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S-75

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S-75
SA-2 Guideline
Un S-75 rumeno in fase di accelerazione durante ŞOIMUL 2007; Capu Midia, 2007.
Descrizione
Tiposistema SAM a medio raggio
Impiegodifesa aerea
Sistema di guidaradar
ProgettistaUnione Sovietica (bandiera) Lavočkin OKB
Impostazione1953
In servizio1956
Ritiro dal servizio1980
Utilizzatore principaleUnione Sovietica (bandiera) URSS
Altri utilizzatoriVietnam (bandiera) Vietnam
Egitto (bandiera) Egitto
Corea del Nord (bandiera) PRK
Polonia (bandiera) Polonia
Cina (bandiera) Cina
Sviluppato dalS-25
Peso e dimensioni
Peso2.300 kg
Lunghezza10,7 m
Diametro0,7 m
Prestazioni
Gittata30 km (V-750V)
45 km (V-750M)
Tangenza25.000 m
Velocità massima3 Mach
Motorea razzo
Testataconvenzionale
nucleare
notedati relativi alla versione: S-75A
dati tratti da: Museo Aviazione Rimini[1]
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L' S-75 (in cirillico: С-75; nome in codice NATO: SA-2 Guideline ), talvolta denominato Dvina, è un sistema missilistico terra-aria di fabbricazione sovietica, entrato in servizio nel 1957 e sviluppato in numerose varianti in grado di ingaggiare bersagli fino a 45 km di distanza e 25.000 m di altezza, è stato probabilmente il sistema di difesa aerea più venduto di sempre.

Primo sistema missilistico terra-aria in grado di abbattere con successo un velivolo, un Martin RB-57D Canberra delle forze di Taiwan in volo sulla Cina nell'ottobre 1959,[2] rimase a lungo nell'ombra al fine di proteggerne il programma di sviluppo dalle intelligence occidentali.

L'S-75 raggiunse la fama internazionale quando il 1º maggio 1960 abbatté un aereo spia statunitense in volo al di sopra dei territori dell'Unione Sovietica.[2] Schierato a Cuba durante la celebre crisi missilistica, il 27 ottobre 1962 abbatté un altro U-2 in volo sull'isola caraibica.[2]

Utilizzato massicciamente dalle forze del Vietnam del Nord per difendere Hanoi ed Haiphong dai bombardamenti statunitensi, l'S-75 venne impiegato anche nel corso della Seconda Guerra del Golfo del 2003 che risulta esser stato, al 2021, il suo ultimo impiego in battaglia.

In servizio in numerose forze armate africane ed asiatiche, è stato radiato dalle forze missilistiche dell'URSS nel 1980.

  1. ^ https://www.museoaviazione.com/portfolio-items/sistema-missilistico-sam-2/
  2. ^ a b c Steven J. Zaloga, Red SAM: The SA-2 Guideline Anti-Aircraft Missile, Osprey Publishing, 2007, p. 11, ISBN 978-1-84603-062-8.
  3. ^ Jeremy Binnie, Ethiopia turns S-75 SAMs into self-propelled systems, su IHS Jane's 360, IHS Jane's. URL consultato il 4 maggio 2016 (archiviato il 5 maggio 2016).
  4. ^ Archived copy, su presstv.com. URL consultato il 17 aprile 2011 (archiviato il 29 ottobre 2013).
  5. ^ The Libyan SAM Network, su geimint.blogspot.com, 11 maggio 2010. URL consultato il 21 febbraio 2011 (archiviato il 13 maggio 2011).
  6. ^ Viney Kapila, The Indian Air Force, a Balanced Strategic and Tactical Application, Prabhat Prakashan, 2002, ISBN 978-81-87100-99-7.
  7. ^ Steven Zaloga, Red SAM: The SA-2 Guideline Anti-Aircraft Missile, Osprey Publishing, 2007, p. 40, ISBN 978-1-84603-062-8.

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