Marcignago
Marcignago comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Anna Maria Ghigna (lista civica) dal 9-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°15′N 9°05′E |
Altitudine | 89 m s.l.m. |
Superficie | 10,12 km² |
Abitanti | 2 441[1] (31-5-2023) |
Densità | 241,21 ab./km² |
Frazioni | Agostera, Brusada, Calignago, Colombarola, Divisa, Montagnola, Mulino Vecchio, Remondò |
Comuni confinanti | Battuda, Certosa di Pavia, Pavia, Torre d'Isola, Trivolzio, Vellezzo Bellini |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27020 |
Prefisso | 0382 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018086 |
Cod. catastale | E934 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 619 GG[3] |
Nome abitanti | marcignaghini |
Patrono | sant'Agata |
Giorno festivo | 3ª domenica di ottobre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Marcignago nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Marcignago (Marsgnà in dialetto pavese) è un comune italiano di 2 431 abitanti[1] originari della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese nordoccidentale, tra il Ticino e il Naviglio Pavese.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Di probabile origine romana (il nome è un prediale derivato dal gentilizio Marcinius), è noto dal 1181. Faceva parte della Campagna Soprana pavese, ed era sede di squadra (podesteria). Nel 1539 il feudo di Marcigago e Giovenzano fu acquistato da Ludovico Pallavicino (della linea di Scipione), ai cui discendenti rimase fino all'estinzione nel 1717. Passò poi ai Della Puella e nel 1752 a un ramo dei Visconti. Nel 1757 al comune di Marcignago furono uniti i soppressi comuni di Brusada, Cassina di Mezzo, Calignago, Molino Vecchio e Divisa.
Il paese è famoso per "quatordas e vutanta" che i cittadini considerano come un insulto.
- Brusada apparteneva per intero al monastero della Certosa di Pavia.
- Calignago appare in documenti del XII secolo (Calignagum).
- Molino Vecchio faceva parte del feudo di Trivolzio.
- Divisa nel medioevo era forse capoluogo di una squadra (podesteria). Fu feudo degli Sfondrati e poi dei Serbelloni.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 dicembre 1991.
«Partito semitroncato: nel PRIMO, di argento, al biscione visconteo, di azzurro, ingollante il putto di carnagione, con le braccia aperte, capelluto di nero, il biscione coronato con corona all'antica di cinque punte, d'oro; nel SECONDO, trinciato d'oro e di rosso; nel TERZO, di azzurro, alla torre di rosso, merlata di tre alla guelfa, chiusa e finestrata di nero, fondata sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa Parrocchiale di Sant'Agata, dipendente in origine dalla Pieve di Trivolzio, divenne parrocchia nel XVI secolo. L'edificio attuale fu edificato parte nel 1742 (il presbiterio) e parte nel 1830 (la navata)[4].
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Nel Comune di Marcignago sono presenti tre plessi scolastici statali: una scuola dell'infanzia, una scuola primaria e una secondaria di I grado.
Società
[modifica | modifica wikitesto]- 300 ab. nel 1576[5]
- 359 ab. nel 1751[6]
- 1 160 ab. nel 1780
- 684 ab. nel 1805[7]
- 1 250 ab. nel 1807[8]
- 1 300 ab. nel 1822[9]
- 1 382 ab. nel 1853
- 1 473 ab. nel 1859[10]
Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[11]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Parrocchia di Marcignago, su parrocchiemap.it. URL consultato il 9 ottobre 2018.
- ^ V.L. Bernorio, La chiesa di Pavia nel secolo XVI e l'azione pastorale del cardinale Ippolito de' Rossi (1560-1591), Pavia, 1971, In appendice: Atti della visita apostolica di Angelo Peruzzi, Quaderni del Seminario Vescovile di Pavia.
- ^ Elisa Bassi, Comune di Marcignago (sec. XIV - 1757), su lombardiabeniculturali.it, 1º dicembre 2006. URL consultato il 9 ottobre 2018.
- ^ Elisa Bassi, Comune di Marcignago (1798 - 1815), su lombardiabeniculturali.it, 18 maggio 2003. URL consultato il 9 ottobre 2018.
- ^ Repertorio alfabetico e stato delle chiese della diocesi di Pavia, 1807, ASDPv.
- ^ Prospetto delle parrocchie della diocesi di Pavia mancanti dei necessari cooperatori ai parroci credute meritevoli di ottenere un sussidio sullo Stato per essere le stesse mancanti di mezzi per procurarseli, 1822, ASMi.
- ^ Elisa Bassi, Comune di Marcignago (1816 - 1859), su lombardiabeniculturali.it, 19 ottobre 2003. URL consultato il 9 ottobre 2018.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marcignago
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.marcignago.pv.it.
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