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Urbano Bolzanio

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Urbano Dalle Fosse meglio noto come Urbano Bolzanio (Belluno, 1442Venezia, aprile 1524) è stato un umanista e grecista italiano.

Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, ingresso esterno della Cappella di San Marco: sulla sinistra del portale la lapide commemorativa di Urbano Bolzanio, sulla destra quella di Pierio Valeriano, suo nipote.

L'epiteto "Bolzanio", con il quale è universalmente noto, non fu mai utilizzato da Urbano, in quanto fu un'invenzione del nipote Pierio Valeriano estesa successivamente a tutti i membri della famiglia (per quanto riguarda Urbano, il soprannome compare nella sua opera di grammatica a partire dall'edizione postuma del 1545). Non si tratta, però, di una pura fantasia, in quanto la famiglia Dalle Fosse era effettivamente originaria di Bolzano, villaggio alle porte di Belluno[1].

Diversamente da quanto tentò di sostenere Pierio Valeriano, i Dalle Fosse non erano nobili e lo stesso Urbano era figlio di un artigiano (un "mastro Pietro"). Già nel 1450 risulta novizio nel convento di San Pietro di Belluno, abitato dai frati minori conventuali. Nel 1465 è ancora nel monastero come studente, mentre nel 1466 risulta a Treviso forse per studiare teologia. Nel 1472 passa nel convento di San Nicolò della Lattuga di Venezia, città dove, probabilmente, approfondì filosofia e dialettica[1].

A Urbano Bolzanio nel chiostro del Seminario Gregoriano a Belluno

Desideroso di imparare le lingue e di conoscere le civiltà orientali dal 1473 al 1489 visitò a piedi la Tracia, la Grecia, la Siria, l'Arabia, la Palestina e l'Egitto. Di queste peregrinazioni scrisse un itinerario andato perduto, ma di cui rimangono molte testimonianze.

Tornato in Italia salì per due volte sull'Etna per esaminare il cratere e studiarne i fenomeni e di ciò dà testimonianza Pietro Bembo nel suo dialogo De Aetna. Discepolo di Costantino Lascaris a Messina, amico di Pietro Bembo, fu collaboratore di Aldo Manuzio[2] per i cui tipi pubblicò nel 1498 una grammatica greca.

Ben introdotto nell'ambiente culturale veneziano invitò ben presto presso di sé il nipote Giovanni Pierio Valeriano Bolzanio. Nel 1484 si trasferì a Firenze su invito di Lorenzo il Magnifico dove divenne precettore di suo figlio Giovanni, il futuro Leone X ed entrò a far parte dell'Accademia Platonica. Quando Giovanni, fatto cardinale, fu trasferito a Pisa, Urbano si spostò a Venezia dove insegnò greco dal 1489 al 1497.

Nel 1502, ancora al seguito del Gritti, tornò a Costantinopoli. L'ultimo viaggio di cui si ha notizia è una visita a Roma nel 1515 per trovare il suo ex allievo divenuto papa Leone X. Morì nel 1525 a 81 anni come ricorda la lapide fatta murare nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia[3] dal nipote Pierio Valeriano.

L'opera più importante di Bolzanio è una grammatica della lingua greca pubblicata per i tipi di Aldo Manuzio[4], dedicata a Gianfrancesco Pico della Mirandola. Vi si tratta del nome, del verbo e delle altre parti del discorso. È la prima redatta per intero in lingua latina[5]. Il suo successo fu grandissimo: l'opera ebbe in pochissimi anni ben 23 edizioni.

  1. ^ a b Lucia Gualdo Rosa, DALLE FOSSE (Bolzanio), Urbano, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 32, Treccani, 1986. URL consultato il 6 giugno 2012.
  2. ^ Lowry Martin, Il mondo di Aldo Manuzio, Roma, Il Veltro Editrice, 1984.
  3. ^ Chi era Costui - Scheda di Urbano Bolzanio (dalle Fosse).
  4. ^ Fratris Urbani bellunensis ordinis minorum institutiones grammaticae. Venetiis in aedibus Aldi Manutii Romani. M.IIID. mense Ianuario. 4°
  5. ^ Aldo Manuzio Editore- Dediche prefazioni-note ai testi, Milano, Il polifilo, 1976 p. 321.
  • Lucia Gualdo Rosa, «DALLE FOSSE (Bolzanio), Urbano», in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 32, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1986.
  • Stefano Ticozzi, Vita di Urbano Bolzanio. Notizie intorno a Francesco da Bolzano, e ad Antonio Doglioni, in Storia dei letterati ed artisti del dipartimento della Piave, Belluno, presso Francesc'Antonio Tissi, 1813.
  • Schiavi Alessandro, Urbano Valeriano nei suoi viaggi in Grecia, Egitto, Turchia, Belluno, Delibarali, 1842.
  • Doglioni Lucio, Vita di Urbano Valeriano, Belluno, Tipografia Tissi, 1874.
  • Bustico Giovanni, Due umanisti veneti, Urbano Bolzanio e Pierio Valeriano in Civiltà moderna, IV, 1-2, 1932.
  • Rollo Antonio, La grammatica greca di Urbano Bolzanio in Umanisti bellunesi fra Quattro e Cinquecento Atti del convegno (Belluno, 5 novembre 1999), a cura di Paolo Pellegrini, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2001.

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