Damarete
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Damarete o Demarete (in greco antico: Δαμαρέτη o Δημαρέτη?; fl. V secolo a.C.), figlia di Terone di Agrigento, è stata la sposa del tiranno di Siracusa Gelone e, morto lui, del fratello di quest'ultimo, Polizelo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dinomene il Vecchio | ||||||||
Gelone sp. Damarete figlia di Terone[1] | Gerone I | Polizelo | Trasibulo | |||||
(figlio) | (?) | |||||||
Ierocle[2] | ||||||||
Nel 480 a.C., vinta la battaglia di Imera contro i cartaginesi, la regina Damarete invogliò il marito a liberare i cartaginesi catturati, ma in cambio pretese che nel trattato di pace fosse inclusa la clausola che proibiva ai cartaginesi di sacrificare al dio Baal i figli maschi primogeniti giunti al decimo anno di età. I cartaginesi, non solo accettarono la clausola ma le regalarono una corona d’oro in senso di gratitudine. Con l'oro ricavato da questa corona fece coniare una moneta chiamata poi Demareteion.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Terone, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- ^ Ierocle di Siracusa, nobile siracusano e padre di Gerone II (tiranno di Siracusa dal 270 al 215 a.C), asseriva di discendere da Gelone.
- ^ Stefania Mazzone e a cura di Giuseppe Barone, 480 a.C. ‘CHE NON SI TOCCHINO I BAMBINI!’, Storia mondiale della Sicilia, Bari, Laterza, 2018.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Damàrete, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Paola Zancan, DAMARETE, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.