Il volume di Elena Nuzzo Imparare a fare cose con le parole. Richieste, proteste, scuse in italia... more Il volume di Elena Nuzzo Imparare a fare cose con le parole. Richieste, proteste, scuse in italiano lingua seconda affronta un tema ancora assai poco esplorato in Italia, quello della pragmatica acquisizionale, costituendo dunque un'interessante novità nel settore della linguistica acquisizionale italiana. Il volume esce nella collana Strumenti per la ricerca dell'Associazione Italiana di Linguistica Applicata (AItLA), che, oltre a pubblicare gli atti dei convegni annuali promossi e organizzati dalla stessa Associazione, ospita pure monografie, come quella di cui qui si riferisce e che costituisce il primo bell'esemplare di una-ci auguriamo-ben nutrita serie. L'àmbito generale di ricerca è, come detto, quello dell'acquisizione dell'uso della lingua, l'acquisizione della lingua per 'fare qualcosa'. Tale àmbito è stato 'concepito' negli anni Ottanta e sviluppato prevalentemente nell'ultimo decennio anzitutto oltreoceano (si veda ad es. la conferenza biennale su Pragmatics and Language Learning promossa dal National Foreign Language Resource Center della University of Hawai'i at Mānoa-Honolulu, USA, attualmente alla sua diciassettesima edizione), mentre in Europa la rivista Intercultural Pragmatics, pubblicata dalla prestigiosa Walter de Gruyter (Berlino/New York), vi ha recentemente dedicato un numero monografico (cfr. Barron / Warga 2007). In Italia è al volume di Camilla Bettoni (2006, soprattutto 181-233) che va riconosciuto il merito di 'apripista' al settore d'indagine ancora poco, o per nulla, battuto. Riguardo a ciò, se si considera che attualmente nella glottodidattica ben pochi negherebbero di preferire, pur se in una delle sue innumerevoli e diverse applicazioni, un approccio comunicativo, stupisce un po' che nel panorama scientifico il tema sia stato pienamente affrontato solo di recente. Già il "livello soglia" 1 testimonia l'influsso centrale che la teoria degli atti linguistici ha esercitato sulla glotto
In this chapter research on SLA carried out by psycholinguists is presented. Some major issues de... more In this chapter research on SLA carried out by psycholinguists is presented. Some major issues dealt with by psycholinguists, such as word and sentence processing, are discussed. The major differences between SLA research and psycholinguistics are presented. Attention and memory and their correlations with SLA are explored.
This volume addresses the teaching and learning of vocabulary in Italian L2 from different points... more This volume addresses the teaching and learning of vocabulary in Italian L2 from different points of view, defining an updated and heterogeneous framework. The articles focus on wide-ranging topics: advances in acquisitional linguistics research, studies on interlanguage, results of psycholinguistic research, the role of teaching technologies, the use of multimedia lexicographic tools, new attention to languages for specific purposes, analysis of interactions on social networks. Each of these topics is treated specifically referring to the lexical dimension and to the possible applicative effects on the teaching of Italian L2.
Marina Chini, professor of Linguistics in Pavia, passed away in July 2018. The paper deals with h... more Marina Chini, professor of Linguistics in Pavia, passed away in July 2018. The paper deals with her work in the domains of Sociolinguistics and Acquisition of languages in migration, Text linguistics, Applied Linguistics, discussing her legacy for future research.
The present article deals with the temporal costruction with essere followed or preceded by an ex... more The present article deals with the temporal costruction with essere followed or preceded by an expression of time measure in Old Italian, as in Ora sono quattro giorni ch?io mi stava nella mia casa, e orava ?I have been praying in my house for four days?.The objective of the current study is to explore the possible differences between the temporal construction with essere in Old Italian and the temporal cleft in Modern Italian. A database consisting of 264 examples occurring in Old Italian texts has been created to achieve this. An analysis concerning the following features has been carried out on the 264 occurences: a) the verb agreement with the expression of time measure; b) the relative position of essere with respect to the temporal phrase; c) the tense of essere; c) the position of the sentence describing the state of affairs (e.g. io mi stava nella mia casa e orava in the above example) with respect to the temporal structure; d) the presence of the subordinator che. In the la...
