Chiesa di Santa Maria Addolorata (Roma)
Chiesa di Santa Maria Addolorata | |
---|---|
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Coordinate | 41°53′46.92″N 12°33′29.47″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Maria addolorata |
Diocesi | Roma |
Consacrazione | 17 marzo 2001 |
Architetto | Tommaso Sbardella |
Inizio costruzione | 1998 |
Completamento | 2001 |
Sito web | addolorata.net |
La chiesa di Santa Maria Addolorata è un luogo di culto cattolico di Roma, nel quartiere Collatino, all'incrocio tra viale della Serenissima e viale della Venezia Giulia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Essa fu costruita tra il 1998 e il 2001 su progetto dell'architetto Tommaso Sbardella[1] ed è stata consacrata il 17 marzo 2001 dal cardinale Camillo Ruini.
La chiesa è sede parrocchiale, istituita dal cardinale vicario Clemente Micara il 14 gennaio 1958 con il decreto Quartum iam annum, ed affidata dapprima ai missionari Servi dei Poveri e poi, dal 1987, al clero della diocesi di Roma.[2]
Dal 14 febbraio 2015 insiste su di essa l'omonimo titolo cardinalizio.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio ha esternamente una struttura composita, in blocchetti di tufo che si armonizzano con il travertino, con una copertura fatta di legno e rame; la facciata è preceduta da una scalinata, che conduce ai tre portali d'ingresso, sopra il quale è collocata una croce. Affianca la chiesa una torre campanaria, con scala interna, visibile dall'esterno, che conduce alla cella ove sono poste cinque campane: una di queste è dedicata alle vittime della strada.
Al suo interno, la chiesa si presenta ad un'unica navata a pianta quadrata: il presbiterio e l'ingresso sono collocati in due vertici opposti. Su un piano rialzato è posto il presbiterio, ove si trovano l'altare maggiore: alle spalle un crocifisso ligneo e vetrate realizzate da Mara Alessandri. In controfacciata si trovano le canne dell'organo di Organaria Romana opus III, costruito nel 2001, comandato da una consolle elettronica situata a pavimento; dispone di 524 canne per un totale di 9 registri, dei quali 5 reali.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ S. Mavilio, p. 146.
- ^ Parrocchia Santa Maria Addolorata, su diocesidiroma.it. URL consultato il 10 settembre 2018.
- ^ (EN) Cardinal Title of S. Maria Addolorata, su gcatholic.org. URL consultato il 10 settembre 2018.
- ^ Opera III, su organariaromana.it. URL consultato il 10 settembre 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Stefano Mavilio, Guida all'architettura sacra - Roma 1945-2005, Milano, Electa, 2006, p. 146, ISBN 88-370-4141-1.
- Mauro Quercioli, Quartiere XXII. Collatino, in I quartieri di Roma, Roma, Newton & Compton, 2006, ISBN non esistente.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikibooks contiene testi o manuali sulla disposizione fonica dell'organo a canne
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Maria Addolorata
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Parrocchia S. Maria Addolorata, su addolorata.net.