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NGC 228

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NGC 228
Galassia a spirale
NGC 228 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreÉdouard Stephan
Data10 ottobre 1879 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneAndromeda
Ascensione retta00h 42m 54.5s [2]
Declinazione23° 30′ 11″ [2]
Distanza339,7 mega anni luce (104,15 Mpc) [1][2] a.l.  
Magnitudine apparente (V)13,7 [3]
nella banda B: 14,5 [3][4]
Redshift+0,024654 ± 0,000012 [2]
Luminosità superficiale14,00 [3]
Angolo di posizione126° [3]
Velocità radiale7391 ± 4 [2][4] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
Classe(R)SB(r)ab [2], SBab [3], (R)SAB(rs)ab? [1]
Dimensioni121 420 al (37 229 pc) a.l. [2][3]  
Altre designazioni
PGC 2563
UGC 458
MCG 04-02-48
ZWG 479.62
IRAS 00401+2313 [2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 228
Categoria di galassie a spirale

NGC 228 è una galassia a spirale barrata situata nella costellazione di Andromeda.[1][2]

La galassia ha una classe di luminosità I-II e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2] NGC 228 è contornata da un anello, come indica la (R) posta davanti al suo tipo morfologica nella classe di appartenenza.

Data la sua luminosità superficiale pari a 14,00, NGC 228 può essere classificata come una galassia a bassa luminosità superficiale (nella letteratura in lingua inglese abbreviata in LSB, acronimo di Low Surface Brightness). Le galassie LSB sono galassie di tipo diffuso (D) con una luminosità superficiale inferiore di almeno una magnitudine a quella del cielo notturno circostante.

NGC 228 è stata scoperta il 10 ottobre 1879 dall'astronomo francese Édouard Stephan.[1]

Le galassie NGC 228 e NGC 229 sono state scoperte nel corso della stessa notte da parte di Édouard Stephan. Si trovano visualmente ravvicinate nella volta celeste e hanno distanze simili dalla nostra Via Lattea. Pertanto formano una coppia di galassie.

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 228, su cseligman.com. URL consultato il 30 marzo 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i j NED results for object NGC 0228, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 30 marzo 2024.
  3. ^ a b c d e f g (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 200 à 299, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 30 marzo 2024.
  4. ^ a b c SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 30 marzo 2024.

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