Il passo indietro di Parigi sul mandato d’arresto contro Netanyahu

Dopo aver dichiarato che avrebbe rispettato la richiesta della Corte penale internazionale, la Francia ha cambiato idea, parlando di immunità del premier israeliano. Ma in realtà in gioco c’era il cessate il fuoco in Libano. Leggi

Natale

In questo numero parliamo di Natale in Islanda, gruppi di lettura in Brasile, elezioni statunitensi, consigli per volare da soli, Minecraft e molto altro. Leggi

Netanyahu accetta la tregua in Libano per continuare la guerra a Gaza

Il cessate il fuoco al nord di Israele è una buona notizia per tutti. Ma il primo ministro cerca così di guadagnare tempo per continuare a distruggere la Striscia, dove al nord è in corso una campagna di pulizia etnica. Leggi

Le elezioni in Romania sono lo specchio della crisi europea

Il successo di Călin Georgescu riflette la crisi ormai diffusa nell’Unione: quella della democrazia liberale. Un’instabilità in cui i partiti sovranisti e filorussi guadagnano terreno, all’ombra del conflitto in Ucraina. Leggi

Perché Taiwan chiede agli Stati Uniti di sostenere l’Ucraina

Secondo l’ex presidente dell’isola, Tsai Ing-wen, dare priorità a Kiev è cruciale per contenere le minacce di Russia e Cina. Sono gli aiuti militari statunitensi in Ucraina, infatti, a dissuadere Pechino da azioni aggressive. Leggi

Il mandato d’arresto è una pessima notizia per Netanyahu

La decisione della Corte penale internazionale sul primo ministro israeliano segna un momento storico: la fine dell’impunità sui crimini di guerra commessi da Israele e dai suoi dirigenti. Leggi

Da cosa nasce la nuova escalation in Ucraina

Dopo tre anni di guerra sembra che si stia avvicinando una sorta di momento della verità. A pesare è anche l’effetto Trump. Leggi

La guerra ibrida nel Baltico passa dai cavi sottomarini tranciati

Se fosse confermato che tra il 17 e il 18 novembre due cavi sono stati danneggiati da una potenza ostile, si tratterebbe di una nuova escalation in un mondo sempre più spaccato. Leggi

Il G20 prima della presidenza distruttiva di Trump

In un mondo straziato dalle guerre è ancora un’occasione in cui le potenze rivali si parlano. Ma dopo il vertice in Brasile per quanto tempo sarà ancora così? Leggi

Che segnale dà la scelta di Biden sui missili statunitensi a Kiev

Dopo molte esitazioni, il presidente statunitense ha autorizzato gli ucraini a usare i missili statunitensi a lungo raggio per colpire il territorio russo. Complicando il compito di chi scommette sulla vittoria di Putin. Leggi

L’influenza della Cina in America Latina preoccupa Washington

Con l’inaugurazione del megaporto di Chancay, in Perù, Xi Jinping mostra l’ambizione di Pechino di voler rafforzare e allargare la presenza cinese in tutta l’area, un tempo considerata il “cortile di casa” degli Stati Uniti. Leggi

Piccolo manuale sessuale per l’uomo femminista

In questi tempi di reazioni violente al femminismo, la sessualità è più che mai una zona di lotta, ma anche potenzialmente uno spazio di riparazione. Come coltivare la complicità? Come riscoprire il piacere e il rispetto reciproco? Leggi

I primi nomi della squadra di Trump mostrano le sue intenzioni

Il futuro presidente si prepara a ridefinire la politica degli Stati Uniti con un entourage lealista e nazionalista e un programma chiaro: meno interventismo e più pressioni strategiche ed economiche nella diplomazia internazionale. Leggi

I primi effetti della vittoria di Trump in Ucraina e Medio Oriente

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si aspetta di poter portare avanti la distruzione nella Striscia di Gaza, mentre gli ucraini sanno di non avere l’appoggio totale della Casa Bianca. Così come anche gli europei. Leggi

Tutti dovranno fare i conti con un Trump senza più freni

Dalle minacce all’Europa al ruolo di Elon Musk, il futuro presidente sembra intenzionato a liberarsi dei generali e dei rappresentanti dell’establishment che durante il primo mandato avevano cercato di arginarlo. Leggi

L’Europa pagherà un prezzo alto per il successo di Trump

L’Unione rischia di essere la grande perdente di queste elezioni statunitensi. Su tutte le questioni delicate, dall’Ucraina alla Nato, l’atteggiamento del nuovo presidente sarà ancora più aggressivo che nel suo primo mandato. Leggi

Stati Uniti atto terzo, con Musk che incombe

Alla vigilia del voto nessuno si azzarda a scommettere su Trump o Harris, e tutti vanno alla ricerca dei dettagli decisivi: il voto delle donne, degli operai, delle comunità afro, ispaniche, arabe. Tessere che non bastano più a comporre il complicato mosaico della società americana. Leggi

Pechino non sa se tifare per Trump o per Harris

In Cina esiste una corrente di pensiero che preferirebbe una vittoria del repubblicano, nella convinzione che sarebbe più incline a stringere accordi e che sia affascinato dai leader autoritari come Xi Jinping. Leggi

Quincy Jones, l’uomo che capiva la musica

Il grande musicista statunitense, morto il 3 novembre a 91 anni, ha avuto la capacità di conoscere, suonare e capire tutta la musica, dal jazz a Frank Sinatra, a Michael Jackson. Leggi

Le elezioni statunitensi rivelano le fragilità e le divisioni europee

Per i paesi dell’Unione europea la posta in gioco è enorme. Soprattutto considerando che uno dei due candidati, Donald Trump, non ha mai fatto mistero della sua ostilità nei confronti del vecchio continente. Leggi

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