Luca Dini, direttore di Vanity Fair
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Carlo Verdelli, direttore della Gazzetta dello sport
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Giampaolo Rodi, direttore di Metro
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Si terrà il 15 maggio la serata di premiazione della XIX edizione del premio dedicato alle migliori strategie di marca. Alla serata di gala un riconoscimento a Vanity Fair per un successo eclatante; i 110 anni della Gazzetta dello Sport e Metro per essere stato il primo quotidiano free press italiano.
Si rinnova l’appuntamento con la comunicazione del Grand Prix, l'evento più importante in Italia per i professionisti del mondo della comunicazione. La manifestazione organizzata da Pubblicità Italia, del gruppo editoriale VNU, si caratterizza sia per la modalità con cui si svolgono le selezioni, sia per la giuria chiamata a votare direttamente in sala, che consta di circa mille professionisti del settore della comunicazione tra direttori creativi, manager d’azienda, giornalisti e uomini dello spettacolo. Durante la serata di gala presentata da Piero Chiambretti, la giuria voterà la migliore strategia di marca tra le campagne in short list e saranno assegnati dei premi speciali a personalità che hanno saputo rappresentare, innovare o utilizzare la comunicazione in modo particolarmente efficace.
Il direttore di Vanity Fair Luca Dini, riceverà un premio speciale per il successo del settimanale italiano che dalla sua comparsa sul mercato ha macinato solo grandi successi.
L’edizione italiana, nata nel 2003, conta oggi oltre 680.000 lettori con 300.000 copie diffuse, il 54% in più dalla sua nascita. Direttore di Vanity Fair da febbraio di quest’anno, è stato prima vicedirettore di Carlo Verdelli dal lancio del settimanale in della Condé Nast. Prima di Vanity Fair è stato oltre dieci anni nella redazione di Oggi come corrispondente da New York prima e poi, Capo Redattore e Capo Redattore Centrale.
Un riconoscimento speciale va poi alla Gazzetta dello Sport che quest’anno festeggia i 110 anni dalla sua nascita nel 1896. La mitica rosa è stata stampata per la prima volta in questo colore tre anni dopo. Ritirerà il premio il neo direttore Carlo Verdelli, che prima di dirigere la redazione della rosa è stato alla guda proprio di Vanity Fair dal 2004, lasciando la direzione al suo vice Luca Dini. Tra gli incarichi di Verdelli la direzione di Sette, il magazine del Corriere della Sera e la vicedirezione del Corriere dal 1996 al 2003.
Sarà premiato poi il direttore di Metro Giampaolo Roidi, con un riconoscimento speciale in occasione dell’ingresso della free press nel sistema di rilevazione Audipress. Metro è stato il primo quotidiano free press ad approdare sul mercato italiano nel 2000 e Roidi ha partecipato alla sua nascita come caporedattore per succedere nel dicembre 2004 a Fabrizio Paladini alla direzione del quotidiano gratuito del gruppo svedese Metro International. Stampato in 18 lingue, Metro è presente in 91 città e conta 64 diverse edizioni. L’edizione italiana vanta oltre 1.134.000 lettori. Nel 1991 è a “Paese Sera”. Cronista politico, segue il Campidoglio prima con Franco Carraro sindaco, poi per il primo mandato di Francesco Rutelli. Nel 1997 fonda con Arnaldo Agostini il settimanale “Lavorare”, edito dalla Camera di Commercio di Roma, dove rimane fino al 2000 prima come caporedattore poi come direttore responsabile.
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