Sarno
Sarno comune | |
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Palazzo San Francesco, municipio, con la statua di Mariano Abignente in piazza IV Novembre | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Salerno |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Squillante (PD) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 40°49′N 14°37′E |
Altitudine | 30 m s.l.m. |
Superficie | 40 km² |
Abitanti | 30 577[1] (31-5-2023) |
Densità | 764,43 ab./km² |
Frazioni | Episcopio, Lavorate |
Comuni confinanti | Castel San Giorgio, Lauro (AV), Nocera Inferiore, Palma Campania (NA), Quindici (AV), San Valentino Torio, Siano, Bracigliano, Striano (NA) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 84087 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 065135 |
Cod. catastale | I438 |
Targa | SA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 178 GG[3] |
Nome abitanti | sarnesi |
Patrono | San Michele Arcangelo, Maria Santissima delle Tre Corone (compatrona) |
Giorno festivo | 8 maggio (San Michele Arcangelo), 15 agosto (Maria Santissima delle Tre Corone) |
Cartografia | |
Posizione del comune di Sarno all'interno della provincia di Salerno | |
Sito istituzionale | |
Sarno è un comune italiano di 30 577 abitanti[1] della provincia di Salerno in Campania. È uno dei centri principali dell'Agro nocerino-sarnese, nella parte nord-occidentale della provincia.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]È situato in un territorio a cavallo tra le tre province di Napoli, Avellino e Salerno e occupa una posizione baricentrica rispetto ai capoluoghi campani.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Sarno fa parte geograficamente dell'Agro nocerino sarnese e si sviluppa alle falde del monte Saro e sulle rive del fiume Sarno, da cui prende il nome. La sua economia si basa principalmente sulla produzione agricola e sull'industria conserviera, in particolare di pomodori (famoso il pomodoro San Marzano dop) e olive.
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità media), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003.
Clima
[modifica | modifica wikitesto]La stazione meteorologica più vicina di cui siano disponibili i dati è quella di Napoli Capodichino. Secondo le medie mensili calcolate sul periodo 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo (gennaio) è di circa +8,1 °C, mentre quella del mese più caldo (agosto) è di circa +23,7 °C. Le precipitazioni medie annue sono di circa 1000 mm[4].
Napoli Capodichino | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 12,5 | 13,2 | 15,2 | 18,2 | 22,6 | 26,2 | 29,3 | 29,5 | 26,3 | 21,8 | 17,0 | 13,6 | 13,1 | 18,7 | 28,3 | 21,7 | 20,5 |
T. min. media (°C) | 3,8 | 4,3 | 5,9 | 8,3 | 12,1 | 15,6 | 18,0 | 17,9 | 15,3 | 11,6 | 7,7 | 5,1 | 4,4 | 8,8 | 17,2 | 11,5 | 10,5 |
Precipitazioni (mm) | 104,4 | 97,9 | 85,7 | 75,5 | 49,6 | 34,1 | 24,3 | 41,6 | 80,3 | 129,7 | 162,1 | 121,4 | 323,7 | 210,8 | 100,0 | 372,1 | 1 006,6 |
Umidità relativa media (%) | 75 | 73 | 71 | 70 | 70 | 71 | 70 | 69 | 73 | 74 | 76 | 75 | 74,3 | 70,3 | 70 | 74,3 | 72,3 |
Eliofania assoluta (ore al giorno) | 3,7 | 4,4 | 5,1 | 6,3 | 7,9 | 9,3 | 10,1 | 9,5 | 7,8 | 6,1 | 4,2 | 3,4 | 3,8 | 6,4 | 9,6 | 6,0 | 6,5 |
- Classificazione climatica di Sarno[5]:
- Zona climatica C, 1178 GG.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio di Sarno fu abitato a partire dall'epoca neolitica e fu poi sede probabilmente di diversi insediamenti indigeni (Sarrasti, Osci e Sanniti) a partire dal IX secolo a.C. e che perdurò in epoca romana fino all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Nell'VIII secolo il primo nucleo dell'attuale città di Sarno sorse ai piedi del castello fondato dal duca longobardo di Benevento. Nel 970 il precedente gastaldato fu eretto a contea e, tra X e XI secolo divenne sede vescovile.
