Nota bene, anzi nota BENISSIMO! Questa Guida è incentrata sulla costruzione di un CV adatto al mercato del lavoro ITALIANO. Successivamente, l’obiettivo è far crescere il progetto e scrivere guide anche in altre lingue e modificare le indicazioni, adattandole ad altre nazioni e relativi mercati.
- Indicazioni Generali
- La Foto
- I Contatti
- L’About Me
- Le Esperienze Professionali
- La Formazione
- Le Competenze Tecniche
- Le Soft Skills
- Corsi e Certificazioni
- Pubblicazioni
- Lingue e Hobby
- L’Autorizzazione al Trattamento Dati
- Considerazioni Finali
Partiamo da un assunto fondamentale: il CV perfetto NON ESISTE, così come non esiste “il CV a prova di ATS” (Applicant Tracking System). Le indicazioni che ti darò in questo progetto saranno di tipo tecnico/qualitativo/estetico, per darti la possibilità di costruire un CV funzionale ed attrattivo, contenente il giusto mix di parole chiave, descrizione delle esperienze professionali, soft skill e molto altro. Alcune tips utili prima di iniziare:
- È bene cercare di costruire il CV di una sola pagina (un recruiter esperto ci mette 10–20 secondi per leggerne uno) per catturare subito l’interesse e l’attenzione di chi riceverà il documento. Content is king, ma anche l’occhio vuole la sua parte!
- Come vedrai nell’esempio di CV in basso, redatto appositamente per questo progetto (sì, adoro Star Wars, si nota?), il CV dovrebbe essere sintetico ma esaustivo, contenente tutte le keyword necessarie per la posizione per la quale stai applicando
- Occhio alla lingua nella quale è scritto l’annuncio! Se l’annuncio è scritto in inglese, è sempre meglio inviare il CV in inglese, se in italiano invialo in italiano. Avere due versioni del CV è cosa buona e giusta
- Consiglio VIVAMENTE di non utilizzare il formato Europass, ormai datato e senza alcuna possibilità di personalizzazione grafica (il CV di esempio l’ho creato su Canva, che contiene centinaia di template validi, ma potresti usare anche LaTeX o anche OverLeaf)
Ti aggiungo inoltre alcune considerazioni più "personali" sulle quali dovresti riflettere, prendendo spunto da un post di Roberta Zantedeschi, che trovi QUI
Quali sono i principali ostacoli che potresti incontrare quando scrivi il tuo CV?
- in primis poca connessione e conoscenza di te
- scarsa stima del tuo valore e delle tue risorse
- idee poco chiare rispetto a ciò che stai cercando, a chi stai parlando, alla direzione che vuoi perseguire
- urgenza (scriverlo quando sei nel bisogno e non nella presenza a te e ai tuoi obiettivi)
- poca cura della struttura, della gerarchia delle informazioni e della componente grafica e visual
- difficoltà a selezionare le informazioni che servono (scartando quelle che non aggiungono valore)
- convinzione talebana che il CV debba stare in una pagina a tutti i costi
- convinzione che tanto c'è LinkedIn e il CV non serve a niente (errore)
- pensare che basti solo il CV in pdf per cercare e trovare lavoro
- non metterti nei panni di chi legge
- limitarti a descrivere e non raccontare niente
- escludere qualsiasi informazione di carattere personale (ma anche esagerare con i fatti tuoi)
- e infine un utilizzo di parole, frasi, modi di dire tipici di un mansionario o di una circolare aziendale (la scrittura è importante, non solo la correttezza grammaticale)
"Per scrivere un buon CV (e il CV serve ancora, credimi) si parte dalla consapevolezza di sé e, attraverso un percorso che tocca diverse tappe, si arriva alla capacità di esprimere chi si é, il valore che si porta, le competenze maturate e i propri obiettivi in modo credibile e convincente."
Ecco quindi il CV: ho scelto un template esteticamente molto minimal ma che, a mio avviso, funziona.
