Francisco Bautista
Francisco Bautista (Murcia, 1594 – Madrid, 20 dicembre 1679) è stato un architetto spagnolo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Francisco Bautista fu un religioso gesuita, attivo nella progettazione e costruzione delle chiese di Toledo e di Madrid,[1][2] seguace de Il Vignola, si può già notare nelle sue opere l'unione degli ordini dorico e ionico.[3]
Esordì come realizzatore di grandi pale d'altare (retablos), nelle stile del manierismo italiano.[1]
Ricevette l'incarico nel 1628, del progetto della chiesa dei Gesuiti in Toledo, chiamata ora chiesa di Sant'Ildefonso, che venne consacrata nel 1718.[1]
Nel 1629 sostituì Pedro Sánchez nei lavori al Collegio Imperiale (fondato nel 1622), ora collegiata di Sant'Isidoro,[1] completando la facciata, l'elevazione, con le colonne ispirate a Michelangelo.[4][5]
Entrambe le costruzioni mostrano i caratteri particolari dell'architettura di Bautista; la chiesa di Madrid evidenzia però un disegno più ricco di quella di Toledo, e le nervature verticali della navata sono ripetute in facciata e nelle pareti terminali del transetto.[1]
Inoltre, rispetto a quella di Toledo, la complessità delle tribune e delle volte anche sovrapposte dimostra un linguaggio architettonico particolarmente dovizioso.[1]
Le soluzioni di Bautista furono imitate dai suoi successori, anche nel secolo seguente, come è evidenziato sia nella chiesa parrocchiale di Umbrete, che in quella di San Giacinto a Siviglia.[1]
Tra le altre opere di Bautista a Madrid si ricordano, la chiesa del Salvatore, costruita dal 1638 al 1665, la cappella dell'ospedale del terzo ordine francescano incominciata nel 1662 e la chiesa del Sacramento iniziata nel 1671.[1][6]
A Bautista viene anche attribuita la chiesa dei Commendadoras de Santiago, costruita circa nel 1650.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa dei Gesuiti in Toledo, (chiesa di Sant'Ildefonso) (1628);
- Collegio Imperiale a Madrid (collegiata di Sant'Isidoro) (1629);
- Chiesa del Salvatore, Madrid (1665);
- Cappella dell'ospedale del terzo ordine francescano, Madrid (1662);
- Cattedrale del Sacramento, Madrid (1671-1744).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i Francisco Bautista, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 126-127.
- ^ (ES) Antonio Bonet Correa, Iglesias madrileñas del siglo XVII, Madrid, CSIC. Instituto Diego Velázquez, 1984, p. 31.
- ^ Francisco Bautista, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 maggio 2019.
- ^ (ES) Lorenzo de San Nicolás, Arte, y uso de arquitectura, Madrid, 1736, p. 149.
- ^ Madrid - Guide Verdi, su books.google.it. URL consultato il 22 maggio 2019.
- ^ (ES) Elías Tormo, Las iglesias del antiguo Madrid. Reedición de los dos fascículos publicados en 1927, Madrid, Instituto de España, 1979, pp. 58-59.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Antonio Bonet Correa, Iglesias madrileñas del siglo XVII, Madrid, CSIC. Instituto Diego Velázquez, 1984.
- (ES) J. Caveda, Ensayo histórico sobre los diversos géneros de arquitectura empleados en España, Madrid, 1848.
- (ES) E. Llaguno, Noticia de los arquitectos y arquitectura de España, Madrid, 1829.
- (ES) Juan José Martín González, Escultura barroca en España 1600-1770, Madrid, Cátedra, 1983.
- (ES) M. Mesonero-Romanos, El arte en las iglesias de Madrid, Las Descalzas Reales, in La Ilustración Española Americana, Madrid, 1903.
- (ES) Lorenzo de San Nicolás, Arte, y uso de arquitectura, Madrid, 1736.
- (ES) Elías Tormo, Las iglesias del antiguo Madrid. Reedición de los dos fascículos publicados en 1927, Madrid, Instituto de España, 1979.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francisco Bautista
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bautista, Francisco, su sapere.it, De Agostini.
- (ES) Francisco Bautista, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (ES) Immagini di opere di Bautista, su 212.145.146.10. URL consultato il 29 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2018).
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