Chiese scomparse del Rione Campo Marzio

A seguire un elenco alfabetico delle Chiese scomparse del Rione Campo Marzio. Nell'apposito link, invece, trovate l'elenco delle Chiese del Rione Campo Marzio.
 
San Tommaso de Veneis, presso il Mausoleo di Augusto

Chiese scomparse del Rione Colonna

A seguire un elenco alfabetico delle Chiese scomparse del Rione Colonna. Nell'apposito link, invece, trovate l'elenco delle Chiese del Rione Colonna.
 
Oratorio di Sant'Andrea Apostolo, Piazza Sant'Andrea delle Fratte

Targa in memoria di Niet

 

La targa in questione si trova a Largo Preneste, sulle sbarre che recintano l'area del giardino interno alla piazza, nel Quartiere Prenestino-Labicano, e ricorda Niet (1963-2019).

Chiese scomparse del Rione Trevi

A seguire un elenco alfabetico delle Chiese scomparse del Rione Trevi. Nell'apposito link, invece, trovate l'elenco delle Chiese del Rione Trevi.
 
Santa Taziana a Monte Nola, nei pressi di Santa Susanna

Pietra d'inciampo in memoria di Fernando Nuccitelli

Nuccitelli pietra inciampo

La pietra d'inciampo in questione si trova in Via Romanello da Forlì, nel Quartiere Prenestino-Labicano, e ricorda il partigiano Fernando Nuccitelli (Roma 1903-Ebensee 1944), comunista e membro attivo della Resistenza a Roma, arrestato nel Dicembre 1943 e deportato nel lager di Mathausen. Trasferito nel sottocampo di Ebensee, lì trovò la morte nel 1944.
La pietra d'inciampo si trova di fronte all'edificio presso cui abitò Nuccitelli, dove infatti è ricordato anche da una targa.

Air Terminal Ostiense

 
Ostiense Eataly Terminal

L'Air Terminal Ostiense è un edificio situato nel Quartiere Ostiense, in Piazzale 12 Ottobre 1492. Originariamente sorto come stazione ferroviaria, dopo un periodo di abbandono è stato convertito in edificio commerciale e ospita attualmente la principale sede romana della catena di punti vendita alimentari Eataly.
Le origini della struttura vanno individuate nell'organizzazione dei Mondiali di calcio di Italia '90, in occasione dei quali si decise di realizzare un servizio ferroviario che raggiungesse il centro città in maniera rapida dall'aeroporto di Fiumicino. Nel 1985 si optò dunque per realizzare una stazione ferroviaria nei pressi della Stazione Ostiense ma sul lato opposto dei binari con questo obiettivo. Tra il 1988 e il 1990 viene costruita la nuova stazione, su progetto di Julio Lafuente, che nelle forme e nei materiali richiama sia le grandi stazioni di fine XIX Secolo che l'architettura termale romana, con grandi arcate e materiali quali il vetro e il ferro.
 
Julio Lafuente Air Terminal Ostiense

Il collegamento Fiumicino-Terminal Ostiense, tuttavia, non ottenne particolare successo. Intanto, dobbiamo ricordare come all'epoca l'area antistante a questa stazione fosse una zona poco urbanizzata, seppur all'interno di quartieri ben consolidati: quel lato della ferrovia era pressoché libero e molti edifici della zona sarebbero stati costruiti nei decenni successivi. La stazione, inoltre, agli occhi di un turista o un tifoso straniero non risultava sufficientemente vicina né alla Via Ostiense né alla Via Cristoforo Colombo, e i tapis-roulant che collegavano il terminal alla vicina Stazione Ostiense non furono sufficienti a facilitare l'integrazione del nuovo scalo con il resto dei trasporti cittadini. In poche parole, l'Air Terminal Ostiense fu poco utilizzato e dopo i Mondiali cadde in disuso, tanto che i negozi presenti chiusero e l'edificio si trovò presto in una situazione di abbandono, trasformandosi in rifugio per i senzatetto.
La svolta per questo edificio arrivò nel 2012 quando dopo essere stato venduto fu completamente ristrutturato così da poter ospitare la nuova sede di Eataly.

