Rita Pinci
Rita Pinci, all'anagrafe Mariarita Pinci[1] (Cave, 8 giugno 1956), è una giornalista italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureata in sociologia, ha iniziato la sua attività di giornalista come corrispondente de Il Messaggero, dove ha lavorato per oltre venti anni. Su nomina di Pietro Calabrese, ne è stata redattore-capo centrale e successivamente vicedirettore, prima donna italiana a rivestire questi ruoli in un grande quotidiano nazionale d'informazione. In seguito, è stata vicedirettore del portale web di Rcs-Hdp, ha diretto il magazine Specchio de La Stampa, è stata vicedirettore dei settimanali Panorama e Chi. Ha lavorato all'Huffington Post Italia e collaborato come autore alla trasmissione In mezz'ora, in onda la domenica su Rai 3.
Nel 1999 ha ricevuto il Premio Simpatia.
Nel 2011 è tra gli autori del libro collettivo “Il Potere in Italia” (Ed. Marsilio 2011).
Nel 2006 è stata insignita del Premio Fondazione Bellisario.
Attualmente lavora per TV2000. Dal 30 aprile 2019 è la coordinatrice del nuovo Comitato di direzione di "Donne Chiesa Mondo", il mensile femminile dell'Osservatore Romano[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Albo dei Giornalisti del Lazio
- ^ Rita Pinci coordinatrice di Donne Chiesa Mondo, inserto mensile dell’Osservatore Romano, su primaonline.it. URL consultato il 3 maggio 2019.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La soldatessa del giornalismo
- Rita Pinci: vi racconto il nuovo Panorama
- Rita Pinci – Da caporedattore della ‘Stampa’ a direttore di ‘Specchio’ Archiviato il 20 dicembre 2016 in Internet Archive.
- Ma la gente legge solo i titoli
- Rita Pinci, il Messaggero in rosa
- Giornali: Rita Pinci vicedirettore de "Il Messaggero"
- Parla Schettino: non è stata la mano di Dio a salvare la nave, ma la mia manovra
- "Donne Chiesa Mondo":Allein unter Männern
- Osservatore Romano, Rita Pinci alla guida di “Donne Chiesa Mondo”
- La femminista ebrea e la teologa islamica nel giornale del Papa
- La vita a sorpresa di Rita Pinci, fattrice di giornali, adesso anche per il Papa