Books by Dario De Santis
ETS, 2018
Agostino Gemelli (1878-1959) prese parte alla Prima guerra mondiale nella triplice veste di cappe... more Agostino Gemelli (1878-1959) prese parte alla Prima guerra mondiale nella triplice veste di cappellano militare, medico e direttore del Laboratorio psicofisiologico del Comando supremo dell’esercito. Nei suoi scritti la guerra diviene complessa metafora di una modernità sospesa fra scienza e religione. I saggi di Gemelli qui pubblicati illustrano la nascita e lo sviluppo della psicologia del soldato e la rilevanza che questa ebbe nel progressivo rafforzamento istituzionale e scientifico della psicologia, ma contengono anche le linee guida di quel rinnovamento neotomista della dottrina cattolica, il cui fine ultimo consisteva nel ridefinire la sfera esistenziale dell’uomo moderno attraverso un nuovo percorso pedagogico e culturale.
ETS Guerra e cultura. Biblioteca della Grande Guerra (4), 2019
Agostino Gemelli (1878-1959) prese parte alla Prima guerra mondiale nella triplice veste di cappe... more Agostino Gemelli (1878-1959) prese parte alla Prima guerra mondiale nella triplice veste di cappellano militare, medico e direttore del Laboratorio psicofisiologico del Comando supremo dell’esercito. Nei suoi scritti la guerra diviene complessa metafora di una modernità sospesa fra scienza e religione. I saggi di Gemelli qui pubblicati illustrano la nascita e lo sviluppo della psicologia del soldato e la rilevanza che questa ebbe nel progressivo rafforzamento istituzionale e scientifico della psicologia, ma contengono anche le linee guida di quel rinnovamento neotomista della dottrina cattolica, il cui fine ultimo consisteva nel ridefinire la sfera esistenziale dell’uomo moderno attraverso un nuovo percorso pedagogico e culturale.
Volgendo lo sguardo alle teorie embriologiche settecentesche, agli esperimenti compiuti dai natur... more Volgendo lo sguardo alle teorie embriologiche settecentesche, agli esperimenti compiuti dai naturalisti e dai medici europei, emergono le dinamiche scientifiche e filosofiche che portarono alla realizzazione delle prime fecondazioni artificiali mediche; si delinea il percorso culturale che ha forgiato quelle tecniche chirurgiche capaci di sconfiggere la sterilità. Attraverso le inseminazioni meccaniche compiute da Lazzaro Spallanzani, gli studi di fisiologia, anatomia, ginecologia ed ostetricia, senza tralasciare i documenti d'archivio, i
romanzi, gli scritti satirici e le improbabili soluzioni degli imbonitori, questa storia ci racconta per la prima volta lʼiter scientifico e il dibattito sociale che tra il XVIII ed il XIX secolo spinsero audaci dottori a sperimentare e a diffondere un'operazione, efficace e controversa, in grado di alterare il processo riproduttivo. Eclettica ed avvincente, la storia delle prime fecondazioni artificiali mediche ci mostra aspetti nodali del progresso tecnologico, svelando la complessità filosofica di un costante divenire ricco di istanze etiche e conseguenze sociali.
Papers by Dario De Santis
European Yearbook of the History of Psychology, 2015
This paper introduces the republished version of selected parts of an article written in 1897 by ... more This paper introduces the republished version of selected parts of an article written in 1897 by the Italian psychologists and psychiatrists Giuseppe Guicciardi and Giulio Cesare Ferrari on the ‘mental calculator’ Ugo Zaneboni. The paper highlights how the two Italian scholars were inspired mostly by French experimental psychology and, in particular, by the research of Alfred Binet. Furthermore, extracts of two unpublished letters written to the authors by Cesare Lombroso and Nicolae Vaschide are also presented.
