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Vittoria di Mirafiori

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Vittoria Guerrieri di Mirafiori e di Fontanafredda (Castelceriolo, 1º dicembre 1848Roma, 29 dicembre 1905) è stata una nobildonna italiana. Figlia morganatica di Re Vittorio Emanuele II di Savoia e di Rosa Vercellana.[1]

Vittoria con il fratello Emanuele e i genitori

Nata nel 1848 da una relazione extraconiugale di re Vittorio Emanuele II di Savoia, all'epoca re di Sardegna e dell'amante Rosa Vercellana. Vittoria aveva un fratello minore, Emanuele. Era pertanto la sorellastra di Maria Clotilde di Savoia, Umberto I di Savoia, Amedeo I di Spagna, Oddone Eugenio Maria di Savoia, Maria Pia di Savoia, Emmanuela Alberta di Roverbella, Vittorio di Rho, Maria Pia di Rho, Donato Etna e di molti altri fratellastri avuti dal padre con altre relazioni.

Morì nel 1905 all'età di 57 anni.

Vittoria si sposò tre volte:

  • il 14 aprile 1868 con il marchese Giacomo Filippo Spinola (1828-1872), primo aiutante di campo del re, dal quale ebbe tre figli: Rosa Isabella, Vittorio Emanuele e Oberto;
  • il 1º novembre 1875 con il marchese Luigi Domenico Spinola (1825-1899), dal quale ebbe una figlia, Diana;
  • nel 1900 con Paolo De Simone (1859-1906).[3]

Albero genealogico

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Emanuele di Savoia-Carignano Vittorio Amedeo II di Savoia-Carignano  
 
Giuseppina Teresa di Lorena  
Carlo Alberto di Savoia  
Maria Cristina di Sassonia Carlo di Sassonia  
 
Francesca Korwin-Krasińska  
Vittorio Emanuele II di Savoia  
Ferdinando III di Toscana Leopoldo II d'Asburgo-Lorena  
 
Maria Ludovica di Borbone-Napoli  
Maria Teresa d'Asburgo  
Luisa Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie Ferdinando I di Borbone  
 
Maria Carolina d'Asburgo-Lorena  
Vittoria di Mirafiori  
 
 
 
Giovanni Battista Vercellana  
 
 
 
Rosa Teresa Vercellana  
 
 
 
Maria Teresa Griglio  
 
 
 
 
  1. ^ Vittoria la figlia del Re.
  2. ^ Ferma restando la genealogia dei Savoia, il tema della successione ad Umberto II come capo del casato è oggetto di controversia tra i sostenitori di opposte tesi rispetto all'attribuzione del titolo a Vittorio Emanuele piuttosto che a Amedeo: infatti il 7 luglio 2006 la Consulta dei senatori del Regno, con un comunicato, ha dichiarato decaduto da ogni diritto dinastico Vittorio Emanuele ed i suoi successori ed ha indicato duca di Savoia e capo della famiglia il duca d'Aosta, Amedeo di Savoia-Aosta, fatto contestato anche sotto il profilo della legittimità da parte dei sostenitori di Vittorio Emanuele. Per approfondimenti leggere qui.
  3. ^ Paolo de Simone (1859-1906): un agronomo dimenticato a Città della Pieve (Umbria) e la sua storica collezione entomologica.