Behrensbau
Behrensbau | |
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Localizzazione | |
Stato | Germania |
Località | Berlino-Oberschöneweide |
Indirizzo | Ostendstraße 1-5 |
Coordinate | 52°27′22.49″N 13°31′50.3″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1914-1917 |
Uso | uffici, industrie |
Altezza |
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Realizzazione | |
Architetto | Peter Behrens |
Committente | NAG |
Il cosiddetto Behrensbau (letteralmente “edificio Behrens”, dal nome dell’architetto progettista) è un grande complesso di edifici industriali e direzionali, sito a Berlino nel quartiere di Oberschöneweide.
Costruito per ospitare la sede dell’industria automobilistica NAG e in seguito adibito a diversi usi, costituisce una delle più importanti opere di architettura industriale della Germania guglielmina; per tale motivo il complesso è posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz).[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il complesso venne eretto dal 1914 al 1917 per ospitare gli uffici direzionali e gli spazi produttivi della società automobilistica NAG, appartenente al gruppo industriale AEG. Progettista fu l’architetto aziendale Peter Behrens, già autore di diversi edifici per il gruppo, fra i quali la nota fabbrica di turbine nel quartiere berlinese di Moabit.
Dopo la seconda guerra mondiale vi si insediò la fabbrica di televisori VEB Werk für Fernsehelektronik e in due fasi (nel 1957 e nel 1984) vi si aggiunsero diversi corpi di fabbrica interni.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Il complesso occupa una vasta area di forma irregolare, compresa fra il fiume Sprea e le strade Wilhelminenhofstraße e Ostendstraße; l’ingresso principale è posto all’angolo fra le due strade, ed è segnalato da una torre alta circa 70 metri.
I corpi di fabbrica posti in fregio alle strade contano sei piani e ospitano gli spazi direzionali; al centro è posto un cortile interno coperto, di aspetto monumentale e rappresentativo. Gli spazi produttivi sono ospitati in edifici bassi posti all’interno o lungo la Ostendstraße.
La costruzione del complesso, in cui si fece largo uso di materiali pregiati, fu estremamente dispendiosa; il risultato venne giudicato eccessivamente monumentale, distante dal felice connubio fra funzionalità e forza espressiva raggiunto da Behrens nelle opere precedenti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE) Nationale Automobil Gesellschaft, su stadtentwicklung.berlin.de. URL consultato il 14 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lorenzo Spagnoli, Berlino. XIX e XX secolo, Bologna, Zanichelli, 1993, p. 133, ISBN 88-08-14174-8.
- (DE) Joachim Schulz e Werner Gräbner, Architekturführer DDR. Berlin Hauptstadt der Deutschen Demokratischen Republik, 3ª ed., Berlino (Est), VEB Verlag für Bauwesen, 1981, p. 138, ISBN non esistente.
- (DE) Joachim Schulz e Werner Gräbner, Berlin. Architektur von Pankow bis Köpenick, 1ª ed., Berlino (Est), VEB Verlag für Bauwesen, 1987, p. 173, ISBN 3-345-00145-4.
- (DE) Karl-Heinz Hüter, Ehem. Nationale Automobilgesellschaft, in Architekturführer Berlin, 6ª ed., Berlino, Dietrich Reimer Verlag, 2001, p. 443, ISBN 3-496-01211-0.
- (DE) Institut für Denkmalpflege (a cura di), Die Bau- und Kunstdenkmale in der DDR. Hauptstadt Berlin·II, Berlino, Henschelverlag Kunst und Gesellschaft, 1987, p. 314, ISBN 3-362-00138-6.
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