Papavero

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Papaveri sul Lago di Ginevra, Montreux
Wild Poppy in Behbahan
Papavero selvatico a Behbahan

Il papavero è una pianta da fiore della sottofamiglia Papaveroideae appartenente alla famiglia delle Papaveraceae . I papaveri sono piante erbacee, spesso coltivate per i loro fiori colorati. Una specie in particolare di papavero, Papaver somniferum, è alla base della miscela narcotica dell'oppio, contenente potenti alcaloidi medicinali (tra cui anche morfina). Tale sostanza è stata utilizzata fin dall'antichità come droga medicinale, ricreativa, analgesica e narcotica . Produce anche semi commestibili talvolta utilizzati in ambito culinario. Dopo la guerra di trincea nei campi di papavero delle Fiandre, in Belgio, durante la prima guerra mondiale, i papaveri sono diventati un simbolo del ricordo dei soldati morti durante la guerra, soprattutto nel Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda e altri regni del Commonwealth .[1]

Wild Poppy in Mazandaran, Iran
Papavero selvatico a Mazandaran

I papaveri sono piante erbacee di breve durata, possono essere annuali, biennali o anche perenni. Alcune specie sono monocarpiche e muoiono dopo la fioritura. Il papavero può oltrepassare il metro di altezza ed avere fiori larghi fino a 15 cm di diametro. I fiori delle specie selvatiche (non delle cultivar) hanno 4 o 6 petali, molti stami che formano un vistoso vortice al centro del fiore ed un pistillo composto da molti carpelli fusi. I petali presentano molti colori vistosi, ed alcuni presentano delle macchie nere alla base. I petali sono accartocciati all'inizio della fioritura, mentre al termine rimangono distesi fino alla loro caduta. Nelle zone temperate i papaveri fioriscono dalla primavera ad inizio estate.[2] La maggior parte delle specie secernono lattice quando vengono ferite. Le api usano i papaveri come fonte di polline . Il polline del papavero orientale, Papaver orientale, è blu scuro, mentre quello del papavero comune o rosalaccio ( Papaver rhoeas ) è dal grigio al verde scuro.[3] Il papavero da oppio, Papaver somniferum, cresce spontaneamente nell'Asia orientale e meridionale e nell'Europa sudorientale. Si ritiene che abbia avuto origine nella regione del Mediterraneo.[4]

Un Glaucium flavum in fiore

I papaveri appartengono alla sottofamiglia Papaveroideae, che comprende i seguenti generi:

Usi e coltivazione

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Steli di papavero accanto a vasetti di semi di papavero blu, grigi e bianchi utilizzati per i dolci.

I fiori della maggior parte delle specie di papavero sono ampiamente coltivati come piante ornamentali annuali o perenni. Ciò ha portato alla nascita di una serie di cultivar importanti dal punto di vista commerciale, come il papavero Shirley, una cultivar di Papaver rhoeas e le forme semidoppie o doppie (flore plena) del papavero da oppio Papaver somniferum e del papavero orientale ( Papaver orientale ).

I semi di papavero sono ricchi di oli, carboidrati, calcio e proteine . L'olio di papavero viene spesso utilizzato come olio da cucina, olio per condimenti per l'insalata o in prodotti come la margarina. L'olio di papavero può anche essere aggiunto alle spezie per dolci o pane. I prodotti a base di papavero vengono utilizzati anche in diverse pitture, vernici e alcuni cosmetici.[4]

Coltivatori di papavero intervistati in un campo di papaveri.

Alcune specie vengono coltivate a scopo farmaceutico od alimentare. Il papavero da oppio è ampiamente coltivato e la sua produzione mondiale è monitorata da agenzie internazionali. Viene utilizzato per la produzione di lattice e di oppio, il principale precursore di oppiacei narcotici e analgesici come la morfina, l'eroina e la codeina .[senza fonte]

Medicina tradizionale

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I semi di papavero contengono piccole quantità sia di morfina che di codeina,[5] che hanno effetti antidolorifici. I semi di papavero e gli oli possono anche risultare non narcotici, poiché a passare da circa 20 giorni dopo l'apertura del fiore, la morfina non è più presente.[4] La coltivazione del papavero è severamente regolamentata in tutto il mondo, ad eccezione dell'India dove viene prodotta legalmente la gomma da oppio, che contiene anche l'analgesico tebaina.[6]

