Marco Bracali
Degree in Philosophy at the Florence University on March 29th, 1995, with a thesis on the philosophical thought of Sebastian Castellio (L'itinerario di Sebastiano Castellione dalla polemica con Calvino al De arte dubitandi).June 9th 2006 PhD with edition and comment of Hyeronimi Cardani De sapientia.Starting from Radical Reformation, and Reason and Spirituality in XVI century, I am interested in ancient symbolism and exoterism, Traditional Wisdom.
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Books by Marco Bracali
3° PREMIO ALLA II EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE FORUM TRAIANI (2022) NELLA SEZIONE SAGGISTICA.
2° PREMIO ALLA X EDIZIONE (2022) DEL PREMIO I MURAZZI NELLA SEZIONE SAGGISTICA.
Quali erano nelle culture antiche i fondamenti sottesi alle dottrine dei cicli cosmici? Rileggere testi e monumenti sapienziali noti e meno noti svela traccia del tentativo degli uomini di sottrarsi alla dissoluzione per emergere in livelli di Essere completamente nuovi. Nelle culture arcaiche il Tempo rappresentava sia una temibile macchina di inghiottimento delle possibilità umane sia una prova spaventosa, ma benefica, il cui superamento poteva condurre a inconcepibili stati di libertà, a una trasformazione di sé tramite incontri con le infinite manifestazioni dell'Alterità. Da qui inizia l'esplorazione della connessione tra sapienza divino-umana e ordine del cosmo e del tempo, seguendo temi e figure di sapienti del mondo antico di Asia e Mediterraneo, dove diversi luoghi simbolici riflettono una "topografia" non puramente terrestre: in essi e in molti altri territori, mitici e reali ad un tempo, molte storie si intrecceranno in un sempre più fitto e rapinoso richiamarsi e alludersi.
SILVER FIORINO (2nd EX-AEQUO PRIZE) AT THE XL EDITION OF PREMIO FIRENZE (2023) IN THE NON-FICTION SECTION.
3rd PRIZE AT THE II EDITION (2022) OF FORUM TRAIANI NATIONAL LITERARY AWARD IN THE NONFICTION SECTION
2nd PRIZE AT THE X EDITION (2022) OF I MURAZZI AWARD IN THE NONFICTION SECTION.
What were the foundations underlying the doctrines of cosmic cycles in ancient cultures? Rereading well-known and lesser-known texts and sapiential monuments reveals traces of man's attempt to escape dissolution in order to emerge into completely new levels of Being. In archaic cultures, Time represented both a fearsome machine of swallowing up human possibilities and a frightening but beneficial trial, the overcoming of which could lead to inconceivable states of freedom, to a transformation of oneself through encounters with the infinite manifestations of Otherness. From here begins the exploration of the connection between divine-human wisdom and the order of the cosmos and time, following themes and figures of wise men from the ancient world of Asia and the Mediterranean, where various symbolic places reflect a "topography" not purely terrestrial: in them and in many other territories, mythical and real at the same time, many stories will intertwine in an increasingly dense and rapinous recalling and alluding to each other.
SECOND EDITION
Probably inspired by brilliant figures of the Florentine Renaissance such as Leon Battista Alberti and Paolo dal Pozzo Toscanelli, obscured by the passing of the centuries, the fresco of the Old Sacristy of San Lorenzo re-emerges in its artistic elegance also revealing a precise astronomical and astrological design inserted in the framework of the extraordinary events that were marking the history of the city. With Byzantium under the Turkish threat and the attempt in extremis to rediscover unity between the Orthodox and Roman Church-es, Florence became in those years, thanks to the Council of 1439, the meeting point of the greatest expo-nents of Christianity of East and West. Together with them, philosophers, theologians, philologists, scien-tists and artists from multiple backgrounds animated meetings and discussions in the exciting and fruitful rediscovery of the ancient common origin of cultures, scientific, philosophical, spiritual heritages long sepa-rated and little known. From the planetary positions depicted in the fresco, the narration connects to a her-itage of symbols, myths and spirituality that project the Florence of that time, immersed in an atmosphere of fervent expectation of unification and spiritual renewal, in fairy-tale remote and timeless worlds.
