Il salvataggio in extremis della stagione precedente aveva creato troppi problemi a livello dirigenziale[1]: la triade che gestiva la società dette le dimissioni[2] e la società si trovava in passivo di 80 milioni[2].
In molti avevano sempre creduto che l'impegno della Simmenthal per questa stagione fosse limitato a una semplice sponsorizzazione, ma non fu affatto così che andarono le cose.
Gino Alfonso Sada, fondatore della Soc.Anonima Alfonso Sada[3], entrò nel calcio creando nel 1953 il "Gruppo Sportivo Simmenthal" affiliandolo alla F.I.G.C. il 12 ottobre[4] iscrivendolo al campionato di Seconda Divisione lombarda lasciando che fosse il figlio Claudio a presiedere il club. A fine stagione però la Simmenthal con un misero 4º posto non ottenne la promozione in categoria superiore.
La stagione successiva la Sanrocchese (nata nel 1945)[5] che con lei divideva il campo di Via Fiume è promossa in Promozione Lombarda e dopo 9 anni di attività ai massimi livelli regionali non ha più le possibilità finanziarie per continuare. Sada coglie l'occasione al volo; ne acquisisce il titolo sportivo attraverso la fusione[6] e schiera la propria squadra in Promozione[7]. Ma ancora una volta non ottiene il salto di categoria (stavolta in IV Serie). Alfonso Sada (Gino era solo un soprannome) contatta il dirigente dell'A.C. Como Edoardo Bertacchi[8] e gli propone di gestire la Segreteria della Simmenthal-Monza. Sarà proprio il "Cavalier Bertacchi" il perno del successo nella fusione della Simmenthal di Sada con il Monza.
All'inizio, l'ingresso di Sada che pone alla presidenza ancora una volta il figlio Claudio, sembra non andare in porto. La triade non è dell'idea di perdere completamente la dirigenza, ma è grazie soprattutto il dott. Aurelio Ferrazzi[1], che con il dott. A. Bosisio, G. Giovenzana e il rag. L. Tarenghi è comproprietario statutario del "pacchetto giocatori", a convincere gli altri dirigenti ad accettare di andare a comporre la "commissione di reggenza" destinata ad affiancare Claudio Sada. L'apporto dei Sada è stabilito in 30 milioni di lire e la dirigenza uscente è obbligata a ripianare la differenza del deficit 1954-1955, mentre ad accollarsi le spese per la campagna acquisti stagionale avrebbero dovuto essere entrambe le due società.
Lasciato libero l'allenatore della stagione scorsa Carlo Alberto Quario, arriva sulla panchina biancorossa Pietro Rava ex difensore juventino e della nazionale, a cui è garantito che avrebbe potuto andare in campo e giocare qualora avessero avuto bisogno di sopperire a una importante defezione in difesa.
A molti giocatori, a cui all'inizio della stagione si prospettava l'imminente cessione, fu garantita la riconferma a cui vennero affiancati i nuovi Aurelio Milani e Severino Lojodice che risulteranno la migliore scelta stagionale: i migliori cannonieri del campionato sommando da soli 34 reti sulle 44 realizzate.
^www.ascsanrocco.it (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2013). Storia delle squadre di calcio a San Rocco di Monza.
^Comunicato ufficiale della FIGC n. 15 del 15 settembre 1954 punto 18 (fusione di società che cita: S.S. Sanrocchese e G.S. Simmenthal, entrambe di Monza, dando origine ad Associazione Sportiva Simmenthal, Via Borgazzi, 87 Monza - n.d.r. in Via Borgazzi 87 c'era lo stabilimento della "Simmenthal") pag. 190 della 1ª dispensa (trimestre lug-ago-set 1954) della "Ristampa del Bollettino Ufficiale F.I.G.C.".
Almanacco illustrato del calcio, Milano, Rizzoli Editore, volume 1956 pag. 163 e 1957 pag. 167.
La Storia del Calcio, 1955-1956, Edizioni Giemme di Giuseppe Matarrese, Milano, 1991, p. 188.
Carlo Fontanelli, Annogol 1955-56, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., aprile 2003 pag. 53.
Lino Rocca, Giorgio Vegetti, Bianco su rosso la storia del Calcio Monza, Monza, Supplemento a "Il fedelissimo" stampato da Officina Grafica Brasca, 1977.
Delbue, Fontanelli, Peduzzi, E non andremo mai in Serie A... 100 anni di MONZA almanacco biancorosso 1912-2012, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2012.