Altri siti che ne parlano:

San Tommaso de Veneis

Mappa Bufalini Chiesa San Tommaso de Veneis Augusteo
Il Mausoleo di Augusto, nei cui dintorni sorgeva la Chiesa di San Tommaso de Veneis, nella mappa di Roma del Bufalini del 1551

San Tommaso de Veneis era una Chiesa, oggi non più esistente, situata nel Rione Campo Marzio, più precisamente nell'area limitrofa ai ruderi del Mausoleo di Augusto. Il toponimo "de Veneis" deriva dal latino "vinea", che significa vigna, ed è strettamente legato a come appariva nel Medioevo la zona del Campo Marzio, adibita soprattutto a orti e vigne. Questa situazione è ben comprensibile non solo da questo, ma anche da molti altri toponimi: Sant'Andrea delle Fratte, Via dell'Orto di Napoli, Via di Capo le Case, per fare alcuni esempi.
La prima testimonianza di questa Chiesa risale al Liber Censuum di Cencio Camerario del 1192, e se ne testimonia la presenza in numerosi cataloghi successivi. Non è chiaro quando questa Chiesa abbia cessato di esistere. L'ultima possibile testimonianza è un documento dell'antiquario Francesco Albertini del 1510 che parla del ritrovamento di alcuni frammenti di un'epigrafe presso la vigna dei Frati di Santa Maria del Popolo situata tra la Chiesa di San Tommaso e il Mausoleo di Augusto, con probabile riferimento alla Chiesa in questione che quindi, in quell'anno, sarebbe stata ancora esistente.

Oratorio di Sant'Andrea Apostolo

Chiesa Sant'Andrea Apostolo Mappa Nolli

L'Oratorio di Sant'Andrea Apostolo era una Chiesa oggi non più esistente che si trovava nel Rione Colonna, grossomodo nel punto dove si congiungono Piazza di Sant'Andrea delle Fratte e Via di Sant'Andrea delle Fratte, quasi di fronte alla Basilica che da il nome alla strada.
L'origine di questo edificio di culto è strettamente legata a quella di Sant'Andrea delle Fratte, dal momento che quest'ultima Chiesa è stata officiata dalla nazione scozzese a Roma, e per questa ragione di fronte a essa sorgeva nel XVI Secolo un ospedale che aveva il compito di ospitare pellegrini e poveri provenienti dalla Scozia. Proprio nel corso di quel secolo, venne realizzato un piccolo Oratorio, officiato dai Padri Scozzesi che gestivano l'annesso ospedale, che venne dedicato appunto a Sant'Andrea Apostolo, Patrono della Scozia.
L'Oratorio divenne un punto di riferimento per la comunità scozzese di Roma: non solo fu luogo importante per i pellegrini che raggiungevano la Città Eterna, ma anche luogo di sepoltura per tutti gli scozzesi residenti a Roma.
Con lo Scisma Anglicano di Enrico VIII che portò tra il 1532 e il 1534 alla nascita della Chiesa Anglicana e alla rottura del Regno d'Inghilterra con la Chiesa di Roma, gli scozzesi presenti a Roma dovettero temporaneamente lasciare la città: l'Oratorio, dunque, venne gestito dalla famiglia Del Bufalo, che viveva nel palazzo poco distante, finché nel 1576 non venne riconsegnata agli scozzesi rimasti fedeli alla Chiesa Cattolica. In quegli anni, in piena Controriforma, a Roma nacquero molti Collegi religiosi rivolti soprattutto alle comunità straniere, in modo particolare a quelle proveniente da luoghi toccati dalla Riforma Protestante o in territori di confine abitati anche da Ortodossi e Musulmani. Papa Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585), tra i massimi promotori di questi Collegi, decise che sarebbe stato opportuno creare anche un Collegio per gli Scozzesi, e individuò questo Oratorio e l'annesso ospedale come possibile luogo. Tuttavia, pochi anni dopo Papa Clemente VIII Aldobrandini (1592-1605) decise nel 1592 di costruire in Via delle Quattro Fontane la Chiesa di Sant'Andrea degli Scozzesi, che sarebbe diventata la Chiesa nazionale degli Scozzesi a Roma insieme alla quale fu costruito un Collegio rivolto appunto agli Scozzesi.
L'Oratorio di Sant'Andrea Apostolo, dunque, finì per essere acquistato nel 1618 dalla Confraternita del Santissimo Sacramento, la cui sede era proprio nella vicina Basilica di Sant'Andrea delle Fratte. Sappiamo dalla mappa di Roma di Giovanni Battista Nolli del 1748 che all'epoca l'Oratorio era dedicato a Sant'Andrea e San Francesco di Paola. La Confraternita continuò a officiare il luogo di culto fino al 1874, quando venne venduto a un privato che lo demolì per costruire un edificio civile per abitazioni.

