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Felicia Montealegre

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Felicia Montealegre nel 1957

Felicia Montealegre, nata Felicia María Cohn Montealegre e coniugata Bernstein (San José, 6 febbraio 1922East Hampton, 16 giugno 1978) è stata un'attrice statunitense di origini costaricane.

Felicia María Cohn Montealegre nacque a San José, figlia della costaricana Clemencia Cristina Montealegre Carazo e dell'americano Roy Elwood Cohn. Crebbe in Cile e nel 1944 si trasferì a New York, dove studiò pianoforte con Claudio Arrau e recitazione con Herbert Berghof. Pur avendo origini ebraiche, la famiglia Montealegre era cattolica e Montealegre si sarebbe convertita all'ebraismo nel 1951 per sposare Leonard Bernstein.[1]

Conobbe Bernstein a New York nel 1946: i due intrapresero una relazione, si fidanzarono ufficialmente ma poi si lasciarono prima delle nozze. Successivamente Montealegre fu legata sentimentalmente all'attore Richard Hart fino alla sua morte nel 1951.[2] Dopo la morte di Hart, Montealegre sposò Bernstein il 10 dicembre 1951 e la coppia ebbe tre figli: Jamie, Alexander e Nina Bernstein. Il carteggio di Bernstein, pubblicato nel 2013, rivela che fosse consapevole dell'omosessualità del marito, che discute apertamente in una lettera: "Sei un omosessuale e potresti non cambiare mai - non ammetti la possibilità di una doppia vita, ma se la tua tranquillità, la tua salute, il tuo intero sistema nervoso dipende da certe abitudini sessuali, cosa ci puoi fare?".[3]

In qualità di moglie di Bernstein, Montealegre divenne una figura di spicco della vita mondana newyorchese, tanto che il termine radical chic fu coniato per descrivere un suo ricevimento del 1970.[4] Molto impegnata anche nel sociale, fu un'attivista per la pace e per i diritti civili, raccogliendo fondi per le Pantere Nere e venendo arrestata nel 1972 durante una manifestazione a Washington contro la Guerra del Vietnam.

Morì nel 1978 all'età di 56 anni a causa di un carcinoma del polmone.[5]

Felicia Montealegre esordì sulle scene statunitensi nel 1945 nella prima americana del dramma di Federico Garcia Lorca Así que pasen cinco años e l'anno successivo fece il suo debutto a Broadway nella pièce Swan Song in scena al Booth Theatre.[6] Negli anni successivi continuò a recitare sulle scene newyorchesi: nel 1950 apparve accanto ad Eva Gabor in The Happy Time a Broadway, nel 1953 fu Jessica ne Il mercante di Venezia in scena al New York City Center, mentre nel 1967 tornò a Broadway ne Le piccole volpi di Lillian Hellman, diretta da Mike Nichols.[7]

Parallelamente all'attività teatrale, Montealegre recitò regolarmente sul piccolo schermo, comparendo in serie televisive come Kraft Television Theatre, Studio One, Goodyear Theatre, You Are There e The Kaiser Aluminum Hour.

Sempre in ambito teatrale, svolse ruoli da narratrice o attrice solista in diversi oratori drammatici o sinfonie corali, interpretando Giovanna d'Arco in Jeanne d'Arc au Bûcher con la New York Philharmonic diretta dal marito nel 1958 e apparendo in occasione della prima statunitense della sinfonia n. 3 di Bernstein nel 1964.[8] Nel 1973 esordì al Metropolitan Opera House interpretando Andromaca ne Les Troyens di Berlioz e nel 1976 diede il suo addio alle scene con Poor Murderer a Broadway.[9]

Filmografia parziale

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  1. ^ Meryle Secrest, Leonard Bernstein: a life, collana A Borzoi book, 1. ed, Knopf, 1994, p. 148, ISBN 978-0-679-40731-7.
  2. ^ (EN) Talbot, RICHARD HART, 35, ACTOR, SUCCUMBS; Leading Player on Television, Stage and Screen Stricken With a Heart Attack, in The New York Times, 4 gennaio 1951. URL consultato il 21 novembre 2023.
  3. ^ (EN) Leonard Bernstein, The Leonard Bernstein Letters, Yale University Press, 29 ottobre 2013, ISBN 978-0-300-18654-3. URL consultato il 21 novembre 2023.
  4. ^ Condé Nast, Tom Wolfe, lo scrittore che raccontò le nevrosi dei radical chic americani, su Vanity Fair Italia, 16 maggio 2018. URL consultato il 21 novembre 2023.
  5. ^ (EN) Felicia Montealegre C. Bernstein, Actress, Composer's Wife, Dead, in The New York Times. URL consultato il 21 novembre 2023.
  6. ^ (EN) Daily News 20 Jul 1946, page 301, su Newspapers.com. URL consultato il 21 novembre 2023.
  7. ^ TELEVISION - TIME, su web.archive.org, 3 giugno 2008. URL consultato il 21 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2013).
  8. ^ (EN) New York Philharmonic Shelby White & Leon Levy Digital Archives, New York Philharmonic Program (ID: 2124), 1958 Apr 24, 25, 27, su New York Philharmonic Shelby White & Leon Levy Digital Archives, 1958 Apr 24, 25, 27. URL consultato il 21 novembre 2023.
  9. ^ (EN) Harold C. Schonberg, The Opera: ‘Les Troyens’ at the Met at Last, in The New York Times, 23 ottobre 1973. URL consultato il 21 novembre 2023.

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