Sarno seguì le sorti del Regno di Napoli, passato dai Normanni agli Hohenstaufen, sotto i quali il feudo fu in possesso della famiglia d'Aquino.
Durante il dominio angioino la contea fece parte dei domini della corona e alla fine del XIV secolo fu affidata ai Brunnfort. Agli inizi del secolo successivo passò agli Orsini di Nola e in seguito a Francesco Coppola, che prese parte alla congiura dei baroni. Nel XVI secolo fu in possesso dei Tuttavilla, passando poi ai Colonna, ai Barberini. Questi ultimi conti feudatari vendettero il loro feudo nel 1690 al principe Giuseppe II de' Medici di Ottajano e quindi il territorio sarnese entrò nell'orbita di quella città e di quella casata medicea, sotto cui divenne ducato, fino all'abolizione del feudalesimo nel 1810.
Dal 1806 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Salerno.
Il 5 maggio 1998[6] il comune fu colpito, insieme con i vicini centri di Quindici, Bracigliano e Siano, da un gravissimo fenomeno franoso, composto da colate rapide di fango, che interessò la metà del territorio comunale. L'evento provocò la distruzione di molte abitazioni e la morte di 137 persone nella sola Sarno.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma cittadino è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 20 giugno 1930[7] e secondo lo statuto comunale[8] è così composto:
Vi sono raffigurate le caratteristiche geografiche del luogo dato che il fiume Sarno è composto ha diverse sorgenti: le tre principali, che sono Santa Maria della Foce, Draconteo (Rio Palazzo) e Santa Marina, cui si aggiunge la quarta sorgente, Rio Cerola. L'etimologia del nome Sarno è probabilmente di origine etrusca e significherebbe "il fiume dai monti sorgente".[11]
Altro simbolo comunale è il gonfalone, concesso con regio decreto del 31 ottobre 1929[7] e descritto dallo statuto come segue:
«Drappo di colore azzurro riccamente ornato con ricami d'argento e caricato dello stemma del Comune con l'iscrizione in argento "Città di Sarno". Le parti di metallo ed i nastri sono argentati, l'asta verticale è ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Sulla freccia è inciso lo stemma del comune e sul gambo il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.[12]»
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Dal 21 giugno 1930 il comune di Sarno si fregia del titolo di Città.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa concattedrale di San Michele Arcangelo
[modifica | modifica wikitesto]Altri monumenti
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Buchy (XIX secolo), sede dell'Istituto "Gaetano Milone" in corso Vittorio Emanuele
- Palazzo Capua (XVIII secolo) in via Cavour
- Palazzo municipale (XVIII-XIX secolo), noto come Palazzo San Francesco, in piazza IV Novembre
- Palazzo Odierna in via Diego De Liguori (XVIII secolo), esso conserva affreschi del solimenesco Giuseppe Vergato[13]
- Palazzo Origo (XVIII secolo) in via Duomo 133
- Palazzo Nunziante (XVIII-XIX secolo) in via Gaetano Nunziante, con lapide commemorativa del 1893 a ricordo di Francesco Nunziante, che fu sindaco di Sarno per tre mandati
- Chiesa monumentale di San Francesco d'Assisi, Chiostro e Centro Pastorale dell'Unità Pastorale Parrocchie Centro Sarno (XIII secolo) in piazza IV Novembre
- Santuario di Maria Santissima delle Tre Corone (XVII secolo)
- Chiesa dell'Immacolata Concezione (XVIII secolo), queste ultime due in piazza Michelangelo Capua
- Basilica Insigne Collegiata di San Matteo Apostolo ed Evangelista (X secolo)
