Vai al contenuto

Wright Model K

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Wright Model K
Un Wright Model K in acqua prima del decollo.
Descrizione
TipoIdrovolante militare
Equipaggio2
CostruttoreStati Uniti (bandiera) Wright Company
Data primo volo1915
Utilizzatore principaleStati Uniti (bandiera) U.S. Navy
Dimensioni e pesi
StrutturaLegno
Lunghezza7,37 m (24 ft 2 in)
Apertura alare11,76 m (38 ft 7 in)
RivestimentoTela
Altezza3,20 m (10 ft 6 in)
Superficie alareCirca 41,80 (450 sq ft)
Carico alare22,07 kg/m² (4,52 lbs/sq ft)
Allungamento alare6,62
Corda alare1,82 m (6 ft 0 in)
Peso a vuotoCirca 454 kg (1 000 lbs)
Peso carico662 kg (1 460 lbs)
Propulsione
MotoreUn Wright 6-60 a 6 cilindri in linea
Potenza55,2 kW (75 CV) a regimi da 1 400 a 1 560 rpm
Prestazioni
Velocità maxCirca 97 km/h (60 mph, 52 kt)

I dati sono estratti da The Wright kites, gliders and airplanes: a reference guide[1]

voci di aeroplani sperimentali presenti su Wikipedia

Il Wright Model K fu un idrovolante a scarponi biplano, biposto e monomotore che la Wright Company progettò e fece volare nel 1915. Era caratterizzato da un'architettura complessiva nettamente più moderna di quella dei suoi predecessori Wright; un esemplare venne impiegato con limitato successo dalla U.S. Navy.

Storia del progetto

[modifica | modifica wikitesto]

Il Model K fu il primo velivolo che l'azienda di costruzioni aeronautiche Wright Company produsse dopo che, nello stesso 1915, Orville Wright l'ebbe lasciata per ritirarsi a vita privata. Anche per questo motivo, si differenziava notevolmente nella sua configurazione generale da tutti i precedenti velivoli Wright.[1]

L'unico tratto caratteristico della famiglia di aeroplani Wright che il Model K ancora conservava era il gruppo motopropulsore formato da un motore singolo che azionava una coppia di eliche controrotanti; si trattava però del primo velivolo Wright in cui le eliche erano in configurazione traente anziché spingente.[2] Il Model K si differenziava dai suoi predecessori anche per l'architettura complessiva che – caratterizzata dalla fusoliera chiusa a sezione rettangolare, dagli impennaggi posteriori e dall'abitacolo biposto "in tandem" – era piuttosto simile a quella dei più moderni aerei che in quel periodo iniziavano a combattere sui fronti europei della prima guerra mondiale. Il motore era lo stesso Wright 6-60 a 6 cilindri in linea che aveva caratterizzato i suoi immediati predecessori; era collocato in testa all'aereo e azionava le eliche per mezzo di un albero motore e di una trasmissione a catena di bicicletta. Le eliche erano posizionate piuttosto in alto, per evitare che entrassero in contatto con l'acqua.[1] Gli impennaggi erano di tipo completamente tradizionale; per la prima volta su un aeroplano Wright, il controllo del rollio era affidato a due coppie di alettoni in luogo del vecchio sistema di svergolamento alare.[2]

Impiego operativo

[modifica | modifica wikitesto]

La U.S. Navy, la marina militare degli Stati Uniti, acquistò un esemplare di Wright Model K attribuendogli la matricola AH-23 (poi cambiata in A51). Comunque, nonostante le sue buone caratteristiche complessive (in particolare in termini di capacità di carico) il suo impiego non fu di particolare successo.[1]

Stati Uniti
  1. ^ a b c d e (EN) Richard P. Hallion, The Wright kites, gliders and airplanes: a reference guide (PDF), su The official website of the U.S. Air Force, 19 agosto 2003. URL consultato il 2 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2008).
  2. ^ a b (EN) Joe W. McDaniel, Wright Airplanes, su Wright Brothers Aeroplane Company. URL consultato il 28 aprile 2012.
  • G. Dicorato, G. Bignozzi, B. Catalanotto, C. Falessi, Storia dell'Aviazione, Milano, Fratelli Fabbri Editori, 1973, ISBN non esistente.
  • (EN) Marvin W. McFarland (a cura di), The papers of Wilbur and Orville Wright, New York, McGraw-Hill Book Co., 1953, ISBN non esistente.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Aviazione: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di aviazione