Ton
Ton comune | |
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Vista del Castel Thun | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Amministrazione | |
Sindaco | Ivan Battan (lista civica) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 46°16′N 11°05′E |
Altitudine | 482 m s.l.m. |
Superficie | 26,28 km² |
Abitanti | 1 318[1] (31-10-2021) |
Densità | 50,15 ab./km² |
Frazioni | Masi di Vigo, Toss, Vigo di Ton (sede comunale)
Località: Baschieri, Bastianelli, Castelletto, Ceramica, Comino, Moncovo, Nosino, Raut, Rocchetta, Sabino |
Comuni confinanti | Campodenno, Cortaccia sulla Strada del Vino (BZ), Denno, Mezzocorona, Mezzolombardo, Predaia, Roveré della Luna, Spormaggiore, Sporminore |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano e noneso |
Cod. postale | 38010 |
Prefisso | 0461 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022200 |
Cod. catastale | L200 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 143 GG[3] |
Nome abitanti | tonensi |
Patrono | santa Maria Assunta |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ton nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
Ton (Tòn[4] in noneso) è un comune italiano sparso di 1 318 abitanti in provincia di Trento. La sede comunale si trova a Vigo di Ton, già comune autonomo fino al 1928 col nome di Vigo d'Anaunia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Ton è un piccolo comune della Valle di Non in Trentino. Esso è nominato la prima volta quale Tunno in un documento relativo ai possedimenti del monastero dei canonici regolari di San Michele all'Adige, databile al 1174.[5]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati adottati con delibera del consiglio comunale del 13 aprile 1984 n. 24 e successivamente approvati dalla Giunta Provinciale di Trento con deliberazione dell'8 giugno 1984 n. 4886.[6]
- Stemma
La blasonatura dello stemma riportata nella deliberazione della Giunta provinciale:
«Interzato in banda: il primo partito d'argento all'aquila tirolese di rosso; il secondo d'oro allo scudo sannitico interzato in fascia di rosso e di bianco; il terzo interzato in fascia di blu e di bianco al triangolo d'argento. D'intorno rami fruttati sormontati da corona alla guelfa[6]»
non è corretta dal punto di vista araldico.
Si ispira al blasone dei conti Thun (d'argento, alla banda d'oro) i quali nel XV secolo vi aggiunsero l'emblema della signoria di Monreale (Königsberg) (partito: nel 1º d'argento, all'aquila spiegata di rosso, uscente dalla partizione; nel secondo di nero, alla fascia d'argento); nel 1469 vi inserirono in cuore lo scudo del feudo di Caldes (di rosso, alla fascia d’argento).[7]
- Gonfalone
«Drappo rettangolare cadente di colore bianco e azzurro con il lato in fondo in cinque code, caricato nel centro dello stemma comunale con scritta « Comune di Ton».[6]»
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Santa Maria Assunta, a Vigo di Ton. Menzionata già nel 1242, ma sicuramente più antica. Nel 1549 fu riedificata dal maestro Aluixo de Frisono Taiapreda, come è ricordato da un'epigrafe, nello stile gotico ravvisabile nelle tre campate interne e nelle eleganti finestre a traforo che danno luce alla navata e al presbiterio. All'interno è da menzionare la pala dell'altare di S. Antonio (commissionato dalla famiglia Marcolla nel 1766) raffigurante la Madonna col Bambino e santi, opera di Gianantonio Guardi. Inoltre, il sepolcro della famiglia Thun, in marmo rosso, con grande stemma centrale e con agli angoli gli stemmi di famiglie imparentate, mentre nella cappella laterale sul lato sud, c'è il sepolcro del conte Leopoldo Thun, padre di Matteo II.
- Chiesa di San Vigilio, a Vigo di Ton.
- Chiesa di San Nicolò, parrocchiale nella frazione di Toss.
- Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano, sussidiaria nella frazione di Masi di Vigo.
- Chiesa di San Martino, nel parco di Castel Thun all'esterno delle mura.
