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John Charles Daly

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John Daly nelle vesti di conduttore di It's News to Me nel 1952

John Charles Patrick Croghan Daly,[1][2] conosciuto generalmente come John Charles Daly o semplicemente John Daly (Johannesburg, 20 febbraio 1914Chevy Chase, 24 febbraio 1991[3]) è stato un giornalista, conduttore radiofonico e conduttore televisivo statunitense, meglio noto per aver condotto il game show televisivo What's My Line? della CBS dal 1950 al 1967.

Secondo di due fratelli, John Daly è nato a Johannesburg, in Sudafrica, dove il padre, John Charles Daly Sr., di Boston, lavorava come geologo. Mentre viveva a Johannesburg, Daly frequentava il Marist Brothers College.[4] Dopo che il padre morì in seguito a complicazioni dovute alla febbre gialla, la madre di Daly, l'inglese Helene Grant Tennant, portò John e il fratello maggiore, John Grant, negli Stati Uniti, dove la famiglia si trasferì nella città di Boston, in Massachusetts, nel 1923. Lì Daly frequentò la Tilton School di Tilton e in seguito si unì ai direttori della scuola per molti anni, contribuendo alla costruzione e al restauro di molti edifici del campus. Nel 1930 ottenne una borsa di studi per frequentare il Boston College,[3] che fu costretto ad abbandonare due anni dopo per sostenere finanziariamente la madre malata. Daly lavorò temporaneamente in un lanificio in New England e poi per una ditta di trasporto valori a Washington, prima di diventare giornalista inizialmente per NBC Radio e poi (nel 1936, a 22 anni) per CBS.[3]

Il conduttore John Charles Daly in una foto promozionale di CBS per What's My Line? (1950)

John Daly cominciò la sua carriera giornalistica come reporter per NBC Radio, passando in seguito a WJSV (adesso WTOP-FM), l'emittente radiofonica locale di Washington affiliata a CBS News Radio, di proprietà della CBS Corporation, in cui svolse il ruolo di "corrispondente della Casa Bianca" per CBS.[3] Daly divenne noto al pubblico nazionale riportando i discorsi del presidente Roosevelt attraverso la rete radiofonica di CBS. Daly fu il inoltre il primo corrispondente nazionale a riportare gli eventi dell'attacco di Pearl Harbor, la domenica del 7 dicembre 1941.[5]

La prima apparizione di John Daly in televisione fu come ospite presso il game show Celebrity Time.[3] Questo portò Daly ad ottenere un lavoro come conduttore e moderatore di un nuovo game show settimanale con ospiti famosi prodotto da Mark Goodson e Bill Todman, What's My Line?. Il programma andò in onda per 17 anni sotto la conduzione di Daly in ogni occasione ad eccezione di soli quattro episodi.

Negli anni 1954–55, Daly condusse in aggiunta anche il programma di NBC Television Who Said That? durante il suo ultimo anno di programmazione.[6]

John Daly si è sposato la prima volta con Margaret Griswell Neal, nel gennaio del 1937,[7][8] da cui ha avuto due figli, John Neal Daly e John Charles Daly III, e una figlia, Helene Fitzgerald Daly.[3] Daly ha divorziato dalla moglie nell'aprile del 1959.[7] Il 22 dicembre 1960, a San Francisco, Daly si è sposato nuovamente con Virginia Warren, figlia dell'allora Chief Justice Earl Warren;[7] dal loro matrimonio, durato per oltre 30 anni fino alla morte di Daly, sono nati altri tre figli: John Warren Daly, John Earl Jameson Daly e Nina Elisabeth Daly.[3]

John Daly è morto il 24 febbraio 1991 nella sua casa a Chevy Chase, nel Maryland, per arresto cardiaco, quattro giorni dopo il suo 77º compleanno.[3]

Premi e riconoscimenti

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Emmy

  • 1955: Best News Reporter or CommentatorABC
  • 1956: Candidatura per Best News Commentator or ReporterABC
  • 1956: Candidatura per Best MC or Program Host, Male or FemaleCBS
  • 1957: Candidatura per Best News CommentatorABC
  • 1958: Candidatura per Best News CommentatorABC
  • 1959: Candidatura per Best News Commentator or AnalystABC

Golden Globe

Peabody Award[9]

  • 1954: Personal Award, Radio-Television NewsABC[10]
  • 1956: Television, Television News for Coverage of the National Political ConventionsABC[11]
  • 1957: Television, "Prologue '58"ABC[12]

Per il suo contributo all'industria televisiva, John Charles Daly ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 1765 Vine Street.

  1. ^ (EN) Bennett Cerf, Trade Winds, in Saturday Review, 2 maggio 1953, p. 6. URL consultato il 2 settembre 2017.
  2. ^ Durante l'episodio 859 di What's My Line?, andato in onda originariamente su CBS il 13 novembre 1966, dopo che Bennett Cerf annuncia John Daly con il suo nome completo, il conduttore ne corregge scherzosamente la pronuncia: "Per quasi diciotto anni ho provato a insegnarti che si dice John Charles Patrick 'Crow-ann' — la g è muta".
  3. ^ a b c d e f g h (EN) Robert E. Tomasson, John Charles Daly Jr., the Host Of 'What's My Line?', Dies at 77, in The New York Times, 27 febbraio 1991. URL consultato il 13 luglio 2008.
  4. ^ (EN) What's My Line?: episodio 11x22, Copia archiviata, CBS, 31 gennaio 1960. URL consultato il 12 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2018).
  5. ^ (EN) Carole Bos, Pearl Harbor - "We Interrupt This Program", su AwesomeStories.com, 7 ottobre 2013. URL consultato il 12 luglio 2018.
  6. ^ (EN) Show Overview: Who Said That?, su tv.com. URL consultato il 12 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2020).
  7. ^ a b c (EN) John Daly Weds Virginia Warren In a Methodist Church on Coast, in The New York Times, 23 dicembre 1960. URL consultato il 13 luglio 2008.
  8. ^ Durante l'episodio di What's My Line? del 9 gennaio 1955, Bennett Cerf afferma che Daly sta celebrando il suo 18º anniversario di matrimonio
  9. ^ (EN) Peabody 1950s, su peabody.uga.edu (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2012).
  10. ^ (EN) Personal Award: John Charles Daly for Radio-Television News (ABC), su peabodyawards.com. URL consultato il 12 luglio 2018.
  11. ^ (EN) Institutional Award: ABC Television, John Charles Daly, for Television News Coverage of the National Political Convention, su peabodyawards.com. URL consultato il 12 luglio 2018.
  12. ^ (EN) Prologue ‘58, su peabodyawards.com. URL consultato il 12 luglio 2018.
  • (EN) Christopher H. Sterling (a cura di), Biographical Encyclopedia of American Radio, 2ª ed., Routledge, 2013, pp. 90-91, ISBN 978-1-136-99375-6.

Voci correlate

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Altri progetti

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