Il volume di Elena Nuzzo Imparare a fare cose con le parole. Richieste, proteste, scuse in italia... more Il volume di Elena Nuzzo Imparare a fare cose con le parole. Richieste, proteste, scuse in italiano lingua seconda affronta un tema ancora assai poco esplorato in Italia, quello della pragmatica acquisizionale, costituendo dunque un'interessante novità nel settore della linguistica acquisizionale italiana. Il volume esce nella collana Strumenti per la ricerca dell'Associazione Italiana di Linguistica Applicata (AItLA), che, oltre a pubblicare gli atti dei convegni annuali promossi e organizzati dalla stessa Associazione, ospita pure monografie, come quella di cui qui si riferisce e che costituisce il primo bell'esemplare di una-ci auguriamo-ben nutrita serie. L'àmbito generale di ricerca è, come detto, quello dell'acquisizione dell'uso della lingua, l'acquisizione della lingua per 'fare qualcosa'. Tale àmbito è stato 'concepito' negli anni Ottanta e sviluppato prevalentemente nell'ultimo decennio anzitutto oltreoceano (si veda ad es. la conferenza biennale su Pragmatics and Language Learning promossa dal National Foreign Language Resource Center della University of Hawai'i at Mānoa-Honolulu, USA, attualmente alla sua diciassettesima edizione), mentre in Europa la rivista Intercultural Pragmatics, pubblicata dalla prestigiosa Walter de Gruyter (Berlino/New York), vi ha recentemente dedicato un numero monografico (cfr. Barron / Warga 2007). In Italia è al volume di Camilla Bettoni (2006, soprattutto 181-233) che va riconosciuto il merito di 'apripista' al settore d'indagine ancora poco, o per nulla, battuto. Riguardo a ciò, se si considera che attualmente nella glottodidattica ben pochi negherebbero di preferire, pur se in una delle sue innumerevoli e diverse applicazioni, un approccio comunicativo, stupisce un po' che nel panorama scientifico il tema sia stato pienamente affrontato solo di recente. Già il "livello soglia" 1 testimonia l'influsso centrale che la teoria degli atti linguistici ha esercitato sulla glotto
In this chapter research on SLA carried out by psycholinguists is presented. Some major issues de... more In this chapter research on SLA carried out by psycholinguists is presented. Some major issues dealt with by psycholinguists, such as word and sentence processing, are discussed. The major differences between SLA research and psycholinguistics are presented. Attention and memory and their correlations with SLA are explored.
This volume addresses the teaching and learning of vocabulary in Italian L2 from different points... more This volume addresses the teaching and learning of vocabulary in Italian L2 from different points of view, defining an updated and heterogeneous framework. The articles focus on wide-ranging topics: advances in acquisitional linguistics research, studies on interlanguage, results of psycholinguistic research, the role of teaching technologies, the use of multimedia lexicographic tools, new attention to languages for specific purposes, analysis of interactions on social networks. Each of these topics is treated specifically referring to the lexical dimension and to the possible applicative effects on the teaching of Italian L2.
Marina Chini, professor of Linguistics in Pavia, passed away in July 2018. The paper deals with h... more Marina Chini, professor of Linguistics in Pavia, passed away in July 2018. The paper deals with her work in the domains of Sociolinguistics and Acquisition of languages in migration, Text linguistics, Applied Linguistics, discussing her legacy for future research.
The present article deals with the temporal costruction with essere followed or preceded by an ex... more The present article deals with the temporal costruction with essere followed or preceded by an expression of time measure in Old Italian, as in Ora sono quattro giorni ch?io mi stava nella mia casa, e orava ?I have been praying in my house for four days?.The objective of the current study is to explore the possible differences between the temporal construction with essere in Old Italian and the temporal cleft in Modern Italian. A database consisting of 264 examples occurring in Old Italian texts has been created to achieve this. An analysis concerning the following features has been carried out on the 264 occurences: a) the verb agreement with the expression of time measure; b) the relative position of essere with respect to the temporal phrase; c) the tense of essere; c) the position of the sentence describing the state of affairs (e.g. io mi stava nella mia casa e orava in the above example) with respect to the temporal structure; d) the presence of the subordinator che. In the la...
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte del materiale protetto da questo copyright potrà essere ... more Tutti i diritti riservati. Nessuna parte del materiale protetto da questo copyright potrà essere riprodotta in alcuna forma senza l'autorizzazione scritta dell'Editore.
E-JournALL, EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages, 2017
Il riconoscimento del ruolo cruciale della pragmatica nella didattica delle lingue seconde ha fat... more Il riconoscimento del ruolo cruciale della pragmatica nella didattica delle lingue seconde ha fatto crescere, negli ultimi decenni, l’interesse degli studiosi per questo settore: nel campo della ricerca sull’apprendimento, l’uso e l’insegnamento delle lingue seconde, la pragmatica occupa ormai una posizione di primo piano accanto ad altri aspetti della lingua tradizionalmente studiati in prospettiva acquisizionale e glottodidattica. In particolare, da qualche decennio costituiscono oggetto privilegiato di indagine (i) le modalità di realizzazione di alcuni atti linguistici da parte di parlanti non nativi; (ii) l’evolversi della capacità degli apprendenti di agire con mezzi verbali in L2 in modo efficace e nel rispetto delle norme della cortesia; (iii) il confronto fra diversi approcci didattici nell’insegnamento di aspetti pragmatici della lingua obiettivo. Mentre però in lingue come l’inglese o lo spagnolo L2 l’insegnamento e l’apprendimento della dimensione pragmatica risultano ampiamente indagati, sono ancora piuttosto scarsi gli studi dedicati all’italiano, che solo recentemente si è affacciato tra le L2 studiate in questa prospettiva. Riteniamo quindi opportuno stimolare l’ampliamento degli studi in questo ambito con il contributo di esperti che a vario titolo si occupano di apprendimento e didattica dell’italiano a stranieri, anche perché siamo convinte che l’insegnamento della pragmatica debba fondarsi sui risultati della ricerca e non, come troppo spesso ancora accade, sulle intuizioni degli insegnanti e degli autori di libri di testo. Nasce da queste riflessioni l’idea di dedicare un numero monografico di E-JournALL alla pragmatica dell’italiano L2/LS.
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