Street Art nel Quartiere Portuense

A seguire le opere di street art presenti nel Quartiere Portuense.
 
Murale di San Gregorio e Santa Silvia, Largo di Santa Silvia angolo Via Giuseppe Sirtori

Strade scomparse del Rione Celio

A seguire un elenco delle strade del Rione Celio oggi non più esistenti. Per le strade attualmente esistenti del quartiere, rimandiamo a quest'altro elenco.
 

Parchi e giardini del Rione Prati

A seguire l'elenco - alfabetico - dei parchi e giardini presenti nel Rione Prati

Santa Taziana a Monte Nola

 
Chiesa Santa Taziana mappa Lanciani
La posizione generica dove sorgeva la Chiesa di Santa Taziana sulla mappa del Lanciani

La Chiesa di Santa Taziana a Monte Nola, oggi non più esistente, si trovava nel Rione Trevi, nell'area del colle Quirinale limitrofa alla Chiesa di Santa Susanna. Le notizie di questa Chiesa le abbiamo dal Codice di Villelmo di Malmesbury, Notitia Ecclesiarum circa urbem Roma, realizato tra il VII e l'VIII Secolo, e il nome "Monte Nola" ci fornisce un'indicazione circa la sua posizione, dal momento che con questo nome era chiamata l'altura del Quirinale corrispondente grossomodo all'area dove oggi sorgono le Chiese di Santa Susanna e San Bernardo alle Terme. Le ultime notizie della Chiesa risalgono al Catalogo del Signorili, risalente al 1417-1431.

Sant'Adriano ad Sanctae Mariae Maioris

 
Sant'Adriano Santa Maria Maggiore mappa Lanciani
Posizione generica della Chiesa di Sant'Adriano nella mappa di Roma di Rodolfo Lanciani

Sant'Adriano ad Sanctae Mariae Maioris era una Chiesa oggi non più esistente che si trovava nel Rione Monti. Si trattava di una piccola Chiesa con annesso Monastero situata adiacente alla Basilica di Santa Maria Maggiore, sul lato in cui oggi sorge la Cappella Paolina Borghesiana, sul lato dove oggi sorge Via Liberiana. La Chiesa di Sant'Adriano, dedicata al Santo martire di Nicomedia martirizzato durante le persecuzioni di Diocleziano, venne realizzata sicuramente prima dell'VIII Secolo: il Liber Pontificalis dell'epoca di Papa Adriano I (772-795) la riporta come Cappella dell'annesso Monastero definito come in rovina e divenuto rifugio di poveri e mendicanti. Fu proprio Adriano I a volere un restauro dell'edificio, che venne affidato ai monaci Acemeti. Questi monaci bizantini, il cui nome significa letteralmente "coloro che non dormono", vennero fondati nel V Secolo da Sant'Alessandro l'Acemeta ed erano caratterizzati dal darsi il cambio per recitare senza interruzione i Salmi, da cui il nome.
Nel 1302, il catalogo dell'Anonimo di Torino riporta la Chiesa con il nome di Sant'Adrianello, forse per distinguerla dalla più importante Sant'Adriano ai Fori. La Chiesa viene talvolta citata anche come Sant'Adriano ad Duo Forna, un nome che nella zona troviamo soprattutto nella Chiesa scomparsa di Sant'Agnese ad Duo Forna e che deriva forse dai resti di due fornici di un acquedotto.
Nel XVII Secolo, Fioravante Martinelli ritenne che la Chiesa sarebbe scomparsa nel XIV Secolo, quando l'Antipapa Niccolò V Rinalducci (1328-1330) volle costruire nell'area il Patriarchio di Santa Maria Maggiore.

Centri sociali di Roma

A seguire un elenco dei Centri sociali di Roma, attivi o non più in funzione, elencati per suddivisione toponomastica.
 
