Monterenzio
Monterenzio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Città metropolitana | Bologna |
Amministrazione | |
Sindaco | Davide Lelli (lista civica Bene Comune) dall'8-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 44°17′46.59″N 11°25′38.85″E |
Altitudine | 207 m s.l.m. |
Superficie | 105,26 km² |
Abitanti | 6 121[1] (31-01-2024) |
Densità | 58,15 ab./km² |
Frazioni | Bisano, Cà di Bazzone, Cassano, Castelnuovo, Farneto, Pizzano, Rignano, San Benedetto del Querceto, San Clemente, Sassuno, Savazza, Vignale, Villa Sassonero, Farneto, Cà del Vento, Villa di Cassano, Bisano, Cà Merla, Cà Corradini, Fiumetto |
Comuni confinanti | Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel San Pietro Terme, Firenzuola (FI), Loiano, Monghidoro, Ozzano dell'Emilia, Pianoro |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 40050 |
Prefisso | 051 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 037041 |
Cod. catastale | F597 |
Targa | BO |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 490 GG[3] |
Nome abitanti | monterenziani |
Patrono | Cristo Re |
Giorno festivo | terza domenica di novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Monterenzio nella città metropolitana di Bologna | |
Sito istituzionale | |
Monterenzio (Måntränz in dialetto bolognese cittadino[4], Muntarènzi in dialetto bolognese montano medio) è un comune italiano di 6 121 abitanti[1] della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna. È uno dei cinque comuni membri dell'Unione dei comuni Savena-Idice.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il comune si estende lungo l'alta vallata del fiume Idice, nell'Appennino bolognese, lambendo anche la vallata confinante del Sillaro; A occidente si stendono i gruppi montuosi del Monte Bibele e del Monte delle Formiche.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio comunale è caratterizzato da varie aree archeologiche che attestano la presenza di popolazioni etrusche e celtiche.
Il primo documento che attesta in modo indiretto l'esistenza di un insediamento detto Monte Renzolo (Mons Renzuli) risale al 998, da un placito di Olderico quale giudice dell'imperatore Ottone III[5].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del Comune di Monterenzio è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 2 ottobre 1939.[6]
«Di rosso, al pino nodrito sulla cima più alta di un monte all'italiana di 6 colli, d’oro; al capo abbassato di azzurro, al lambello di quattro pendenti, di rosso, alternati da tre gigli d'oro.»
Il capo d'Angiò è tipico di molti comuni del contado di Bologna.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Cristo Re
- Chiesa di Sant’Alessandro di Bisano
- Chiesa di San Benedetto del Querceto
- Chiesa di Santa Maria del Suffragio di Pizzano
- Chiesa di Santa Maria e San Giuseppe di Cassano
- Chiesa dei Santi Clemente e Cassiano di Rignano
- Chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Cristoforo di Sassuno
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[7]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera è di 755 persone[8], pari al 12,40% dei residenti.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Nel comune è ricompresa l'Area archeologico-naturalistica di Monte Bibele, con i siti archeologici di Pianella di Monte Savino e la necropoli di Monte Tamburino, risalenti all'epoca etrusca e celtica. Nel capoluogo è stato istituito il museo archeologico Luigi Fantini allo scopo di conservare e illustrare i reperti rinvenuti nel territorio, tra cui quelli di Monte Bibele e di Monterenzio Vecchio.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni e località
[modifica | modifica wikitesto]Appartengono al comune di Monterenzio le frazioni e località di Monterenzio (capoluogo), Bisano, Cà di Bazzone, Cassano, Castelnuovo, Farneto, Pizzano, Rignano, San Benedetto del Querceto, San Clemente, Sassuno, Savazza, Vignale, Villa Sassonero, Cà del Vento, Villa di Cassano, Cà Merla, Cà Corradini e Fiumetto.
- Monterenzio (capoluogo)
Sede dell'Amministrazione comunale, di un museo etrusco-celtico, della piscina e dei principali servizi comunali, in anteguerra la frazione era del tutto rurale e si trovava in alta collina. Gradualmente, e soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, il capoluogo si è insediato lungo il torrente Idice (come peraltro le altre principali frazioni).
