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George Reeves

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George Reeves nel film Stamp Day for Superman (1954)

George Reeves, all'anagrafe George Keefer Brewer (Woolstock, 5 gennaio 1914Los Angeles, 16 giugno 1959), è stato un attore statunitense.

Apparve in importanti film degli anni trenta e degli anni cinquanta. Fu una delle prime figure importanti nell'industria televisiva degli Stati Uniti.

George Reeves iniziò a cantare e recitare durante gli studi superiori e proseguì mentre frequentava il Pasadena Junior College in California. Partecipò in ruoli secondari a celebri film come Via col vento (1939), Sangue e arena (1941) e Sansone e Dalila (1949), e divenne famoso per aver interpretato il personaggio di Superman, prima in alcune pellicole cinematografiche (che non ebbero un grande successo), e poi dal 1952 in televisione, nella popolare serie Adventures of Superman, il cui successo fu così ampio che i bambini statunitensi dell'epoca vedevano in Reeves un idolo.

Parallelamente agli impegni televisivi, Reeves continuò ad apparire sul grande schermo e, nella prima metà degli anni cinquanta, partecipò come coprotagonista ad alcuni celebri film come Da qui all'eternità (1953) di Fred Zinnemann e Gardenia blu (1953) di Fritz Lang. Durante gli anni cinquanta ebbe una relazione con Toni Mannix, moglie del capo degli studi MGM Eddie Mannix. L'attore morì per una ferita da arma da fuoco nel 1959,[1] all'età di 45 anni. Si ritiene che sia stato spinto al suicidio dalle frustrazioni professionali in quanto il personaggio di Superman, con cui veniva identificato dal pubblico, gli avrebbe precluso ogni altro ruolo nell'industria del cinema, rovinandogli la carriera[2]. Sui misteri legati alla sua morte è incentrato il film Hollywoodland (2006), in cui Reeves è interpretato da Ben Affleck.

Filmografia parziale

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Doppiatori italiani

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  1. ^ 11 Homes That Are Haunted By Dead Celebrities, su businessinsider.com, 2 dicembre 2021. URL consultato il 14 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2021).
  2. ^ E se Marilyn incontrasse McQueen dopo aver ballato con Bogart? Hollywood, morituri te salutant, su The Hollywood Reporter.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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