Riguardo l’annosa questione “ma la foto la metto o no nel CV?” La risposta che fornisco sempre è “fai come ti pare”. Ma, TI PREGO, se decidi di inserirla ricorda alcune semplici regole:
- Preferibile una foto a mezzo busto, fatta in modo professionale e dove sei ritratto di fronte o leggermente di lato
- EVITA foto sgranate o molto vecchie
- EVITA foto che ti ritraggono al mare, ad una festa, con cocktail/cagnolini/gattini/cose in mano
- EVITA foto che sono evidentemente foto di gruppo che hai ritagliato (male)
- EVITA foto ammiccanti, con vestiti succinti o provocanti. È un CV, non un book per fare il/la modello/a
- Se non hai una tua foto professionale, va bene anche un avatar/illustrazione di te stesso (sei pur sempre un dev, un minimo di creatività va bene), ma cerca di tenerti sempre nei limiti del professionale
Ho letto anche numerosi dibattiti dove si diceva che, eliminando la foto dal CV, si eliminerebbero dei bias inconsci su sesso, etnia, tratti somatici particolari e così via. Sono parzialmente d’accordo con questa filosofia, anche se comunque i bias ed i pregiudizi possono nascere da una moltitudine di cose (ad esempio: ti chiami Mario? Io ODIO chi si chiama Mario e ti scarto il CV) quindi ecco, eliminare la foto potrebbe eliminare una parte di bias riguardo “l’estetica” ma non li elimina tutti. Ergo, la scelta di inserire o meno la foto nel CV è molto personale e non ha una regola definita. Sta a te, ma basta seguire le indicazioni di cui sopra.
Che tu ci creda o no, ricevo un sacco di CV senza, ad esempio, l’indirizzo mail e/o il numero di cellulare. FOLLIA! Occhio quindi alla sezione contatti, perché è FONDAMENTALE. Di grazia, se non abbiamo il tuo numero di telefono o la tua mail come ti contattiamo? Piccione viaggiatore? Anche qui, alcune semplici regole:
- La sezione contatti andrebbe inserita immediatamente sotto la foto. Ricevo tantissimi CV con i contatti scritti in fondo al CV. No! I contatti devono essere immediatamente visibili ed utilizzabili!
- Ricorda di inserire tutti i contatti utili, come nel CV di esempio
- Scegli un indirizzo mail professionale (evitiamo le mail tipo diavoletto88 oppure bananakiller83)
- Inserisci i link del tuo profilo LinkedIn, GitHub (e se hai portfolio online anche di quello). Rendi questi link cliccabili per agevolare chi legge il tuo CV ad una rapida apertura del link senza dover fare copia-incolla ogni volta
Questa sezione del CV è a dir poco FONDAMENTALE. Ti permetterà di riassumere in poche righe la tua esperienza professionale, le tecnologie/linguaggi che conosci o che stai approfondendo, i tuoi obiettivi lavorativi e personali e potresti anche fornire qualche spunto “extra” relativo magari a dei progetti personali che segui nel tempo libero, hobbies o altro che a tuo avviso potrebbe essere interessante.
L’about me è una delle prime cose che chi valuta CV legge e permette di avere una prima overview di chi sei, cosa hai fatto e soprattutto cosa cerchi nel tuo futuro professionale. Nel CV di esempio di Luke potrai notare che l’about me ha sostanzialmente tutti gli elementi necessari: il job title attuale, le tecnologie/linguaggi che Luke conosce, segnala che gestisce un team di junior, scrive cosa cerca per il futuro. Inoltre, parla del suo interesse verso altre tematiche tecniche collegate al ruolo di FE ed infine fornisce una overview del suo tempo libero e dei suoi hobbies, che come vedremo nel paragrafo dedicato sono uno strumento interessante per un gancio di conversazione con chi dovrà valutarti.
