Oreste Benzi
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Don Oreste Benzi (1925 – 2007), presbitero italiano.
Citazioni di Oreste Benzi
[modifica]- Io mi rivolgo direttamente alle persone interessate: non esiste il diritto al riconoscimento delle unioni omosessuali. L'omosessualità può essere corretta e la deviazione psichica che le è propria rimossa. Io mi rivolgo a voi perché salviate l'identità del matrimonio naturale e cristiano. Solo voi potete salvarlo rifiutando ciò che non vi è proprio. (dal Corriere Romagna, 14 maggio 2006)
- Gli omosessuali acquisiti sono gli effeminati di cui parla la Scrittura e ai quali non è dato di entrare nel regno dei cieli. L'omosessualità acquisita è possibile superarla ed essendo un vizio deve essere rimossa a tutti i costi. (da La coppia oggi tra libertà dell'uomo e mistero di Dio, Editrice Guaraldi, Rimini)
- Il crollo dei parametri di riferimento per accettarsi come maschi nella società attuale completa il quadro degli elementi che creano condizioni favorevoli all'omosessualità. (da La coppia oggi tra libertà dell'uomo e mistero di Dio)
Pane quotidiano
[modifica]Luglio/agosto 2008
[modifica]- Al mondo non basta la predicazione della Parola, vogliono anche vedere la vita impregnata di quelle parole.
- Al povero non va dato ciò che è possibile a noi ma ciò di cui lui ha bisogno.
- Chi aderisce al progetto di Dio è anche egli stesso giusto, vive nella giustizia che significa la "giusta relazione tra Dio e l'uomo".
- Chi non è docile, mette prima il proprio interesse al posto della giustizia; da questo proprio interesse che non tiene conto della giustizia, nascono tutte le guerre in famiglia, nelle comunità, nella Chiesa, nella società.
- Come chi non si sente malato non va dal medico, così chi non si sente peccatore non va da Gesù.
- Dal riconoscimento del primato di Dio vengono fraternità e libertà, mentre dall'idolatria vengono violenza e oppressione.
- Dio che ci ama vede in noi risorse e valori che nessun altro che non ci ama come lui può vedere, anche in chi è cattivo.
- Dio salva l'uomo togliendogli via tutti gli idoli.
- Facciamo presto, non a fare buoni propositi, ma a cambiare il nostro modo di essere.
- Giustizia è riportare tutte le cose al loro senso.
- Il frutto della preghiera di domanda è il sentirsi figli. Il Signore vuole che tu senta di far parte della famiglia di Dio.
- Il mondo cambia nella misura che ognuno di noi cambia.
- Il suo [di Gesù] metodo consiste nell'immergere nel suo amore chi si perde.
- L'inferno non è una vendetta o un castigo di Dio; noi ci creiamo l'inferno attorno a noi: è il fissarsi per l'eternità in un rifiuto consapevole e cosciente di amare Dio.
- L'uomo che non prega non solo non capisce, ma non capisce neanche di non capire.
- L'uomo ha sempre un Dio per cui consumare la propria vita, per il quale sacrificarsi, per il quale anche morire. Per alcuni Dio è l'affermazione, per altri è il denaro, per altri è il successo nel campo sessuale.
- L'uomo separato dagli altri è già ingoiato da satana. La nostra gioia vince questa morte spaventosa.
- La preghiera è atto necessario.
- Lui [Gesù] ti chiede di scegliere liberamente ciò che gli ultimi sono costretti a vivere per forza.
- Non devi avere paura del male che c'è nel mondo, ma del bene che manca nel mondo.
- Per capire chi è Cristo, è necessario fissare il nostro sguardo sui nostri fratelli innamorati di lui.
- Per chi spendere questa brevissima vita su questa terra se non per Gesù.
- Per predicare basta avere in memoria molte parole; per comunicare è necessario partecipare ciò che si vive.
- Satana però non riesce a vincere coloro che pregano e vivono in unione con Gesù.
- Se noi viviamo il Vangelo, scompare tutto: non si sente dir male degli altri, non ci sono più le offese, le calunnie, scompare tutto perché la lode di Dio è nel nostro cuore.
