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toil

(n.1)

"lavoro duro," c. 1300, originariamente "turbolenza, contesa, disputa," dall'anglo-francese toil (13c.), da toiler "agitare, suscitare, ingarbugliare, contorcersi," dall'antico francese toeillier "trascinare, sporcare" (12c.), di solito si dice derivi dal latino tudiculare "schiacciare con un martelletto," da tudicula "macina per schiacciare olive, strumento per schiacciare," dal latino tudes "martello," dal PIE *tud-, variante di *(s)teu- "spingere, accarezzare, colpire, battere" (vedi obtuse). Il senso di "lavoro duro, fatica" (1590) deriva dal verbo correlato (vedi toil (v.)).

Anche da:c. 1300

toil
(n.2)

"rete, trappola," 1520s, dal francese toile "rete da caccia, stoffa, tela" (confronta toile d'araignée "ragnatela"), dal vecchio francese toile "stoffa" (11° secolo), dal latino tela "tela, rete, ordito di un tessuto," dalla radice PIE *teks- "tessere," anche "fabbricare." Ora usato principalmente al plurale (come in caught in the toils of the law).

Anche da:1520s

toil
(v.)

Primi del 14 ° secolo, toilen, "tirare, strappare", dall'anglo-francese toiller, dal vecchio francese toellier "tirare o trascinare" (vedi toil (n.1)). Il significato intransitivo di "lottare, lavorare duramente, faticare per molto tempo" è del tardo 14 ° secolo, forse per influenza di till (v.). Correlato: Toiled; toiling.

Anche da:c. 1300

Voci correlate toil

obtuse
(adj.)

Primissimi anni del 15° secolo, "ottuso, smussato, non affilato", dal latino obtusus "smussato, ottuso", usato anche in senso figurato, participio passato di obtundere "picchiare contro, rendere ottuso", da ob "davanti a; contro" (vedi ob-) + tundere "picchiare", dal PIE *(s)tud-e- "picchiare, colpire, spingere, infilare", dalla radice *(s)teu- "spingere, infilare, colpire" (fonte anche del latino tudes "martello", sanscrito tudati "egli infila"). Il senso di "stupido, non acutamente sensibile o percettivo" è del circa 1500. In geometria, in riferimento a un angolo piano maggiore di un angolo retto," anni 1560. Correlato: Obtusely; obtuseness.

text
(n.)

La parola "wording of anything written" è stata utilizzata per la prima volta alla fine del XIV secolo e deriva dal francese antico texte e dal francese settentrionale antico tixte, che significano "testo, libro; Vangeli" (XII secolo). Questi termini derivano dal latino medievale textus, che significa "le Scritture, testo, trattato", e dal latino tardo textus, che significa "resoconto scritto, contenuto, caratteri utilizzati in un documento". Il termine latino textus deriva dal latino texere, che significa letteralmente "stile o tessitura di un'opera", ma che può essere tradotto anche come "cosa tessuta". Questo termine deriva dal participio passato del verbo latino texere, che significa "tessere, unire, adattare insieme, intrecciare, costruire, fabbricare" (da radice PIE *teks-, che significa "tessere, fabbricare, fare; fare un telaio o una struttura intrecciata"). 

An ancient metaphor: thought is a thread, and the raconteur is a spinner of yarns — but the true storyteller, the poet, is a weaver. The scribes made this old and audible abstraction into a new and visible fact. After long practice, their work took on such an even, flexible texture that they called the written page a textus, which means cloth. [Robert Bringhurst, "The Elements of Typographic Style"]
Una metafora antica: il pensiero è un filo, e il narratore è un filatore di storie - ma il vero narratore, il poeta, è un tessitore. Gli scribi hanno trasformato questa vecchia e udibile astrazione in un fatto nuovo e visibile. Dopo lunga pratica, il loro lavoro ha assunto una texture uniforme e flessibile tale da chiamare la pagina scritta un textus, che significa "tessuto". [Robert Bringhurst, "The Elements of Typographic Style"]

Per Socrate, una parola (il nome di una cosa) è "uno strumento di insegnamento e di separazione della realtà, come un'asse di separazione dei fili". Il significato di "un messaggio di testo digitale" è del 2005.

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Tendenze di toil

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Fornito solo a scopo informativo da sistemi di traduzione automatica. Vedi l’originale: Etymology, origin and meaning of toil

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