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Guerra anglo-francese (1778-1783)

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Guerra anglo-francese (1778-1783)
parte della guerra d'indipendenza americana
La battaglia di Cuddalore in un quadro di Auguste Jugelet del 1836
Datamarzo 1778 - settembre 1783
LuogoAmerica del nord, Oceano Atlantico, Caraibi, La Manica, Indie orientali
Casus belliGuerra d'indipendenza americana
EsitoVittoria francese
firma del trattato di Parigi
Schieramenti
Comandanti
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La guerra anglo-francese si svolse dal marzo 1778 al settembre 1783 e coinvolse il Regno di Gran Bretagna e il Regno di Francia con i rispettivi alleati.

Il conflitto fu originato dallo scoppio della contemporanea guerra d'indipendenza americana tra la Gran Bretagna e le Tredici colonie del continente Nordamericano: approfittando della situazione per rivalersi sui britannici dopo le sconfitte patite nella precedente guerra dei sette anni, i francesi si affrettarono a fornire sostegno ai ribelli americani con armi e finanziamenti fin dai primi mesi del conflitto; dopo l'importante vittoria ottenuta dagli americani nella battaglia di Saratoga il 7 ottobre 1777, la Francia decise di scendere più attivamente in campo e il 6 febbraio 1778 siglò un trattato di alleanza con le Tredici colonie per poi dichiarare guerra alla Gran Bretagna un mese più tardi. Nel 1779 a fianco della Francia scese poi il Regno di Spagna (cosa che diede il via alla guerra anglo-spagnola), seguito nel 1781 dalla Repubblica delle Sette Province Unite (cosa che diede il via alla quarta guerra anglo-olandese).

Il conflitto anglo-francese si sviluppò principalmente in una serie di azioni navali tra le rispettive flotte, combattute tanto nelle acque del canale de La Manica e dell'Atlantico orientale quanto in quelle dei Caraibi, mentre un esercito francese veniva sbarcato sulla terraferma nordamericana per portare aiuto ai ribelli delle Tredici colonie; dal 1782 una flotta francese fu inoltre inviata nelle acque delle Indie orientali, dove i britannici erano impegnati nella seconda guerra anglo-mysore in India. Dopo alterne vicende, il conflitto si concluse con la firma del trattato di Parigi il 3 settembre 1783: la Francia ottenne alcuni piccoli guadagni territoriali e altre concessioni economiche, vantaggi che tuttavia non compensavano le forti spese finanziarie sostenute per la guerra e che mandarono in bancarotta le casse del regno; il dissesto finanziario originato dalla guerra anglo-francese fu poi tra le cause della successiva Rivoluzione francese.

La campagna delle Indie orientali

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In quel periodo, in India la Gran Bretagna era stata impegnata dalle tribù dei Mahratta, guidate dal sultano del Mysore Hyder Alì, che le avevano fatto subire due pesanti sconfitte a Bombay e Madras. Il 25 ottobre 1781 arrivò a l'Isle de France l'ammiraglio Suffren con una squadra di cinque navi di linea rinforzando la flotta francese in loco, comandata dall'ammiraglio conte d'Orves.

Il 9 febbraio 1782, per la morte di d'Orves, il comando passò a Suffren che ebbe una serie di scontri con le forze navali inglesi in India, comandate dall'ammiraglio Hughes[1]. In quel periodo la Francia non aveva nessun punto di approdo in India e, l'anno precedente, erano cadute anche le basi olandesi. Suffren ebbe diversi scontri con Hughes davanti a Madras (17 febbraio 1782), a Trincomalee (12 aprile 1782), a Cuddalore (6 luglio 1782) che costarono molti danni alle navi ma non si rivelarono decisivi. Dopo la battaglia di Cuddalore Suffren riuscì a rioccupare Trincomalee il 30 agosto riuscendo ad ottenere così un porto amico in cui far ormeggiare le sue navi.

Tuttavia il 3 settembre, in un nuovo scontro con Hughes, subì gravi perdite in uomini e materiali; in particolare furono affondate due navi di linea. La morte di Hyder Alì e la salita al trono di Tippoo Sahib, unite all'arrivo di rinforzi dalla Francia, sembrarono poter spostare la bilancia della guerra terrestre a favore delle forze dei francesi; le forze al comando del generale Bussy furono tuttavia chiuse dentro Cuddalore. Suffren reagì tentando di portare la squadra navale a liberare le forze terrestri ed il 17 giugno 1783 riuscì a congiungersi con le truppe a terra. Il 20 giugno, davanti a Cuddalore, Suffren costrinse Hughes alla ritirata, nonostante l'inferiorità numerica di quindici navi contro diciotto. Il 29 giugno arrivava a Madras la notizia della firma della pace fra Francia e Gran Bretagna.

  1. ^ A. T. Mahan dà per le due flotte questa composizione; francesi: tre navi da 74 cannoni, sette navi da 64 cannoni, una nave da 70 cannoni; britannici: due navi da 74 cannoni, una nave da 70 cannoni, una da 68 cannoni, quattro da 64 cannoni e una da 50 cannoni, Alfred Thayer Mahan, Cap XII, pag. 443, in The influence of sea power upon history, 1660-1783.
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