1. Introduzione Durante la Grande Guerra, Giulio Cesare Ferrari forni un considerevole contributo... more 1. Introduzione Durante la Grande Guerra, Giulio Cesare Ferrari forni un considerevole contributo scientifico sia in qualita di psichiatra, impegnandosi nell’assistenza e nella cura dei reduci affetti da neuropsicosi di guerra, sia come psicologo. In questa seconda veste opero a contatto diretto con i militari feriti e con le truppe di ritorno dalle trincee, mentre come Direttore della Rivista di Psicologia promosse numerosi studi relativi alla psicologia del soldato 1 . Ferrari, allora direttore del Manicomio di Imola, pubblico otto resoconti 2 che documentano le indagini effettuate sui campi di battaglia e negli ospedali militari, le interviste ai soldati semplici e agli ufficiali, lo studio dei documenti provenienti dal fronte, l’analisi del contesto storico, i dialoghi con i colleghi, nonche le condizioni sanitarie e psicologiche della popolazione civile. Tuttavia, dai documenti manoscritti del Fondo Ferrari emergono elementi inediti fondamentali per comprendere pienamente il ru...
European Yearbook of the History of Psychology, 2019
Following the health crisis that hit the Italian Army in the first year of World War I, the High ... more Following the health crisis that hit the Italian Army in the first year of World War I, the High Command established a Neuropsychiatric Service and in addition also a Military Medical School in San...
STORIA IN LOMBARDIA, 2015
Il presente saggio ripercorre gli studi relativi alla psicologia del soldato svolti sul fronte de... more Il presente saggio ripercorre gli studi relativi alla psicologia del soldato svolti sul fronte della Grande guerra da padre Agostino Gemelli, nella triplice veste di cappellano, medico e direttore del Laboratorio psicofisiologico del Comando supremo dell’esercito. A livello sperimentale, con le ricerche psicofisiologiche sugli aviatori e quelle sull’udito, sul piano individuale con la determinazione di quella fisionomia psichica del combattente che ebbe ampia applicazione sul campo e grazie alle indagini di stampo antropologico e sociologico, come quelle relative al folklore di guerra, Gemelli contribui a mettere in luce i numerosi risvolti applicativi della psicologia, traccio con maggior precisione nuove linee di ricerca, rafforzando la crescente autonomia epistemologica e istituzionale della disciplina. La psicologia del soldato, rilevante sia sul piano militare sia su quello scientifico, alimento e sostenne nella sua dimensione filosofica l’audace progetto di rinnovamento promosso all'interno della Chiesa cattolica dalla corrente neoscolastica, il cui fine ultimo consisteva nel ridefinire la sfera esistenziale dell’uomo moderno attraverso un nuovo percorso pedagogico e culturale
Nuncius, 2011
The scientific debate which developed during the eighteenth century, proposed and diffused new th... more The scientific debate which developed during the eighteenth century, proposed and diffused new theories on the generation not only within the scientific community. Microscopic investigation and various experimental campaigns fostered daring models attempting to unveil the natural phenomena from which life originates. Besides the famous scientific and philosophical works that marked the age, in the second part of the century two pamphlets appeared that well represent the importance of the querelle about embryological systems defining the concept of generation as a voyage within the human body. Lucina sine concubitu and Juno abortans, respectively published in England and in Germany between 1750 and 1760, narrate the odd and imaginary adventures of two doctors who are trying to interrupt and modify the embryos' journey towards the body of the mother.
