. URL consultato il 7 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2015).
  36. ^ Presto 19 nuovi treni per linea 1 metro Napoli - Campania, su Agenzia ANSA, 30 settembre 2019. URL consultato l'11 dicembre 2019.
  37. ^ Metropolitana suburbana, in I Treni, n. 273, 2005, p. 12.
  38. ^ Cracco, Lutri, Sottoterra, p. 33
  39. ^ a b Linea 1 della Metropolitana di Napoli (PDF) [collegamento interrotto], su MetroNa.it.
  40. ^ Carta della mobilità 2023 - ANM (PDF), su anm.it, 2023, p. 10. URL consultato il 13 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2024).
  41. ^ Carta della mobilità EAV 2023, su eavsrl.it.
  42. ^ Carta della mobilità 2022 (PDF) [collegamento interrotto], su anm.it, Anm Napoli, p. 11. URL consultato il 1º maggio 2023.
  43. ^ https://www.eavsrl.it/web/sites/default/files/CM%202022.pdf
  44. ^ Carta della mobilità 2021 (PDF), su anm.it, Anm Napoli, p. 11. URL consultato il 1º maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2022).
  45. ^ https://www.eavsrl.it/web/sites/default/files/media-icons/default/Carta%20della%20mobilità%202021%20v3_0.pdf
  46. ^ Carta della mobilità 2020 (PDF), su anm.it, Anm Napoli, p. 10. URL consultato il 1º maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2021).
  47. ^ https://www.eavsrl.it/web/sites/default/files/carta_mobilita_2019_15giugno2020.pdf
  48. ^ Carta della mobilità 2019 (PDF), su web.archive.org, Anm Napoli, p. 11. URL consultato il 1º maggio 2023.
  49. ^ a b https://www.eavsrl.it/web/sites/default/files/CARTA%20DELLA%20MOBILITA%272018.pdf
  50. ^ Carta della mobilità 2018, su pa33.it, Anm Napoli, p. 12. URL consultato il 31 luglio 2023.
  51. ^ https://www.eavsrl.it/web/sites/default/files/CdM%202016.pdf
  52. ^ Comune di Napoli, Piano delle 100 stazioni - Sintesi Informativa, su comune.napoli.it, Aree tematiche, Territorio, Pianificazione Urbanistica - Piani della mobilità. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  53. ^ Approvazione delle linee guida per la progettazione e realizzazione delle stazioni del Sistema di Metropolitana Regionale. (con allegato). (PDF), su casaportale.com, BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 26 DEL 12 GIUGNO 2006. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2015).
  54. ^ Ennio Cascetta, Dario Gentile, Il sistema della metropolitana regionale in Campania. Un progetto di ingegneria dei trasporti tra storia, architettura e arte. (PDF), su acam-campania.it, Acam Campania, 24 dicembre 2011, p. 75. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2011).
  55. ^ InterNapoli.it, In arrivo 330 milioni di euro per le nuove stazione della metropolitana, su InterNapoli.it, 28 giugno 2006. URL consultato il 5 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2015).
  56. ^ Anna Paola Merone, Metro, ecco le 4 stazioni che condurranno all'aeroporto (ma tra cinque anni), su Corriere del Mezzogiorno, 25 settembre 2012. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  57. ^ a b c Comune di Napoli, Affidamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica, con opzione del progetto definitivo e del progetto esecutivo, per la realizzazione del prolungamento della linea 6 della metropolitana di Napoli: tratta Campegna – Nisida e tratta Campegna – Posillipo, su comune.napoli.it. URL consultato il 27 dicembre 2023.
  58. ^ Francesco Nariello, Metropolitana di Napoli, l'obiettivo è un treno ogni quattro minuti - Edilizia e Territorio, su Il Sole 24 Ore.it, 8 gennaio 2014. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  59. ^ Napoli-Afragola, ecco lo studio per la nuova linea della metropolitana, su ilmattino.it. URL consultato il 28 luglio 2021.
  60. ^ Rosario Dello Iacovo, Trasporto pubblico a Napoli: ancora un’utopia, in Napoliclick, 14 marzo 2023. URL consultato il 18 marzo 2023.
  61. ^ Da Chiaiano a Licola, una nuova metropolitana per l'area Nord di Napoli, su metropolisweb.it, 27 aprile 2021. URL consultato il 28 luglio 2021.
  • La metropolitana di Napoli. Nuovi spazi per la mobilità e la cultura, Napoli, Electa, 2000. ISBN 88-435-8528-2.
  • Antonio Piciocchi, Contributo della rete FS alla soluzione dei problemi del traffico urbano e suburbano di Napoli, in Ingegneria Ferroviaria, 33 (1978), n. 3, marzo 1978, pp. 287-291.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]