- Cappella di San Giovanni Nepomuceno, all'inizio del viale alberato che sale verso Castel Thun.
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Castel Thun, nel territorio del comune, è un monumentale fabbricato civile-militare medievale fra i meglio conservati del Trentino.
- Castel San Pietro.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti
Ripartizione linguistica
[modifica | modifica wikitesto]Nel censimento del 2001 il 43,99% della popolazione (527 persone) si è dichiarato "ladino"[8].
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Castelletto
[modifica | modifica wikitesto]Una volta superata la Rocchetta, si attraversano le poche case di Castelletto (283 m). Sul colle, a destra, si intravedono i ruderi della chiesetta di S. Margherita con tracce di affresco su di un piedritto della porta. Sulle pendici meridionali del dosso vi sono le scarse tracce dei primitivo castello dei Thun, del XII secolo, dal quale prende il nome la località. Ai piedi del colle furono rinvenuti oggetti dell'epoca del bronzo, molte tombe e monete romane.
Masi di Vigo
[modifica | modifica wikitesto]Masi di Vigo si raggiunge da Castelletto con la strada (SP 124). Originariamente erano denominati Masi San Sebastiano. La chiesa, dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano, è già menzionata in un testamento del 1494. Prima di essere elevata a curazia nel 1824, era dipendente dalla Pieve di Vigo. Da qui anche l'origine della famiglia Da Masi, inizialmente vassalli dei Tono e massari vescovili, si trasferirono poi a Vigo, dando origine alle famiglie Turri e Rigotti.
Bastianelli
[modifica | modifica wikitesto]Dai Masi la SP 124 porta alla località Bastianelli (i Bascenèi o i Bastianèi[4] in noneso). Il paese (452 m) prende nome da Bastiano, forma aferetica di 'Sebastiano'[4], santo al quale è dedicata la chiesa di Masi di Vigo.
Comino
[modifica | modifica wikitesto]Nelle vicinanze di Bastianelli c'è poi la località Comino, o Maso Comin (545 m). Il toponimo, attestato già nel 1755 ("Joannes Baptista Beber, dictus da Comin"), deriva o dal cognome noneso, ma non della zona di Ton, Comini oppure da un soprannome derivante dal nome Giacomo.[9]
Baschieri
[modifica | modifica wikitesto]Tra Bastianelli e Vigo di Ton è presente la località Baschieri.
Vigo di Ton
[modifica | modifica wikitesto]La SP 124 conduce al capoluogo del comune, Vigo di Ton (482 m), conosciuto un tempo anche come "Vigo d'Anaunia". Il toponimo deriva dal latino vicus 'quartiere, vicolo', frequente nella toponomastica trentina per indicare antichi centri vicinali.[10] La Chiesa di Santa Maria Assunta era la sede della pieve di Ton.
Toss
[modifica | modifica wikitesto]La frazione di Toss (476 m) è ubicata su di un'aprica pianura coltivata a frutteti. La Chiesa di San Nicolò è ricordata nel 1584, come è suggerito dalla data impressa sul portale, e fu ricostruita nel 1769 da Antonio Bianchi da Brienno. Notevoli anche alcune abitazioni rustico-signorili, dovute alla presenza di alcune famiglie nobili rurali, come gli Zanini, i Rizzi, i Fedrizzi e i Dalla Brida.
