Bauladu
Bauladu comune | |
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(IT, SC) Bauladu | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Ignazio Zara (lista civica) dal 13-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 40°01′13.5″N 8°40′18.7″E |
Altitudine | 38 m s.l.m. |
Superficie | 24,22 km² |
Abitanti | 609[1] (29-2-2024) |
Densità | 25,14 ab./km² |
Comuni confinanti | Bonarcado, Milis, Paulilatino, Solarussa, Tramatza |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09070 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095013 |
Cod. catastale | A721 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) bauladesi (SC) bauladesus |
Patrono | Gregorio Magno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Bauladu all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Bauladu (Baulàdu in sardo[3]) è un comune italiano di 609 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna nella regione del Campidano di Oristano, sorge ai piedi di una collina di origine vulcanica.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Bauladu, in sardo "guado ampio", ha un'etimologia latina: Vadum ("guado") e Latum ("ampio/largo"), che si riferisce probabilmente al rio Cìspiri che ne attraversa il territorio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Già zona abitata in epoca nuragica e romana, nel Medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria Campidano di Milis. Nel XII secolo i giudici arborensi donarono la villa alla comunità dei camaldolesi di Bonarcado. Alla caduta del giudicato, nel 1410, fu incluso nel Marchesato di Oristano e dal 1420 passò sotto il dominio aragonese. Nel 1767 fu incorporato nel marchesato d'Arcais, feudo dei Flores Nurra, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per divenire un comune autonomo amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Nel 1927 il comune perse la sua autonomia e fu aggregato come frazione a Milis; recuperò poi l'autonomia nel 1946.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del Comune di Bauladu sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 luglio 2007.[4]
«Stemma partito: il primo, di azzurro, alla torre di argento, murata e chiusa di nero, merlata alla guelfa di cinque, fondata sulla campagna diminuita di verde; il secondo di rosso, alle cinque spighe di grano impugnate, d'oro, legate di verde, accompagnate da due fasce ondate, diminuite, di azzurro, fluttuose di argento, una in capo, una in punta; il tutto sotto il capo di argento, caricato della croce diminuita di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Caratteristica è la parrocchia di San Gregorio, in stile romanico, risalente al XIII secolo poi ristrutturata nel corso del Settecento.
Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]Nei dintorni del paese è possibile visitare il nuraghe Cràbia, che testimonia la presenza dell'uomo fin dalla preistoria.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[5]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]La variante del sardo parlata a Bauladu è riconducibile alla Limba de mesania.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 29 febbraio 2024 (dato provvisorio)
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Comunu de Bauladu - Comune di Bauladu, su bauladu.net, Comune di Bauladu. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Bauladu (Oristano) D.P.R. 24.07.2007 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 18 settembre 2021.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Manlio Brigaglia e Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bauladu
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Bauladu
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.