- Bisano
La frazione è a monte di Savazza e a valle di San Benedetto del Querceto. Il nucleo antico (del tutto rurale) sorge attorno ad una chiesa del 1911 che è l'ultima evoluzione di un antico castello medievale già attestato al 1109 e credibilmente più antico, oramai totalmente scomparso. Nell'800 si estraeva il rame in una miniera che rimase attiva vari anni. Sono tuttora presenti sorgenti sulfuree a ciò collegate.
- Savazza - Cassano
La frazione è Villa di Cassano ma la parte popolata e più a valle (costeggiante il fiume Idice) è conosciuta come Savazza che in effetti sarebbe una semplice "località".
La frazione di Savazza era inizialmente costituita da un piccolo nucleo urbano di poche case, sviluppatosi alla fine del secolo IX, attorno ad un mulino che fungeva anche da locanda per i viandanti. All'interno delle locanda campeggiava la scritta (in dialetto locale):
«Que s'magna ben e s'bevv dal bon ven ch'ogni furestir s'avvazza.»
«Qui si mangia bene e si beve del buon vino che ogni forestiero si avvezza»
Da quest'ultima parola (s'avvazza, in italiano "s'avvezza") deriverebbe il nome della località.
- San Benedetto del Querceto
La frazione di San Benedetto del Querceto è situata al confine sud del territorio comunale. La comunità cattolica presente venera la Madonna della Cintura, cui è dedicata l'ultima domenica di agosto con la tradizionale Festa Grossa.
Il 23 dicembre 2006 un'esplosione dovuta a una fuga di gas metano ha causato la morte di cinque persone e il crollo di alcuni edifici.[9]
- Pizzano
È la frazione più a valle del comune e comprende principalmente le località di Cà di Bazzone e Cà Merla. È nota anche perché legata alla figura di Christine de Pizan (in italiano Cristina da Pizzano), famosa letterata francese figlia di Tommaso da Pizzano, proprietario terriero del luogo.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Sul versante del comune insistente sulla valle del Sillaro, presso la frazione di Rignano, è presente una stazione termale.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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12 giugno 1985 | 26 maggio 1990 | Luciano Menestrina | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [10] |
26 maggio 1990 | 16 febbraio 1993 | Luciano Menestrina | PCI, PDS | Sindaco | [10] |
15 marzo 1993 | 24 aprile 1995 | Oriano Leoni | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [10] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Liviano Malaguti | lista civica | Sindaco | [10] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Liviano Malaguti | centro-sinistra | Sindaco | [10] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giuseppe Venturi | lista civica | Sindaco | [10] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Giuseppe Venturi | lista civica | Sindaco | [10] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Pierdante Spadoni | centro-sinistra: PSI-PD-SEL | Sindaco | [10] |
27 maggio 2019 | in carica | Ivan Mantovani | lista civica: Monterenzio Aperta | Sindaco | [10] |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Luigi Lepri e Daniele Vitali, Dizionario Bolognese-Italiano, Italiano-Bolognese / Luigi Lepri, Daniele Vitali, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 348-354, ISBN 978-88-8342-594-3.
- ^ Bologna Diocesi, Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna, ritratte e descritte, vol. 2, Bologna, Tipografia di San Tommaso D'Aquino, 1847, p. 3.
- ^ Monterenzio, decreto 1939-10-02 DCG, riconoscimento di stemma, su Archivio Centrale dello Stato, Ufficio araldica, busta 109, fascicolo 10319. URL consultato l'11 settembre 2021.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Bilancio demografico popolazione straniera, su demo.istat.it.
- ^ Scoppio a San Benedetto del Querceto: assolti in appello i tecnici Hera, su Repubblica.it, 26 aprile 2016. URL consultato il 27 aprile 2016.
- ^ a b c d e f g h i https://amministratori.interno.it/
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Monterenzio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monterenzio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.monterenzio.bologna.it.
- Monterènzio, su sapere.it, De Agostini.
- Monterenzio, (BO) 1943 - 1945, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- Monterenzio, (BO) 1796 - 1918, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- L. Arbizzani, Monterenzio, (BO) 1919 - 1943, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 142747108 · LCCN (EN) n87899876 · GND (DE) 4271051-0 · BNF (FR) cb13604974m (data) · J9U (EN, HE) 987007562572805171 |
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