- Santuario della Beata Vergine Maria del Carmine al Castello (XII secolo)
- Chiesa di Sant'Alfonso (XVIII secolo) in via Lanzara
- Chiesa di San Sebastiano Martire in via Umberto I
- Chiesa di San Teodoro Martire in via Abignente
- Santuario Santa Maria della Foce
- Cappella di S. Nicola (XIV secolo) in via Diego De Liguori
- Cappella di S. Francesco di Paola (XVIII secolo)
- Cappella di San Francesco Saverio (XIX secolo)
- Borgo medievale di San Matteo (XI secolo), con una torre dell'antico castello
- Villa Lanzara-Del Balzo in via Lanzara con i "giardini piccoli" dall'altro lato della via
- Villa Fiscone (XX secolo) in via Giuseppe Sodano
- Scavi archeologici in località Foce
- Teatro Ellenistico-Romano in località Foce
- Monumento ai caduti della prima guerra mondiale in Piazza Garibaldi
- Monumento ai caduti in frazione Lavorate
- Monumento ai caduti in frazione Episcopio
- Monumento in memoria delle vittime dell'evento franoso del 5 Maggio 1998 in viale Margherita
- Monumento a Mariano Abignente in piazza IV Novembre, di fronte al Municipio. La tomba di Mariano Abignente si trova nella Chiesa monumentale di San Francesco d'Assisi
- Monumento a Giovanni Battista Amendola in corso Giovanni Amendola
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[14]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Gli stranieri regolari residenti a Sarno al 31 dicembre 2017 sono 2005, pari al 4,7% della popolazione[15], così ripartiti per provenienza:
- Marocco, 967
- Ucraina, 348
- Romania, 172
- Polonia, 90
- Pakistan, 71
- Cina, 61
- Bulgaria, 37
- Nigeria, 35
- Mali, 23
- Bangladesh, 22
Religione
[modifica | modifica wikitesto]La maggioranza della popolazione è di religione cristiana appartenenti principalmente alla Chiesa cattolica[16]; il comune appartiene alla diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Nella frazione di Episcopio si trova l'imponente Duomo di Sarno - Concattedrale di San Michele Arcangelo.
L'altra confessione cristiana presente è quella evangelica con due comunità[17].
Istituzioni, enti e associazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Ospedale Martiri del Villa Malta
- Centro Polifunzionale con sede dei Vigili del Fuoco (distaccamento), ARCADIS, Carabinieri settore cinofilo
- Ente Parco Regionale del Fiume Sarno
- Giudice di pace
- Pro loco
- Associazione di Protezione Civile "I Sarrastri"
- Gruppo Scout A.G.E.S.C.I. "Sarno I"
- Circolo dell'amicizia
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Scuole
[modifica | modifica wikitesto]Il primo ciclo di istruzione a Sarno si articola in tre istituti comprensivi e un circolo didattico:
- Secondo circolo didattico, cui afferiscono i plessi Cappella Vecchia, Serrazzeta e Lavorate;
- Istituto comprensivo Sarno-Episcopio (già Terzo circolo didattico), cui afferiscono i plessi Borgo, Via Sodano, Masseria della Corte, Foce ed Episcopio;
- Istituto comprensivo Giovanni Amendola in via Roma, con sezione staccata in località Lavorate, già Scuola secondaria di primo grado Giovanni Amendola (la sede di Lavorate in passato afferiva alla Scuola Media Baccelli); ad esso afferisce il plesso di scuola dell'infanzia e scuola primaria via Ticino;
- Istituto comprensivo De Amicis-Baccelli, che ha accorpato il Primo circolo didattico - cui afferiscono i plessi San Francesco Saverio (infanzia) Edmondo De Amicis (primaria), via Roma (infanzia e primaria) e Laudisio (primaria) - e la scuola secondaria di primo grado Guido Baccelli in via Matteotti.