Ovviamente le esperienze professionali sono il cuore di tutto il CV: in questa sezione l’obiettivo principale è di trovare il giusto compromesso fra l’essere sintetici ma allo stesso tempo esaustivi nel raccontare cosa hai fatto nel tuo percorso professionale e valorizzare i progetti più rilevanti, le tecnologie utilizzate, etc. Nell’esempio del CV di Luke noterai una certa standardizzazione del layout, questo perché il CV costruito in questo modo risulterà più leggibile, più snello ma allo stesso tempo completo di tutte le info utili, come ad esempio:
- Date di inizio e fine esperienza professionale, complete del nome dell’azienda
- La dimostrazione di una crescita professionale coerente: nel cv di esempio il buon Luke inizia nel 2012 come FE Dev per poi crescere come Senior FE per poi arrivare all’ultima esperienza come Team Lead. Questa crescita professionale in termini di ruoli e responsabilità salta all’occhio di un recruiter/selezionatore esperto e fornisce un’overview
- Bullet point che descrivono sinteticamente ma in maniera efficace le mansioni principali, i progetti seguiti, le tecnologie utilizzate ed altre informazioni a tuo avviso rilevanti per la specifica posizione che stai ricercando
Naturalmente, il CV di esempio proposto è di un profilo senior, di conseguenza far emergere la crescita professionale ed in termini di responsabilità e mansioni svolte risulta più semplice perché gli anni di esperienza sono molteplici; tuttavia, anche per profili meno strutturati si possono evidenziare in modo efficace le stesse cose, approfondirò il tema nel paragrafo finale.
Come potrai notare dal CV di esempio del buon Luke, ho solo inserito la laurea, relativo voto e titolo della tesi (interessante perché potrebbe aiutare a tirar fuori un eventuale spunto di conversazione con il/la recruiter). Ovvio che, in questo caso specifico, si tratta di un profilo senior quindi ho preferito inserire solo l’esperienza formativa relativa alla Laurea.
Se invece sei un profilo junior ha assolutamente senso inserire anche il percorso di diploma e relativa votazione (ovviamente se non sei laureato, solo il diploma). Se stai frequentando l’Università, un PhD o la magistrale devi assolutamente inserirlo nel CV, per accedere ad uno stage curriculare ad esempio. In generale, ogni percorso formativo che si sta seguendo va segnalato nel CV per un doppio scopo: da un lato segnalare a chi valuta il CV che ti stai formando e seguendo un determinato percorso ed inoltre perché, sicuramente, avrai bisogno di un tot di ore di permessi studio per prepararti agli esami che poi dovrai sostenere, e questa è una informazione che chi ti sta valutando deve assolutamente avere!
Idem se stai seguendo una Academy/Bootcamp in ambito IT: è un percorso formativo (verticale sull’IT, ma pur sempre un percorso formativo) e va inserito, completo delle tecnologie che stai studiando, la data prevista di fine Academy ed il progetto/i progetti pratici sui quali ti sei “sporcato” le mani.
Assieme alle esperienze professionali, il cuore di ogni CV, nel tuo caso questa sezione è decisamente importantissima. Ti permette chiaramente di elencare in maniera ordinata e sintetica tutte le competenze tecniche che hai acquisito (o che stai acquisendo, segnalandole magari con un “work in progress” o in maniera più grafica con una barra di avanzamento). ATTENZIONE: molte aziende usano gli ATS, che potrebbero non riconoscere segni grafici (tipo le stelline o le barre di avanzamento relative a quanta competenza si ha su quella tecnologia).
Sarebbe decisamente preferibile elencarle inserendo nelle prime posizioni le tecnologie/linguaggi sui quali sei più esperto/a o che usi giornalmente, in modo tale da non “confondere” chi sta leggendo il tuo CV (se ti candidi come FE è decisamente sensato che come prime tecnologie/linguaggi in elenco ci siano linguaggi/FW di FE, per poi magari nelle ultime posizioni dell’elenco inserire linguaggi/FW di BE, database o altro).
