Buòzzi, Bruno
uomo politico e sindacalista riformista italiano (Pontelagoscuro 1881-Roma 1944). Fu operaio in fabbrica fin da fanciullo e studente autodidatta; a Milano fu dirigente della FIOM diventandone segretario nazionale nel 1910. Il suo impegno riformista, che lo segnerà per tutta la vita, lo porterà a dirigere nel 1925 la stessa Confederazione Generale del Lavoro (CGL). Fu eletto deputato nelle legislature del 1919, 1921 e 1924 e, pur militando tra i riformisti, assunse spesso posizioni di sinistra. Quando il fascismo distrusse il sindacato di classe, riparò in Francia, dove venne catturato dai Tedeschi, durante l'occupazione, e consegnato ai fascisti che lo relegarono al confino. Liberato nell'agosto 1943, dopo l'8 settembre fu nominato dal governo Badoglio commissario dell'ex corporazione fascista che organizzava i lavoratori dell'industria e in tale veste concluse un primo importante accordo con le organizzazioni imprenditoriali sulle Commissioni interne. Fu arrestato nell'aprile 1944 dalle SS e fucilato il 4 giugno, prima di aver potuto concludere le trattative per l'unità sindacale che lo avevano visto protagonista, insieme a Lizzadri, Grandi, Gronchi, Roveda e Di Vittorio, con posizioni assai diverse da quelle espresse dai comunisti.