Sera
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Citazioni sulla sera.
Citazioni
- Amo la sera, | i suoi grigiori | l'ombre. (Michele Marzulli)
- Anche la notte ha le sue braccia lunghe | e le sue mani prénsili di ladra, | e vittima è la sera, | che tutta si raccoglie | in brividi di foglie. (Michele Marzulli)
- Dolcezza della sera! | La stanza senza lampada... | Il crepuscolo è buono, | come una buona morte. | E lentamente l'ombra, che s'insinua e che rampa, | sfuma al soffitto. In sonno svengon le cose, assorte. (Georges Rodenbach)
- Ecco già l'ora in cui, vibrando sullo stelo, | ogni fiore svapora siccome un incensiere. | Suoni e profumi ondéggiano sovra l'ali leggiere... | O valzer malincònico, languore di sfacelo! (Charles Baudelaire)
- Finita è la mia giornata; ed io somiglio alla barca tirata sul lido e che ascolta nella sera la musicale danza della marea. (Rabindranath Tagore)
- Forse perché della fatal quïete | tu sei l'immago a me sì cara vieni | o Sera! (Ugo Foscolo)
- Improvvisa ci coglie la sera. | Più non sai | dove il lago finisca; | un murmure soltanto | sfiora la nostra vita | sotto una pensile terrazza. (Vittorio Sereni)
- Improvvisa la sera ci ha toccati | me, le mie carte, la pezza di luce | sui mattoni della stanza. | È tanto imbrunito | che mi sento addosso paura. | Ha ripreso la vita | dei piccoli rumori. | Sono sui tetti le anime | dei morti del vicinato, | camminano sulle zampe dei gatti. (Rocco Scotellaro)
- La magia della sera, languida amica del criminale, era galeotta delle nostre anime oscure e i suoi fastigi sembravano promettere un regno misterioso. (Dino Campana)
- La sera insegna ad attendere il giorno. (Franco Battiato)
- La tenue luce del crepuscolo dava alla terra rossa una sorta di nitore, ed era come se la profondità delle cose aumentasse, come se una pietra, un palo o una costruzione avessero contorni più netti e profondi che alla luce del giorno; e l'individualità di tali oggetti ne veniva stranamente accresciuta: un palo era più essenzialmente un palo, staccandosi dalla terra in cui era piantato e dal campo di mais sul quale si stagliava. E le piante erano individui, non la massa del raccolto; e il salice smunto era se stesso, libero e distinto da ogni altro salice. La terra contribuiva alla luce della sera. La facciata di legno grezzo della casa grigia, rivolta a ponente, aveva la luminosità della luna. Nell'aia davanti alla porta, il camion grigio di polvere si stagliava in quella luce magicamente, come nella prospettiva dilatata di uno stereoscopio.
La sera cambiava anche le persone, calmandole. Sembravano elementi di una struttura inconscia. Obbedivano a impulsi che i loro cervelli registravano solo in parte. I loro sguardi erano rivolti all'interno, calmi, e anche i loro occhi erano nitidi nella sera, nitidi nelle facce impolverate. (John Steinbeck) - La vita il fin, il dì loda la sera. (Francesco Petrarca)
- Ma venne la sera e si fusero i volumi e le forme. | Uomini ed animali passavan come ombre silenti | nella luce crepuscolare. | Luce di sogno lungo. Giungon sordi i rumori strani | solo le ruote della mente roteano vertiginose. (Giorgio de Chirico)
- Nella sera sarai esaminato sull'amore. (Giovanni della Croce)
- O bella Sera, amabil Dea fra mille, | che non suonano i miei versi più dolce, | e il gentile tuo viso, e le pupille, | onde melanconia spira sì dolce, | e il crin, che ambrosia piove a larghe stille, | e quel, che l'aure rinfrescando molce, | respiro della tua bocca rosata, | che non ho per lodar voce più grata? (Ippolito Pindemonte)
- Ognuno sta solo sul cuor della terra | trafitto da un raggio di sole: | ed è subito sera. (Salvatore Quasimodo)
- Si spegne l'eco della campana | persiste il profumo dei fiori: | è sera! (Matsuo Bashō)
- Toccare il sogno della sera con le dita del vento, aprendo uno ad uno i chiarori dei corimbi fino a raggiungere il varco nelle mura dove gli astri bagnano i prati notturni. Troverai lì i demoni irrigiditi dei desideri morti, i profili delle città distrutte e delle statue decapitate. (Ferruccio Masini)
- Una sera limpida e casta andava prendendo già le cose e, in quel presagio di luna larga e verde, le siepi, i faggi ai margini del fosso, e, al di là della campagna non ancora cupa del tutto, i primi colli risaltavano ora in una netta seppure morbida, evidenza. Gli stessi suoni e radi rumori della sera, come passi d'uomo sopra le foglie della strada e da certe ville o locande in lontananza il tintinnìo breve di qualche campanello, assumevano in quel sereno quasi luminoso una loro inconsueta limpidezza. (Silvio D'Arzo)
- Vieni, dammi la mano; | è bene che rincasiamo. | Non dirmi nulla: io so bene | perché tu piangi. | Andiamo, mia piccola, vieni. – | Tu piangi perché fa sera. (Nino Oxilia)
- Laudata sii pel tuo viso di perla, | o Sera, e pe' tuoi grandi umidi occhi ove si tace | l'acqua del cielo.
- Laudata sii per le tue vesti aulenti, | o Sera, e pel cinto che ti cinge come il salce | il fien che odora!
- Laudata sii per la tua pura morte, | o Sera, e per l'attesa che in te fa palpitare | le prime stelle!
- All'Ave Maria o a casa o per la via.
- Alla sera leone, al mattino poltrone.
- Nella sera la preghiera, sale al cielo più sincera.
- Parole di sera il vento se le mena.
- Quando è sera si chiudono le porte.
- Rosso di sera e chiaro al mattino è buona giornata per il pellegrino.
- Rosso di sera e grigia mattinata, sono segni di una bella giornata.
- Spesso a chiaro mattino v'è torbida sera.
- Sta sul fuoco quando è sera, a grattar la sonagliera.
Bibliografia
- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903