È inoltre estremamente utile per permettere agli ATS di attingere dalle keyword giuste relative alle tecnologie ricercate dall’azienda/selezionatore. L’ATS non è altro che un software che aiuta chi fa selezione in tutta una serie di attività ripetitive ed a basso valore aggiunto e funge anche come database di CV e candidature, oltre che al multiposting di un annuncio di lavoro su più portali contemporaneamente. È quindi importantissimo inserire nel CV tutte le parole chiave necessarie a far “risaltare” il CV fra i vari che l’azienda riceverà (sull’ATS ci sono una serie di falsi miti da sfatare assolutamente, in primis quello della “lettura automatica” del CV: i recruiter i CV li leggono tutti, ve lo assicuro. Semplicemente, l’ATS aiuta a filtrare i CV “più vicini” all’annuncio pubblicato).
Riguardo le soft skills ci sono varie scuole di pensiero: c’è chi pensa che per un lavoro “tecnico” come quello del dev siano inutili, c’è chi pensa che invece siano fondamentali. Personalmente, trovo che un qualsiasi professionista (quindi non solo un dev) debba costruire la propria professionalità al 50% su hard skills ed al 50% su soft skills: non si può pensare di essere un drago tecnicamente ma mancare totalmente di capacità comunicative, teamworking, empatia, propositività e molto altro. Contrariamente a quello che si pensa, il lavoro del dev non è un lavoro robotico, ma ha bisogno di una grandissima componente “umana” che risiede proprio nelle soft skills, che vanno nutrite e costruite, esattamente come le hard skills.
Reputo quindi importantissimo inserirle nel CV ma con un piccolo reminder: BASTA con le soft skills trite e ritrite, cerca di scrivere un elenco di soft skill “reali” o comunque calate davvero sulla tua personalità e modo di essere: se sei ad esempio una persona molto meticolosa e che ha bisogno di ordine e routine, probabilmente non sarai una persona che lavora bene sotto stress o in velocità (e non c’è nulla di male a non essere quel tipo di persona), quindi scrivere “lavoro bene sotto pressione” è falso (oltre che una delle soft skill trite e ritrite di cui sopra).
Nel CV di esempio, chiaramente, le soft skills che ho inserito sono volutamente goliardiche (come quasi tutto il resto del CV d’altronde). Ma riguardo questa sezione mi piacerebbe che tu facessi un piccolo “esercizio mentale” e trovassi le soft skill che, a tuo avviso, ti caratterizzano davvero. Possono essere un ottimo spunto di conversazione con chi ti valuterà!
Molte aziende, come requisito mandatory per alcune posizioni, richiedono delle certificazioni specifiche. Di conseguenza, questa sezione è importante proprio per segnalare di aver completato determinati corsi o avere in mano delle certificazioni riconosciute, spesso anche a livello globale. È inoltre una sezione utile per dimostrare il tuo impegno personale e la volontà di accrescere le tue competenze tecniche.
Mi capita spesso, ad esempio, di trovare nei CV corsi e certificazioni sullo Scum/Agile/PM e le uso sempre come spunto di conversazione: spesso denotano una volontà, da parte della persona che sto colloquiando, di voler crescere professionalmente e quindi un segnale del tipo: “hey vedi, ho una certificazione da PM, è quello che voglio fare ‘da grande’”! Ed è una cosa che apprezzo moltissimo :)
Un'altra importante sezione che potete aggiungere nel vostro CV sono le pubblicazioni fatte. Oltre ad essere super utili, se non essenziali, per una carriera accademica, sono viste di buono occhio anche in altri ambiti poiché non solo indicano elevata competenza tecnica in un determinato settore ma anche riflettono la capacita di analizzare situazione complesse e innovative, in quanto si propongono nuove idee e soluzioni a determinati problemi.
