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Banco Popular Español

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Banco Popular Español
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La sede del Banco Popular Español a Madrid
StatoSpagna (bandiera) Spagna
Forma societariaSocietà per Azioni
ISINES0113790531
Fondazione1926 a Madrid
Fondata daEmilio González Llana y Fagoaga
Chiusura2017
Sede principaleMadrid
Settorebancario
ProdottiProdotti finanziari
Fatturato3,462 miliardi di € (2010)
Dipendenti15 321 (2014)

Il Banco Popular Español (BPE), meglio conosciuto come Banco Popular o semplicemente Popular, era il sesto maggior istituto bancario della Spagna fondato nel 1926 e acquisito nel giugno 2017 per la cifra simbolica di un euro dal Banco Santander,[1] colpendo migliaia di azionisti a causa del fallimento. Aveva sede a Madrid.

È stata la banca che ha guidato l'attività delle PMI spagnole,[2][3][4] dove deteneva nel 2017 una quota di mercato del 18% nel 2017.[5] Al 31 dicembre 2017, il patrimonio del Banco Popular ammontava a 113.137 milioni di euro, contava 1.416 uffici e 9.066 dipendenti. Al 31 dicembre 2016 i clienti erano 4,6 milioni.[6]

È stata quotata alla Borsa di Madrid (POP) e ha fatto parte dell'IBEX 35 fino al 7 giugno 2017, quando la CNMV ne ha sospeso la quotazione.[7] Il 28 settembre 2018 è stata completata l'incorporazione del Banco Popular da parte del Banco Santander ed è scomparso come persona giuridica.[8] Il 13 e 14 luglio 2019 è stata completata l'integrazione dell'intera rete del Banco Popolare. Ciò ha segnato la fine definitiva del marchio Popular dal punto di vista commerciale.[9]

Nel 1926, l'ingegnere minerario e politico del partito conservatore Emilio González-Llana Fagoaga fondò il Banco Popular de los Previsores del Porvenir,[10] con un capitale di dieci milioni di pesetas. Il suo obiettivo era "garantire a coloro che si avvalgono dei suoi servizi le maggiori agevolazioni in ogni genere di questioni economiche e bancarie", effettuando "tutte le operazioni che, come peculiari delle società di credito, sono determinate nell'attuale Codice di Commercio". Il 15 giugno di quell'anno, fu offerta al pubblico la sottoscrizione delle azioni del fondatore della banca, dopo che lo avevano fatto il re Alfonso XIII e la sua famiglia.[10] La sede della banca è stata inaugurata a Madrid il 14 ottobre, alla presenza del re e del governo.[10]

Negli anni '40 il Banco Popular tentò di farsi strada in Catalogna acquisendo la Banca Arnús, ma alla fine questa finì nelle mani della Banca Centrale di Ignacio Villalonga. A sua volta, nel 1944, il Gruppo Millet guidato dall'industriale catalano Fèlix Millet i Maristany prese il controllo del Banco Popular.[10] Félix Millet, di profonde convinzioni religiose, ebbe come braccio destro il soprannumerario dell'Opus Dei Juan Manuel Fanjul Sedeño, attraverso il quale i membri dell'Opus Dei iniziarono ad accedere a posizioni di potere all'interno della banca.[11]

Nel 1947, il presidente cambiò il nome della banca in Banco Popular Español (BPE).[10]

L'acquisizione da parte del Banco Santander

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Il 7 giugno 2017, dopo la risoluzione della banca da parte del meccanismo unico europeo di risoluzione degli enti bancari perché considerata non redditizia, Banco Santander ha acquistato la banca all'asta al prezzo di un euro;[12] la banca è così entrata a far parte del Gruppo Santander. L'acquisizione è avvenuta dopo che il Banco Pupular, i cui conti erano pesantemente gravati da asset immobiliari, aveva perso negli ultimi giorni più del 50% del suo valore in borsa e aveva "subito un significativo deterioramento della sua posizione di liquidità". Gli azionisti di Popular persero il 100% del loro investimento, dando origine a numerose cause giudiziarie.[13][14] Sempre in giugno il Banco Santander nominò Rodrigo Echenique presidente.[15]

Il 13 luglio 2017, Banco Santander annunciò di aver deciso di risarcire i piccoli investitori del Banco Popular offrendo al 99% dei clienti e dei dipendenti della banca che avevano partecipato all'aumento di capitale del 2016 e che avevano investito meno di 100.000 euro, la possibilità di recuperare integralmente il proprio investimento in sette anni. Per fare ciò vennero emessi fino a 980 milioni di euro in “buoni fedeltà” e le persone colpite dovettero rinunciare ad intraprendere azioni legali.[16]

Pochi giorni più tardi, l'8 agosto 2017, il Banco Santander annunciò la più grande operazione immobiliare privata nella storia della Spagna, a seguito dell'accordo di vendita del 51% del patrimonio immobiliare del Banco Popular al fondo Blackstone per oltre 5.000 milioni di euro.[17] Dopo il perfezionamento della vendita, Blackstone assunse la gestione degli asset integrati nella nuova joint venture, di cui Popular controllava il 49%. Il valore contabile lordo degli asset ammontava a 30 miliardi di euro.[17] L'operazione si concluse nel marzo 2018.[18]

