Coordinate: 45°34′33.49″N 8°30′50.51″E

Barengo

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Barengo
comune
Barengo – Stemma
Barengo – Bandiera
Barengo – Veduta
Barengo – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Novara
Amministrazione
SindacoFabio Maggeni (lista civica Barengo per voi) dall'8-6-2009 (4º mandato dal 10-6-2024[1])
Territorio
Coordinate45°34′33.49″N 8°30′50.51″E
Altitudine225 m s.l.m.
Superficie19,49 km²
Abitanti717[2] (31-1-2024)
Densità36,79 ab./km²
FrazioniNessuna
Comuni confinantiBriona, Cavaglietto, Cavaglio d'Agogna, Fara Novarese, Momo, Vaprio d'Agogna
Altre informazioni
Cod. postale28010
Prefisso0321
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT003012
Cod. catastaleA653
TargaNO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 597 GG[4]
Nome abitantibarenghesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Barengo
Barengo
Barengo – Mappa
Barengo – Mappa
Posizione di Barengo nel territorio della provincia di Novara
Sito istituzionale

Barengo (Barengh in piemontese) è un comune italiano di 717 abitanti della provincia di Novara in Piemonte.

Il gruppo di case che compone l'abitato di Barengo sorge a ridosso di una delle dorsali moreniche della provincia, tra il fiume Sesia e il torrente Agogna, ed è sovrastato da un magnifico castello quattrocentesco, di proprietà privata.

Geografia fisica

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Il paese sorge nel medio novarese, circa 20 km a nord di Novara, ai piedi di un modesto rilievo collinare morenico. È circondato per tre quarti da pianura coltivata a riso (nella zona meridionale) e cereali. Pochi chilometri ad est scorre il torrente Agogna.

Paese di origine longobarda[senza fonte] (come suggerito dal suffisso -engo[senza fonte]), Barengo dall'841 al 969 appartenne al Comitato di Pombia. Passò successivamente ad Ingone di Bercledo ed a Ribaldo di Suno. Confiscato da Enrico I ai loro discendenti simpatizzanti per Arduino, fu donato ai Vescovi di Novara, che nel 1201 ne infeudarono i Signori di Momo. Seguì poi le vicende di Novara fino al 1441 quando Filippo Maria Visconti lo donò a Galeotto Toscano. Passo quindi ai Tornielli che nel 1686 cedettero parte dei loro diritti ai Ferrero e nel 1730 la rimanente parte alla Comunità di Barengo.

Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 7 marzo 1929.[5]

«Di rosso, al castello d'argento, torricellato di due alla ghibellina, murato, chiuso e finestrato di nero, movente da una pianura di verde e sormontato da un'aquila spiegata di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone, concesso con DPR del 13 giugno 1989[5], è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Castello di Barengo

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Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Barengo.

Il paese è dominato da un castello quattrocentesco, un vasto quadrilatero irregolare, con torri d'angolo a caditoie. Di antica origine, venne ampiamente ricostruito alla fine del XIX secolo. Oggi è residenza di un'importante famiglia novarese. La fortificazione, probabilmente è tra le meglio conservate e più scenografiche di tutto il novarese[6].

Fino al 1443 la parrocchiale era, per ragioni di sicurezza, contenuta nella cappella castrense di Santa Maria. Dopo venne istituita l'attuale parrocchia di Santa Maria Assunta, appena fuori dal castello e a ridosso della collina. Venne restaurata nel 1640 e in epoche successive.

Gli oratori di Santa Maria di Campagna e di San Rocco conservano degli affreschi del XV secolo, a carattere religioso. Di buona fattura sono quelli dell'oratorio di San Rocco: oltre al Redentore e alcuni Santi contenuti nell'abside, tra i quadri esposti sulle pareti vi sono un San Martino, un San Rocco e una Vergine in trono. Alla destra della Vergine è presente un altro San Rocco, speculare al primo.

Chiesa parrocchiale

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Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria Assunta (Barengo).

La chiesa fu costruita nel XV secolo, per poi venir ristrutturata nel 1640; all'interno conserva degli affreschi raffiguranti Santa Maria Assunta e San Francesco che riceve le stimmate.

Il 18 Aprile 2021 è stata inaugurata la "Big bench" (panchina gigante) numero 130 sulla collina sovrastante l'abitato.[7]

Panchina gigante a Barengo

Scuola Materna non Statale "Mazza"

La biblioteca civica è situata in Piazza Travaglini.

Poche le attività commerciali, ma comunque dispone di negozi alimentari, cartoleria, elettricisti specializzati, idraulici, parrucchiere, impresari edili e centro equitazione. Barengo vive come da sempre nella sua storia di agricoltura con coltivazione di vari tipi di riso e mais.

Il comune rientra nel territorio della DOC Colline Novaresi: i vitigni sono coltivati sulla dorsale morenica alle spalle dell'abitato. Rilevante anche l'allevamento di bestiame.

Infrastrutture e trasporti

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Saliscendi della SP 20 verso Fara

Il comune è attraversato da 3 strade provinciali: la SP 20 (Agnellengo-Barengo-Fara) con direzione est-ovest, la SP 21 (Solarolo-Barengo-Borgomanero) con direzione sud-nord che a sua volta si dirama dalla SP 17 (Ticino-Oleggio-Proh) poco a sud dell'abitato. Barengo venne raggiunto dall'asfalto solo dopo gli anni '60.

Evoluzione demografica

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Negli ultimi settanta anni, a partire dal 1951, la popolazione residente è dimezzata.

Abitanti censiti[8]

Amministrazione

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Veduta del Municipio

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 1985 25 maggio 1990 Giuseppe Savoini Democrazia Cristiana Sindaco [9]
25 maggio 1990 24 aprile 1995 Giuseppe Savoini Democrazia Cristiana Sindaco [9]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Rosario Sciammetta centro Sindaco [9]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Rosario Sciammetta centro Sindaco [9]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Gianfranco Novarina lista civica Sindaco [9]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Fabio Maggeni lista civica Sindaco [9]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Fabio Maggeni lista civica Noi per voi Sindaco [9]
27 maggio 2019 in carica Fabio Maggeni lista civica Noi per voi Sindaco [9]
  1. ^ Elezioni 2024 Barengo
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ a b Barengo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  6. ^ Andenna, 1982.
  7. ^ Zetabi, Scopri le Panchine - Big Bench Community Project, su bigbenchcommunityproject.org. URL consultato il 16 febbraio 2024.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ a b c d e f g h https://amministratori.interno.it/

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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