Se hai contribuito a riviste, conferenze o hai pubblicato articoli online, assicurati di elencarli in questa sezione. Fornisci dettagli quali titolo dell'articolo; data di pubblicazione; lista autori; ente/rivista dove è stato pubblicato e infine il Digital Object Identifier (DOI).
Il 90% dei CV che ricevo NON ha la sezione hobby e per me è un grandissimo peccato! Personalmente la trovo la sezione più interessante (ed in alcuni casi, divertente) di tutto il CV. Mi permette di conoscere il professionista come persona, e non solo come tecnico. Mi fornisce inoltre un sacco di spunti di conversazione utili a carpire ulteriori punti di vista, modi di vedere le cose, obiettivi raggiunti e molto altro.
Ad esempio, una persona che pratica sport estremi avrà probabilmente una sana propensione a superare i propri limiti, la curiosità di provare cose nuove e sicuramente coraggio. Una persona che pratica sport di squadra invece sarà sicuramente abituata a lavorare in team, a collaborare e tenderà a non essere un “lupo solitario”. Gli hobby raccontano tantissimo di te, inseriscili nel CV! Riguardo le lingue poco da dire: siamo nel 2023, reputo FONDAMENTALE quanto meno conoscere un’altra lingua (preferibilmente l’inglese) oltre all’italiano. Anche in questo caso, eventuali certificazioni sulle lingue, se le hai, inseriscile nel CV in questa sezione.
Il Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n. 101 ha stabilito che il consenso al trattamento dei dati personali presenti nel CV non è più dovuto. Questo significa che in base alla nuova normativa sulla privacy, non è obbligatorio includere il consenso al trattamento dei dati nel Curriculum Vitae. Ciascun candidato può scegliere liberamente di inserirlo o meno. Detto questo, consiglio comunque di inserire la frase che puoi tranquillamente copiare dal CV di esempio per diversi motivi:
- Inserire l’Autorizzazione al Trattamento dei Dati Personali nel proprio Curriculum Vitae significa autorizzare chi riceve il CV (il datore di lavoro, i responsabili Risorse Umane e chi si occupa della selezione) al trattamento dei dati coperti e tutelati dalla legge sulla Privacy italiana e dal GDPR – Regolamento Generale sulla Protezione Dati, in vigore in tutti i paesi dell’Unione Europea dal 25 maggio 2018
- Pur non essendo obbligatorio inserire l’autorizzazione al trattamento dei dati nel CV, è utile farlo perché si permette immediatamente al datore di lavoro di usare i propri dati personali per essere contattati per un colloquio oppure di conservarli per future selezioni
- Se il datore di lavoro riceve un CV privo di autorizzazione, deve richiedere al candidato l’autorizzazione fornendo tutti i dettagli sulle modalità di utilizzo dei dati. Solo dopo aver ricevuto questo consenso potrà utilizzarli, di conseguenza come puoi ben immaginare questo porta a lungaggini nell’iter di selezione ed un ulteriore “layer” di burocrazia che si può tranquillamente evitare!
Che dire in più? Se sei arrivato alla fine di questo pippone infinito sulla costruzione di un buon CV non ti resta altro che mettere in pratica le indicazioni fornite ed inviarlo alle aziende che ti interessano!
Ricorda che il CV è una vetrina di te stesso: delle tue esperienze professionali prima di tutto, ma anche del tuo percorso formativo, delle tue passioni, delle tue soft skills e della tua volontà di trovare il “posto giusto” per te. Il CV non va visto quindi come una sterile lista della spesa di tecnologie/linguaggi/certificazioni ma in qualche modo deve riuscire a raccontare te stesso, in maniera certamente sintetica ma coerente. È il primo biglietto da visita di te stesso che arriva nelle mani delle persone che, probabilmente, ti assumeranno e con le quali lavorerai. Quindi, investi qualche ora nella costruzione del tuo CV e non te ne pentirai!