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Gavino Alivia

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Targa di via Gavino Alivia a Sassari.

Gavino Alivia (Sassari, 21 settembre 1886Sassari, 22 aprile 1959) è stato un economista e avvocato italiano, sostenitore della tesi che l'arretratezza della Sardegna sia dovuta principalmente alla scarsa densità demografica e alla cattiva distribuzione della popolazione[1].

Gavino Alivia è stato tra i più importanti e prolifici economisti sardi della prima metà del XX secolo[2] e anche, sostiene lo storico Giulio Sapelli, "una figura che è stupefacente apprendere quanto sia stata misconosciuta e negletta da schiere di studiosi" [3] e «l'interprete più acuto della questione sarda tra la prima guerra mondiale e gli anni Cinquanta» [4]

Conseguita la maturità liceale a Sassari nel 1904, Gavino Alivia si iscrisse al primo anno di Giurisprudenza dell'Università di Sassari. Si trasferì quindi presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma, dove si laureò nel 1908 discutendo una tesi con Maffeo Pantaleoni.[5] Dal 1919 al 1931 fu segretario della Camera di Commercio di Sassari. Dal 1927, fino alla sua scomparsa, fu presidente della Banca Popolare di Sassari.[6]

In qualità di amministratore, ricoprì numerosi incarichi, tra i quali, in particolare: nella Società Tirrenia, nella Società elettrica sarda, nella Calcifera sarda, nella Sarda Vini SpA, nel Credito fondiario sardo, nel Credito industriale sardo, nell’Associazione bancaria italiana (ABI), nell’Istituto centrale delle banche popolari di Milano, nell’Istituto centrale di credito popolare, nell’associazione nazionale «Luigi Luzzatti» tra le banche popolari italiane.[7]

Morì il 22 aprile 1959 colpito da un ictus.[1] La città di Sassari gli ha dedicato una via nel quartiere di Luna e Sole.

  1. ^ a b Barbara Cossu, Gavino Alivia in Dizionario storico degli imprenditori in Sardegna (PDF), su sandroruju.it, Aipsa Edizioni, 2012, pp. 21-25.
  2. ^ Daniele Porcheddu, Economia e storia dell’allevamento in Sardegna attraverso un manoscritto inedito dell’economista Gavino Alivia (1886-1959), Rivista di Storia dell’Agricoltura, XLVI, 1, giugno 2006
  3. ^ Vincenzo Medde, Perché la Sardegna è rimasta indietro, su iconur.it.
  4. ^ Salvatore Mura, Pianificare la modernizzazione istituzioni e classe politica in Sardegna, 1959-1969, FrancoAngeli, 2015, p. 57, ISBN 9788891713483. URL consultato il 30 maggio 2023.
  5. ^ Daniele Porcheddu, L'economia dell'allevamento ovino in Sardegna negli anni Trenta, Cagliari, 2008, p. 63
  6. ^ Aldo Cesaraccio, La Banca Popolare di Sassari, Sassari, 1984
  7. ^ Maria Luisa Di Felice, Le imprese e la rappresentanza degli industriali del Nord Sardegna, in M.L. Di Felice, L. Sanna, G. Sapelli, a cura di, L’impresa industriale del Nord Sardegna. Dai “pionieri” ai distretti: 1922-1997, Roma-Bari, 1997, pp.5-170
  • A. Cesaraccio, La Banca Popolare di Sassari, Sassari, 1984.
  • M. L. Di Felice, Le imprese e la rappresentanza degli industriali del Nord Sardegna, in M.L. Di Felice, L. Sanna, G. Sapelli, a cura di, L’impresa industriale del Nord Sardegna. Dai “pionieri” ai distretti: 1922-1997, Roma-Bari, 1997, pp.5-170
  • D. Porcheddu, Economia e storia dell’allevamento in Sardegna attraverso un manoscritto inedito dell’economista Gavino Alivia (1886-1959), Rivista di Storia dell’Agricoltura, XLVI, 1, giugno 2006, pp. 117-154
  • D. Porcheddu, L'economia dell'allevamento ovino in Sardegna negli anni Trenta, Collana Storica della Coldiretti Sardegna, Grafiche Sainas, Cagliari, 2008, ISBN 978-88-943298-0-3
  • C. Dau Novelli e S.Ruju (a cura), Dizionario storico degli imprenditori in Sardegna, Aipsa Edizioni, 2012 ISBN 9788895692678

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