Nel dicembre 2017, il Banco Santander, dopo aver già inglobato alcune delle filiali estere del Banco Popular, cedette la filiale statunitense del Popular, TotalBank, al Banco de Crédito e Inversiones (BCI) cileno per 528 milioni di dollari (444 milioni di euro).[19]

Il 24 aprile 2018 la decisione con cui il Banco Popular fu incorporato nel Banco Santander.[20] Il 28 settembre 2018 il Banco Popular scomparve come soggetto giuridico. Un anno dopo, nel luglio 2019, fu completata l'integrazione dell'intera rete Popular. Ciò segnò la fine definitiva del marchio Popular dal punto di vista commerciale.[8]

Il 16 maggio 2023, la Corte Suprema ha ratificato la multa che la Commissione Nazionale del Mercato dei Titoli (CNMV) ha inflitto nel 2019 al Banco Popular per aver frodato la retribuzione dei suoi amministratori nei rapporti dal 2013 al 2016. La banca ha nascosto che due dei suoi amministratori dovevano incassare una pensione di 15,6 milioni e 14,6 milioni.[21][22]

Il gruppo, fondato nel 1926 a Madrid, si componeva di:

  1. ^ Crisi Banco Popular, interviene il Santander: lo compra per 1 euro, in Repubblica.it, 7 giugno 2017. URL consultato il 20 giugno 2017.
  2. ^ (EN) Lionel Laurent, Banco Popular also has a strong franchise in small-to-medium-sized business lending, in Bloomberg Gadfly, 22 maggio 2017. URL consultato il 22 maggio 2017.
  3. ^ (ES) Guindos: Banco Popular no tiene "problemas de solvencia ni de liquidez", in El Mundo, 19 aprile 2017. URL consultato il 22 maggio 2017.
    «Popular tiene una parte de su negocio centrado en pymes, un segmento en el que es una de las entidades con más presencia»
  4. ^ (ES) El Gobierno descarta inyectar dinero público en Banco Popular, in La Razón, 18 maggio 2017. URL consultato il 22 maggio 2017.
  5. ^ (ES) Popular, un banco líder entre las pymes españolas, in Las Provincias, 18 maggio 2017. URL consultato il 22 maggio 2017.
  6. ^ (ES) Banco Popular, Informe Financiero Anual 2016 (PDF), su cnmv.es.
  7. ^ (ES) La CNMV suspende "cautelarmente" la cotización de Banco Popular, in Bolsa Manía, 7 giugno 2017. URL consultato il 7 giugno 2017.
  8. ^ a b (ES) Banco Santander completa la absorción de Popular y el Pastor desaparece como entidad jurídica, su 20minutos.
  9. ^ (ES) Fin del Banco Popular: Santander extingue la marca, su economiadigital.es.
  10. ^ a b c d e (ES) Paloma Fernández Pérez, La profesionalización de las empresas familiares, LID Editor, 2014, pp. 49-51, ISBN 9788483566541.
  11. ^ (EN) Robert Hutchison, Their Kingdom Come: Inside the Secret World of Opus Dei, Macmillan, 2014, p. 166, ISBN 9781466880016.
  12. ^ (ES) Íñigo de Barrón, El Santander compra el Banco Popular por un euro ante su inviabilidad, in El País, 7 giugno 2017. URL consultato il 7 giugno 2017.
  13. ^ (ES) ¿Qué acciones legales puedes ejercitar si eres accionista de Banco Popular?, in El Pais, 7 giugno 2017.
  14. ^ (ES) Grandes accionistas de Popular demandarán a Santander por "enriquecimiento injusto", in El Confidencial, 27 giugno 2017.
  15. ^ (ES) Rodrigo Echenique, nuevo presidente de Popular, su expansion.com, 20 giugno 2017.
  16. ^ (ES) Santander compensará a los accionistas de Popular con 980 millones, in El Pais, 13 luglio 2017.
  17. ^ a b (ES) Santander vende a Blackstone el 51% del ladrillo del Popular por más de 5.000 millones, in El Pais, 8 agosto 2017.
  18. ^ (ES) Santander recupera la gestión de los cajeros y tarjetas de Popular y vende el 49% de WiZink a Varde, in El economista.
  19. ^ (ES) Santander vende la filial en EEUU de Popular, TotalBank, al chileno BCI por 444 millones, in El economista.
  20. ^ (ES) El Santander aprueba la fusión por absorción del Popular, su efeempresas.com. URL consultato il 18 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2018).
  21. ^ (ES) El Supremo ratifica la multa de la CNMV a Popular por engañar en las retribuciones, in El economista.
  22. ^ (ES) El Supremo confirma la multa de un millón al Popular por engaño en las retribuciones, in El Confidencial.

Voci correlate

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Altri progetti

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