Oscar Mammì
Oscar Mammì | |
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Ministro delle poste e delle telecomunicazioni | |
Durata mandato | 29 luglio 1987 – 13 aprile 1991 |
Capo del governo | Giovanni Goria Ciriaco De Mita Giulio Andreotti |
Predecessore | Antonio Gava |
Successore | Carlo Vizzini |
Ministro per i rapporti con il Parlamento | |
Durata mandato | 4 agosto 1983 – 18 aprile 1987 |
Capo del governo | Bettino Craxi |
Predecessore | Lucio Gustavo Abis |
Successore | Gaetano Gifuni |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 5 giugno 1968 – 22 aprile 1992 |
Legislatura | V, VI, VII, VIII, IX, X |
Gruppo parlamentare | Repubblicano |
Circoscrizione | Roma |
Incarichi parlamentari | |
VII legislatura:
X legislatura:
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Repubblicano Italiano |
Titolo di studio | Laurea in scienze economiche e commerciali |
Professione | Bancario |
Oscar Mammì (Roma, 25 ottobre 1926 – Roma, 10 giugno 2017[1]) è stato un politico italiano, esponente del Partito Repubblicano Italiano, Ministro delle poste e delle telecomunicazioni dal 1987 al 1991. Al suo nome è legata la prima legge organica sull'emittenza radiotelevisiva, comprensiva della disciplina sulla pubblicità, sui "tetti" antitrust e sugli "incroci" con l'editoria tradizionale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Roma nel 1926, dopo essersi laureato in scienze economiche, divenne funzionario di banca[2] ed un esponente del Partito repubblicano (PRI), quindi deputato dalla quinta alla decima legislatura e più volte ministro.
Dal 1959 fece parte della direzione nazionale del Partito Repubblicano[2].
Dal 1962 fu consigliere comunale di Roma, quindi assessore[2]. Come pubblico ufficiale, il 27 giugno 1963 celebrò il matrimonio 'segreto' tra Palma Bucarelli e Paolo Monelli[3]. Fu eletto deputato per il PRI nel 1968, rieletto nel 1972 e nel 1976.
Nella VI legislatura venne incaricato Presidente della commissione interni[2]. Fu rieletto nel 1979 e riconfermato Presidente della commissione interni. Quindi fu eletto presidente del gruppo parlamentare repubblicano.[2]
Fu rieletto nuovamente deputato nel 1983, nel 1987, nel 1992[2]. Fu incaricato Sottosegretario all'industria nel terzo governo Rumor e nel governo Colombo[2].
Successivamente, Mammì fu ministro per i Rapporti con il Parlamento nel primo e nel secondo governo Craxi; quindi fu ministro delle Poste nei governi Goria, De Mita e Andreotti VI[2].
Porta il suo nome la legge del 1990 che regolamentò per la prima volta il sistema radiotelevisivo italiano.
Incarichi al Comune di Roma
[modifica | modifica wikitesto]Carica | Inizio carica | Fine carica | Note |
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1 Consigliere | 12 luglio 1962 | 27 aprile 1966 | [4] |
2 Assessore effettivo | 17 luglio 1962 | 1º agosto 1966 | [4] |
3 Consigliere | 28 luglio 1966 | 28 aprile 1971 | [4] |
4 Assessore effettivo | 1º agosto 1966 | 6 maggio 1969 | [4] |
5 Consigliere | 28 giugno 1971 | 12 ottobre 1971 | [4] |
6 Consigliere | 3 luglio 1976 | 6 maggio 1981 | [4] |
7 Consigliere | 10 luglio 1981 | 19 febbraio 1982 | [4] |
8 Consigliere | 5 giugno 1985 | 16 dicembre 1986 | [4] |
9 Consigliere | 18 novembre 1989 | 20 aprile 1993 | [4] |
10 Assessore | 4 aprile 1993 | 7 aprile 1993 | [4] |
Controversie
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1993 la procura di Roma aprì il lungo filone di indagini sulla cosiddetta Tangentopoli del ministero delle Poste[5]: il 21 maggio dello stesso anno l'ex ministro delle Poste Mammì ricevette un avviso di garanzia per ricettazione e violazione della legge sul finanziamento ai partiti[6][7][8].
Nel giugno del 1997, il sequestro preventivo disposto dal GIP Guglielmo Muntoni, nei confronti dell'Olivetti di Carlo De Benedetti[9], fermò il Pubblico ministero Maria Cordova che aveva chiesto precedentemente il rinvio a giudizio, oltre che per l'ex presidente dell'Olivetti, anche per altre 86 persone, tra cui, l'ex segretario del Partito repubblicano, Giorgio La Malfa, l'ex ministro Mammì, l'ex segretario del Psi Bettino Craxi, l'ex ministro democristiano Paolo Cirino Pomicino, nonché per alti funzionari del ministero delle poste e imprenditori.
Un anno dopo (1998), in un'ordinanza di dieci pagine, il gip del tribunale di Roma, Guglielmo Muntoni, rinvierà al Tribunale dei ministri il compito di dover giudicare gli ex ministri Mammì e Vizzini sulla vicenda[10].