Journal of the History of the Behavioral Sciences, 2013
This year saw the first joint meeting of the ESHHS and its North American counterpart, Cheiron. T... more This year saw the first joint meeting of the ESHHS and its North American counterpart, Cheiron. The idea of bringing the two societies together may be evaluated from at least two different angles: one organizational and one academic. In this report, I leave the organizational aspects aside, except to congratulate the local host, Adrian Brock, and his staff on a smoothly organized conference, in which all the participants felt very well taken care of. When it comes to the academic, I concentrate on three different aspects: (1) the challenge of defining the object, (2) the range of historiographical approaches, and (3) all the different forms of understanding which appear when the whole world is gathered in an academic assembly of this kind. In organizing my report around these aspects, my aim is to provide an analysis of some international tendencies within current research in the history of human behavioral sciences. (1) DEFINING THE OBJECT The huge number of subjects represented in the presentations reflects, first of all, the breadth of the field. This is probably the most fascinating aspect of research networks like ESHHS and Cheiron. Instead of taking the field of the human sciences as something well defined, we see a great variety of events, figures, and research schools, many of which are marginal today. In this sense it is an open question what the object of research in the history of the human sciences is, and how to approach it. The term "crisis" may reflect this. One important session was the symposium about "crisis in psychology," in which John Carson, Annette Mühlberger, and Uljana Feest contributed papers about different aspects of early twentieth-century debates about crisis in psychology. The symposium on Freud-to which Ruud Abma, Jaap Boos, David Lee, and Gavin Miller contributed papers and John Burnham served as discussant-could also be understood in terms of reconsidering the object of study. The renaissance of the reading of Freud in the Netherlands at the turn of this century reflects, as far as I can see, a more or less new understanding of the psychological object in the sense that it is mostly given in texts, narratives, and discourses. Several other sessions, or perhaps even most of them, may also be understood in these terms-sessions such as that on "Genius and Insanity" with papers given by Laura Ball, Kieran McNally, and Betty Bayer; and the symposium on "The Very Modern Homosexual" with papers given by
The paper describes an innovative visualization modality to present online contents and relations... more The paper describes an innovative visualization modality to present online contents and relationships of the web portal of the Interdipartimental Research Center Aspi – Historical Archive of Italian Psychology (Milano-Bicocca University). Established in 2005, Aspi is aimed to preserve, inventory, digitize and valorize psychologists and psychiatrists documents of the XIX and XX centuries. The web portal www.aspi.unimib.it offers direct access to documental sources with critical notes and historical and scientific contextualization cards to describe biographies and disciplinary evolution, interdisciplinary and institutional connections and personal relationships among protagonists. The portal is a performing research tool for historians and scholars, which enables a direct access to the archival sources. It also allows contributors to collaborate with the editorial committee by publishing their research results. A custom software directly access the open source DB CollectiveAccess to ...
European Yearbook of History of Psychology , 2019
Following the health crisis that hit the Italian Army in the first year of World War I, the High ... more Following the health crisis that hit the Italian Army in the first year of World War I, the High Command established a Neuropsychiatric Service and in addition also a Military Medical School in San Giorgio di Nogaro (Udine) to train medical officers. The psychiatrist Angelo Alberti worked as Psychiatric Consultant in the Neuropsychiat- ric Service and at the same time he was Assistant Professor in the Military Medical School. His scientific work and the clinical activ- ity carried out in San Giorgio di Nogaro provided new elements to understand and to redefine the position of Italian Psychiatry in the widespread phenomenon of War psycho-neuroses. The aim of the present paper is to show that the cross-study of archival documents and literature detected a more complex and multifaceted scenario of Italian Psychiatry than was assumed before. The paper presents details, that have not been reported until now.
Il presente saggio ripercorre gli studi relativi alla psicologia del soldato svolti sul fronte de... more Il presente saggio ripercorre gli studi relativi alla psicologia del soldato svolti sul fronte della Grande guerra da padre Agostino Gemelli, nella triplice veste di cappellano, medico e direttore del Laboratorio psicofisiologico del Comando supremo dell’esercito. A livello sperimentale, con le ricerche psicofisiologiche sugli aviatori e quelle sull’udito, sul piano individuale con la determinazione di quella fisionomia psichica del combattente che ebbe ampia applicazione sul campo e grazie alle indagini di stampo antropologico e sociologico, come quelle relative al folklore di guerra, Gemelli contribuì a mettere in luce i numerosi risvolti applicativi della psicologia, tracciò con maggior precisione nuove linee di ricerca, rafforzando la crescente autonomia epistemologica e istituzionale della disciplina. La psicologia del soldato, rilevante sia sul piano militare sia su quello scientifico, alimentò e sostenne nella sua dimensione filosofica l'audace progetto di rinnovamento promosso all'interno della Chiesa cattolica dalla corrente neoscolastica, il cui fine ultimo consisteva nel ridefinire la sfera esistenziale dell’uomo moderno attraverso un nuovo percorso pedagogico e culturale.
