Alcidamante
Alcidamante (in greco antico: Ἀλκιδάμας?, Alkidámas; Elea, V secolo a.C. – IV secolo a.C.) è stato un filosofo e oratore greco antico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]È un sofista minore che rientra nella cosiddetta “seconda generazione sofistica”. Allievo di Gorgia, operò intorno alla metà del IV secolo a.C.; fu contemporaneo di Licofrone, col quale condivise certe posizioni ideologiche, e Isocrate, di cui fu avversario.
Pensiero politico
[modifica | modifica wikitesto]Egli rappresentava l'ala ultra-aristocratica di Atene; sulla scia di Antifonte, approfondisce il tema egualitario, riconoscendo che la distinzione tra uomo libero e schiavo sia solo una convenzione, in quanto ogni uomo è uguale in natura (all'epoca si discuteva se dovesse esistere o meno una coincidenza tra legge umana e legge naturale).
Col suo contributo intellettuale aprì la strada, assieme ad altri, all'abolizione della schiavitù, base della futura "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo" e della filosofia giuridica occidentale.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Sotto il nome di Alcidamante sono tramandate due orazioni: la prima, Sui sofisti, è diretta contro Isocrate e sottolinea la superiorità, nell'arte oratoria, dell'improvvisazione rispetto alla preparazione di testi scritti; la seconda, Odisseo, vede Odisseo accusare Palamede di tradimento. Quest'ultima opera è generalmente considerata spuria.
Di altre sue opere restano solo frammenti e titoli:
- Messeniakòs lόgos ("Discorso su Messene"), nel quale viene reclamata la libertà dei Messeni e contiene il principio secondo il quale "tutto è libero per natura";
- Thanátou enkόmion ("Elogio della morte"), sulla diffusa sofferenza presente nel mondo umano;
- una Téchne, manuale di retorica;
- un Physikòs lόgos ("Discorso sulla natura").
Sembra inoltre che il suo Moúseion contenesse la struttura originaria dell'Agone di Omero ed Esiodo. Tale ipotesi, suggerita inizialmente da Nietzsche,[1] pare essere confermata dalla scoperta di due papiri, risalenti uno al III secolo a.C.[2] e l'altro al II o al III secolo d.C.[3]
Nella Retorica, Aristotele[4] critica lo stile di Alcidamante, giudicandolo troppo pomposo e eccessivamente infarcito di termini poetici e metafore inverosimili.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ F. Nietzsche, Rheinisches Museum 25 [1870] e 28 [1873]
- ^ Flinders Petrie Papyri, ed. Mahaffy, 1891, tav. xxv.
- ^ University of Michigan pap. 2754: Winter, J. G., 'A New Fragment on the Life of Homer' TAPA 56 (1925) 120-129 [1].
- ^ III, 3 ed. Kassel.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Opere di Alcidamante
- Guido Avezzù (ed.), Alcidamante. Orazioni e frammenti, 1982 (testo e traduzione)
- J.V. Muir (ed.), Alcidamas. The works and fragments, 2001 (testo e traduzione inglese, 2001) - recensito in BMCR
- Ruth Mariss, Alkidamas: Über diejenigen, die schriftliche Reden schreiben, oder über die Sophisten: eine Sophistenrede aus dem 4. Jh. v. Chr., eingeleitet und kommentiert (Orbis Antiquus, 36), 2002
- Friedrich Blass, Antiphontis Orationes et fragmenta, adivnctis Gorgiae, Antisthenis. Alcidamantis, declamationibvs; edidit Fridericvs Blass, Leipzig 1908.
- Alcidamas, "Contro i sofisti," trad. inglese di Van Hook, 1919
- Studi su Alcidamante
- Aristotele, Retorica III, 3
- Johannes Vahlen, "Der Rhetor Alkidamas", Sitzungsberichte der wiener Akademie, Phil.-Hist. Cl., 43 (1863) 491-528 online(=Gesammelte philologische Schriften (Leipzig & Berlin 1911) 1.117-155)
- Friedrich Blass, Die attische Beredsamkeit, part 2 (1892), pp. 345–363
- Martin Litchfield West (1967) "The Contest of Homer and Hesiod", e N.J. Richardson (1981) "The Contest of Homer and Hesiod and Alcidamas' Mouseion"
- Articoli su Alcidamante (1856-1919,con collegamenti ad altro materiale on line)
- Ulteriore bibliografia è rintracciabile in: Alcidamas. In: Friedrich-Wilhelm Trautz / Traugott Bautz (Hrsg.): Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon, Band XXIII (2004).
- Silvia Gastaldi, La retorica del IV secolo tra oralità e scrittura: «Sugli scrittori di discorsi» di Alcidamante, «Quaderni di storia» 7/14 (luglio-dicembre 1981), 189-225.
- (EN) William Smith (a cura di), Alcidamas, in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1870.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Alcidamante
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Alcidamante, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ettore Bignone, ALCIDAMANTE, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Alcidamante, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- Alcidamante, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Alcidamas, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Alcidamante, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 266716505 · ISNI (EN) 0000 0003 8283 4238 · SBN PUVV244790 · BAV 495/44564 · CERL cnp02161857 · ULAN (EN) 500056945 · LCCN (EN) n87855622 · GND (DE) 118502018 · BNE (ES) XX1678770 (data) · BNF (FR) cb13092291m (data) · J9U (EN, HE) 987007360030005171 |
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