- Si dice che la madre stravede per i figli. Non è vero. Lei che li ama vede in essi aspetti positivi che chi non li ama come lei no vede.
- Solo abbandonandosi a lui si entra nella sua luce e si capisce che l'apparente disordine è un infinito ordine.
- Tutte le volte che noi rifiutiamo di amare creiamo l'inferno dentro di noi e attorno a noi e inneschiamo meccanismi che portano il giudizio sopra di noi.
- Vivi gioisci e attua la costruzione del regno di Dio mediante la tua vocazione.
Settembre/ottobre 2008
[modifica]- Chi è unito all'autorità è creativo, chi non lo è si annulla e si disperde.
- Chi male agisce, distaccato dall'autorità della Chiesa, è come il tralcio tagliato dalla vite: all'inizio ha come un guizzo di autorità, ma poi secca e muore.
- Ci sono persone che sanno tutto su Gesù, su Dio, ma sono atei che sanno molte cose su Dio.
- Gesù non è venuto per lasciare tranquilli quelli che godono della pace frutto del sopruso e dell'ingiustizia. Non temere di creare divisioni e separazioni quando, seguendo Gesù susciti le ire di chi non lo segue.
- I pastori devono garantire l'originalità di ognuno data dallo Spirito Santo e stimolare ogni membro perché ognuno attui la propria funzione per essere al servizio di tutti.
- Il compito della Chiesa è di creare mondi vitali nuovi che esprimano in pienezza la comunione: Il compito della Chiesa è di essere segno di un mondo diverso che risponde alle attese dell'uomo.
- Il di più va misurato su quello che manca agli altri, non da quello che rimane a te. Il rinunciare al superfluo secondo il vangelo sta nel riempire il piatto vuoto dell'altro.
- L'altro guarirà non perché gli hai detto il suo errore, ma perché mentre parlavi ha sentito il tuo amore e gli è venuta nostalgia anche a lui di amare.
- L'amore è la grande via della conoscenza, della contemplazione e quando l'uomo non ama più, normalmente adora se stesso e fa quelle mezze cose che non hanno più senso.
- L'amore ti rende alla regola, perché è l'amore che ti regola, che ti fa camminare continuamente, ti fa essere puntuale.
- L'uomo è maturo quando arriva a capire che c'è il mistero, cioè che tutto non si riduce a quello che lui vede e capisce. Nessuna sapienza umana potrà catturare Dio e il pensiero di Dio non può essere pensiero dell'uomo.
- Le nostre società sono in decadenza perché hanno sfrattato Dio dalla storia; sono basate sull'arbitrio e non sulla giustizia; invece la società deve essere basata sulla giustizia di Dio: a ognuno il suo e nessuno prevarrà.
- Noi viviamo nella società del profitto. L'uomo investe ciò che è e ciò che ha per riavere aumentato ciò che investe. Nella società del gratuito invece l'uomo investe per partecipare e comunicare e il criterio per impegnarsi a produrre i beni per tutti è l'amore.
- Non c'è missione che porti il cambiamento senza persecuzioni, senza sofferenza, senza croce. Il Vangelo è dirompente perché pone l'uomo nella esistenzialità. Bisogna avere il coraggio di avere ragione, dimettere di piangersi addosso e di chiedere scusa di esistere come cattolici in un mondo in cui l'innumerevole massa viene schiacciata dalle ideologie pseudo-religiose.
- Non permettere che la tentazione ci vinca": ma se tu ti metti volontariamente nella tentazione, come la mettiamo?
- Ognuno nella sua strada deve capire che o scende nel fosso con colui che è colpito dal ladrone, dal brigante o sta coi briganti. Non c'è una via di mezzo, non c'è una via di mezzo su questa terra, non esiste.
- Per donare la luce agli uomini devi vivere ciò che dici di essere, perché ciò che sei grida molto più forte di quello che dici.
- Qual è la caratteristica di questo amore? Che tu pensi sempre a Gesù e arrivi al punto da capirlo al volo per quanto lo conosci e, mentre conosci lui, consci te, perché ti rapporti a lui alla luce di un amore gratuito.