This essay describes the studies concerning the psychology of soldier carried out during the First World War by Father Agostino Gemelli, in the triple role of Chaplain, Doctor and Director of the Psycho-physiological Laboratory of the High Command of the Italian Army. Gemelli helped bring to light the many applicative aspects of Psychology, he traced with more precision new lines of research, strengthening the growing institutional and epistemological autonomy of the discipline with the researches on pilots and those on hearing in his laboratory, with the determination of the psychology of the fighters who had wide application on the field and thanks to the investigations on a anthropological and sociological level, such as those relating to the war folklore. In its philosophical dimension, the psychology of soldier fuelled and supported the audacious renewal project promoted by the Neo-Scholastic Theology within the Catholic Church, whose current goal was to redefine the modern man’s existential dimension through a pedagogic and cultural path.
Nel nome di Lazzaro. Saggi di storia della scienza e delle istituzioni scientifiche tra il XVII e il XVIII secolo, Nov 3, 2014
In questo studio si ripercorrono gli eventi legati alla celebrazione delle feste
centenarie per ... more In questo studio si ripercorrono gli eventi legati alla celebrazione delle feste
centenarie per la morte di Lazzaro Spallanzani: dalle fonti emerge un quadro storico
inedito e importante che dimostra la validità del metodo Spallanzani per il progresso
delle “scienze della mente” e in particolar modo della nascente psicologia
sperimentale. Con l’inaugurazione dei nuovi laboratori del manicomio di Reggio
Emilia, il giovane Giulio Cesare Ferrari raccoglieva la preziosa eredità di Spallanzani
nel tentativo di dare forma concreta a un progresso non solo tecnologico ma anche
etico e culturale.
Teorie&Modelli
Con la pubblicazione e la traduzione di 12 lettere inedite, l’articolo contestualizza l’attività ... more Con la pubblicazione e la traduzione di 12 lettere inedite, l’articolo contestualizza l’attività dello psicologo Giulio Cesare Ferrari (1867-1932) nel corso della Grande Guerra, mettendo in luce i suoi rapporti con i vertici militari e politici e con la co-munità scientifica nazionale e internazionale. La corrispondenza con i capi di stato maggiore Luigi Cadorna (1850-1928) e Armando Diaz (1861-1928), con il senato-re e ministro di grazia e giustizia Lodovico Mortara (1855-1937), con lo psicologo Agostino Gemelli (1878-1959), con lo psicopedagogista Edouard Claparède (1873-1940) e con diversi militari, fornisce significativi elementi per comprendere il ruo-lo e le potenzialità applicative che Ferrari attribuiva alla psicologia.
With the publication and translation of 12 unreleased letters, the article con-textualizes the work of the psychologist Giulio Cesare Ferrari (1867-1932) during the Great War, and brings to light his relations with the political and military high-est authorities and the national and international scientific community. His corre-spondence with the Italian army chiefs of staff Luigi Cadorna (1850-1928) and Armando Diaz (1861-1928), with the senator and minister of justice Luigi Mortara (1855-1937), with the psychologist Agostino Gemelli (1878-1959), with the psy-chopedagogist Edouard Claparède (1873-1940) and with several soldiers provides important elements to let us understand the role and practical potential that Ferrari attributed to psychology.
Dario De Santis, Dipartimento di Psicologia, Università di Milano - Bicocca, Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, I-20126 Milano. E-mail: [email protected]
Storia della definizione di morte, Jun 2014
Nuncius, 2011
The scientific debate which developed during the eighteenth century, proposed and diffused new th... more The scientific debate which developed during the eighteenth century, proposed and diffused new theories on the generation not only within the scientific community. Microscopic investigation and various experimental campaigns fostered daring models attempting to unveil the natural phenomena from which life originates. Besides the famous scientific and philosophical works that marked the age, in the second part of the century two pamphlets appeared that well represent the importance of the querelle about embryological systems defining the concept of generation as a voyage within the human body. Lucina sine concubitu and Juno abortans, respectively published in England and in Germany between 1750 and 1760, narrate the odd and imaginary adventures of two doctors who are trying to interrupt and modify the embryos' journey towards the body of the mother.
Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ed.). (2013). L’impresa scientifica: 1923-2013. Roma: CNR Edizioni., Mar 2013
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Books by Dario De Santis
romanzi, gli scritti satirici e le improbabili soluzioni degli imbonitori, questa storia ci racconta per la prima volta lʼiter scientifico e il dibattito sociale che tra il XVIII ed il XIX secolo spinsero audaci dottori a sperimentare e a diffondere un'operazione, efficace e controversa, in grado di alterare il processo riproduttivo. Eclettica ed avvincente, la storia delle prime fecondazioni artificiali mediche ci mostra aspetti nodali del progresso tecnologico, svelando la complessità filosofica di un costante divenire ricco di istanze etiche e conseguenze sociali.
Papers by Dario De Santis
This essay describes the studies concerning the psychology of soldier carried out during the First World War by Father Agostino Gemelli, in the triple role of Chaplain, Doctor and Director of the Psycho-physiological Laboratory of the High Command of the Italian Army. Gemelli helped bring to light the many applicative aspects of Psychology, he traced with more precision new lines of research, strengthening the growing institutional and epistemological autonomy of the discipline with the researches on pilots and those on hearing in his laboratory, with the determination of the psychology of the fighters who had wide application on the field and thanks to the investigations on a anthropological and sociological level, such as those relating to the war folklore. In its philosophical dimension, the psychology of soldier fuelled and supported the audacious renewal project promoted by the Neo-Scholastic Theology within the Catholic Church, whose current goal was to redefine the modern man’s existential dimension through a pedagogic and cultural path.
centenarie per la morte di Lazzaro Spallanzani: dalle fonti emerge un quadro storico
inedito e importante che dimostra la validità del metodo Spallanzani per il progresso
delle “scienze della mente” e in particolar modo della nascente psicologia
sperimentale. Con l’inaugurazione dei nuovi laboratori del manicomio di Reggio
Emilia, il giovane Giulio Cesare Ferrari raccoglieva la preziosa eredità di Spallanzani
nel tentativo di dare forma concreta a un progresso non solo tecnologico ma anche
etico e culturale.
With the publication and translation of 12 unreleased letters, the article con-textualizes the work of the psychologist Giulio Cesare Ferrari (1867-1932) during the Great War, and brings to light his relations with the political and military high-est authorities and the national and international scientific community. His corre-spondence with the Italian army chiefs of staff Luigi Cadorna (1850-1928) and Armando Diaz (1861-1928), with the senator and minister of justice Luigi Mortara (1855-1937), with the psychologist Agostino Gemelli (1878-1959), with the psy-chopedagogist Edouard Claparède (1873-1940) and with several soldiers provides important elements to let us understand the role and practical potential that Ferrari attributed to psychology.
Dario De Santis, Dipartimento di Psicologia, Università di Milano - Bicocca, Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, I-20126 Milano. E-mail: [email protected]
romanzi, gli scritti satirici e le improbabili soluzioni degli imbonitori, questa storia ci racconta per la prima volta lʼiter scientifico e il dibattito sociale che tra il XVIII ed il XIX secolo spinsero audaci dottori a sperimentare e a diffondere un'operazione, efficace e controversa, in grado di alterare il processo riproduttivo. Eclettica ed avvincente, la storia delle prime fecondazioni artificiali mediche ci mostra aspetti nodali del progresso tecnologico, svelando la complessità filosofica di un costante divenire ricco di istanze etiche e conseguenze sociali.