Quartiere Monte Sacro:
- Hai visto Quinto? (non più in attività), in Via Val Pellice 4

Ristorante Mood

Il Ristorante Mood, o Risto Mood Mood, era un ristorante esistito in Via Nocera Umbra 20, nel Quartiere Tuscolano. Esso offriva numerose proposte di cucina italiana, dai primi della tradizione romana a piatti più ricercati con una valida scelta di antipasti di pesce.
Al suo posto oggi sorge Leon Filetteria Bisteccheria.

Street Art nel Quartiere Ostiense

A seguire le opere di street art presenti nel Quartiere Ostiense.
 
Murale di Alfredino Rampi, Via Rocco da Cesinale

Drugstore Museum

Colombario museo drugstore

Il Drugstore Museum è uno spazio museale situato nel Quartiere Portuense, in Via Portuense 371. La singolare storia di questo luogo inizia tra il 1966 e 1967, con la costruzione di un edificio commerciale lungo la Portuense a ridosso del ponte ferroviario all'altezza di Pozzo Pantaleo. Durante la realizzazione di questo nuovo edificio vengono rinvenuti una serie di edifici sepolcrali, che vengono inglobati nel nuovo edificio, nell'area che negli anni ospiterà prima un autosalone e poi il primo drugstore di Roma. Il luogo, l'area di Pozzo Pantaleo, non è una posizione casuale di quella che al tempo di Roma Antica era campagna: qui, infatti, vi era il bivio tra l'antica Via Campana e la Portuense: la prima proseguiva fino a Porto attraverso il tracciato grossomodo dell'attuale Via della Magliana, mentre l'altra seguendo il tragitto attuale. Si trattava dunque di un importante bivio, come dimostrano anche altre scoperte archeologiche emerse soprattutto a partire dagli anni '60, quando lo smantellamento dell'ex raffineria Purfina portò a una serie di lavori nell'area che hanno portato alla luce importanti testimonianze di epoca romana, come le numerose tombe ritrovate tra Pozzo Pantaleo, Nuovo Trastevere e Vigna Pia che, insieme a quelle del Drugstore Museum, formano quello che è chiamato oggi Circuito della Necropoli Portuense.
 
Anfore Museo Necropoli Portuense

Le tombe rinvenute per la realizzazione del nuovo edificio commerciale lungo la Via Portuense vengono in un primo momento inglobate nel complesso, all'interno del piano seminterrato, mentre il resto degli ambienti iniziarono a funzionare regolarmente per le attività commerciali, prima di un autosalone e poi del Drugstore. Quando negli anni '90 questo negozio chiuse, la necropoli tornò ad essere accessibile, finché nel 2005 non si decise di trasformare l'area in un museo. Fu così che tra il 2006 e il 2015 vennero fatti lavori per rendere accessibile la struttura e nel 2019 fu data la piena funzionalità al nuovo museo che prese il nome di Drugstore Museum, proprio in riferimento alla storica destinazione dell'edificio.
All'interno del museo sono visibili cinque ambienti sepolcrali trovati in loco in occasione degli scavi sopracitati, tra i quali un colombario scavato direttamente nel tufo della collina ancora oggi riconoscibile dalla pendenza di Via Belluzzo e ricordata in parte dal toponimo Via delle Cave Portuensi. Tale colombario riporta un medaglione, ancora visibile, raffigurante le figure mitologiche di Licurgo e Ambrosia. Alcuni elementi lasciano pensare che tale colombario ospiti i membri di una sola famiglia insieme a una serie di figure legate a essa. Le altre tombe, invece, sono designate con le lettere A, B, C e D.
 
Tomba Muratella Drugstore Museum
La tomba del guerriero di Muratella

Oltre alle tombe trovate in loco, al Drugstore Museum è custodita anche una tomba risalente al Neolitico, quindi un periodo compreso tra il 3.700 e il 2.300 avanti Cristo, ben prima della fondazione di Roma, trovata alla Muratella, nella zona del Casale Somaini, nel 2006 e trasferita nel museo in occasione della sua apertura. Tale tomba è nota come Tomba del guerriero della Muratella.
Il museo ospita inoltre una serie di altri reperti trovati nell'area nelle diverse campagne di scavo svoltesi negli anni, tra cui il Terminus di Vespasiano, un cippo che riporta un provvedimento dell'Imperatore contro l'occupazione abusiva da parte di privati del suolo pubblico.
Lo spazio non funge solo come area museale, ma anche come spazio a disposizione del quartiere che ospita eventi e mostre.