Quanto alle scuole secondarie di secondo grado, sul territorio di Sarno sono presenti sette istituti: il liceo classico Tito Lucrezio Caro, il liceo scientifico Galileo Galilei e il liceo linguistico[18] (tutti e tre facenti parte di un unico istituto scolastico), l'Istituto Tecnico Commerciale Guido Dorso, l'Istituto Tecnico Industriale Statale Enrico Fermi (unificati in un unico istituto scolastico[19]), l'Istituto Professionale di Stato per i Servizi socio-sanitari Gaetano Milone, già Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato F. Trani e dal 2013 unito all'Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato Andrea Cuomo di Nocera Inferiore, con sede centrale a Nocera,[20] e l'Istituto Professionale dei Servizi per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, sede staccata del Profagri di Salerno.[21]
Teatri
[modifica | modifica wikitesto]Dal 2018 Sarno ha due teatri, aperti a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro:
- Teatro comunale "Luigi De Lise" in piazza 5 maggio, aperto dopo oltre vent'anni di lavori sulla piazza e nell'edificio[22];
- "Piccolo teatro" in via Gaetano Nunziante, aperto su iniziativa dell'attore e drammaturgo Franz Müller, al secolo Luigi Giurunda (Pisa 1927 - Sarno 2019[23]) e a lui intitolato dopo la dipartita.[24][25][26]
Musei
[modifica | modifica wikitesto]Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]In base al comma 2 dell'articolo 2 dello Statuto comunale di Sarno[8] sono riconosciuti come frazioni i seguenti abitati:
- Episcopio, alle pendici del monte Saro
- Lavorate, a sud est
Località
[modifica | modifica wikitesto]Altre località sono: Foce (la parte più occidentale, dove nasce uno dei rami del fiume Sarno: il nome della zona deriva dal termine latino faux, bocca), Quattrofuni (nei pressi di Lavorate), Serrazzeta (a sud-est, ai confini con la frazione Casatori di San Valentino Torio; prende il nome probabilmente da Sarrastes, l'antica popolazione che abitava il territorio[senza fonte]), San Matteo-Terravecchia (sul colle Saretto), Masseria della Corte (a sud-ovest, verso Striano), San Vito, Sant'Eramo (queste ultime due sul monte Saro, nella parte nordorientale del territorio).
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Sarno è dotata di un casello autostradale sull'A30 e ha due stazioni ferroviarie, quella della Circumvesuviana nel centrale Corso Giovanni Amendola (il "rettifilo"), capolinea della linea Napoli-Ottaviano-Sarno, e quella delle Ferrovie dello Stato in Corso Vittorio Emanuele, sulla ferrovia Cancello-Avellino.
Per Sarno passa la Strada Regionale 367 ex Strada Statale Innesto SS 18-S.Marzano-S.Valentino Torio-confine provincia.
Le strade provinciali sono:
- Strada Provinciale 6 Nocera-Sarno (che a Sarno prende il nome di Via Provinciale Amendola).
- Strada Provinciale 7/a Sarno verso Bracigliano (località Tre Valloni).
- Strada Provinciale 74 Sarno-Striano.
- Strada Provinciale 101 Sarno-Bivio Lavorate-San Mauro di Nocera Inferiore-Cicalesi-Incrocio via Durano.
- Strada Provinciale 409 Via Vecchia Striano di Sarno:Innesto ex SS 367-Confine Provincia di Napoli(Striano).