Nosino
[modifica | modifica wikitesto]Nei pressi di Castel Thun è situata la località Nosino (Nosìn[11] in noneso). Il nome della località (558 m), attestata in documenti del XIII secolo come "Novesinum", dovrebbe derivare dal latino novus, nel senso di 'novale', 'noveto', origine similare a quella del toponimo Toss.[11]
Sabino
[modifica | modifica wikitesto]Da Toss la strada ridiscende nel fondovalle immettendosi nella SS n. 43, poco prima del ponte sul rio Pongaiola, in località Sabino (301 m). Il toponimo un tempo era ritenuto derivasse dal personale Sabinus, che però avrebbe dovuto originare 'Savino'; Anna Maria Finotti ha ipotizzato un anteriore Sablino, derivato da *sabŭlinum, da un originario sabŭlum 'sabbia'.[11]
Moncovo
[modifica | modifica wikitesto]Proseguendo da Sabino, si raggiunge Moncovo (Monkòo[9] in noneso, 311 m), attestato già nel 1554, toponimo che potrebbe derivare da mons, monte e dal deverbale di cŭbare nel senso di 'caverna'.[9]
Ceramica
[modifica | modifica wikitesto]Seguendo l'ex SS 43 c'è poi Ceramica (Zeràmika[9] in noneso, 299 m), che prende il nome dalla fabbrica di laterizi costruita dalla famiglia Dalle Case di Dimaro.
Raut
[modifica | modifica wikitesto]Scendendo da Toss si raggiunge la frazione di Raut (391 m). Il nome deriva dalla voce dialettale ràot o ràut, ovvero 'terra dissodata', dall'alto-tedesco medio riute.[11]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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5 giugno 1995 | 14 maggio 2000 | Marco Endrizzi | Lista civica | Sindaco | |
15 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Marco Endrizzi | Lista civica | Sindaco | |
10 maggio 2005 | 16 maggio 2010 | Marco Endrizzi | Lista civica | Sindaco | |
17 maggio 2010 | 10 maggio 2015 | Sandra Webber | Lista civica (Rinnoviamo Ton Insieme) | Sindaca | |
11 maggio 2015 | 21 settembre 2020 | Angelo Fedrizzi | Lista civica (Voltiamo Pagina) | Sindaco | |
22 settembre 2020 | in carica | Ivan Battan | Lista civica (Civica per Ton) | Sindaco |
Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è stato costituito nell'anno 1928 coi territori dei soppressi comuni di Masi di Vigo, Toss e Vigo d'Anaunia.[12].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b c G. Mastrelli Anzilotti, 2003, p. 373.
- ^ Hannes Obermair e Martin Bitschnau, Le notitiae traditionum del monastero dei canonici agostiniani di S. Michele all'Adige. Studio preliminare all'edizione della Sezione II del Tiroler Urkundenbuch, Studi di storia medioevale e di diplomatica, n. 18, 2000, pp. 97-171 (not. 1 [f-g, n]), ISSN 1124-1268 .
- ^ a b c Adozione dello stemma e del gonfalone del Comune di Ton (PDF), in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige, n. 32 del 10/07/1984, p. 1430.
- ^ Comune di Ton – (TN), su araldicacivica.it. URL consultato il 1º luglio 2024.
- ^ Nel 2001 erano il 17,54% dei residenti | Trentino, su trentinocorrierealpi.gelocal.it. URL consultato il 10 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
- ^ a b c d G. Mastrelli Anzilotti, 2003, p. 374.
- ^ G. Mastrelli Anzilotti, 2003, p. 376.
- ^ a b c d G. Mastrelli Anzilotti, 2003, p. 375.
- ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Eleonora Callovi & Luca Siracusano (a cura di), Guide del Trentino. Val di Non. Storia, arte, paesaggio, Trento, Temi, 2005.
- Aldo Gorfer, Le valli del Trentino. Guida geografico-storico-artistico-ambientale. Trentino occidentale, Calliano (TN), Manfrini, 1975, ISBN 978-88-7024-118-1.
- Giulia Mastrelli Anzilotti, Toponomastica trentina: i nomi delle località abitate, Trento, Provincia autonoma di Trento. Servizio Beni librari e archivistici, 2003.
- Simone Weber, Le chiese della Val di Non nella storia e nell'arte. Volume III: i Decanati di Taio, Denno e Mezzolombardo, Mori (TN), La Grafica Anastatica, 1992 (1938).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ton
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Ton
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.ton.tn.it.
- Castel Thun e dintorni, su castelthun.com.
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