Altri siti che ne parlano:

L'Ostrica da Gianni

Via Tuscolana Ostrica

L'Ostrica da Gianni era un ristorante situato in Via Tuscolana 2086, nella Zona Casal Morena. Esso sorgeva in una suggestiva villa immersa nel verde all'altezza di Ciampino e, come dice il nome, era specializzato in pesce e crostacei.
Al suo posto oggi sorge il ristorante Il King dell'Arrosticino.

Altri siti che ne parlano:

Stazione Mosca della metropolitana

Linea A Stazione Mosca
Una mappa risalente al 1995 di alcuni interventi previsti per il Giubileo del 2000 con la Stazione Cipro indicata con il nome di "Mosca"

 
La Stazione Mosca della metropolitana di Roma è l'originale denominazione con cui si sarebbe dovuta chiamare la stazione Cipro della Linea A. L'idea di dedicare una stazione alla città di Mosca venne nel 1991, quando il Comune di Roma inizi a delineare il progetto per il prolungamento oltre Ottaviano della Linea A. Le stazioni prevista furono dunque quelle che oggi portano il nome di Cipro, Valle Aurelia, Baldo degli Ubaldi, Cornelia e Battistini e che muovono dal Rione Prati in direzione di Monte Mario lungo la direttrice del Quartiere Aurelio e della zona di Boccea. Come spesso succede, i nomi provvisori delle stazioni in sede di progettazione possono essere diversi rispetto a quelli definitivi e ufficializzati al momento della realizzazione: tuttavia, tali differenze sono spesso minime o facilmente intuibili, legati sempre a nomi locali, magari scegliendone uno ritenuto più riconoscibile agli occhi degli utenti. Tuttavia, il caso di Mosca risulta totalmente insolito, non esistendo nella zona intorno a Piazzale degli Eroi, nel Quartiere Trionfale, in cui sarebbe dovuta sorgere, alcuna strada dedicata a Mosca.
La ragione di questa scelta del 1991, tuttavia, è legata al fatto che negli stessi anni Mosca stava realizzando una nuova linea della metropolitana, e tra le nuove stazioni era prevista Rimskaya, letteralmente "Romana", una stazione dunque dedicata alla città di Roma, nella cui realizzazione furono inserite decorazioni e vari elementi che fanno riferimento alla Città Eterna. Vuoi per il fatto che Roma coltiva storicamente un rapporto con le grandi città di tutto il mondo, vuoi che Mosca si è sempre definita "Terza Roma", vuoi che l'Occidente in quel momento stava approfondendo i propri rapporti con la Russia dopo la caduta del Muro di Berlino e dell'URSS, ma si decise di dedicare la stazione prevista per la zona di Piazzale degli Eroi proprio alla capitale russa.
La cosa, tuttavia, rischiava di destare confusione. Le stazioni della metropolitana, in Italia, sono storicamente legate soprattutto al luogo in cui si trovano ed è raro dedicarle a personaggi o luoghi come semplice commemorazione slegata dalla strada e dal quartiere in cui sorgono. A Roma esiste una strada dedicata a Mosca, situata nel Quartiere Ardeatino, nella zona Sogno che vede le strade dedicata a importanti capitali europee, così come esiste Via Simone Mosca, a Primavalle. Tutte zone lontane da dove era prevista la nuova stazione della metropolitana, prevista per altro come una struttura importante con annesso parcheggio. Fu forse anche per questo che prevalse la linea di dare alla nuova stazione un nome legato al luogo in cui si trova, più facilmente riconoscibile agli utenti.
Nelle revisioni finali, dunque, la stazione cambiò nome in Cipro, da Via Cipro, dove sorge, e con questo nome, con cui è tuttora attiva, venne aperta nel 1999.

L'Ortica

L'Ortica era un ristorante originariamente situato in Via Flaminia 537, nel Quartiere Tor di Quinto, e successivamente trasferitosi prima in Via del Vantaggio 39a, nel Rione Campo Marzio, e poi in Via Archimede 110, nel Quartiere Pinciano. Si trattava di un ristorante di cucina soprattutto napoletana, gestito da Vittorio Virno e sua moglie Carla.
Il trasferimento in Via del Vantaggio, in una sede più piccola (e con un menu più ridotto) di quella precedente, avvenne nel 2010.
 