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Il sindaco di Sarno è Francesco Squillante, eletto al primo turno nel giugno del 2024. Si tratta del suo primo mandato.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Gerardo Basile | Alleanza Nazionale | sindaco | |
13 giugno 1999 | 5 maggio 2000 | Gerardo Basile | Alleanza Nazionale | sindaco | |
6 giugno 2000 | maggio 2001 | Vincenzo De Vivo | comm. pref. | ||
maggio 2001 | 10 ottobre 2003 | Giuseppe Canfora | Democratici di Sinistra | sindaco | |
ottobre 2003 | 13 giugno 2004 | Angelo Di Caprio | comm. pref. | ||
13 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Amilcare Mancusi | Forza Italia Il Popolo della Libertà | sindaco | |
7 giugno 2009 | 9 giugno 2014 | Amilcare Mancusi | Il Popolo della Libertà Forza Italia | sindaco | |
9 giugno 2014 | 12 giugno 2019 | Giuseppe Canfora | Partito Democratico | sindaco | |
13 giugno 2019 | 21 settembre 2023 | Giuseppe Canfora | Partito Democratico | sindaco | [28] |
22 settembre 2023 | 10 giugno 2024 | Eutilia Viscardi | Partito Democratico | sindaco ff | |
10 giugno 2024 | in carica | Francesco Squillante | Lista civica - Base Popolare | sindaco |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Abergavenny, dal 1998
Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]La gestione del ciclo dell'acqua è affidato all'ATO 3 Sarnese Vesuviano.
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Impianti sportivi
[modifica | modifica wikitesto]- Stadio Felice Squitieri, in via Cannellone (capienza oltre 4000 spettatori). L'impianto sportivo ospita le partite interne della principale squadra di calcio cittadina, la Sarnese e dell'U.S.D. Intercampania.
- Stadio comunale Eleno Aniello Viscardi,[29] sito in via Vecchia Lavorate, campo di gioco dell'A.S.D. Lavorate Calcio.
- PalaFinamore; sito in via Cannellone , ospita le partite casalinghe della squadra locale di pallacanestro e di quella di Calcio a Cinque Femminile
- Circuito internazionale di karting Napoli, ubicato in via Sarno-Palma.
Società Sportive
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]- Sarnese: società sportiva fondata nel 1926, è la principale squadra calcistica della città; rifondata nel 2013, scioltasi e ricostituitasi nel 2019. Ha militato diverse volte in Serie D, categoria nella quale militerà nel campionato 2024-25.
- Seconda Categoria Campania.[30] U.S.D. Intercampania: fondata nel 1981, milita nel Girone F della
- [31] A.S.D Lavorate Calcio: rifondata nel 2013 sulle ceneri della vecchia Lavoratese, milita in Prima Categoria Campania.
- 2017 che ha disputato per alcuni anni il campionato di Promozione regionale[32]. A.S.D. Real Sarno: società fondata nel
- [33] A.S.D. Angels Episcopio: che disputa il campionato di Seconda Categoria Campania
Pallacanestro
[modifica | modifica wikitesto]- Virtus Sarno: squadra fondata nel 2024 per continuare la tradizione cestistica della città, che parteciperà per la stagione 2024-2025 al campionato di Serie C Campania.
Calcio a 5 Femminile
[modifica | modifica wikitesto]- [34]. Sarno: squadra di calcio a 5 femminile attiva dai primi anni dieci del duemila, che nella stagione 2023-2024 ha ottenuto la promozione per il campionato di Serie B
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2009).
- ^ Classificazioni climatiche della Campania (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2009).
- ^ 5 maggio 1998 (GIF).
- ^ a b Sarno, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 19 aprile 2023.
- ^ a b Nuovo statuto comunale adottato nel 2015 (PDF).
- ^ Provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 8323 del 20 giugno 1930, iscritto nel registro della Consulta Araldica in data 21 giugno 1930
- ^ Orazio Mezzetti, Costanza e vigilanza nello stemma araldico della città di Sarno, su risorgimentonocerino.it, 20 maggio 2020. URL consultato il 19 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2023).
- ^ Vincenzo Amorosi, Le allegorie nello stemma della città di Sarno, 1998.
- ^ Provvedimento emanato da Vittorio Emanuele III, Re d'Italia, in data 31 ottobre 1929.