Il Papaver somniferum fu addomesticato dalle popolazioni indigene dell'Europa occidentale e centrale tra il 6000 e il 3500 a.C.[7] Si ritiene tuttavia che le sue origini risalgano ai Sumeri, dove venne riconosciuto il primo utilizzo dell'oppio.[8] I papaveri vennero poi esportati tramite la via della seta.[9] Sono state scoperte brocche che ricordano baccelli di semi di papavero con tracce di oppio e il fiore è apparso in gioielli e su opere d'arte nell'antico Egitto, datate 1550–1292 aC.[10][11]

L'eradicazione della coltivazione del papavero avvenne all'inizio del 1900 attraverso conferenze internazionali a causa di problemi di sicurezza associati alla produzione di oppio. Negli anni '70 la guerra americana alla droga prese di mira la produzione turca della pianta, portando ad un'opinione popolare più negativa degli Stati Uniti[12]

Cultura generale

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Il nome femminile in inglese Poppy deriva dal nome del fiore.[13]

Sul retro della banconota macedone da 500 denari, emessa nel 1996 e nel 2003, è raffigurato un fiore di papavero[14] Il papavero fa parte anche dello stemma della Macedonia del Nord.

Il Canada emise quarti di dollaro speciali (monete da 25 centesimi) con un papavero rosso sul retro negli anni 2004, 2008, 2010 e 2015. Il quarto canadese del 2004 fu la prima moneta colorata in circolazione al mondo.[15]

Campo con papaveri, 1889, di Vincent van Gogh

I papaveri sono stati a lungo usati come simbolo di sonno, pace e morte. Sonno poiché l'oppio da essi estratto ha un effetto sedativo. Morte a causa del comune colore rosso sangue del papavero rosso in particolare.[16] I papaveri usati come emblemi sulle lapidi simboleggiano il sonno eterno. Questo simbolismo è stato evocato nel romanzo per bambini di L. Frank Baum del 1900 Il meraviglioso mago di Oz, in cui un magico campo di papaveri minacciava di far dormire i protagonisti per sempre.[17] Un'interpretazione dei papaveri nella mitologia classica è che il colore scarlatto brillante significhi una promessa di resurrezione dopo la morte.[18]

Il papavero rosso è ufficiosamente considerato il fiore nazionale dell'Albania, ciò è dovuto ai suoi colori rosso e nero, gli stessi dei colori della bandiera del paese.[19] I papaveri rossi sono anche il fiore nazionale della Polonia. Il papavero della California, Eschscholzia californica, è il fiore dello stato della California. [20]

Commemorazione dei caduti in guerra

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Un papavero commemorativo canadese indossato sul risvolto.

In Canada, Regno Unito, Australia, Sud Africa e Nuova Zelanda, i papaveri artificiali (plastica in Canada, carta nel Regno Unito, Australia, Sud Africa, Malta e Nuova Zelanda) vengono indossati per commemorare i caduti in guerra.[1] In Nuova Zelanda e Australia, i soldati vengono commemorati anche durante l'ANZAC Day (25 aprile),[21] sebbene il papavero sia ancora comunemente indossato durante il Giorno della Memoria. La poesia "In Flanders Fields"("Nei Campi delle Fiandre") del chirurgo e soldato canadese John McCrae fa riferimento a questa ricorrenza ed al valore simbolico che i papaveri rossi assumono per i canadesi. Indossare i papaveri è un'usanza dal 1924 negli Stati Uniti.[22] Moina Michael della Georgia è considerata la fondatrice del Memorial Poppy negli Stati Uniti.[23][24][25]