La controversia si concluderà con il proscioglimento nel 2000: il Tribunale dei ministri valutò la parte relativa ai ministri delle poste e telecomunicazioni, in carica negli anni in cui erano state fatte le forniture di macchinari e software sotto accusa, ritenendo di non dover procedere nei confronti di Oscar Mammì e Carlo Vizzini. E nel 2005 la revoca, per errore di fatto, nella parte in cui si condannava il consulente del ministro, Davide Giacalone, al risarcimento del danno arrecato alle Poste italiane[11].
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]Fu il suocero del noto autore televisivo e critico cinematografico Marco Giusti[12], marito della figlia Alessandra, pure lei critico cinematografico del settimanale l'Espresso.
Nel 2005 ha interpretato il ruolo dell'Innominato nella fiction televisiva Walter e Giada, ispirata al romanzo I promessi sposi, prodotta dalla Endemol e trasmessa da Rai 3. Mammì si è espresso positivamente sull'insolita esperienza: "Mi sono molto divertito. Nella vita ho fatto il bancario, il deputato, il ministro, ora voglio fare l'attore"[13].
Scritti
[modifica | modifica wikitesto]- Libri
- Fra governo e parlamento; intervista di Davide Giacalone; prefazione di Giovanni Spadolini; introduzione di Stefano Passigli, Firenze, Passigli, 1987. ISBN 88-368-0106-4
- Il popolo romano e la Repubblica del 1849, Roma, Le città, 1989.
- Nel mio piccolo: 99 aforismi, Firenze, Passigli, 1990. ISBN 88-368-0198-6
- Tornare alla politica; prefazione di Antonio Maccanico, Firenze, Passigli, 1992.
- Dello scopone, ovvero Il gioco della politica, Milano, Mursia, 2000. ISBN 88-425-2738-6
- Prefazioni, introduzioni
- Davide Giacalone, La guerra delle antenne, Milano, Sperling & Kupfer, 1992. ISBN 88-200-1269-3
- Benito Bogliari, Come utilizzare i servizi postali: manuale pratico per imprese e privati, Milano, Il sole-24 ore, 1990. ISBN 88-7187-053-0
- Alfonso Contaldo e Teresa Maria Mazzatosta, La regola e la frontiera: la televisione degli anni Novanta, Roma, Bonacci, 1993. ISBN 88-7573-255-8
- Assunta Maria Sansone, La casina del Curato o di Raffaello, Roma, Edizioni del Circolo della Pipa, 1997.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Morto Oscar Mammì, padre della prima legge sul sistema radio televisivo, in Corriere della Sera, 10 giugno 2017. URL consultato il 10 giugno 2017.
- ^ a b c d e f g h I.N.I., Repubblica italiana, 1948-1998: 50 anni di Parlamento, governi, istituzioni, La navicella / INI, Istituto nazionale dell'informazione, Roma, Editoriale italiana, 2000, ISBN 88-86922-11-6.
- ^ Rachele Ferrario, Regina di quadri: vita e passioni di Palma Bucarelli , Milano, Mondadori, 2010, ISBN 978-88-04-59549-6.
- ^ a b c d e f g h i j Elenco amministratori del Comune di Roma e di Roma Capitale (PDF), in comune.roma.it.
- ^ Chiesti 160 rinvii a giudizio per lo scandalo alle Poste, in repubblica.it, 21 gennaio 2001. URL consultato il 23 settembre 2018.
- ^ Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto (a cura di), Storia d'Italia , VI, Roma-Bari, Laterza, 1995, p. 657, ISBN 88-7179-247-5.
- ^ Milano, vuota il sacco il portaborse di Mammì, in repubblica.it, 21 maggio 1993. URL consultato il 23 settembre 2018.
- ^ Carol Mershon e Gianfranco Pasquino (a cura di), Politica in Italia: i fatti dell'anno e le interpretazioni : edizione 1994, Bologna, Il mulino, 1994, p. 27, ISBN 88-15-04581-3.
- ^ Sequestro miliardario per l'Olivetti bloccati i crediti con l'Ente Poste, in repubblica.it, 11 giugno 1997. URL consultato il 23 settembre 2018.
- ^ Telefonia al tribunale dei ministri, in milanofinanza.it, 28 giugno 1998. URL consultato il 23 settembre 2018.
- ^ Sezione I giurisdizionale centrale, Sentenza 5 gennaio 2005, n. 1, in eius.it. URL consultato il 23 settembre 2018.
- ^ Vedi: E ora i coatti pensano al conto in banca articolo di Aldo Grasso, Corriere della Sera, 11 luglio 1999, p. 37, Archivio storico.
- ^ Vedi l'articolo Walter e Giada come Renzo e Lucia. Su RaiTre il reality "post-neorealista", la Repubblica Spettacoli & Cultura, 15 luglio 2005.URL visitato il 7/08/2012
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Oscar Mammì
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oscar Mammì
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La scheda di Camera.it, su legislature.camera.it.
- Oscar Mammì. Dalla politica allo spettacolo Archiviato il 29 maggio 2012 in Internet Archive. articolo di Massimo Emanuelli su Mammì attore nella fiction televisiva Walter e Giada. Dal sito "Radio TV Libere". URL visitato il 7/08/2012
Controllo di autorità | VIAF (EN) 31066799 · ISNI (EN) 0000 0000 3085 9108 · SBN CFIV081586 · LCCN (EN) n87908744 |
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