Diomede Marvasi
Diomede Marvasi | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 27 novembre 1874 – 17 ottobre 1875 |
Legislatura | dalla XII (nomina 15 novembre 1874) |
Tipo nomina | Categoria: 12 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Diploma di studi classici |
Università | Collegio di Monteleone |
Professione | giurista |
Diomede Marvasi (Cittanova, 13 agosto 1827 – Castellammare di Stabia, 17 ottobre 1875) è stato un giurista, patriota e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era il figlio di Tommaso e da Gerolama Guzzo.
Dopo aver compiuto gli studi classici a Monteleone, si trasferì in seguito a Napoli per studiare giurisprudenza. Di idee liberali, fu allievo di Francesco De Sanctis, con il quale partecipò, venendo ferito, ai moti del 1848. Fu arrestato più volte ed infine condannato all'esilio perpetuo dal Regno di Napoli nel 1853. Riuscito a fuggire dalla nave che lo doveva condurre in America si rifugiò prima a Malta, poi in Piemonte a Torino, dove esercitò l'avvocatura e collaborò, con il Mancini, lo Scialoja ed il Pisanelli alla stesura di un Commentario del Codice di Procedura Civile per gli Stati Sardi.
Nel 1860 fu nominato professore di diritto costituzionale all'Università di Modena e Reggio Emilia, cattedra che non occupò mai in quanto richiamato a Napoli dal successo della spedizione dei Mille [1]. Qui ritornato dopo l'Unità d'Italia, ricoprì numerosi incarichi nella magistratura.
Candidato al parlamento nel 1861, la sua elezione fu annullata (due volte) per incompatibilità con la carica di capo della polizia luogotenenziale prima e di giudice della Gran Corte Criminale in seguito[2]. Nel 1867 rappresentò, come pubblico ministero, l'accusa nel processo davanti al Senato del regno, costituito in Alta Corte di Giustizia, contro l'ammiraglio Carlo Pellion di Persano in conseguenza della sconfitta nella battaglia di Lissa[3].
Consigliere presso la Corte di Cassazione di Napoli nel 1868, fece parte della Commissione per la riforma del Codice penale e ne fu il Relatore. Commissario Straordinario del comune di Napoli nel 1872, Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Napoli nel 1873, Procuratore Generale presso la Corte di cassazione di Napoli nel marzo 1874, il 15 novembre dello stesso anno fu nominato senatore.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Arturo Zito de Leonardis, Cittanova di Curtuladi, pag. 668, MIT, Cosenza, 1986.
- A cura di Rocco Lentini, Un paese del sud - Cittanova 1618-1948, pag. 298, Istituto Arcuri, 2005.
- Vincenzo Marvasi, Diomede Marvasi. Patriota, scrittore, magistrato, Rubbettino, Soveria Mannelli 2001, ISBN 8849801637
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Diomede Marvasi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Marvasi, Diomede, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ruggero Moscati, MARVASI, Diomede, in Enciclopedia Italiana, I Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1938.
- Fiorenza Tarozzi, MARVASI, Diomede, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 71, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
- Diomede Marvasi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- MARVASI Diomede, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
- Relazione su Diomede Marvasi, su polistenaonline.it. URL consultato il 31 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2006).
- Articolo su Diomede Marvasi (PDF) [collegamento interrotto], su larivieraonline.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 60908769 · ISNI (EN) 0000 0000 6300 5993 · SBN SBLV199938 · BAV 495/178944 · CERL cnp01179236 · LCCN (EN) n2002103499 · GND (DE) 11681232X |
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