  1. ^ a b (EN) Why We Wear Poppies On Remembrance Day, su Imperial War Museums. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  2. ^ (EN) James E. Simon, Alena F. Chadwick e Lyle E. Craker, Herbs: An Indexed Bibliography, 1971-1980: the Scientific Literature on Selected Herbs, and Aromatic and Medicinal Plants of the Temperate Zone, Elsevier, 1984, ISBN 978-0-444-99626-8. URL consultato l'8 febbraio 2024.
  3. ^ Dorothy Hodges, The pollen loads of the honeybee, Bee Research Association Ltd., London, 1952.
  4. ^ a b c (EN) A. Ashri, Oil Crops of the World: Their Breeding and Utilization, a cura di Gerhard Röbbelen e R. Keith Downey, New York, McGraw-Hill, 1989 [1989], pp. 388-393, ISBN 0070530815.
  5. ^ (EN) Claire Meadway, Steve George e Robin Braithwaite, Opiate concentrations following the ingestion of poppy seed products – evidence for `the poppy seed defence', in Forensic Science International, vol. 96, n. 1, 1998, pp. 29-38, DOI:10.1016/s0379-0738(98)00107-8, ISSN 0379-0738 (WC · ACNP), PMID 9800363.
  6. ^ dor.gov.in, https://dor.gov.in/narcoticdrugspsychotropic/licensed-cultivation-opium#:~:text=India%20is%20one%20of%20the,as%20morphine,%20codeine%20and%20thebaine.. URL consultato il 17 novembre 2022.
  7. ^ Jared Diamond, Guns, Germs, and Steel: The Fates of Human Societies, W W Norton & Co, 1997, p. 101, ISBN 978-0-393-03891-0.
  8. ^ (EN) M J Brownstein, A brief history of opiates, opioid peptides, and opioid receptors., in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 90, 15 giugno 1993, Bibcode:1993PNAS...90.5391B, DOI:10.1073/pnas.90.12.5391, ISSN 0027-8424 (WC · ACNP), PMID 8390660.
  9. ^ (EN) www.deamuseum.org, https://www.deamuseum.org/ccp/opium/history.html. URL consultato il 20 novembre 2018.
  10. ^ www.brooklynmuseum.org, https://www.brooklynmuseum.org/opencollection/objects/3198. URL consultato il 20 novembre 2018.
  11. ^ (PL) melbakes.pl, https://melbakes.pl/baza-wiedzy/pochodzenie-i-historia-maku/. URL consultato il 20 novembre 2018.
  12. ^ (EN) Kyle T. Evered, “Poppies Are Democracy!” a Critical Geopolitics Of Opium Eradication And Reintroduction In Turkey, in Geographical Review, vol. 101, n. 3, Taylor & Francis, 2011, DOI:10.1111/j.1931-0846.2011.00098.x, ISSN 0016-7428 (WC · ACNP), PMID 22164875.
  13. ^ babynames.co.uk, https://www.babynames.co.uk/meaning_origin_name_Poppy.htm. URL consultato il 16 August 2015.
  14. ^ National Bank of the Republic of Macedonia. Macedonian currency. Banknotes in circulation: 500 Denars Archiviato l'8 aprile 2009 in Internet Archive. (1996 issue) & 500 Denars Archiviato l'8 aprile 2009 in Internet Archive. (2003 issue). – access date 30 March 2009
  15. ^ Copia archiviata, su www.mint.ca. URL consultato il 7 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2022).
  16. ^ (EN) www.poppymythology.com, https://www.poppymythology.com/. URL consultato il 12 dicembre 2023.
  17. ^ L. Frank Baum, Michael Patrick Hearn, The Annotated Wizard of Oz, p. 173, ISBN 0-517-50086-8
  18. ^ Robert Graves, The Greek Myths, 24. 15 p. 96, ISBN 0-14-001026-2
  19. ^ (EN) James B. Minahan, The Complete Guide to National Symbols and Emblems, Bloomsbury Publishing, 29 dicembre 2009, pp. 301-302, 304, ISBN 978-0-313-34497-8.
  20. ^ (EN) California Poppy, su wildlife.ca.gov. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  21. ^ Graham Seal, Inventing Anzac: the digger and national mythology, Univ. of Queensland Press, 2004, pp. 105–, ISBN 978-0-7022-3447-7.
  22. ^ The American Legion, https://www.legion.org/troops/216371/legion-family-flower-remembrance.
  23. ^ Copia archiviata, su cal-mum.com. URL consultato l'8 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2016).
  24. ^ World Book e Inc, The World Book dictionary, World Book.com, 2003, pp. 1622–, ISBN 978-0-7166-0299-6.
  25. ^ United States of America Congressional Record, Government Printing Office, 13 February 2009, pp. 10121–, ISBN 9780160825637.

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