Altri siti che ne parlano:

Le strade della Zona Casalotti

A seguire, un elenco di tutte le strade attualmente esistenti nella Zona Casalotti.
 

Chiese della Zona Ottavia

A seguire un elenco relativo alle Chiese del Zona Ottavia, elencate in ordine alfabetico. In questa lista riteniamo inserire tutte le Chiese la cui struttura è ancora esistente, anche se sconsacrata. Per quanto riguarda le Chiese non più esistenti o di cui restano avanzi particolarmente ridotti, abbiamo realizzato una lista apposita che trovate anche qui sotto.
 

Oliphant

L'Oliphant era un ristorante situato in Via delle Coppelle 31, nel Rione Sant'Eustachio. Si trattava di un locale di cucina tex-mex, caratterizzato tra le altre cose da un arredamento molto particolare con juke-box e altri pezzi d'arredo anni '60 che richiamavano a un atmosfera nordamericana.
Al posto dell'Oliphant oggi ha sete MargheRita Osteria Pizzeria.

La Nuova Bettola

La Nuova Bettola era un ristorante situato in Piazza delle Coppelle 49, nel Rione Sant'Eustachio. Si trattava di un locale specializzato soprattutto in carne che offriva una scelta di bistecche danesi, cui si affiancavano cucina toscana e italiana.
Al suo posto ha oggi sede il ristorante Casa Coppelle.

Murale di San Gregorio e Santa Silvia

San Gregorio Santa Silvia street art

In Largo di Santa Silvia all'angolo con Via Giuseppe Sirtori, nel Quartiere Portuense, è presente un'opera di street art raffigurante San Gregorio e Santa Silvia.

Via Cesare Beccaria

 
Via Beccaria Flaminio

Via Cesare Beccaria è una strada del Quartiere Flaminio compresa tra Lungotevere Arnaldo da Brescia e Via Flaminia. Le sue origini risalgono al 1920, quando si decise di attribuire alla strada fuori Porta del Popolo chiamata Via Corsi il nome di Via Cesare Beccaria, allineandola alla toponomastica locale che vede le strade dedicate a giuristi. Questa specifica strada venne dunque dedicata a Cesare Beccaria (Milano 1738-Milano 1794), il giurista e filosofo autore del celebre Dei delitti e delle pene.
Lungo la strada, all'angolo con Lungotevere Arnaldo da Brescia, si trovala Villa Carrega Odescalchi, opera di Giovanni Battista Milani realizzata nel 1912. Del 1932 è invece la palazzina al civico 88, opera di Mario Tufaroli, mentre del 1939 è il Villino dell'Aereo Club d'Italia. Più recente, risalente al 1960, il Palazzo degli Uffici INADEL, opera di Sergio Musmeci e Mario Loreti, situato all'angolo con Via Gian Domenico Romagnosi.
Lungo la strada sorge il locale La Nuit, in precedenza sede della galleria d'arte L'Attico. La strada fu inoltre l'ultima sede del ristorante vegetariano Arancia Blu, uno dei più storici locali del genere a Roma.
La strada fa parte della Zona Urbanistica Flaminio. Il CAP di Via Cesare Beccaria è 00196.

Altri siti che ne parlano:

Via di Monte Calvarello

Via di Monte Calvarello mappa


Via di Monte Calvarello è una strada oggi non più esistente del Rione Celio che formalmente da Piazza di Porta Metronia si estendeva fino a Via di Porta Latina. Tale strada, di fatto, per decenni è esistita solo formalmente ma non di fatto, facendone un esempio di toponomastica interrotta da ricollegare alle complesse vicende dell'area tra Porta Metronia, Via Druso, Via di Porta Latina e le Mura Aureliane, in cui sarebbe dovuto sorgere il Parco di Monte d'Oro.
 
Mappa Monte Calvarello detto Monte d'Oro

Via di Monte Calvarello venne istituita dal Comune di Roma nel 1949, e prese il nome dall'altura ivi presente, conosciuta anche come Monte d'Oro. La strada venne prevista come strada interna al già esistente parco che, tuttavia, non funzionò mai. La strada è così lungamente rimasta esistente solo de iure ma non de facto, e per questa ragione il Comune di Roma ha deciso nel 2022 di sopprimerla formalmente.