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Anna Karina

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Anna Karina nel 1967

Anna Karina, nata Hanna Karin Blarke Bayer (Solbjerg, 22 settembre 1940Parigi, 14 dicembre 2019[1]), è stata un'attrice, sceneggiatrice, regista, compositrice e produttrice cinematografica danese che lavorò soprattutto in Francia. Fu sposata con il regista Jean-Luc Godard, per il quale interpretò sette film tra il 1960 e il 1967, diventando uno dei volti-simbolo della Nouvelle Vague.

Anna Karina nel 1977

Suo padre era un capitano marittimo, e lasciò la madre di Anna poco dopo la sua nascita. La futura attrice venne cresciuta dai nonni materni sino all'età di quattro anni, e trascorse il resto dell'infanzia in varie abitazioni, prima di tornare a vivere con la madre a otto anni. Descrisse la sua infanzia come una "terribile volontà di essere amata" e tentò svariate volte di fuggire di casa.[senza fonte] Iniziò la carriera da attrice in Danimarca, cantando nei cabaret, per poi lavorare come modella e apparire in spot pubblicitari e cortometraggi.

Nel 1958 si trasferì a Parigi dove incontrò Pierre Cardin e Coco Chanel, che la convinsero a cambiare il suo nome in Anna Karina. Quando era ancora una modella, venne notata da Jean-Luc Godard, al tempo solo un critico cinematografico per i Cahiers du cinéma. La sua prima apparizione in un film risale al 1959, ma l'opera non venne autorizzata perché il finale era molto simile a quello di Sul passaggio di alcune persone attraverso un'unità di tempo piuttosto breve di Guy Debord. La sequenza conclusiva era accompagnata dalla voce di Debord, che diceva: "Le minacce ricevute durante un momento strano sono le più grandi riflessioni di una cosa strana dalla vita".

Secondo il biografo ufficiale di Godard, Colin Macabe, Karina doveva originariamente partecipare al suo film di debutto, Fino all'ultimo respiro, girato lo stesso anno in cui lei recitò in una serie di spot per la Palmolive, ricoperta da bolle di sapone. Godard le offrì una parte importante nel film, che ella rifiutò perché presentava una scena di nudo: quando il regista ne chiese la ragione, la Karina rispose che nello spot Palmolive era sì apparentemente nuda, ma in realtà indossava un costume da bagno ed era inoltre coperta di bolle di sapone sino al collo, sicché il nudo era "immaginario". Il personaggio che Godard le aveva riservato non comparve nel montaggio finale del film, ma lei accettò comunque il ruolo che il regista le offrì in Le Petit Soldat (1960), lungometraggio dai contenuti politici che però uscì nelle sale solo tre anni più tardi per problemi di censura. Godard e la Karina si sposarono il 3 marzo 1961 durante le riprese di La donna è donna, e divorziarono nel 1968.

Anna Karina nel 1994

Karina venne premiata come miglior attrice al Festival di Berlino del 1961 per l'interpretazione di Angela nel film La donna è donna. La sua carriera di attrice non si limitò solamente alle opere di Godard, ma divenne la musa di molti altri registi. La sua interpretazione in Suzanne Simonin, la religiosa di Jacques Rivette è considerata una delle sue migliori. Recitò anche in Lo straniero (1967) di Luchino Visconti, in Rapporto a quattro (1969) di George Cukor, In fondo al buio (1969) di Tony Richardson, Appuntamento a Bray (1971) di André Delvaux, Pane e cioccolata (1974) di Franco Brusati e Roulette cinese (1976) di Rainer Werner Fassbinder. Si autodiresse in Vivre ensemble (1973) e Victoria (2008). A teatro fu poi protagonista di La religiosa, Pour Lucrece, Toi et tes nuages, Il fait beau jour et nuit e Apre le repitition.

La Karina intraprese anche una carriera da cantante. All'inizio degli anni 1960 interpretò due dei maggiori successi francesi dell'epoca, Roller Girl e Sous le soleil exactement, entrambe dalla commedia musicale Anna, in cui cantava sette canzoni al fianco di Serge Gainsbourg e Jean-Claude Brialy.

L'attrice inoltre scrisse tre romanzi e fece diverse apparizioni in televisione. Nel 2005 realizzò Chansons de films, una raccolta di canzoni ascoltate nei film. Dopo il matrimonio con Godard, si sposò altre tre volte: con lo sceneggiatore-attore Pierre Fabre, con il regista-attore Daniel Duval e con il regista Dennis Berry, ex-marito di Jean Seberg e figlio dello statunitense John Berry. Nel 1996 il regista italiano Armando Ceste le ha dedicato un film, girando su di lei un documentario-intervista intitolato Anna Karina - Il volto della Nouvelle Vague.

Da tempo malata di cancro, morì il 14 dicembre 2019.[2]

Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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Anna Karina è doppiata da: Vittoria Febbi, Lorenza Biella, Gabriella Genta, Maria Pia Di Meo, Ada Maria Serra Zanetti, Melina Martello, Marzia Ubaldi e Solvejg D'Assunta.

  • Rita Savagnone in Agente Lemmy Caution: missione Alphaville, Il bandito delle 11, Pane e cioccolata
  • Fiorella Betti in Questa è la mia vita, Suzanne Simonin, la religiosa
  • Sonia Scotti in Ultima estate a Tangeri
  1. ^ Morta Anna Karina, fu compagna di Godard e musa della Nouvelle Vague, su repubblica.it, 15 dicembre 2019.
  2. ^ È morta Anna Karina, su Il Post, 15 dicembre 2019. URL consultato il 1º marzo 2024.

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