Vodafone

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Vodafone
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Il quartier generale di Vodafone a Newbury
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Forma societariaPublic limited company
Borse valori
ISINGB00BH4HKS39
Fondazione1984 a Newbury
Fondata da
  • Ernest Harrison
  • Gerry Whent
Sede principaleLondra (sede centrale)

Newbury (sede legale)

Persone chiave
SettoreTelecomunicazioni
ProdottiTelefonia mobile, telefonia fissa, ISP
Fatturato46,571 miliardi €[1] (2018)
Utile netto2,788 miliardi €[1] (2018)
Dipendenti111 556[1] (2018)
Slogan«The future is exciting. Ready?»
Sito webwww.vodafone.com/
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Vodafone Group Plc[2] è un'azienda multinazionale di telefonia mobile e fissa con sede a Londra, nel Regno Unito.[3] Ha partecipazioni in 25 paesi, in 16 dei quali opera con il proprio marchio. Grazie anche ad un accordo con l'operatore caraibico Digicel, nel 2007 i "Partner-Networks" di Vodafone sono presenti in 75 paesi nel mondo.[4]

Storia

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Lewis Hamilton sulla McLaren MP4-22 del 2007, marchiata vodafone.

Vodafone viene creata nel 1984 come sussidiaria della Racal Electronics Plc con il nome di Racal Telecom Limited.

Vodafone, Leeds.

Nel settembre 1991 l'azienda si distacca totalmente dalla Racal Electronics Plc e il suo nome cambia in Vodafone Group Plc.

Il 30 giugno 1999 il gruppo inglese si fonde con l'americana AirTouch Communications Inc. dando vita a Vodafone AirTouch Plc. Nel settembre dello stesso anno Vodafone Airtouch Plc accetta di fondere i suoi servizi mobili negli Stati Uniti d'America con la Bell Atlantic, formando così la compagnia di telefonia mobile Verizon Wireless.

Il 12 aprile 2000 Vodafone AirTouch riceve dalla Commissione europea l'autorizzazione ad acquisire l'azienda tedesca Mannesmann, acquisendo così il pieno controllo dell'operatore mobile D2; l'operazione comporta anche la vendita dell'azienda Orange a France Télécom. Il 28 luglio 2000 viene ripristinato il vecchio nome Vodafone Group Plc.

Negli anni successivi il gruppo ha acquistato operatori mobili o partecipazioni in tutto il mondo[senza fonte], tra cui l'acquisto in Italia di Omnitel Pronto Italia S.p.A., società nella quale Vodafone era inizialmente entrata attraverso l'acquisizione di Mannesmann e di cui ha preso il controllo assoluto nel 2013, dopo aver rilevato la quota del 23% del capitale facente capo al gruppo statunitense di comunicazioni Verizon, dopo aver a sua volta ceduto a quest'ultimo la quota del 45% detenuta nella joint venture Verizon Wireless, nell'ambito dell'operazione di riorganizzazione delle attività che ha portato il leader mediatico britannico all'uscita dal mercato americano.[5][6]

Nel 2006 Vodafone, anche per far fronte ad alcune perdite, ha dismesso alcune sue attività e partecipazioni: in Giappone con Vodafone Giappone, in Svezia con Vodafone Svezia, in Belgio con Proximus e in Svizzera con Swisscom Mobile. Inoltre, pur non detenendovi alcuna partecipazione, ha concesso l'utilizzo del proprio marchio all'operatore partner in Islanda, ridenominato Og Vodafone ed in seguito, dal 5 ottobre 2006, divenuto Vodafone Iceland.

Il 6 ottobre 2007 Vodafone ha acquisito Tele2 Italia e Tele2 Spagna al costo di 775 milioni di euro. L'operazione è stata sottoposta al vaglio delle autorità di vigilanza competenti e si è conclusa positivamente il 3 dicembre 2007.[7] Dopo l'acquisizione da parte di Vodafone Omnitel N.V., Tele2 Italia S.p.A, ha mantenuto transitoriamente il marchio Tele2. Nello stesso anno diventa sponsor della Scuderia McLaren, in Formula 1, fino al 2013; in precedenza, era stata sponsor della Ferrari dal 2002 al 2006. Dal momento che, dopo questa operazione, Tele2 Italia S.p.A. non è più, in alcun modo, legata a Tele2 AB Svezia, si è provveduto a cambiare il nome dell'operatore, che dal 1º gennaio 2010 è diventato TeleTu S.p.A.[8]