- Quando la tua relazione con il Signore prende la tua persona, i tuoi sentimenti, e vedi la pagliuzza nell'occhio di tuo fratello, non dici più: " Guarda è cieco", ma cominci a soffrire con lui.
- Quando i problemi non si mettono sotto le ginocchia, normalmente si mettono sotto i piedi, è per questo che non si risolvono mai e vengono fuori le liti dell'uomo piccolo che riduce Dio alla sua intelligenza e anziché inginocchiarsi di fronte al mistero pronto ad accoglierlo, vuole dettare legge a Dio e sostituirsi a lui!
- Richiamare il prossimo che pecca e poi portare avanti assieme (correggere = reggere con) la guarigione o il suo inizio.
- Un pezzo di ferro è freddo, rigido, opaco. Se lo getti in un forno appropriato diventa incandescente, luminoso, malleabile: acquista le proprietà del fuoco. Così l'uomo, gettato in Cristo nel battesimo, acquista qualità divine pur rimanendo uomo, come il ferro diventa "fuoco"pur rimanendo ferro.
- Una volta l'assistenza aveva un significato, perché i contenitori sociali erano cristiani. Oggi bisogna costruire dalle fondamenta la società basata sulla condivisione.
- Vivere per Gesù fa diventare facilmente suoi facchini. Vivere in Gesù fa diventare innamorati. Vivi in Gesù e la tua gioia sarà piena! Provaci e vedrai.
Novembre/dicembre 2008
[modifica]- Chi ti impedisce di amare per primo, chi ti impedisce di dire la verità, chi ti impedisce di gettarti nella vita? Chi ti impedisce, ogni volta che c'è un fratello nel bisogno di metterti in discussione per vedere se c'è un posto in casa tua? Chi ti impedisce di vivere mondi vitali nuovi, un nuovo modo di essere? Svegliati! Svegliati!
- Compassione significa "patire assieme". "Mettersi nei panni degli altri" è l'espressione popolare che più si avvicina al significato dell'espressione: "ebbe compassione per loro".
- Cosa vuol dire vegliare? Non è stare attenti al pericolo, vuol dire essere positivi, svegli.
- Diventando noi creature nuove il mondo si trasforma, il mondo cambia nella misura che cambiamo noi.
- Il grazie è abituale sulle labbra di chi non si sente padrone di nulla e comprende che nulla di ciò che ha è suo.
- In concreto l'uomo è maturo quando non è più il centro di se stesso, ma comprende e vive che ha in sé qualcosa da dare e da ricevere. Non c'è nessuno così ricco che non abbia bisogno di ricevere, nessuno così povero che non abbia qualcosa da dare.
- L'uomo che sa scegliere vive veramente bene la vita e la gioca pienamente.
- La gratitudine è l'espressione della maturità umana e, mentre la manifesta, la nutre e l'accresce. La gratitudine suscita dialogo di grazie tra chi ha dato il beneficio e chi lo riceve.
- La via è dire:"Eccomi", anche quando non puoi dare nulla. La gente rimane sempre contenta quando tu dici "Eccomi" perché dai te stesso. C'è un sacco di gente che sta male perché non vuole stare bene. Esci da te stesso, getta via te stesso!
- Se ognuno di noi non libera la potenza d'amore che è dentro di lui, è colpevole!
- Un altro essere come voi non ci sarà mai più sulla terra. Non buttate via la vostra vita: fareste un buco nella storia.
Marzo/aprile 2009
[modifica]- Alle volte si incontra gente che non ha avvertito questo dono [la grazia divina] e che vuole essere santa da sola. Questi santi solitari sono tanto malinconici!
- Dio è padre e di sua iniziativa non ci sarà più nessun diluvio se non sarà l'uomo a scatenare la morte, trasgredendo l'alleanza instaurata.
- Il perdono è segno di amore a Dio perché se io non perdono vuol dire che ho qualche cosa che è più importante di Dio.
- La preghiera di molti alle volte è sterile perché manca di una condizione essenziale: il perdono.
