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Edoardo Ronchi

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Edoardo Ronchi

Ministro dell'ambiente
Durata mandato17 maggio 1996 –
26 aprile 2000
PresidenteRomano Prodi
Massimo D'Alema
PredecessorePaolo Baratta
SuccessoreWiller Bordon

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
29 maggio 2001

Durata mandato28 aprile 2006 –
28 aprile 2008
LegislaturaXII, XIII, XV
Gruppo
parlamentare
Progressisti-Verdi, L'Ulivo - PD
CoalizioneAdP (XII)
L'Ulivo (XIII)
L'Unione (XV)
CircoscrizionePiemonte (XII e XIII)
Veneto (XV)
CollegioTorino Vallette (XII e XIII)
Incarichi parlamentari
  • XIII
    • membro della XIII commissione territorio, ambiente, beni ambientali (2 maggio 2000 - 29 maggio 2001)
  • XV
    • vicepresidente della XIII commissione territorio, ambiente, beni ambientali (6 giugno 2006 - 28 aprile 2008)
    • membro della commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione (25 ottobre 2006 - 28 aprile 2008)
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato12 luglio 1983 –
14 aprile 1994
LegislaturaIX, X, XI
Gruppo
parlamentare
Democrazia Proletaria e Verdi
  • Democrazia proletaria (16 luglio 1987 - 11 luglio 1989)
  • Misto (11 luglio 1989 - 17 dicembre 1990)
  • Verde (17 dicembre 1990 - 22 aprile 1992)
CircoscrizioneLombardia 2
CollegioBrescia (IX e X)
Como (XI)
Incarichi parlamentari
  • IX
    • membro della IV commissione giustizia (12 luglio 1983 - 29 settembre 1983)
    • membro della VII commissione difesa (29 settembre 1983 - 1º luglio 1987)
  • X
    • membro della VIII commissione lavori pubblici (4 agosto 1987 - 22 aprile 1992)
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato25 luglio 1989 –
26 luglio 1989
LegislaturaIII
Gruppo
parlamentare
Gruppo Verde
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoAO (1968-1978)
DP (1978-1989)
VA (1989-1990)
FdV (1990-2001)
DS (2001-2007)
PD (2007-2008)
Titolo di studioLaurea in sociologia
UniversitàUniversità degli Studi di Trento
ProfessioneDocente universitario

Edoardo Ronchi detto Edo (Treviglio, 31 maggio 1950) è un politico italiano.

È stato ministro dell'ambiente nei governi Prodi I, D'Alema I e II dal 17 maggio 1996 al 26 aprile 2000.

Laureato in sociologia all'Università degli Studi di Trento[1], iniziò la sua attività politica nel 1968 con il movimento degli studenti e successivamente come leader dell'organizzazione extraparlamentare Avanguardia Operaia[2]. Nel 1977 aderì a Democrazia Proletaria, con cui fu deputato dal 1983 al 1987. Fu uno dei fondatori del movimento politico degli ecologisti: nel 1989 fondò con Francesco Rutelli i Verdi Arcobaleno, movimento ambientalista di cui fu portavoce nazionale fino al dicembre del 1990, anno in cui avvenne la riunificazione con le liste Verdi dando vita alla Federazione dei Verdi del "sole che ride".

Fu confermato deputato nella X e nell'XI legislatura, e fu eletto senatore nella XII. Nel 1996 venne scelto da Romano Prodi come ministro dell'Ambiente, carica che gli venne confermata da Massimo D'Alema nei due governi da lui presieduti. In questa veste presentò la prima legge quadro italiana sulla regolamentazione del settore rifiuti, il cosiddetto decreto Ronchi. Nel 1997 fu al centro di una polemica per avere manifestato contro il governo, pur essendo ministro, in solidarietà con gli immigrati albanesi affogati nell'Adriatico[3].

Nel 2000 Giuliano Amato, al momento di formare il suo nuovo governo, lo propose, anziché all'ambiente, come ministro (senza portafoglio) delle politiche comunitarie, ma Ronchi non accettò di assumere questo diverso incarico.