Il 20 marzo 2017 Vodafone India, sussidiaria indiana di Vodafone, ha annunciato la fusione con la rivale Idea Cellular, creando così, con un fatturato annuale superiore ai 25 miliardi di Euro, il più grande operatore di telefonia mobile del mercato indiano.[9] Il 9 maggio 2018 Vodafone ha annunciato di aver rilevato dal gruppo mediatico statunitense Liberty Global le attività di telecomunicazioni via cavo della sua controllata Unitymedia in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania; l'acquisizione, dal valore di 18,4 miliardi di Euro, è la più grossa effettuata da Vodafone dopo quella avvenuta nel 2000, sempre in Germania, di Mannesmann.[10][11] Poco dopo l'avvenuta operazione Vodafone-Liberty Global, Il 15 maggio 2018 Vittorio Colao, amministratore delegato della multinazionale britannica dei media dal 29 luglio 2008, comunica le sue dimissioni, divenute effettive in ottobre. Al suo posto è subentrato Nick Read, direttore finanziario della società, la cui carica è stata rilevata dall'italiana Margherita Della Valle.[12]

Il 31 ottobre 2023 Vodafone annuncia l'uscita dal mercato spagnolo, vendendo l'attività al fondo Zegona.[13][14][15][16]

Il 15 marzo 2024 Swisscom acquista il 100% di Vodafone Italia per 8 miliardi di euro, così da unirla con la controllata Fastweb. Come parte dell'accordo, Vodafone continuerà a fornire a Fastweb alcuni servizi, come la concessione del marchio, per un massimo di 5 anni.[17][18][19][20][21]

Onorificenze

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Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile - nastrino per uniforme ordinaria

Note

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  1. ^ a b c (EN) [1] Archiviato il 27 luglio 2018 in Internet Archive.
  2. ^ (EN) Our privacy policy, su Vodafone.com. URL consultato il 5 giugno 2021.
  3. ^ (EN) Vodafone moves world HQ to London, BBC News, 24 giugno 2009. URL consultato il 10 gennaio 2011.
  4. ^ Where we are, su vodafone.com. URL consultato il 14 febbraio 2018.
  5. ^ La Repubblica/lf_primo_piano: Omnitel aumenta i ricavi del 25% e cambia nome in Omnitel Vodafone, su repubblica.it. URL consultato il 14 febbraio 2018.
  6. ^ Vodafone cede Verizon per 130 mld e si compra tutta Vodafone Italia, su repubblica.it, 2 settembre 2013.
  7. ^ Vodafone compra Tele2 Italia e Spagna, su corriere.it, 7-10-2007. URL consultato il 7-10-2007.
  8. ^ Maggiori azionisti per i titoli di Vodafone Group Plc (VOD) - Yahoo Finanza, su it.finance.yahoo.com. URL consultato il 26 aprile 2021.
  9. ^ Vodafone, maxi fusione in India con la rivale Idea Cellular, su repubblica.it, 20 marzo 2017.
  10. ^ Scossa nelle Tlc europee: Vodafone cresce in Germania con le attività di Liberty Global, su repubblica.it, 9 maggio 2018.
  11. ^ Vodafone compra per 18 miliardi attività di Liberty Global in Europa, su ilsole24ore.com, 9 maggio 2018.
  12. ^ Vodafone, Colao lascia in ottobre; al suo posto il CFO Nick Read, su corriere.it, 15 maggio 2018.
  13. ^ Vodafone, addio alla Spagna: le attività a Zagona per 5 miliard, su CorCom, 31 ottobre 2023. URL consultato il 9 novembre 2023.
  14. ^ Andrea Biondi, Vodafone esce dal mercato spagnolo, vendute le attività al fondo Zegona, su Il Sole 24 ORE, 31 ottobre 2023. URL consultato il 9 novembre 2023.
  15. ^ Vodafone, Fitch: cessione operazioni in Spagna è credit neutral, su www.teleborsa.it. URL consultato il 9 novembre 2023.
  16. ^ MF Milano Finanza, Vodafone esce dalla Spagna: le attività vendute a Zegona Communications per 5 miliardi di euro. Ecco perché - MilanoFinanza News, su MF Milano Finanza, 31 ottobre 2023. URL consultato il 9 novembre 2023.
  17. ^ Andrea Biondi, Swisscom acquisisce Vodafone Italia, via all’unione con Fastweb, su Il Sole 24 ORE, 15 marzo 2024. URL consultato il 15 marzo 2024.
  18. ^ Fastweb compra Vodafone Italia per 8 miliardi: il marchio resterà per 5 anni (al massimo), su Corriere della Sera, 15 marzo 2024. URL consultato il 15 marzo 2024.
  19. ^ Vodafone-Fastweb, c’è il “si” alle nozze: Swisscom compra le attività italiane del colosso britannico per 8 miliardi, su la Repubblica, 15 marzo 2024. URL consultato il 15 marzo 2024.
  20. ^ MF Milano Finanza, Tlc, parte il risiko. Swisscom compra Vodafone Italia per 8 miliardi e prepara la fusione con Fastweb. Tutti i dettagli - MilanoFinanza News, su MF Milano Finanza, 15 marzo 2024. URL consultato il 15 marzo 2024.
  21. ^ Swisscom acquisisce Vodafone Italia per creare, attraverso la combinazione con Fastweb, un operatore convergente leader nel Paese, su Fastweb.it. URL consultato il 15 marzo 2024.
  22. ^ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2010/11/26/277/sg/pdf

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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