Particolare attenzione è dedicata, nel commento al testo, all'individuazione delle fonti, l'indagine sulle quali mostra la straordinaria erudizione dell'autore che rilegge la cultura classica nei canoni cinquecenteschi del "riuso", la cui rigorosa codifica è attentamente seguita.
Dalla trattazione emergono inoltre notizie di vario genere sulla politica dei principati in Italia ed Europa, racconti di cronaca minuta, considerazioni morali con esempi tratti dalla letteratura classica e dalla vita quotidiana, considerazioni letterarie e artistiche che rendono il quadro dell'opera mosso e ricco di spunti di ogni genere.
L'indagine dell'origine di alcune notizie di carattere antiquario reperibili nel IV Libro potrebbe inoltre essere utile per comprendere la circolazione di opere classiche greche di recente riscoperta nell'Europa di allora.
Molti dettagli delle scelte di scrittura, pur se di un'opera rimasta incompiuta e non rivista, mettono in luce particolarità interessanti di una delle ultime figure di genio (tormentato) rinascimentale.
Papers by Marco Bracali
Il contesto alchemico nel quale si rivelerebbe il più profondo dei misteri attira poi filosofi e intellettuali indagatori di argomenti esoterici. Gerolamo Cardano (1501-1576) ne viene a conoscenza durante il suo viaggio in Francia grazie ai contatti con eruditi, alchimisti e medici paracelsiani. L’ambiente e le tematiche che ruotano attorno a questioni filologiche, a entusiasmi religiosi, a aneliti di rinnovamento dell’uomo e del proprio sapere, si rivelano, in una questione apparentemente curiosa e libresca, in tutta la loro affascinante complessità.
L'intento di queste pagine è tratteggiare le implicazioni concettuali dell'idea valliana di non includere la prudenza tra le virtù cardinali e di non porre alcuna differenza tra questa e la malizia, considerata invece dalla tradizione teologica come specularmente opposta. Si prenderanno in esame anche autori che si espressero sulla questione e il Valla conosceva bene, ma in seguito dimenticati dalla tradizione.
3° PREMIO ALLA II EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE FORUM TRAIANI (2022) NELLA SEZIONE SAGGISTICA.
2° PREMIO ALLA X EDIZIONE (2022) DEL PREMIO I MURAZZI NELLA SEZIONE SAGGISTICA.
Quali erano nelle culture antiche i fondamenti sottesi alle dottrine dei cicli cosmici? Rileggere testi e monumenti sapienziali noti e meno noti svela traccia del tentativo degli uomini di sottrarsi alla dissoluzione per emergere in livelli di Essere completamente nuovi. Nelle culture arcaiche il Tempo rappresentava sia una temibile macchina di inghiottimento delle possibilità umane sia una prova spaventosa, ma benefica, il cui superamento poteva condurre a inconcepibili stati di libertà, a una trasformazione di sé tramite incontri con le infinite manifestazioni dell'Alterità. Da qui inizia l'esplorazione della connessione tra sapienza divino-umana e ordine del cosmo e del tempo, seguendo temi e figure di sapienti del mondo antico di Asia e Mediterraneo, dove diversi luoghi simbolici riflettono una "topografia" non puramente terrestre: in essi e in molti altri territori, mitici e reali ad un tempo, molte storie si intrecceranno in un sempre più fitto e rapinoso richiamarsi e alludersi.
SILVER FIORINO (2nd EX-AEQUO PRIZE) AT THE XL EDITION OF PREMIO FIRENZE (2023) IN THE NON-FICTION SECTION.
3rd PRIZE AT THE II EDITION (2022) OF FORUM TRAIANI NATIONAL LITERARY AWARD IN THE NONFICTION SECTION
2nd PRIZE AT THE X EDITION (2022) OF I MURAZZI AWARD IN THE NONFICTION SECTION.