Nel 2001 preferì non ricandidarsi alle elezioni per divenire presidente dell'ISSI Onlus.[4] Sempre dal 2001 divenne editorialista di RivistAmbiente, un mensile di tecnica e legislazione ambientale.[5] Dal 2001 al 2005 fu inoltre docente di legislazione dell'ambiente all'Università di Bologna.[6] Sempre nel 2001 abbandonò i Verdi per fondare la sinistra ecologista e aderendo successivamente ai Democratici di Sinistra, fa parte della Segreteria Nazionale con Segretario Piero Fassino. Alle elezioni politiche del 2006 fu eletto nuovamente senatore per i DS nella regione Veneto e ha aderito al gruppo dell'Ulivo di Palazzo Madama. Nel 2007 partecipa con la componente degli ecologisti democratici all'Assemblea costituente del Partito Democratico.

Non si è ricandidato alle successive elezioni; è stato nominato nel settembre 2008 presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, una onlus in cui imprese ed esperti collaborano per la crescita dell'economia verde (green economy) in Italia. Sempre dal 2008 ha ripreso anche l'insegnamento all'Università, presso la facoltà di Architettura di Roma.

Nel giugno 2013 è stato nominato subcommissario del Governo per il risanamento dello stabilimento Ilva di Taranto.

Premi e riconoscimenti

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Nel 2020, riceve il premio per la Sostenibilità dalla fondazione Hans-Carl von Carlowitz, di Chemnitz in Germania, nella categoria Europa con la seguente motivazione: “per l’autenticità e la risolutezza nel sostenere fattivamente nel corso della sua vita, la giustizia ambientale, il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità della vita delle persone in Italia e nel mondo[7].

Procedimenti giudiziari

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Fu arrestato il 10 aprile 1981 e detenuto per 11 mesi in attesa di giudizio a seguito di scontri avvenuti a Bergamo durante una manifestazione del 1976, nell'ambito di un'ampia inchiesta della magistratura che, oltre a fatti minori, riguardava anche formazioni armate fiancheggiatrici del terrorismo.[8] La notizia ebbe a suo tempo ampia ricaduta sulla stampa a causa del ruolo politico di Ronchi quale esponente di Democrazia Proletaria e per l'accostamento al terrorismo, tanto che il Corriere della Sera titolò la notizia: “Un altro passo avanti nella inchiesta sul terrorismo. Cinque arresti a Bergamo, preso anche ‘Edo’, capo Dp”.[9] Edo Ronchi risultò estraneo al ramo dell'inchiesta sul terrorismo, e fu prosciolto anche dalle accuse specifiche relative agli scontri di Bergamo venendo assolto con formula piena per non aver commesso il fatto con sentenza di primo grado, diventata definitiva in assenza di ricorso in appello.

Ha scritto, sul tema ecologico, numerose opere:

  • Uno sviluppo capace di futuro, le nuove politiche ambientali (2000)
  • Inquinamento elettromagnetico (2001)
  • La riforma dei rifiuti. I nodi critici (2001)
  • La tutela delle acque (2002)
  • Un futuro sostenibile per l'Italia (2002)
  • Ecologia come seconda modernità (2003)
  • Il territorio italiano ed il suo governo (2005)
  • Vento a favore (2011)
  • Green Economy per uscire dalle due crisi (2012)
  • La transizione alla green economy (2018)
  • Le sfide della transizione ecologica (2021)
  1. ^ Biografia Edo Ronchi - Edizioni Ambiente
  2. ^ 25 marzo 1976, sciopero generale. Assaltata la prefettura di Bergamo - L'Alter Ugo
  3. ^ Corriere della Sera, 7 aprile 1997
  4. ^ Nuova pagina 1, su issi.it. URL consultato il 20 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2006).
  5. ^ Kataweb | Speciali
  6. ^ Ronchi e Cervellati
  7. ^ Edo Ronchi premiato in Germania per la sostenibilità ambientale, su fondazionesvilupposostenibile.org. URL consultato il 13 novembre 2020.
  8. ^ Arrestato Edo Ronchi (Dp) per fatti relativi ad una manifestazione del 1976, su radioradicale.it, Radio Radicale, 16 aprile 1981.
  9. ^ Fondazione Luigi Cipriani - archivio, su fondazionecipriani.it. URL consultato il 13 novembre 2020.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Ministro dell'ambiente Successore
Paolo Baratta 17 maggio 1996 – 21 ottobre 1998

Predecessore Capogruppo della Federazione dei Verdi al Senato della Repubblica Successore
Carla Rocchi 21 aprile 1994 – 22 maggio 1996 Maurizio Pieroni
Controllo di autoritàVIAF (EN306286626 · SBN CFIV113129 · GND (DE1047212099