Melrubio
Melrubio, o Maelrubha (fl. VII-VIII secolo), fu il fondatore e il primo abate del monastero di Applecross; il suo culto come santo fu confermato da papa Leone XIII nel 1898.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la tradizione, discendeva da Niall dei Nove Ostaggi, re supremo d'Irlanda: nato nel 642, abbracciò la vita monastica a Bangor e nel 671 partì come missionario per la Scozia orientale, dove fondò l'abbazia di Applecross.[1]
La sua opera ebbe una notevole influenza sulla diffusione del cristianesimo lungo la costa nord-occidentale e nelle zone settentrionali della Scozia.[1]
Si spense nel 722: secondo la tradizione irlandese morì per cause naturali; secondo la tradizione scozzese subì il martirio a Urquhart durante un'incursione dei pirati scandinavi.[1]
Il culto
[modifica | modifica wikitesto]Il suo culto era molto popolare nelle Highlands scozzesi. Ancora nel XVII secolo, ad Applecross venivano sacrificati tori in suo onore e sull'isola di Inch-Maree esisteva una fonte dedicata al santo la cui acqua veniva ritenuta miracolosa e utilizzata come rimedio per la pazzia.[2]
Mentre in Irlanda era commemorato il 21 aprile, in Scozia la sua festa era assegnata al 27 agosto, come attestato da breviario di Aberdeen: a causa del significato simile dei loro nomi (in gaelico Melrubio vuol dire "prete rosso"), infatti, il santo di Applecross era confuso con san Rufo.[2]
Il suo culto come santo fu confermato da papa Leone XIII con decreto dell'11 luglio 1898.[3]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 21 aprile.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
- Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Melrubio, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.