This essay describes the studies concerning the psychology of soldier carried out during the First World War by Father Agostino Gemelli, in the triple role of Chaplain, Doctor and Director of the Psycho-physiological Laboratory of the High Command of the Italian Army. Gemelli helped bring to light the many applicative aspects of Psychology, he traced with more precision new lines of research, strengthening the growing institutional and epistemological autonomy of the discipline with the researches on pilots and those on hearing in his laboratory, with the determination of the psychology of the fighters who had wide application on the field and thanks to the investigations on a anthropological and sociological level, such as those relating to the war folklore. In its philosophical dimension, the psychology of soldier fuelled and supported the audacious renewal project promoted by the Neo-Scholastic Theology within the Catholic Church, whose current goal was to redefine the modern man’s existential dimension through a pedagogic and cultural path.
centenarie per la morte di Lazzaro Spallanzani: dalle fonti emerge un quadro storico
inedito e importante che dimostra la validità del metodo Spallanzani per il progresso
delle “scienze della mente” e in particolar modo della nascente psicologia
sperimentale. Con l’inaugurazione dei nuovi laboratori del manicomio di Reggio
Emilia, il giovane Giulio Cesare Ferrari raccoglieva la preziosa eredità di Spallanzani
nel tentativo di dare forma concreta a un progresso non solo tecnologico ma anche
etico e culturale.
With the publication and translation of 12 unreleased letters, the article con-textualizes the work of the psychologist Giulio Cesare Ferrari (1867-1932) during the Great War, and brings to light his relations with the political and military high-est authorities and the national and international scientific community. His corre-spondence with the Italian army chiefs of staff Luigi Cadorna (1850-1928) and Armando Diaz (1861-1928), with the senator and minister of justice Luigi Mortara (1855-1937), with the psychologist Agostino Gemelli (1878-1959), with the psy-chopedagogist Edouard Claparède (1873-1940) and with several soldiers provides important elements to let us understand the role and practical potential that Ferrari attributed to psychology.
Dario De Santis, Dipartimento di Psicologia, Università di Milano - Bicocca, Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, I-20126 Milano. E-mail: [email protected]
Le indagini sulla psicologia del soldato, rilevanti sia sul piano militare sia su quello scientifico, si dimostrarono significative anche nel processo di ricostruzione e rigenerazione del paese dalle macerie della guerra: le conoscenze acquisite al fronte, quei “prodigi di efficienza” pensati per la gestione degli eserciti di massa, giocarono infatti un ruolo di primaria importanza nell’elaborazione, attraverso la psicotecnica, di nuove forme di organizzazione scientifica del lavoro, rinnovarono l’interesse e l’impegno nei confronti dell’impresa pedagogica e favorirono la diffusione della psicoanalisi.
Le indagini sulla psicologia del soldato, rilevanti sia sul piano militare sia su quello scientifico, si dimostrarono significative anche nel processo di ricostruzione e rigenerazione del paese dalle macerie della guerra: le conoscenze acquisite al fronte, quei “prodigi di efficienza” pensati per la gestione degli eserciti di massa, giocarono infatti un ruolo di primaria importanza nell’elaborazione, attraverso la psicotecnica, di nuove forme di organizzazione scientifica del lavoro, rinnovarono l’interesse e l’impegno nei confronti dell’impresa pedagogica e favorirono la diffusione della psicoanalisi.
L’attenzione è perciò concentrata sulle storie dei protagonisti, sulle principali esperienze vissute dagli italiani durante il conflitto, attraverso le lettere e le testimonianze, cui ridanno voce noti attori.
Lo speciale, condotto da Paolo Mieli, vede giovani storici ‘inviati’ in luoghi emblematici, che fanno da sfondo ai loro racconti: come si arriva al 24 maggio e all’entrata in guerra; la scelta di entrare in guerra; che Italia è quella che entra in guerra; chi combatte quella guerra, i fronti italiani e la vita delle trincee, l’altro fronte, quello “interno”, decisivo in una guerra che sarà “per tutti”; i traumi che la guerra stessa lascia nei corpi e nelle menti.
Sarà un percorso collettivo o individuale nell’esperienza bellica segnato dal passaggio da forme di entusiasmo e slancio iniziale a un finale disincanto, al rifiuto, di fronte agli orrori e alle macerie prodotti dal Primo conflitto mondiale, quando la morte spegne ogni traccia dell’ebbrezza iniziale e restano il silenzio del lutto e del dolore. -