What were the foundations underlying the doctrines of cosmic cycles in ancient cultures? Rereading well-known and lesser-known texts and sapiential monuments reveals traces of man's attempt to escape dissolution in order to emerge into completely new levels of Being. In archaic cultures, Time represented both a fearsome machine of swallowing up human possibilities and a frightening but beneficial trial, the overcoming of which could lead to inconceivable states of freedom, to a transformation of oneself through encounters with the infinite manifestations of Otherness. From here begins the exploration of the connection between divine-human wisdom and the order of the cosmos and time, following themes and figures of wise men from the ancient world of Asia and the Mediterranean, where various symbolic places reflect a "topography" not purely terrestrial: in them and in many other territories, mythical and real at the same time, many stories will intertwine in an increasingly dense and rapinous recalling and alluding to each other.
SECOND EDITION
Probably inspired by brilliant figures of the Florentine Renaissance such as Leon Battista Alberti and Paolo dal Pozzo Toscanelli, obscured by the passing of the centuries, the fresco of the Old Sacristy of San Lorenzo re-emerges in its artistic elegance also revealing a precise astronomical and astrological design inserted in the framework of the extraordinary events that were marking the history of the city. With Byzantium under the Turkish threat and the attempt in extremis to rediscover unity between the Orthodox and Roman Church-es, Florence became in those years, thanks to the Council of 1439, the meeting point of the greatest expo-nents of Christianity of East and West. Together with them, philosophers, theologians, philologists, scien-tists and artists from multiple backgrounds animated meetings and discussions in the exciting and fruitful rediscovery of the ancient common origin of cultures, scientific, philosophical, spiritual heritages long sepa-rated and little known. From the planetary positions depicted in the fresco, the narration connects to a her-itage of symbols, myths and spirituality that project the Florence of that time, immersed in an atmosphere of fervent expectation of unification and spiritual renewal, in fairy-tale remote and timeless worlds.
Particolare attenzione è dedicata, nel commento al testo, all'individuazione delle fonti, l'indagine sulle quali mostra la straordinaria erudizione dell'autore che rilegge la cultura classica nei canoni cinquecenteschi del "riuso", la cui rigorosa codifica è attentamente seguita.
Dalla trattazione emergono inoltre notizie di vario genere sulla politica dei principati in Italia ed Europa, racconti di cronaca minuta, considerazioni morali con esempi tratti dalla letteratura classica e dalla vita quotidiana, considerazioni letterarie e artistiche che rendono il quadro dell'opera mosso e ricco di spunti di ogni genere.
L'indagine dell'origine di alcune notizie di carattere antiquario reperibili nel IV Libro potrebbe inoltre essere utile per comprendere la circolazione di opere classiche greche di recente riscoperta nell'Europa di allora.
Molti dettagli delle scelte di scrittura, pur se di un'opera rimasta incompiuta e non rivista, mettono in luce particolarità interessanti di una delle ultime figure di genio (tormentato) rinascimentale.
Il contesto alchemico nel quale si rivelerebbe il più profondo dei misteri attira poi filosofi e intellettuali indagatori di argomenti esoterici. Gerolamo Cardano (1501-1576) ne viene a conoscenza durante il suo viaggio in Francia grazie ai contatti con eruditi, alchimisti e medici paracelsiani. L’ambiente e le tematiche che ruotano attorno a questioni filologiche, a entusiasmi religiosi, a aneliti di rinnovamento dell’uomo e del proprio sapere, si rivelano, in una questione apparentemente curiosa e libresca, in tutta la loro affascinante complessità.
L'intento di queste pagine è tratteggiare le implicazioni concettuali dell'idea valliana di non includere la prudenza tra le virtù cardinali e di non porre alcuna differenza tra questa e la malizia, considerata invece dalla tradizione teologica come specularmente opposta. Si prenderanno in esame anche autori che si espressero sulla questione e il Valla conosceva bene, ma in seguito dimenticati dalla tradizione.