- La relazione profonda guarisce la persona. Non diventare mai impiegati della carità ma siate sempre ferventi nell'amore!
- Non temete il male che c'è nel mondo ma temete il bene che manca.
- Quelli che noi chiamiamo peccati sono la manifestazione di un mancato amore e se la tua confessione non ti riporta al tentativo di amare il Signore, allora tu non ti confessi davvero, perché non ti riconcili con il tuo Dio.
Gennaio/febbraio 2011
[modifica]- Chi si immerge nella Parola di Dio si libera da tutto ciò che è vanità.
- Il cuore umano tiene sempre acceso un fuoco che desidera sempre oltre, ma si incontra con ciò che è finito e limitato.
- La conoscenza di Dio è un'operazione di vita, non è una questione intellettuale o speculativa. L'uomo conosce sperimentando, vivendo, partecipando con tutto se stesso, non soltanto con la ragione o con lo spirito.
- Preparare gli operatori di pastorale è suscitare un pieno d'amore per dire sì a Gesù.
- Satana ce l'hai già dentro tutte le volte che ti rifiuti di amare, tutte le volte che sfuggi, che ami te stesso nell'altro, che sfrutti il tuo prossimo, tutte le volte che cerchi il corpo del tuo prossimo e non invece l'amore vero, la libertà piena.
- Sei nell'inferno perché rifiuti di amare.
- Se tu ami il Signore hai la conoscenza di Lui.
Una nuova schiavitù
[modifica]- Ci sono alcune linee diseducative nella società attuale che portano i giovani alla «droga» e ve li mantengono perché li deresponsabilizzano insegnando loro a fare il proprio comodo, ad avere tutto e subito, e a qualsiasi costo, invece di richiamare l'obbedienza ai valori fondamentali della vita.
- È dal cuore che parte la prostituzione, ma è anche dal cuore che può iniziare il bene.
- È la stessa logica che porta all'aborto: se il bambino da fastidio, non lo si accetta, lo si elimina; e che i cittadini paghino le spese. Ma il bambino è una persona, una parola irripetibile di Dio, ha una propria storia. [...] Ma allora quale differenza c'è tra la mafia, la camorra, la 'ndrangheta che uccidono l'avversario che da fastidio, e coloro che sostengono che si può uccidere con un omicidio premeditato chi dà fastidio?
- I maschi devono capire che se vanno dalle prostitute contribuiscono a schiavizzare queste ragazze e a incrementare le organizzazioni criminali.
- L'importante è lavorare perché, fin da bambini, le persone possano far crescere quell'infinito Amore che è presente dentro ciascuno.
- Le ragazze fatte prostituire sulla strada mi hanno fatto capire la bellezza della castità e il bisogno profondo di relazione con Dio Padre.
- Per stare in piedi occorre saper stare in ginocchio.
Citazioni su Oreste Benzi
[modifica]- Preti antichi come don Oreste Benzi, legato sino alla morte alla sua tonaca, che ha lasciato odore di santità sulle strade della notte, tra ragazze schiave e vendute come merce. (Candido Cannavò)
Bibliografia
[modifica]- Oreste Benzi, Pane quotidiano. Le letture di ogni giorno commentate da don Oreste Benzi, Sempre comunicazioni, luglio-agosto 2008.
- Oreste Benzi, Pane quotidiano. Le letture di ogni giorno commentate da don Oreste Benzi, Sempre comunicazioni, settembre-ottobre 2008.
- Oreste Benzi, Pane quotidiano. Le letture di ogni giorno commentate da don Oreste Benzi, Sempre comunicazioni, novembre-dicembre 2008.
- Oreste Benzi, Pane quotidiano. Le letture di ogni giorno commentate da don Oreste Benzi, Sempre comunicazioni, marzo/aprile 2009.
- Oreste Benzi, Pane quotidiano. Le letture di ogni giorno commentate da don Oreste Benzi, Sempre comunicazioni, gennaio/febbraio 2011.
- Oreste Benzi, Una nuova schiavitù: la prostituzione coatta, Paoline, 1999.
Altri progetti
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