Vai al contenuto

Suprema confessione

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Suprema confessione
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia, Germania Ovest
Anno1956
Durata91 min
Dati tecniciFerraniacolor
Generedrammatico, sentimentale
RegiaSergio Corbucci
SoggettoSergio Corbucci
SceneggiaturaSergio Corbucci, Luciano Lucignani, Gianni Puccini e Piero Vivarelli
ProduttoreArtur Brauner, Sergio Corbucci, Sante Chimirri
Casa di produzioneGea Cinematografica, CCC Film Artur Brauner
Distribuzione in italianoIndipendenti Regionali
FotografiaMarco Scarpelli e Luciano Trasatti
MontaggioNino Baragli
MusicheCarlo Innocenzi
ScenografiaElio Balletti
Interpreti e personaggi

Suprema confessione è un film del 1956 diretto da Sergio Corbucci.

La moglie di un direttore d'orchestra dal passato burrascoso accetta di incontrare un ricattatore in un albergo. La donna rifiuta di concedersi all'uomo, che muore cercando di fuggire dalla polizia, sopraggiunta nel frattempo. Il marito però non ha più fiducia in lei. Una malattia del figlioletto riavvicinerà i due sposi.

Il film è ascrivibile al filone dei melodrammi sentimentali, comunemente detto strappalacrime, molto in voga tra il pubblico italiano negli anni del secondo dopoguerra (1945-1955), in seguito ribattezzato dalla critica con il termine neorealismo d'appendice.

Fu co-prodotto con la Germania Ovest.

Fu il primo film a colori realizzato dal regista, con la tecnica del Ferraniacolor.

Distribuzione

[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne distribuito in Italia nel corso del 1956.

Venne in seguito distribuito anche in Spagna (4 ottobre 1957), Germania Ovest, paese co-produttore (1º novembre 1957) e Francia (7 aprile 1961).

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Cinema