Il Syrah e le sue leggende, tra la Sicilia e la valle del Rodano

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Italiani e francesi. Sempre in contrapposizione per il primato sul vino. Sulla sua qualità, sulle capacità commerciali di esportazione, sulle origini dei vitigni. Si, esatto… la “guerra” tra gli italiani e i “cugini” d’oltralpe non conosce limiti quando si parla della bevanda preferita da Bacco. Si cercherà sempre di tirare l’acqua al proprio mulino, o in questo caso sarebbe meglio dire il vino alla propria cantina.

Un caso molto particolare spetta alla diatriba sulle origini europee del Syrah. Assodato che il vitigno nasce in oriente, le due nazioni hanno fatto a gara per accaparrarsi almeno il primato europeo, dando vita a leggende con indizi storiografici spesso discutibili. Un tira e molla che coinvolge due leggende, quella di Siracusa e quella dell’Hermitage.

Iniziamo a raccontare la leggenda del Syrah che ha a che fare con l’Italia, con la Sicilia in particolare, con la città di Aretusa per essere precisi. Stando a questa leggenda, l’imperatore romano Marco Aurelio Probo fu il primo a importare il vitigno dall’Egitto con l’intento di coltivarlo in Gallia. Durante il viaggio di rientro però le sue legioni, di passaggio da Aretusa, piantarono il vitigno che ebbe una presa tale che tutto il territorio ne avrebbe preso il nome, che da quel momento si sarebbe chiamato proprio Syrah o Syrach. Peccato che il nome della città di Siracusa fosse già utilizzato sin dai tempi dell’Antica Grecia.

Diversa, ma simili nei contenuti, è la leggenda dell’Hermitage che ci arriva dal territorio francese. A differenza della leggenda made in Italy, quella tramandata dalla Francia sembra avere qualche fondamento di verità in più. Ma resta sempre una leggenda. Pare che il cavaliere templare Henri Gaspard de Sterinberg, nel XIII secolo, tornando dalla Crociata Albigese, decise di vivere come un eremita sul terreno regalatogli dalla Regina di Spagna, in piena valle del Rodano. Dalla crociata il cavaliere, che sarebbe diventato poi San Cristoforo, portò con sé alcune barbatelle di Syrah e le piantò sulla collina che poi prese il nome del santo.

Che il vitigno in questione si sia sviluppato prima in Francia o in Italia, ben poco importa. Sappiamo solo che in entrambe le nazioni ha dato vita a vini di primissima fattura. Un vitigno che molto probabilmente proviene dall’oriente, dalla Persia, l’attuale Iran, dove esiste un paese di nome Shiraz.