Lucio Giulio Iullo
Lucio Giulio Iullo | |
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console e Tribuno consolare della Repubblica romana | |
Nome originale | Lucius Iulius Iullus |
Gens | Gens Giulia |
Tribunato consolare | 438 a.C. |
Consolato | 430 a.C. |
Magister equitum | 431 a.C. |
Lucio Giulio Iullo (fl. V secolo a.C.) è stato un politico romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 438 a.C. fu eletto tribuno consolare con Lucio Quinzio Cincinnato, il figlio di Cincinnato dittatore l'anno precedente, e Mamerco Emilio Mamercino.[1] Durante il suo tribunato la colonia di Fidene si ribellò ai romani, cacciò la guarnigione presente a si alleò con il re di Veio Tolumnio, uccidendo poi gli ambasciatori inviati da Roma.[2]
Nel 431 a.C. fu nominato Magister equitum dal dittatore Aulo Postumio Tuberto nella campagna contro Volsci e gli Equi, che si risolse nell'ennesima vittoria per l'esercito romano, celebrato con il trionfo in città[3].
Nel 430 a.C. fu nominato console con il collega Lucio Papirio Crasso, al suo secondo consolato[4]. Durante il consolato fu firmata una tregua di otto anni con i Volsci.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 16.
- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 17.
- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 2, 26-29
- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 2, 30