- ^ Salvatore D'Angelo, Un interessante e prezioso dipinto del 1734 di un solimenesco finora sconosciuto nella casa palagiata degli Odierna., in Franco, De Martino e Odierna, pp. 323-334
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Dati Istat al 31 dicembre 2017, su demo.istat.it. URL consultato il 27 marzo 2019.
- ^ Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno
- ^ Evangelici.net - Indirizzi utili, su evangelici.net. URL consultato l'8 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2012).
- ^ Sito del Liceo Tito Lucrezio Caro.
- ^ Copia archiviata, su iisfermisarno.gov.it. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).
- ^ Copia archiviata, su istitutosuperiorecuomomilone.gov.it. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).
- ^ Copia archiviata, su profagrisalerno.gov.it. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).
- ^ [1]
- ^ [2]
- ^ [3]
- ^ [4]
- ^ [5]
- ^ Manutenzione troppo costosa Rimossa la fontana in piazza - Cronaca - la Città di Salerno.
- ^ Decaduto.
- ^ [6]
- ^ Scheda Intercampania, su tuttocampo.it.
- ^ Scheda squadra Lavorate Calcio - Tuttocampo.it, su www.tuttocampo.it. URL consultato l'11 aprile 2023.
- ^ Scheda squadra Real Sarno - Tuttocampo.it, su www.tuttocampo.it. URL consultato il 16 agosto 2024.
- ^ Scheda squadra Angels Episcopio - Tuttocampo.it, su www.tuttocampo.it. URL consultato l'11 aprile 2023.
- ^ Scheda squadra Progetto Sarno Futsal - Tuttocampo.it, su www.tuttocampo.it. URL consultato il 16 agosto 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Silvio Ruocco, Storia di Sarno e dintorni, 3 voll., 1ª ed., Sarno, M. Gallo e figli, 1946-1958.
- Silvio Ruocco, Storia di Sarno e dintorni, 3 voll., 2ª ed., Sarno, Buonaiuto, 1999-2001.
- Alfredo Franco, Marialuisa Squitieri, Armando Miranda, Gaetana Mazza, Massimiliano Martorelli, Studi Storici Sarnesi dal Quattrocento al Cinquecento, a cura di Alfredo Franco, collana Studi Storici Sarnesi, presentazione di Francesco Senatore, vol. 1, Benevento, Il Chiostro, 2012, ISBN 9788889457405, ISSN 2785-1249 .
- Alfredo Franco, Francesco De Martino e Agostino Odierna (a cura di), L'affermazione dei "civili": il caso degli Hodierna, collana Studi Storici Sarnesi, vol. 2, Torre del Greco, ESA, 2020, ISBN 9788899472474, ISSN 2785-1249 .
- Alfredo Franco, Regime delle acque e organizzazione del territorio nell'Italia medievale : percorsi di ricerca su Sarno, sui Lagni di Nola e sulla regione di Fondi, collana Studi Storici Sarnesi, vol. 3, Torre del Greco, ESA, 2021, ISBN 9788899742621, ISSN 2785-1249 .
- Alfredo Franco e Roberto Celentano (a cura di), L’ascesa dai casali alla civitas. Saggi su inurbamento e promozione sociale nel Mezzogiorno tra medioevo ed età moderna attraverso le vicende dei De Soldano, collana Studi Storici Sarnesi, vol. 4, Torre del Greco, ESA, 2023, ISBN 9788899742751, ISSN 2785-1249 .
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Sarno (fiume)
- Canale Conte di Sarno
- Agro nocerino sarnese
- Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno
- Alluvione di Sarno e Quindici del 1998
- Duomo di Sarno
- Parco regionale Bacino Idrografico del fiume Sarno
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sarno
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comunesarno.it.
- Sarno (Salerno), su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Sarno, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Sarno notizie.
- VIDEO - Sarno - Frana 5 maggio 1998: la tragedia, le lacrime, i racconti.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 146641709 · SBN MUSL003096 · LCCN (EN) n85066001 · GND (DE) 4505902-0 · J9U (EN, HE) 987007555468705171 |
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